Reazione affettiva 'poco' adeguata
Salve,
vi scrivo in merito a quello che mi sta succedendo da qualche settimana.
Sono una ragazza di 28 anni, fidanzata da circa 4 anni, studio e da alcuni anni per 'arrotondare' effettuo ripetizioni a ragazzi e ragazze delle scuole superiori.
Ho sempre avuto un comportamento serio e professionale con i ragazzi/e che ho seguito e seguo tuttora.
Poco tempo fa è venuto un nuovo ragazzo, quindicenne, che dimostra almeno fisicamente un età piu adulta e con il quale da subito son riuscita ad instaurare un proficuo cammino di studio. Ammetto che son rimasta colpita sin dall'inizio dal suo modo di essere e dal suo aspetto fisico ma l'ho sempre trattato con il giusto grado di confidenza. Oltre all'ammirazione per la prontezza e il modo di essere, che ho anche espresso apertamente alla madre durante alcuni discorsi sul suo andamento, non ho avuto alcun problema o alcuna strana 'emozione'. Tuttavia questa simpatia nei suoi confronti piu che stabilizzarsi come dovrebbe mi sta pian piano mettendo a disagio verso me stessa nonchè influenzando un po' il mio solito modo, da sempre spontaneo e professionale, di stabilire un rapporto stile studente/insegnante. Questo non sta pregiudicando tanto i risultati quanto il mio giudizio su me stessa. Mi ritrovo ad essere insolitamente allegra quando so che dovrò vederlo, a sperare tra me e me di ...piacergli, a chiedermi come sarebbe stata se avesse avuto 8 o 10 anni in più o viceversa. So che non permetterei mai che tutto ciò vada oltre per quanto questacosa stia lentamente aumentando. Sono un po' spaventata da questa mia reazione. Mi dico 'è solo un ragazzino' e per un po' passa tutto. Ma poi lo vedo guardarmi negli occhi e sono punto e accapo. Cosa mi succede? C'entra il fatto che ho paura di non amare piu come prima il mio ragazzo? O questa è una conseguenza? E' anomala una cosa del genere...?
Aspetto con ansia e fiducia di leggere le vostre risposte.
Grazie a A presto
vi scrivo in merito a quello che mi sta succedendo da qualche settimana.
Sono una ragazza di 28 anni, fidanzata da circa 4 anni, studio e da alcuni anni per 'arrotondare' effettuo ripetizioni a ragazzi e ragazze delle scuole superiori.
Ho sempre avuto un comportamento serio e professionale con i ragazzi/e che ho seguito e seguo tuttora.
Poco tempo fa è venuto un nuovo ragazzo, quindicenne, che dimostra almeno fisicamente un età piu adulta e con il quale da subito son riuscita ad instaurare un proficuo cammino di studio. Ammetto che son rimasta colpita sin dall'inizio dal suo modo di essere e dal suo aspetto fisico ma l'ho sempre trattato con il giusto grado di confidenza. Oltre all'ammirazione per la prontezza e il modo di essere, che ho anche espresso apertamente alla madre durante alcuni discorsi sul suo andamento, non ho avuto alcun problema o alcuna strana 'emozione'. Tuttavia questa simpatia nei suoi confronti piu che stabilizzarsi come dovrebbe mi sta pian piano mettendo a disagio verso me stessa nonchè influenzando un po' il mio solito modo, da sempre spontaneo e professionale, di stabilire un rapporto stile studente/insegnante. Questo non sta pregiudicando tanto i risultati quanto il mio giudizio su me stessa. Mi ritrovo ad essere insolitamente allegra quando so che dovrò vederlo, a sperare tra me e me di ...piacergli, a chiedermi come sarebbe stata se avesse avuto 8 o 10 anni in più o viceversa. So che non permetterei mai che tutto ciò vada oltre per quanto questacosa stia lentamente aumentando. Sono un po' spaventata da questa mia reazione. Mi dico 'è solo un ragazzino' e per un po' passa tutto. Ma poi lo vedo guardarmi negli occhi e sono punto e accapo. Cosa mi succede? C'entra il fatto che ho paura di non amare piu come prima il mio ragazzo? O questa è una conseguenza? E' anomala una cosa del genere...?
Aspetto con ansia e fiducia di leggere le vostre risposte.
