Depressione...aiutatemi

buonasera a tutti, ho deciso di chiedere consulto a voi,poichè ho la certezza di avere risposte appropiate da persone competenti.innanzitutto mi presento,sono marco ed ho 18 anni.
vi racconto la mia storia.
circa un anno fa,con esattezza 10 mesi fa,i miei genitori decisero di mettermi in terapia con uno psicologo dato che per me era un periodo brutto in cui non riuscivo a fare quasi niente,anche perchè avevo problemi di droga(maijuana) quindi decisero di farmi "aiutare" da uno specialista....precisando il fatto che non ho mai avuto problemi psicologici,anzi ho sempre svolto una normale vita sociale ed anche più attiva rispetto ad altri ragazzi della mia età,questo medico,ascoltando i miei problemi,ovvero,più che altro le mie paure,poichè allora non ero maturo come lo sono adesso e quindi certe cose non le capivo,mi prescrisse questo farmaco il cui nome è risperdal,e mi disse che se volevo guarire da tutte le mie paure dovevo prendere quella pillola una volta al giorno,all' inizio la somministrazione era di 1mg al giorno...io,essendo un ragazzo non molto sveglio lo ammetto,quasi sempre giù,ma non giù moralmente,giu fisicamente nel senso che ero sempre un po spossato,anche se mantenevo la mia regolare vita quotidiana (scuola,amici etc etc)...comunque inziai il trattamento,non c' era un giorno che non prendevo quella pillola,poichè non percepivo nessun effetto negativo,se non quello di una leggera sedazione nei primi cinque minuti dopo l' assunzione,nei primi periodi,non notavo nessun particolare cambiamento in me,dopo circa due settimane,solo un po più di tranquillità,una tranquillità che però non mi piaceva,poichè mi rendeva apatico,mi appiattiva,nel senso che non mi faceva provare nessuna emozione,e mi sentivo sempre più distante da me,nel senso che non mi sembrava più di vivere nel mio corpo...continuando il trattamento i sintomi non cambiavano ne tanto meno gli effetti del farmaco,anche se la mia vita sociale,fortunatamente rimaneva viva...continuai il trattamento per 6 7 mesi,prendendo quella pillola tutti i giorni....
ora fortunatamente non prendo il risperdal da quasi 4 5 mesi,e solo da poco ho scoperto a quale categoria di farmaci appartiene,che effetto ha sull' organismo,e a cosa serve...e ho letto anche i molti effetti collaterali legati alla dopamina e alla serotonina,e mi ritrovo ora depresso,sempre stanco,senza forze,con continui sbalzi d' umore,quasi sembra che dico cose sconnesse,nel senso che non ho una fluidità nel parlare come l' avevo prima,non riesco più a provare nessuna emozione,ho continui attachi di vomito,la mia faccia sembra di plasica il mio sguardo è assente,ho difficoltà a concentrarmi,e mangio molto poco...ora volevo un vostro consiglio...è gia troppo tardi per riprendere la mia vita in mano e farla tornare quella di una volta o c' è una terapia che possa salvarmi da questo inferno che si è creato intorno a me??grazie per le risposte
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Dr. Guido Tassara Psicologo, Psicoterapeuta 4
Gentile Utente,
eviterò la solita diatriba psicofarmaci sì / psicofarmaci no, rispettando le scelte di altri colleghi e utenti. Mi sembra strano che uno psicologo possa aver prescritto farmaci: se veramente fosse uno psicologo ed avesse veramente compiuto un atto simile sarebbe passibile di sanzioni anche di una certa entità. Mi sembra assai più probabile che si sia trattato di uno psichiatra.
Le terapie farmacologiche, una volta superato un periodo di qualche mese, non possono essere interrotte improvvisamente ma vanno ridotte gradualmente. Essendo un campo di pertinenza della psichiatria e non della psicoterapia mi limiterò a questo commento, osservando che effetti di vario genere possono essere proprio legati all'interruzione brusca della terapia. Consiglierei di rivolgersi nuovamente allo psichiatra curante o ad altro collega facendo presenti tutte queste difficoltà e chiedendo di eliminare il farmaco attraverso un piano di riduzione progressiva.
Cordiali saluti

Guido Tassara

Dr. Guido Tassara

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Marco,

come ti ha già risposto il mio Collega chi ti ha prescritto il Risperdal è un medico e non uno psicologo.
Vorrei chiederti se ti è stata comunicata una diagnosi precisa per la tua situazione e, se sì, quale è stata perchè il farmaco che prendevi viene prescritto in diverse situazioni.

