Comportamentismo
Buongiorno,
io e mia moglie siamo alla ricerca di uno psicologo che possa intraprendere un percorso di terapia cognitivo-comportamentale.
Uno specialista ci si è presentato come "psicologo comportamentista". Lì per lì abbiamo pensato si trattasse della stessa cosa, ma poi ci è venuto qualche dubbio che è rimasto tale anche dopo un'occhiata in rete. Sapete spiegarmi se ci sono delle differenze tra un approccio comportamentista e uno cognitivo-comportamentale?
Grazie mille!
io e mia moglie siamo alla ricerca di uno psicologo che possa intraprendere un percorso di terapia cognitivo-comportamentale.
Uno specialista ci si è presentato come "psicologo comportamentista". Lì per lì abbiamo pensato si trattasse della stessa cosa, ma poi ci è venuto qualche dubbio che è rimasto tale anche dopo un'occhiata in rete. Sapete spiegarmi se ci sono delle differenze tra un approccio comportamentista e uno cognitivo-comportamentale?
Grazie mille!
[#1]
Ci sono notevoli differenze su un piano teorico (che in genere interessa meno il paziente) ma anche su un piano operativo.
In breve, il comportamentismo lavora sul sintomo portato dal paziente; la terapia cognitivo-comportamentale lavora sui significati che il sintomo ha per il paziente, sulle credenze del paziente (sul disturbo e il sintomo) e mostra al paziente gli schemi cognitivi (di pensiero, credenze, idee -anche irrazionali che sostengono il disturbo-) e comportamentali disfunzionali per sostituirli con altri più adattivi.
Volete intraprendere una terapia di coppia?
In breve, il comportamentismo lavora sul sintomo portato dal paziente; la terapia cognitivo-comportamentale lavora sui significati che il sintomo ha per il paziente, sulle credenze del paziente (sul disturbo e il sintomo) e mostra al paziente gli schemi cognitivi (di pensiero, credenze, idee -anche irrazionali che sostengono il disturbo-) e comportamentali disfunzionali per sostituirli con altri più adattivi.
Volete intraprendere una terapia di coppia?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Può leggere, se lo desidera, questo articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1384-e-davvero-psicoterapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1384-e-davvero-psicoterapia-cognitivo-comportamentale.html
[#3]
Utente
Salve Dott.sa Pileci,
grazie per la delucidazione.
No, in realtà mia moglie sta attraversando un periodo molto difficile, ed è altrettanto difficile riferirLe con precisione la diagnosi che le è stata formulata.
Diciamo che si tratterebbe o di una depressione "atipica" con caratteristiche di DOC, oppure un vero e proprio DOC che le ha recentemente fatto sviluppare la depressione. Spero di non aver detto delle castronerie, ma questo è ciò che è emerso dalle visite. Da quanto o capito è lo specialista stesso ad avere dei dubbi che conta di chiarire in futuro. Inoltre pare sussistere anche un dubbio di disturbo bipolare, anche se il rischio sembrerebbe più che altro connesso alla somministrazione di antidepressivi. Ad inizio 2011 si verificò infatti una sospetta fare ipomaniacale a seguito di terapia con paroxetina. Ma questa è solo un'ipotesi.
Fatto sta che lo psichiatra ci ha consigliato di intraprendere una terapia psicologica, preferibilmente di tipo cognitivo-comportamentale.
Una terapia comportamentista potrebbe fare comunque al caso di mia moglie?
Grazie.
grazie per la delucidazione.
No, in realtà mia moglie sta attraversando un periodo molto difficile, ed è altrettanto difficile riferirLe con precisione la diagnosi che le è stata formulata.
Diciamo che si tratterebbe o di una depressione "atipica" con caratteristiche di DOC, oppure un vero e proprio DOC che le ha recentemente fatto sviluppare la depressione. Spero di non aver detto delle castronerie, ma questo è ciò che è emerso dalle visite. Da quanto o capito è lo specialista stesso ad avere dei dubbi che conta di chiarire in futuro. Inoltre pare sussistere anche un dubbio di disturbo bipolare, anche se il rischio sembrerebbe più che altro connesso alla somministrazione di antidepressivi. Ad inizio 2011 si verificò infatti una sospetta fare ipomaniacale a seguito di terapia con paroxetina. Ma questa è solo un'ipotesi.