Grazie a A presto
[#1]
Cara ragazza,
non mi preoccuperei a priori per quella che sembra essere una simpatia per un suo studente particolarmente brillante.
Può incidere il momento di stasi nel rapporto con il suo ragazzo, come lei dice; può essere che compensi il "non pieno" appagamento sul piano affettivo con una fantasia che, finché resta tale non presuppone nulla di patologico di per sè.
Qual'è il rapporto con il suo ragazzo? Si sente sufficientemente amata e apprezzata?
Un caro saluto
non mi preoccuperei a priori per quella che sembra essere una simpatia per un suo studente particolarmente brillante.
Può incidere il momento di stasi nel rapporto con il suo ragazzo, come lei dice; può essere che compensi il "non pieno" appagamento sul piano affettivo con una fantasia che, finché resta tale non presuppone nulla di patologico di per sè.
Qual'è il rapporto con il suo ragazzo? Si sente sufficientemente amata e apprezzata?
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#2]
Gentile Ragazza,
quali aspetti positivi e/o negativi di sé vede riflessi in quello sguardo?
Che emozioni le suscita, al di là dell'allegria? Quali suoi bisogni soddisfa?
Tenga inoltre presente che, se la sua posizione è più anomala, capita invece più frequentemente che un allievo si infatui del proprio docente e di questa possibilità dovrebbe tener conto nel rapporto con quel ragazzino, evitando equivoci e ambiguità.
Cordiali saluti.
quali aspetti positivi e/o negativi di sé vede riflessi in quello sguardo?
Che emozioni le suscita, al di là dell'allegria? Quali suoi bisogni soddisfa?
Tenga inoltre presente che, se la sua posizione è più anomala, capita invece più frequentemente che un allievo si infatui del proprio docente e di questa possibilità dovrebbe tener conto nel rapporto con quel ragazzino, evitando equivoci e ambiguità.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Utente
Salve dottore, purtroppo non molto, è come se ultimamente stessi aprendo un po' gli occhi su alcune mancanze che riscontro in lui. A volte mi sento più giudicata che compresa, non mi sento trattata come vorrei, e mi manca un po' di complicità e di affetto incondizionato. L'ho sempre imputato al suo carattere un po' testardo e brusco, e non riesco a parlarne, soprattutto perchè prima vorrei capire quello che provo, se è solo un momento di confusione passeggero o c'è dell'altro.
Per quanto riguarda lo studente trovo in lui alcuni aspetti tra cui la semplicità,l'allegria, la tenerezza, quel vago senso di rispetto, il suo essere spontaneo, timoroso e divertente allo stesso tempo che ho sempre visto con simpatia nei ragazzi. Mi ha sorpreso molto. Ma ho paura che piu tra tutti mi prenda il suo aspetto fisico, pur se su un piano di pura ammirazione platonica. Un po' come quando si osserva qualcosa di bello e si pensa 'che bello..'. Lei pensa che questa situazione sia rischiosa...?
Per quanto riguarda lo studente trovo in lui alcuni aspetti tra cui la semplicità,l'allegria, la tenerezza, quel vago senso di rispetto, il suo essere spontaneo, timoroso e divertente allo stesso tempo che ho sempre visto con simpatia nei ragazzi. Mi ha sorpreso molto. Ma ho paura che piu tra tutti mi prenda il suo aspetto fisico, pur se su un piano di pura ammirazione platonica. Un po' come quando si osserva qualcosa di bello e si pensa 'che bello..'. Lei pensa che questa situazione sia rischiosa...?
[#4]
Utente
Gentile dottoressa Scalco,
ho appena letto la sua risposta; dunque vedo in lui e nel suo carattere dei tratti che sin da ragazza avrei voluto un giorno nel mio uomo. Mi ritrovo spesso a pensare, ne ho parlato anche con un'amica con la quale ho un rapporto di amicizia molto confidenziale, che se avessi la sua età mi sarei presa di sicuro una cotta per lui. Ma mi sono ritrovata anche a pensare che l'avrei voluto magari come amico per via del suo carattere cosi allegro e intelligente. Mi sono anche chiesta se un giorno fosse lui a mostrare interesse (per quanto sia timido) cosa farei, se riuscirei a trovare la freddezza e magari evitare qualsiasi rapporto anche da insegnante verso di lui ed evitare qualsiasi fraintendimento.
