Dubbi sui sentimenti del partner

Salve,
cercherò di essere breve, con la premessa che la mia natura è quella di (purtroppo) tendere ad analizzare ogni singolo elemento nelle varie situazioni, specie se mi riguardano da vicino.
Già chiesi un consulto in merito a questa situazione, e a quanto pare gli in bocca al lupo di allora da parte dei gentilissimi dottori che mi hanno dato risposta sono serviti. Io e la mia compagna, dopo un periodo di turbolenze sentimentali dovute soprattutto al fatto che io l'avessi lasciata, e durato circa 6 mesi, siamo praticamente tornati insieme.
Lei, durante un periodo in cui la nostra situazione non era definita, ha conosciuto una persona e cià la spinse a voler chiudere definitivamente con me. In questo periodo non mancavano le telefonate in lacrime e varie richieste di attenzione nei miei confronti, che frattanto avevo fatto decisamente un passo indietro (ho evitato ogni contatto). Ciò nonostante, ho il forte sospetto che ciò fosse dovuto al fatto che questa persona non la cercasse, e lei lamentasse la cosa in discussioni con la sua amica (che ho avuto modo di leggere).
Quando ha fatto il passo definitivo e mi ha chiesto di rivederci perchè le mancavo (e frattanto si dimostrava gelosa del fatto che ci fossero un paio di ragazze chiaramente interessate a me), mi ha detto che questa persona si è rivelata essere un bambino, per nulla interessato ad altro che non fosse un'avventura di una notte, e che lei pensava ancora a me, che lei non era riuscita ad andare avanti, e che ancora una volta aveva avuto conferma di come fosse ancora innamorata di me.
Tenendo conto del fatto che mentre frequentava questa persona, nelle poche occasioni in cui ci siamo visti siamo addirittura finiti a letto, e che, dall'altra parte, quando la lasciai fu così categorica nell'affermare al mondo che volesse chiudere con me da trovarsi in difficoltà ad ammettere con amici quel che provava e a farsi vedere in mia compagnia (salvo che con chi conosceva a fondo la situazione), ora ho un forte dubbio: non so se fidarmi totalmente, e ho il forte sospetto che il reale motivo del suo riavvicinamento sia il fatto di non essere riuscita in una storia in cui lei era magari più coinvolta (malgrado quel che dice), e non che in realtà non fosse riuscita ad andare avanti per il suo legame con il sottoscritto.
Stavamo insieme da 4 anni, e lei ha 20 anni. Lei attualmente schifa questa persona, che dunque non credo le sia indifferente, ma nonostante ciò afferma che vedendolo si fa una risata, pentendosi di averlo frequentato, perchè non vale molto come, appunto, persona.
Nella piena consapevolezza che nessuno ha una sfera magica, chiedo semplicemente un parere sulla mia analisi, e magari un consiglio su come affrontare la cosa, vista la mia diffidenza.
Grazie di cuore.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> ho il forte sospetto che il reale motivo del suo riavvicinamento sia il fatto di non essere riuscita in una storia in cui lei era magari più coinvolta (malgrado quel che dice), e non che in realtà non fosse riuscita ad andare avanti per il suo legame con il sottoscritto
>>>

È una possibilità concreta. Ovviamente da qui non possiamo dirle come stiano le cose, ma spesso le persone quando lasciano detestano dover rimanere da sole. Perciò magari s'imbarcano in una nuova storia e, caso questa fallisca, una delle conseguenze più scontate è ritornare sui propri passi.

Il suo dubbio sulla fiducia è legittimo, dovrà scioglierlo se la vostra relazione dovrà ripartire.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta Dottore,
assolutamente conscio del fatto che il mio dubbio sia legittimo e che debba scioglierlo, lei come crede sia più opportuno affrontare la cosa? Nella consapevolezza del fatto che il discorso è stato già preso una volta, e che lei abbia detto quel che le ho spiegato? Ovvero facendo leva sul dato di fatto delle sue chiamate in lacrime, della sua gelosia, del suo interesse quando evitavo accuratamente ogni contatto (Anche se sospetto che questi giungessero nel momento in cui era l'altra persona a non darle le attenzioni che lei magari cercava).
Grazie ancora.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
A lasciare è stato lei, quindi più che "affrontare la cosa" ritengo che debba fare chiarezza in se stesso e su ciò che vuole.