Se ho capito bene nel frattempo non è cambiato nulla e quindi ti senti ancora giù e non riesci tuttora a fare quasi niente.
E' così o ci sono stati dei cambiamenti?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Caro Marco,

non è chiaro quale sia la motivazione iniziale per cui i suoi genitori si siano rivolti a uno "psicologo"/psichiatra? Quando dice che non riusciva a fare niente, che era un periodo brutto, intende dire che si sentiva come si sente ora?

Che tipo di diagnosi è stata fatta a suo tempo?
Come le ha scritto la Collega il farmaco che prendeva ha indicazioni per vari disturbi e quindi sarebbe davvero utile conoscere per quale ragione precisa le è stato prescritto.

Il fatto che abbia sospeso il farmaco da 4-5 mesi potrebbe averle fatto riacuire il disturbo per il quale le era stato prescritto ma dovrebbe essere più preciso sulla diagnosi iniziale perché noi si possa darle una risposta orientativa.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
innanzitutto volevo ringraziarvi per la vostra disponibilità,e per avermi dato risposte al quanto precise,chiare e soddisfacenti alla mia domanda,che più che una domanda è un appello
la motivazione per cui io avrei dovuto assumere il risperdal era,ed è del tutto sconosciuta,come anche la motivazione per cui sarei dovuto andare da uno psicologo,o uno psichiatra,dato che svolgevo una vita alquanto normale,tranne per il fatto che fumavo marjuana quasi regolarmente tutti i giorni,quindi ero sempre un po diciamo "stanco",perchè fumando spesso non avevo modo di sfruttare le mie capacità intellettive al 100% ,o magari come avrebbe potuto fare una persona sotto effetto di anfetamine o cocaina.ma questo non intaccava alquanto la mia vita quotidiana,poichè favoriva la mia vita sciale,e in qualche modo facilitava le situazioni difficili,.apro una piccola parentesi dicendo che a me non mi è mai stata fatta una diagnosi precisa,mi è stato dato solo un compito(se così lo possiamo chiamare) quello di assumere quella pillola.
per quanto riguarda la mia situazione, non è che i miei sintomi ora sono sempre gli stessi di quelli all' inizio del trattamento ecc ecc,per rendervi chiaro il concetto,da quando ho preso quella pillola,mi sono chiuso in una sorta di sfera creata dal farmaco stesso e non riesco ad uscire,perchè prima del trattamento,scusate il linguaggio alquanto primitivo; per esempio
ero stressato arrabbiato o altre cose simili, mi fumavo una canna,ero rilassato,senz' ansia ma anche molto distratto,molte cose mi sfuggivano di mano , ore ecc ecc,un effetto che durava non più di due o tre ore una volta tornato lucido ritornavo la persona di sempre anzi mi sentivo meglio di come se non avessi fumato,quasi come rinato...invece assumendo il risperdal è come se il suo effetto non finisse mai,e più avanti andavo nel trattamento più non mi accorgevo di come quella pillola mi stesse rovinando,una volta smesso il trattamento però,cira 3 o 4 mesi fa,man mano di settimana in settimana mi accorgevo di come quella pillola mi avesse cambiato,e di come ti rendeva incapace di comprenderlo...quindi per rendervi chiaro il concetto i punti sono 3 :
° quando ero lucido e fumavo(marjuana)(d' altronde quello che fanno tanti giovani al giorno d'oggi) come ho gia detto prima non ero sempre sveglio e nel pieno di me,ma una volta passato l effetto della marjuana ritornavo di nuovo "normale"...
°quando fumavo e prendevo il risperdal e in qualche modo come ho gia detto prima notavo un distacco sempre più profondo da me ed i miei sensi(anche quando fumavo) rendendomi quasi inconsapevole...
°quando non prendevo più il risperdal e sono tutti i sintomi che vi ho elencato prima...

ora da questo ragionamento ho tratto le mie conclusioni, e per rendervi ancora più chiaro il concetto(scusato il paragone alquanto indiscreto):
è come se si stesse incendiando una casa,e i pompieri al posto di spegnere l' incendio con l' acqua lo alimentassero con la benzina...

credo che sia un giusto paragone, intanto continuo a ringraziarvi per le vostre risposte e la vostra disponibilità,

cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Mi sembra che il problema di cui ci stai parlando difficilmente possa prescindere da una pertinenza psichiatrica. Se ci sono di mezzo un farmaco e le canne il curante di riferimento dev'essere innanzitutto un medico, meglio se specialista psichiatra.

Perciò l'invito è a sottoporti a una rivalutazione del tuo stato attuale, o dal vecchio curante o magari da uno nuovo, per avere un secondo parere.