Vedo la bellezza in lui. a tratti la perfezione, mi piace il suo sentirsi impacciato e poi quel suo cercare di riprendersi e mostrarsi sicuro di sè, il che mi intenerisce; poi mi sento trattata allo steso tempo con ammirazione, riguardo, timore e voglia di acquistare la mia fiducia e ammirazione. Cosa che ha già acquistato ma che prontamente, in gran parte, dissimulo .
Premetto che non sono mai stata attratta da ragazzi piu piccoli prima d'ora e so quanto di sbagliato ci sia, ma penso, e mi auguro, che questa mia reazione possa nascondere un altro disagio che esula da un possibile rapporto con un ragazzino, o qualcosa di non chiaro nel mio modo di essere.
Grazie mille per l'attenzione
ho appena letto la sua risposta; dunque vedo in lui e nel suo carattere dei tratti che sin da ragazza avrei voluto un giorno nel mio uomo. Mi ritrovo spesso a pensare, ne ho parlato anche con un'amica con la quale ho un rapporto di amicizia molto confidenziale, che se avessi la sua età mi sarei presa di sicuro una cotta per lui. Ma mi sono ritrovata anche a pensare che l'avrei voluto magari come amico per via del suo carattere cosi allegro e intelligente. Mi sono anche chiesta se un giorno fosse lui a mostrare interesse (per quanto sia timido) cosa farei, se riuscirei a trovare la freddezza e magari evitare qualsiasi rapporto anche da insegnante verso di lui ed evitare qualsiasi fraintendimento.
Vedo la bellezza in lui. a tratti la perfezione, mi piace il suo sentirsi impacciato e poi quel suo cercare di riprendersi e mostrarsi sicuro di sè, il che mi intenerisce; poi mi sento trattata allo steso tempo con ammirazione, riguardo, timore e voglia di acquistare la mia fiducia e ammirazione. Cosa che ha già acquistato ma che prontamente, in gran parte, dissimulo .
Premetto che non sono mai stata attratta da ragazzi piu piccoli prima d'ora e so quanto di sbagliato ci sia, ma penso, e mi auguro, che questa mia reazione possa nascondere un altro disagio che esula da un possibile rapporto con un ragazzino, o qualcosa di non chiaro nel mio modo di essere.
Grazie mille per l'attenzione
[#5]
Cara Utente,
lei ci ha detto riguardo al suo fidanzato:
"A volte mi sento più giudicata che compresa, non mi sento trattata come vorrei, e mi manca un po' di complicità e di affetto incondizionato"
e riguardo al suo studente:
"mi sento trattata allo steso tempo con ammirazione, riguardo, timore e voglia di acquistare la mia fiducia e ammirazione".
Nota come queste situazioni sono differenti e le provocano di conseguenza emozioni differenti?
Tralasciando per un attimo l'identità dei soggetti coinvolti, potendo scegliere fra le due chi non opterebbe per il secondo tipo di situazione con il proprio partner?
Penso che quello che non va nel rapporto con il suo fidanzato possa aver generato in lei la voglia di "fuggire" e di ricominciare, e che aver incontrato un ragazzino che la fa sentire importante e apprezzata sia solo un evento causale, che le consente di vedere con più chiarezza quello che manca nel rapporto con il fidanzato.
Fra l'altro avere a che fare con uno studente molto giovane che incarna l'ideale di fidanzato che lei aveva in mente in passato a mio avviso può rinforzare in lei una qualche forma di fantasia di fuga nel passato, a quando aveva un'altra età e tutto era possibile, e questo genere di fantasia può essere molto potente e coinvolgente per un giovane-adulto non pienamente soddisfatto della propria vita.
Penso quindi che l'incontro con questo nuovo studente sia solo una casualità che la sta incoraggiando a rivedere le sue idee circa quello che vuole dalla vita (e dal suo compagno di vita), e che non ci sia alcun pericolo reale di sconfinare in un altro tipo di rapporto.