Fatto sta che lo psichiatra ci ha consigliato di intraprendere una terapia psicologica, preferibilmente di tipo cognitivo-comportamentale.
Una terapia comportamentista potrebbe fare comunque al caso di mia moglie?
Grazie.
[#4]
"Una terapia comportamentista potrebbe fare comunque al caso di mia moglie?"
Gentile Utente,
da qui non posso dirlo, in quanto l'impostazione ma anche l'indicazione di una particolare psicoterapia spetta allo specialista che ha già visitato Sua moglie.
Diciamo che terapia comportamentale e cognitivo-comportamentale sono molto diverse.
In genere, se si tratta di DOC (che potrebbe dar luogo anche ad aspetti depressivi in seguito: provi a pensare a quanto la vita dietro ai rituali ossessivi diventa difficile...) la terapia d'elezione è la farmacoterapia insieme alla terapia cognitivo-comportamentale (si vedano le evidenze empiriche, ad es. Dettore, 2003).
C'è un po' di confusione sulla diagnosi. A volte, nella mia esperienza, ho visto che un disturbo bipolare inizialmente veniva trattato come DOC per l'iperattività, salvo poi essere giustamente inquadrato in fasi down, ovvero quando l'iperattività non era più presente. Oppure nel DOC essere molto attivi può anche nascondere la difficoltà di fermarsi, quindi riempire tempi e spazi...
Da quanto tempo Sua moglie sta male?
Gentile Utente,
da qui non posso dirlo, in quanto l'impostazione ma anche l'indicazione di una particolare psicoterapia spetta allo specialista che ha già visitato Sua moglie.
Diciamo che terapia comportamentale e cognitivo-comportamentale sono molto diverse.
In genere, se si tratta di DOC (che potrebbe dar luogo anche ad aspetti depressivi in seguito: provi a pensare a quanto la vita dietro ai rituali ossessivi diventa difficile...) la terapia d'elezione è la farmacoterapia insieme alla terapia cognitivo-comportamentale (si vedano le evidenze empiriche, ad es. Dettore, 2003).
C'è un po' di confusione sulla diagnosi. A volte, nella mia esperienza, ho visto che un disturbo bipolare inizialmente veniva trattato come DOC per l'iperattività, salvo poi essere giustamente inquadrato in fasi down, ovvero quando l'iperattività non era più presente. Oppure nel DOC essere molto attivi può anche nascondere la difficoltà di fermarsi, quindi riempire tempi e spazi...
Da quanto tempo Sua moglie sta male?
[#5]
Utente
Nuovamente grazie Dott.sa Pileci.
Ad inizio 2008 mia moglie ha iniziato a sviluppare una "fissazione" (terminologia semrpe utilizzata da lei) per una differenza molto lieve tra una gamba e l'altra. Differenza confermata dai medici come lieve asimmetria dell'anca, ma da loro considerata per nulla patologica. Inizialmente la "fissa" era estetica e da lei identificata come esagerata, ma inevitabile, tanto da provocarle profonda tristezza. Si recò da uno psichiatra che in una sola visita da mezz'ora (non voglio essere polemico, ma fu così) le prescrisse il Cypralex 20mg. Mia moglie iniziò a stare bene di umore, però era suo parere che la fissa non fosse passata, nel senso che una volta smesso con il SSRI avrebbe ripreso ad "ascoltarsi". Smise col Cypralex nel marzo 2009 perchè volevamo avere un bambino. Restò in cinta 3 mesi dopo la sospensione e per diversi mesi andò tutto bene, poi subentrò di nuovo la fissazione, non più legata a ragioni estetiche, ma vedeva l'asimmetria come la causa di dolori a ginocchio e gamba destri che aveva sempre avuto. Comunque la gravidanza non andò mal e nacque nostro figlio nell'aprile 2010. Ad inizio 2011 iniziarono altri problemi, con un malumore marcato legato ai dolori alla gamba. Nessun esame fisico ha evidenziato nulla. Nella primavera 2011 un'altro psichiatra le prescrisse paroxetina + haldol. Tornò a stare bene (un po' più a fatica) e nell'autunno si verificò quello che lo psichiatra individua come una possibile fase ipomaniacale, cioè mi tradì una singola volta, per poi dirmelo, travolta dal rimorso.