Aggiungo solo un'ipotesi: potrebbe non essere stato il risperdal a fare danni, ma l'uso di marijuana possibilmente in contemporanea a quando prendevi il farmaco. Il fatto che "tanti giovani al giorno d'oggi lo fanno" non giustifica minimamente l'uso di canne, i cui danni al sistema nervoso centrale sono ormai ben noti e documentati.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#6]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Dr giuseppe, innanzitutto la volevo ringraziare per aver risposto alla mia domanda e forse ha ragione lei dicendo che gli effetti collaterali se così possono essere definiti siano stati anche causati dalla marjuana,però non sono certo di questo poichè il "vizio" della marjuana l' ho tolto all' incirca nel primo mese di trattamento con il risperdal,e in quel mese gia notavo l' effetto di quel farmaco che è un effetto alquanto analogo poichè sembra quasi agire silenziosamente...colgo l' occasione per rivolgerle anche una piccola domanda,secondo il vostro modesto parere, lasciando in disparte il consulto con altri medici,potrebbe essere utile l' assunzione di antidepressivi, o farmaci antagonisti al risperdal,o magari bere(poichè bevo molto raramente)??
la ringrazio ancora per l' attenzione
[#7]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
"potrebbe essere utile l' assunzione di antidepressivi, o farmaci antagonisti al risperdal,o magari bere(poichè bevo molto raramente)??"

La prescrizione di farmaci è di esclusivo appannaggio di un medico e, quando si tratta di psicofarmaci, è sempre meglio che sia uno psichiatra a prescriverli.

Per quanto riguarda il bere, non credo che sia una strategia di "auto medicamento" efficace. Anche l'alcol ha molti effetti collaterali e non aiuta, soprattutto nel lungo periodo, a superare il malessere che ci descrive; anzi, tendenzialmente l'effetto è esattamente contrario.

Non ci è possibile da qui comprendere quanto l'effetto della marjuana e quello del farmaco abbiano contribuito al suo malessere attuale.

Ciò che sembrerebbe fondamentale è che lei si rivolga di persona ad un professionista (psicogolo psicoterapeuta per una valutazione psicologica o psichiatra per una revisione della cura farmacologica) per poter meglio affrontare il suo disagio attuale.

Un caro saluto
[#8]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
la ringrazio egregio dr. Callina,posso assicurarle che agirò seguendo i suoi consigli,ovvero quella di effettuare un consulto psichiatrico dato che sembra,almeno secondo il mio modesto parere, la soluzione più ovvia da intraprendere
cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Io ho scritto:

>>> potrebbe non essere stato il risperdal a fare danni, ma l'uso di marijuana possibilmente in CONTEMPORANEA a quando prendevi il farmaco
>>>

Anche fosse stato solo per un mese, prendere insieme risperdal e cannabis NON è una buona idea.

Oltretutto c'è chi si è rovinato prendendo UNA sola pillola di ecstasy, ad esempio. Gli effetti delle droghe sono molto variabili a seconda della persona. Inoltre il mercato delle droghe non è controllato, possono essere mischiate a sostanze pericolose. La dose di oggi è buona, quella di domani magari ti fa del male.

Così come NON è una buona idea meditare se sia meglio "lasciare in disparte il consulto con altri medici" o prendere, magari di testa tua, "antidepressivi, o farmaci antagonisti al risperdal,o magari bere (poiché bevo molto raramente)".

Così non si va da nessuna parte, facendo di testa tua rischi di farti altro male. È a un medico psichiatra di fiducia che devi riferirti, evitando accuratamente il fai-da-te.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Marco,

oltre al consulto psichiatrico - durante il quale sarà utile che tu chieda a quale diagnosi è riconducibile la tua situazione - ti consiglio di farti aiutare da uno psicologo psicoterapeuta perchè hai riconosciuto che l'assunzione quotidiana di marijuana aveva uno scopo preciso, e cioè che fumare

"favoriva la mia vita sociale, e in qualche modo facilitava le situazioni difficili",

aggiungendo anche:

"se ero stressato arrabbiato o altre cose simili, mi fumavo una canna,ero rilassato, senz'ansia".

Sarà senz'altro opportuno che tu lavori per trovare un altro modo per affrontare le situazioni difficili, e l'assistenza di uno psicologo ti sarà molto utile per raggiungere questo scopo.
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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
ringrazio ancora sia il dr. Santocito che la dr.ssa Massaro, e concludo la discussione dicendovi che avete pienamente ragione,in questi casi le terapie fai da te non sono idonee ne tanto meno possono essere fondate su qualcosa di concreto,dato che non si è ancora fatta una diagnosi corretta della mia -se così la possiamo chiamare- patologia...vi ringrazio ancora per la vostra disponibilità.
cordiali saluti
[#12]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Grazie a te per averci scritto, se vuoi tienici aggiornati sulle novità.

Ti faccio tanti auguri,
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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
grazie a lei D.ssa Massaro, e a tutti i dottori,che hanno risposto,certamente vi aggiornerò sulle novità,spero positive...