Ha pensato di affrontare con il suo fidanzato il discorso su ciò che non funziona più nella vostra relazione e sulla sua personale insoddisfazione?
lei ci ha detto riguardo al suo fidanzato:
"A volte mi sento più giudicata che compresa, non mi sento trattata come vorrei, e mi manca un po' di complicità e di affetto incondizionato"
e riguardo al suo studente:
"mi sento trattata allo steso tempo con ammirazione, riguardo, timore e voglia di acquistare la mia fiducia e ammirazione".
Nota come queste situazioni sono differenti e le provocano di conseguenza emozioni differenti?
Tralasciando per un attimo l'identità dei soggetti coinvolti, potendo scegliere fra le due chi non opterebbe per il secondo tipo di situazione con il proprio partner?
Penso che quello che non va nel rapporto con il suo fidanzato possa aver generato in lei la voglia di "fuggire" e di ricominciare, e che aver incontrato un ragazzino che la fa sentire importante e apprezzata sia solo un evento causale, che le consente di vedere con più chiarezza quello che manca nel rapporto con il fidanzato.
Fra l'altro avere a che fare con uno studente molto giovane che incarna l'ideale di fidanzato che lei aveva in mente in passato a mio avviso può rinforzare in lei una qualche forma di fantasia di fuga nel passato, a quando aveva un'altra età e tutto era possibile, e questo genere di fantasia può essere molto potente e coinvolgente per un giovane-adulto non pienamente soddisfatto della propria vita.
Penso quindi che l'incontro con questo nuovo studente sia solo una casualità che la sta incoraggiando a rivedere le sue idee circa quello che vuole dalla vita (e dal suo compagno di vita), e che non ci sia alcun pericolo reale di sconfinare in un altro tipo di rapporto.
Ha pensato di affrontare con il suo fidanzato il discorso su ciò che non funziona più nella vostra relazione e sulla sua personale insoddisfazione?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#6]
Cara ragazza,
rispondendo alle mie domande credo che si possa essere resa conto di quale fosse il punto su cui la invitavo indirettamente a riflettere. La collega, dr.ssa Massaro, che mi ha preceduto, ha sintetizzato in modo molto analitico quali possano essere le dinamiche che sottendono questa "reazione affettiva poco adeguata", come lei la chiama.
Se ci si sente insoddisfatti nella relazione con il proprio partner e il caso ci mette di fronte un ragazzino che incarna tutto quello che si sente come mancante nella relazione, forse non è così strano mettere in atto delle fantasie che rimandano anche a un ideale del passato che mai ha trovato concretizzazione...
Oltre a cercare di avere un colloquio chiaro e leale con il suo fidanzato per provare a far funzionare al meglio la vostra relazione, non credo che debba preoccuparsi molto di quanto le sta succedendo se tutto ciò resta nel dominio della fantasia.
Un caro saluto.
rispondendo alle mie domande credo che si possa essere resa conto di quale fosse il punto su cui la invitavo indirettamente a riflettere. La collega, dr.ssa Massaro, che mi ha preceduto, ha sintetizzato in modo molto analitico quali possano essere le dinamiche che sottendono questa "reazione affettiva poco adeguata", come lei la chiama.
Se ci si sente insoddisfatti nella relazione con il proprio partner e il caso ci mette di fronte un ragazzino che incarna tutto quello che si sente come mancante nella relazione, forse non è così strano mettere in atto delle fantasie che rimandano anche a un ideale del passato che mai ha trovato concretizzazione...
Oltre a cercare di avere un colloquio chiaro e leale con il suo fidanzato per provare a far funzionare al meglio la vostra relazione, non credo che debba preoccuparsi molto di quanto le sta succedendo se tutto ciò resta nel dominio della fantasia.
Un caro saluto.
[#7]
>>> C'entra il fatto che ho paura di non amare piu come prima il mio ragazzo?
>>>
Direi proprio di sì, dato che è lei stessa ad ammetterlo.
Ciò che le sta succedendo non sembrerebbe pertanto una cosa anomala. L'unico problema, se la cosa dovesse andare oltre, è che il ragazzo è minorenne. Perciò almeno per il momento tutto deve restare entro i binari di una semplice simpatia.
>>>
Direi proprio di sì, dato che è lei stessa ad ammetterlo.
Ciò che le sta succedendo non sembrerebbe pertanto una cosa anomala. L'unico problema, se la cosa dovesse andare oltre, è che il ragazzo è minorenne. Perciò almeno per il momento tutto deve restare entro i binari di una semplice simpatia.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#8]
Utente
Ringrazio innanzitutto tutti i dottori , non speravo in un cosi ampia e attenta disponibilità.