Smise con la paroxetina e haldol per provare con Abilify nel febbraio 2012, per via del bipolarismo? Non so, lo psichiatra non ci spiegò. E' andata malissimo, ha vomitato per oltre un mese, andando clamorosamente giù di corda. All'inizio pativa fortemente della fissazione alle gambe, ma poi la continua nausea con vomito presero il sopravvento: praticamente passava la giornata a pensare se avrebbe o meno vomitato.
Ora siamo giunti alla fase attuale: la diagnosi è quella che ho già scritto e la terapia è Fevarin da alzarsi gradatamente fino ad un dosaggio adatto all'effetto anti-ossessivo. Insieme al Fevarin dovrebbe partire la psicoterapia.
Mi scuso per quanto sono stato prolisso, ma mi riusciva difficile sintetizzare di più senza tralasciare dei dettagli che credo significativi.
Ad inizio 2008 mia moglie ha iniziato a sviluppare una "fissazione" (terminologia semrpe utilizzata da lei) per una differenza molto lieve tra una gamba e l'altra. Differenza confermata dai medici come lieve asimmetria dell'anca, ma da loro considerata per nulla patologica. Inizialmente la "fissa" era estetica e da lei identificata come esagerata, ma inevitabile, tanto da provocarle profonda tristezza. Si recò da uno psichiatra che in una sola visita da mezz'ora (non voglio essere polemico, ma fu così) le prescrisse il Cypralex 20mg. Mia moglie iniziò a stare bene di umore, però era suo parere che la fissa non fosse passata, nel senso che una volta smesso con il SSRI avrebbe ripreso ad "ascoltarsi". Smise col Cypralex nel marzo 2009 perchè volevamo avere un bambino. Restò in cinta 3 mesi dopo la sospensione e per diversi mesi andò tutto bene, poi subentrò di nuovo la fissazione, non più legata a ragioni estetiche, ma vedeva l'asimmetria come la causa di dolori a ginocchio e gamba destri che aveva sempre avuto. Comunque la gravidanza non andò mal e nacque nostro figlio nell'aprile 2010. Ad inizio 2011 iniziarono altri problemi, con un malumore marcato legato ai dolori alla gamba. Nessun esame fisico ha evidenziato nulla. Nella primavera 2011 un'altro psichiatra le prescrisse paroxetina + haldol. Tornò a stare bene (un po' più a fatica) e nell'autunno si verificò quello che lo psichiatra individua come una possibile fase ipomaniacale, cioè mi tradì una singola volta, per poi dirmelo, travolta dal rimorso.
Smise con la paroxetina e haldol per provare con Abilify nel febbraio 2012, per via del bipolarismo? Non so, lo psichiatra non ci spiegò. E' andata malissimo, ha vomitato per oltre un mese, andando clamorosamente giù di corda. All'inizio pativa fortemente della fissazione alle gambe, ma poi la continua nausea con vomito presero il sopravvento: praticamente passava la giornata a pensare se avrebbe o meno vomitato.
Ora siamo giunti alla fase attuale: la diagnosi è quella che ho già scritto e la terapia è Fevarin da alzarsi gradatamente fino ad un dosaggio adatto all'effetto anti-ossessivo. Insieme al Fevarin dovrebbe partire la psicoterapia.
Mi scuso per quanto sono stato prolisso, ma mi riusciva difficile sintetizzare di più senza tralasciare dei dettagli che credo significativi.
[#6]
Gentile utente,
non è chiara la diagnosi.
Se il disturbo è di tipo bipolare è di per sè un rischio l'uso di antidepressivi (paroxetina, cipralex). D'altra parte non è stato introdotto alcun stabilizzatore, fatto salvo l'abilify che tuttavia non è un farmaco di prima scelta.
In sostanza ritengo che sarebbe opportuna una certezza diagnostica per una terapia congrua.
Successivamente a ciò sarà anche possibile prendere in considerazione - anche questo dopo una precisa indicazione - un eventuale approccio psicoterapico.
non è chiara la diagnosi.