Nell'altro consulto diceva che l'aveva lasciata perché stava diventando una valvola di sfogo per i problemi di lei (università ecc.). Perciò devo presumere che quella relazione fossero più le cose che le toglieva di quelle che stava ricevendo. Di conseguenza, a meno che le cose non cambino, s'innescherebbero probabilmente dinamiche analoghe.

Quando ci si lascia e poi ci si riprende, per avere successo il nuovo tentativo deve spesso essere ricostruito su basi diverse.

In parole povere, almeno uno dei due deve cambiare, altrimenti è facile ricascare nei vecchi errori.

Dovreste parlarne, se non riuscite a venirne a capo da soli e siete motivati a risolvere l'impasse vi suggerisco di rivolgervi a uno psicologo per una consulenza di coppia.

Tenete anche presente che le relazioni iniziate in giovane età possono avere più problemi a durare per la vita, purtroppo.
[#4]
Utente
Utente
Ho avuto il tempo di valutare questi aspetti, ed essendo una persona abbastanza forte viste anche le mie esperienze di vita, non ci ho messo molto a riprendere in mano la situazione, il chè mi ha soprattutto aiutato a migliorarmi sotto vari aspetti, e a vedere le cose da un punto di vista più maturo. Col tempo ci siamo riavvicinati, appunto, come le spiegavo, ed ora entrambi abbiamo intenzione di ripartire. Sarà superfluo dirlo, ma quando sto con lei ogni dubbio mi abbandona, sento sincerità, la sento coinvolta, innamorata. Il "problema" è che io, avendo una solida considerazione di me, pretendo di avere al mio fianco una persona che sappia ciò che voglia, che stia con me perchè in quel momento non vorrebbe stare in nessun altro posto al mondo, così com'è per quanto mi riguarda ;-). Inizio a pensare che il modo di amare della mia compagnia sia ancora un attimino "fanciullesco" magari, è che in lei sia fondamentalmente insito il bisogno di sentirsi apprezzata, più di quello di avere una relazione a 360 gradi.
Grazie ancora dell'attenzione
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Inizio a pensare che il modo di amare della mia compagnia sia ancora un attimino "fanciullesco" magari, è che in lei sia fondamentalmente insito il bisogno di sentirsi apprezzata, più di quello di avere una relazione a 360 gradi.
>>>

Se ciò fosse vero, sarebbe in effetti arduo conciliarlo con la sua esigenza di avere accanto a sé una donna che sappia ciò che vuole, che sappia tenerle testa. Si tratterebbe proprio dell'opposto.

Perciò mi sembra che debba essere soprattutto lei a decidere cosa vuole fare.

Un metodo molto semplice e di provata efficacia è non avere fretta. Lasci tempo al tempo. Si dia il tempo di "rodare" il vostro riavvicinamento, senza mettersi da solo la fretta di decidere in un senso o nell'altro. Può informarne anche la ragazza e dirle che state facendo un tentativo e che se son rose fioriranno. Eviti semplicemente di cadere nella trappola di dover decidere tutto e subito, di essere troppo esigente anche con se stesso.

Cordiali saluti e molti auguri
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Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5
"Sarà superfluo dirlo, ma quando sto con lei ogni dubbio mi abbandona, sento sincerità, la sento coinvolta, innamorata."

Gentile utente, che cos'è esattamente che le fa pensare che la sua ragazza vorrebbe essere " in un altro posto al mondo"?Ci sono elementi oggettivi a farglielo pensare o si tratta di una comprensibile paura, legata a ciò che è successo?
E' su questo che, penso, dovrebbe interrogarsi. Il rischio è quello di lasciarsi guidare dal timore e dalle preoccupazioni nel vivere una storia che, magari, ha tutte le carte in regola per poter ripartire.

un caro saluto

Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

[#7]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazzo,
dalle tue parole traspare un atteggiamento molto giudicante, la tendenza a razionalizzare sembra aver trasformato questo riavvicinamento in una "prova d'esame" con scadenza.
Le risposte che stai cercando le troverai "dentro" la relazione, concedendoti la possibilità di essere te stesso e di incontrare l'altro, con tutti i rischi che questo comporta.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Per la Dottoressa Riccio: Assolutamente no. Non ho elementi oggettivi che mi inducano a crederlo, semmai è il contrario. Ciò nonostante, è probabilmente l'ipotesi della Dr.ssa Camplone ad essere esatta, ovvero che tendo a razionalizzare qualunque cosa e insieme mi lascio trasportare da un qualche timore malgrado faccia di tutto per allontanarli.

Grazie di cuore.