Ho avuto modo di pensare alla questione sulla quale mi avete tutti invitato a riflettere (conclusione che da una parte mi conforta e dall'altra meno) e mi son resa conto di come effettivamente quella dedizione e quell'amore a tutti i costi che sentivo verso il mio ragazzo stiano perdendo la loro carica. Combatto da anni ormai contro lo scetticismo delle persone anche care che, piu o meno velatamente, spesso non hanno condiviso la mia relazione con lui, dicevano che meritavo di più, che era diverso da come avrebbero voluto (loro poi?) ma ho sempre imperterritamente lottato per questo, spinta da un sentimento esclusivo verso di lui, per quanto pensassi che alcuni lati del suo carattere non fossero così morbidi e malleabili come avrei desiderato, ma era l'unico per me, qualsiasi altro uomo non era per me paragonabile ai suoi pregi e a ciò che provavo con lui.
Ora che mi è successo questo è come se sentissi crollare tutto quel castello che gli ho costruito intorno. Come se le emozioni dietro le quali nascondevo i suoi difetti si stessero lentamente spostando. In effetti come dice la dottoressa Massaro chi non vorrebbe il ragazzo che ho descritto e che vedo riflesso in quel ragazzino 15enne. Quanto può essere forte una relazione se basta un ragazzino a scombussolare la mia vita emotiva?
Tuttavia prendere coscienza di ciò mi fa paura,la sola idea di lasciarlo mi terrorizza, non riesco ad immaginare di dovermi allontanare da lui, di non sentirlo piu,di non vederlo... Il mio primo amore 'vero'. Ho paura di non riuscire a trovare il capo di tutta questa matassa. Viviamo lontani è questo rende tutto ancora più fragile, confuso e difficile da capire e risolvere. Ho paura di parlarne con lui perchè temo che non reagirebbe affatto bene.
Grazie ancora a tutti
Ho avuto modo di pensare alla questione sulla quale mi avete tutti invitato a riflettere (conclusione che da una parte mi conforta e dall'altra meno) e mi son resa conto di come effettivamente quella dedizione e quell'amore a tutti i costi che sentivo verso il mio ragazzo stiano perdendo la loro carica. Combatto da anni ormai contro lo scetticismo delle persone anche care che, piu o meno velatamente, spesso non hanno condiviso la mia relazione con lui, dicevano che meritavo di più, che era diverso da come avrebbero voluto (loro poi?) ma ho sempre imperterritamente lottato per questo, spinta da un sentimento esclusivo verso di lui, per quanto pensassi che alcuni lati del suo carattere non fossero così morbidi e malleabili come avrei desiderato, ma era l'unico per me, qualsiasi altro uomo non era per me paragonabile ai suoi pregi e a ciò che provavo con lui.
Ora che mi è successo questo è come se sentissi crollare tutto quel castello che gli ho costruito intorno. Come se le emozioni dietro le quali nascondevo i suoi difetti si stessero lentamente spostando. In effetti come dice la dottoressa Massaro chi non vorrebbe il ragazzo che ho descritto e che vedo riflesso in quel ragazzino 15enne. Quanto può essere forte una relazione se basta un ragazzino a scombussolare la mia vita emotiva?
Tuttavia prendere coscienza di ciò mi fa paura,la sola idea di lasciarlo mi terrorizza, non riesco ad immaginare di dovermi allontanare da lui, di non sentirlo piu,di non vederlo... Il mio primo amore 'vero'. Ho paura di non riuscire a trovare il capo di tutta questa matassa. Viviamo lontani è questo rende tutto ancora più fragile, confuso e difficile da capire e risolvere. Ho paura di parlarne con lui perchè temo che non reagirebbe affatto bene.
Grazie ancora a tutti
[#9]
>>> Combatto da anni ormai contro lo scetticismo delle persone anche care che, piu o meno velatamente, spesso non hanno condiviso la mia relazione con lui, dicevano che meritavo di più, che era diverso da come avrebbero voluto (loro poi?) ma ho sempre imperterritamente lottato per questo, spinta da un sentimento esclusivo verso di lui
>>>
Ho paura che lei e le persone care cui allude siate tutti caduti, forse inconsapevolmente, nella situazione così ben definita da Shakespeare: se vuoi unire due amanti, cerca di dividerli.