Se il disturbo è di tipo bipolare è di per sè un rischio l'uso di antidepressivi (paroxetina, cipralex). D'altra parte non è stato introdotto alcun stabilizzatore, fatto salvo l'abilify che tuttavia non è un farmaco di prima scelta.
In sostanza ritengo che sarebbe opportuna una certezza diagnostica per una terapia congrua.
Successivamente a ciò sarà anche possibile prendere in considerazione - anche questo dopo una precisa indicazione - un eventuale approccio psicoterapico.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#7]
Utente
É proprio ciò che maggiormente mi angoscia: il non avere una diagnosi chiara. Da quello che si è capito é un doc che ha innescato fasi depressive. Rimane aperto il dubbio del bipolarismo perché non é evidente se mia moglie abbia sperimentato una fase maniacale o meno. L'ipotesi bipolarismo mi spaventa molto. Dovesse ripresentarsi un' ipomania credo che la psichiatra abbia l'idea di usare il Sycrest. Viviamo nell' incertezza.
Un grazie a tutti voi
Un grazie a tutti voi
[#8]
Gentile Utente,
diagnosi certa e terapia mirata credo sia la strada maetra per la risoluzione del quadro clinico.
Sarebbe importante sapere anche cosa pensa, sente , desidera, sua moglie in merito al suo possibile percorso teraputico.
Si rivolga nuovamente allo psichiatra per diagnosi certa , solo dopo si stabirirà il dafarsi, centrandolo sul sentire di sua moglie.
diagnosi certa e terapia mirata credo sia la strada maetra per la risoluzione del quadro clinico.
Sarebbe importante sapere anche cosa pensa, sente , desidera, sua moglie in merito al suo possibile percorso teraputico.
Si rivolga nuovamente allo psichiatra per diagnosi certa , solo dopo si stabirirà il dafarsi, centrandolo sul sentire di sua moglie.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
"É proprio ciò che maggiormente mi angoscia: il non avere una diagnosi chiara."
Gentile utente,
mi sembrava che riferisse due componenti, senza però sapere se costituiscono tutte e due diagnosi o meno, ma comunque chieda allo psichiatra.
Il doc è un'indicazione alla terapia comp e cogn comp. La presenza di depressione associata è un fattore di non adesione alle suddette terapie.
L'indicazione comunque avrebbe senso che la desse il medico che la indirizza verso tale scelta.
Gentile utente,
mi sembrava che riferisse due componenti, senza però sapere se costituiscono tutte e due diagnosi o meno, ma comunque chieda allo psichiatra.
Il doc è un'indicazione alla terapia comp e cogn comp. La presenza di depressione associata è un fattore di non adesione alle suddette terapie.
L'indicazione comunque avrebbe senso che la desse il medico che la indirizza verso tale scelta.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#10]
Utente
Gentili Dottori,
proprio poco fa mia moglie è si è vista con la psichiatra su appuntamento. Le ha indicato di salire a 2500mg di Fevarin, spiegandole che quello è il dosaggio col quale dovrebbe iniziare ad essere terapeutico per le ossessioni. Mia moglie ha insistito per avere una diagnosi il più chiaro possibile, ma diciamo che non c'è stata un espressione tipo "DOC" punto e basta, ma la sostanza credo sia quella. Le è stato detto "il suo problema sono i pensieri ossessivi che si sono associati ad una depressione".
Quindi nessun cenno ad un eventuale bipolarismo. Forse siamo stati ingannati noi dal fatto che una psicologa del CIM dalla quale mia moglie andava fino a dicembre lo aveva sospettato a seguito del tradimento che mia moglie a fatto nei miei confronti. Le aveva fatto anche lo schema con una sinusoide con gli alti e i bassi dell'umore e che si sarebbe dovuto stabilizzarlo. Inoltre la psichiatra aveva ipotizzato l'utilizzo di Sycrest nel caso in cui si fosse presentato un viraggio a seguito del Fevarin. Credo che questi due aspetti ci abbiano fatto pensare ad un rischio bipolarismo.
Ora vedremo di agire sotto l'aspetto della psicoterapia...
