Anaffettività o semplice disinteresse?

Buongiorno,
ho 28 anni,una relazione durata 6anni, la quale per varie ragioni mi aveva portato a non avere il minimo desiderio sessuale nei confronti del mio ex facendomi vivere con grandi sensi di colpa.
Alla fine ci siamo lasciati e dopo poco ho conosciuto la persona che sto frequentando ormai da un anno.Mi sono riscoperta innamorata e con grande contentezza è rinato anche il desiderio sessuale verso di lui.Purtroppo però quest'uomo(35 anni e molte relazioni fallimentari alle spalle di breve durata tranne una di un paio d'anni)risulta essere quasi indifferente alla nostra relazione.
Facciamo sesso una volta a settimana,non ci baciamo mai con la lingua a meno che non sia io ad insistere, succede solo a letto ma io mi sento molto in imbarazzo,mi sembra che non ci sia spontaneità.
Purtroppo è una persona trattenuta e rigida con accentuata mania di controllo ( non su di me) che per problemi familiari si è trovato a dover nascondere i propri sentimenti e ad apparire la persona che non ha bisogno di nessuno se non di se stesso.Soffre anche di crisi di panico quando si sente bloccato e intrappolato e ha problemi di stipsi e dolori intestinali notturni improvvisi.
Inizialmente ne parlavo molto con lui del mio desiderio di affetto sperando di risolvere il problema ma scatenavo solamente scenate d'ira e nervosismi(assai frequenti verso tutto ciò che non va secondo il suo volere,mai scaturite in atti fisici ma parolacce molto sentite,che tra l’altro non accetta volentieri da me).
Ora lui dichiara di essere da3-4anni leggermente depresso per il lavoro stressante che fa( non di fatica fisica)e chiede scusa dicendo che non vorrebbe perdermi per questa sua incapacità di essere affettivamente presente(all'inizio negava,ora invece ammette di avere dei limiti).
Purtroppo però dopo le parole non ci sono mai stati fatti che abbiano esplicitato la sua voglia di migliorare.
Spesso passiamo i weekend insieme facendo attività e stando con amici e dedicando al sesso solo la sera a letto,quando gli va.(non c'è mai la possibilità che si possa fare l'amore durante la settimana se io ne ho voglia perchè lui dichiara di essere sempre stanco e avendo molte passioni non ha molto tempo da dedicarmi.(la qualità è ottima però).
passiamo un'intera settimana senza fare l'amore e senza alcun segno affettivo,niente baci anche per giorni interi pur passati a stretto contatto,pochissimi abbracci,nessun messaggio sul cellulare che faccia capire il suo desiderio(lui dice di non essere capace di esprireme i propri sentimenti ma li prova fortemente,così dice lui).
Sono una persona curata,lui mi fa spesso complimenti sulla qualità della nostra relazione,sulla dolcezza e pazienza e sull'intesa psicologica che abbiamo,condividiamo passioni e abbiamo molti amici ma io mi sento rifiutata,posso in qualche modo aiutarlo a trovare un equilibrio?io sono seguita da una psicologa ma lui pur approvando ogni volta trova scuse per non partecipare.il sesso per me è diventato un'ossessione
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara Utente,
da ciò che scrive non sembra che il suo compagno abbia molta voglia di farsi aiutare, ammesso che lui viva questo suo modo di essere come un disagio.
E' difficile poter aiutare qualcuno che non ne sente la necessità.

Con quali motivazioni vengono rifiutati i suoi inviti a partecipare a un consulto psicologico con la professionista che la segue?

Per cosa è seguita lei? Ha attinenza con questa relazione o ci sono altre ragioni?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore per aver risposto al mio problema.
Ho ricominciato ad andare dalla psicologada un anno per risolvere alcuni problemi di dipendenza dal gioco d'azzardo che ha un mio familiare, ma ho iniziato qualche anno fa proprio per sfogarmi della mia mancaza di desiderio per l'ex fidanzato, e adesso mi ritrovo spesso a parlare di questa nuova situazione di disagio oltre che per crescita personale. Ogni volta che cerco di farlo partecipare alle sedute lui dice di sì, che va bene ma alla fine finge di dimenticarsi o quando insisto non risponde e per questa ragione non insisto più.
Sembra molto interessato ad avermi nella sua vita, mi chiede dei consigli su tutto, chiede il mio aiuto per molte cose, mi telefona per invitarmi ad appuntamenti ma il nostro rapporto non evolve dal punto di vista sentimentale - emotivo, lui dice di averci ragionato, che stavolta si vuole impegnare, che ad un certo punto nella relazione è come se si bloccasse sentimentalmente.Mi ha confessato che dopo l'ultima relazione fallimentare che ha troncato lui per incapacità di "gestire emotivamente" una relazione seria è stato seguito per un pò da uno psicologo ma alle mie domande ha sempre risposto in maniera vaga e purtroppo non so dirle di più.
La ringrazio molto per la sua gentilezza e disponibilità.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina, e' impossibile per noi da qui fare una dagnosi circa i comportamenti del Suo ragazzo.
Il bisogno di non perdere il controllo puo' essere un indice importante e indicare dei disturbi di personslita' , ma deve essere lui a sentire il bisogno di chiedere aiuto.
Certamrnte invece Lei puo' agire sulla sua accettazione di questo rapporto, che mi sembra le stia producendo dei problemi anziche' apportarle delle risorse per una futura eventuale vita insieme.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara Utente,

è abbastanza chiaro che se il suo fidanzato, alla richiesta di partecipare alle sedute, "finge di dimenticarsi o quando insiste non risponde", mostra delle evidenti resistenze ad ogni tipo di supporto psicologico.

Nè noi da qui, nè lei da lì, possiamo persuaderlo ad affrontare la situazione in maniera differente.

Il lavoro che può fare lei dovrebbe andare nella direzione di una serena accettazione della relazione così com'è, se crede che ne valga davvero la pena, o, in alternativa, nella ricerca di una alternativa in grado di soddisfarla.

L'unico aiuto che può direttamente offrirle è la sua comprensione ed accettazione anche di quei suoi lati che meno le piacciono; mi rendo conto che è poca cosa ed è chiedere molto a lei ma non vedo, sinceramente, altra possibilità che non nasca direttamente da un sua (di lui) motivazione.

Un caro saluto e in bocca al lupo.