Probabilmente lei ha continuato a lottare imperterrita non per un genuino senso di amore, ma per un senso di rivalsa verso chi voleva dividervi.
>>> Quanto può essere forte una relazione se basta un ragazzino a scombussolare la mia vita emotiva?
>>>
Una domanda più adatta potrebbe essere: quanto è forte la sua carenza di amore, se basta un ragazzino a scombussolarle la vita emotiva?
>>>
Ho paura che lei e le persone care cui allude siate tutti caduti, forse inconsapevolmente, nella situazione così ben definita da Shakespeare: se vuoi unire due amanti, cerca di dividerli.
Probabilmente lei ha continuato a lottare imperterrita non per un genuino senso di amore, ma per un senso di rivalsa verso chi voleva dividervi.
>>> Quanto può essere forte una relazione se basta un ragazzino a scombussolare la mia vita emotiva?
>>>
Una domanda più adatta potrebbe essere: quanto è forte la sua carenza di amore, se basta un ragazzino a scombussolarle la vita emotiva?
[#10]
"Quanto può essere forte una relazione se basta un ragazzino a scombussolare la mia vita emotiva?"
Come le dicevo, l'incontro con questo studente è solo un evento accidentale che le ha però permesso di iniziare a pensare seriamente a cosa vuole dalla vita.
Ovviamente i problemi con il suo ragazzo c'erano già: magari non sono mai emersi chiaramente anche a causa della lontananza, che "diluisce" tutto, e del fatto che nel momento in cui lei lo lasciasse darebbe ragione a tutti quelli che hanno continuato a dirle che non fa per lei, vivendo questa ammissione come un fallimento o comunque come qualcosa che le dà molto fastidio.
Se però il rapporto con il suo ragazzo si sta esaurendo non vedo molte alternative che non siano parlarne con lui o chiudere direttamente la storia.
In che senso teme una sua possibile reazione negativa?
Come le dicevo, l'incontro con questo studente è solo un evento accidentale che le ha però permesso di iniziare a pensare seriamente a cosa vuole dalla vita.
Ovviamente i problemi con il suo ragazzo c'erano già: magari non sono mai emersi chiaramente anche a causa della lontananza, che "diluisce" tutto, e del fatto che nel momento in cui lei lo lasciasse darebbe ragione a tutti quelli che hanno continuato a dirle che non fa per lei, vivendo questa ammissione come un fallimento o comunque come qualcosa che le dà molto fastidio.
Se però il rapporto con il suo ragazzo si sta esaurendo non vedo molte alternative che non siano parlarne con lui o chiudere direttamente la storia.
In che senso teme una sua possibile reazione negativa?
[#11]
Cara Ragazza,
alle sue domande ". Cosa mi succede?
C'entra il fatto che ho paura di non amare piu come prima il mio ragazzo?
O questa è una conseguenza?
E' anomala una cosa del genere...?", cercherò di rispondere in sintesi.
Se un amore è in fase terminale, o comunque si sta spegnendo, è probabile che lasci il posto ad un presente nuovo ed interessante, il transfert che si prova tra docente e discente, tra terapeuta e paziente, credo possa poi amplificare ogni forma di sentire.
Non credo ci sia nulla di anomalo, ma tenga solo presente che il suo alunno ha solo 15 anni e, che è minorenne, poi la sfera emozionale non conocse e tà e limitazioni, ma le regole sociali si.
alle sue domande ". Cosa mi succede?
C'entra il fatto che ho paura di non amare piu come prima il mio ragazzo?
O questa è una conseguenza?
E' anomala una cosa del genere...?", cercherò di rispondere in sintesi.
Se un amore è in fase terminale, o comunque si sta spegnendo, è probabile che lasci il posto ad un presente nuovo ed interessante, il transfert che si prova tra docente e discente, tra terapeuta e paziente, credo possa poi amplificare ogni forma di sentire.
Non credo ci sia nulla di anomalo, ma tenga solo presente che il suo alunno ha solo 15 anni e, che è minorenne, poi la sfera emozionale non conocse e tà e limitazioni, ma le regole sociali si.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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