Saluti.
proprio poco fa mia moglie è si è vista con la psichiatra su appuntamento. Le ha indicato di salire a 2500mg di Fevarin, spiegandole che quello è il dosaggio col quale dovrebbe iniziare ad essere terapeutico per le ossessioni. Mia moglie ha insistito per avere una diagnosi il più chiaro possibile, ma diciamo che non c'è stata un espressione tipo "DOC" punto e basta, ma la sostanza credo sia quella. Le è stato detto "il suo problema sono i pensieri ossessivi che si sono associati ad una depressione".
Quindi nessun cenno ad un eventuale bipolarismo. Forse siamo stati ingannati noi dal fatto che una psicologa del CIM dalla quale mia moglie andava fino a dicembre lo aveva sospettato a seguito del tradimento che mia moglie a fatto nei miei confronti. Le aveva fatto anche lo schema con una sinusoide con gli alti e i bassi dell'umore e che si sarebbe dovuto stabilizzarlo. Inoltre la psichiatra aveva ipotizzato l'utilizzo di Sycrest nel caso in cui si fosse presentato un viraggio a seguito del Fevarin. Credo che questi due aspetti ci abbiano fatto pensare ad un rischio bipolarismo.
Ora vedremo di agire sotto l'aspetto della psicoterapia...
Saluti.
[#11]
"Inoltre la psichiatra aveva ipotizzato l'utilizzo di Sycrest nel caso in cui si fosse presentato un viraggio a seguito del Fevarin."
E perché proprio quello, ultimo uscito, che è un antipsicotico ? Qui stiamo parlando di un viraggio solo ipotetico, non considerato possibile in maniera significativa, altrimenti sarebbe stato dato un farmaco preventivo già da subito, non necessariamente quello comunque.
La cura è una classica cura antidepressiva-ossessiva, la diagnosi più o meno si può capire, sembra di capire che sia una depressione associata a pensieri ossessivi, e quindi la cura torna.
L'aspetto della psicoterapia lasciate decidere al medico se e quando debba essere preso in considerazione, non prendete iniziative autonome.
E perché proprio quello, ultimo uscito, che è un antipsicotico ? Qui stiamo parlando di un viraggio solo ipotetico, non considerato possibile in maniera significativa, altrimenti sarebbe stato dato un farmaco preventivo già da subito, non necessariamente quello comunque.
La cura è una classica cura antidepressiva-ossessiva, la diagnosi più o meno si può capire, sembra di capire che sia una depressione associata a pensieri ossessivi, e quindi la cura torna.
L'aspetto della psicoterapia lasciate decidere al medico se e quando debba essere preso in considerazione, non prendete iniziative autonome.
[#12]
Utente
Gentile dott. Pacini,
grazie per le delucidazioni che rafforzano il quadro del tutto.
Per quanto riguarda la psicoloterapia, sono completamente d'accordo con Lei, in effetti da come mi sono espresso ho lasciato intendere che avremmo fatto di testa nostra.
La psichiatra ci ha consigliato uno psicologo del CIM e saremo da lui contattati. Quello che intendevo con "l'agire" è che (come ci ha detto la psichiatra) dovremo solo valutare se riusciremo a far combaciare orari e luoghi delle visite, altrimenti troveremo un'alternativa ma della stessa "tipologia" che ci indicherà il dottore.
Grazie mille.
Saluti.
grazie per le delucidazioni che rafforzano il quadro del tutto.
Per quanto riguarda la psicoloterapia, sono completamente d'accordo con Lei, in effetti da come mi sono espresso ho lasciato intendere che avremmo fatto di testa nostra.
La psichiatra ci ha consigliato uno psicologo del CIM e saremo da lui contattati. Quello che intendevo con "l'agire" è che (come ci ha detto la psichiatra) dovremo solo valutare se riusciremo a far combaciare orari e luoghi delle visite, altrimenti troveremo un'alternativa ma della stessa "tipologia" che ci indicherà il dottore.
Grazie mille.
Saluti.
[#13]
Gentile utente,
Non so se però presso il CIM sono disponibili psicoterapeuti comportamentali, in alcune aree d'Italia ho constatato che comportamentale e cognitivo-comportamentale non erano tra le psicoterapie offerte (paradossalmente).
Non so se però presso il CIM sono disponibili psicoterapeuti comportamentali, in alcune aree d'Italia ho constatato che comportamentale e cognitivo-comportamentale non erano tra le psicoterapie offerte (paradossalmente).
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.2k visite dal 24/04/2012.
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