Amore e ossessione
Buongiorno,
Vi scrivo per chiederVi un aiuto al mio stato psicologico che mi tiene in stallo da troppo tempo. Vengo fuori da una storia durata 2 anni con una donna di 13 anni piu grande di me. Una bellissima donna (forse piu bella di quanto io avrei mai immaginato di poter ambire). Una storia strana, vissuta con passione ma con la consapevolezza che i 13 anni di differenza (27-40) erano comunque una condizione che non avrebbe permesso nulla piu che una storia di sola passione. Così un bel giorno ho iniziato a vedere qualcosa di strano in lei; per farla breve stava vedendosi con un coetaneo e quando l'ho scoperta in flagranza mi ha detto che si, con lui poteva avere un futuro e ha troncato di netto il ns rapporto.
All'inizio il mondo mi è crollato addosso perche nel corso dei 2 anni per me la sola passione si era trasformata in amore. Sono stato malissimo e poi pian piano il dolore si è trasformato in odio. Odio per lei e per lui, attesa che girasse qualche cattiva notizia che riguardasse lei. Si, perche ormai da molto tempo la mia vita corre su un binario parallelo alla sua. Non riesco a non pensarla, passo le giornate a girare sotto casa sua per controllare i suoi spostamenti. E se vedo che esce mi vien voglia di seguirla. Piu la cosa mi fa male e piu io insisto. Perdo il controllo. Sono stato capace anche di seguirla fin dentro un ristorante dove era appena entrata con il nuovo uomo. Se riesco a staccarmi e a rompere questo meccanismo, avverto le farfalle (senso positivo) dentro la mia testa, un ritrovato senso di libertà. Ma mi basta incontrarla per caso (sempre splendida e terribilmente attraente) che ripiombo nel buio totale e il ciclo vizioso (leggi sopra) rinizia...! Non ne posso piu. Non riesco ad avere una mia esistenza svincolata dal pensiero per lei. Vorrei vederla star male, vorrei vederla soffrire. Solo questo mi da un senso di felicità. La mia felicità quindi non passa da cio che accade nella mia vita ma da cio che accade nella sua. Se sta bene io sto male. Se sta male io godo. Passo nel frattempo il mio tempo a fare acquisti di roba che non userò mai, in cerca di distrazioni ma nulla mi distrae. Non riesco a godere di nulla, nemmeno di belle notizie che in altri tempi mi avrebbero portato al 7.mo cielo. La mia mente è focalizzata su di lei. Non esiste altro.
Vi prego datemi un consiglio. Sto gettando la mia vita, non sto vivendo. Voglio uscire da questo ciclo voglio tornare a sorridere anche io.
Ps: ho un bel lavoro (di questi tempi non è poco), una bella macchina, una bella famiglia ma pochi amici. Questa storia (che era da nascondere) mi ha fatto troncare i rapporti con diversi amici e ora sono pressoche solo.
Sono ossessionato da lei...! Giorno e notte...! Quando la vedo le salterei addosso (ma mi limito a bombardarla di messaggi e chiamate alle quali lei comunque risponde).
Datemi una mano. Mi sento perso.
Distinti Saluti
Vi scrivo per chiederVi un aiuto al mio stato psicologico che mi tiene in stallo da troppo tempo. Vengo fuori da una storia durata 2 anni con una donna di 13 anni piu grande di me. Una bellissima donna (forse piu bella di quanto io avrei mai immaginato di poter ambire). Una storia strana, vissuta con passione ma con la consapevolezza che i 13 anni di differenza (27-40) erano comunque una condizione che non avrebbe permesso nulla piu che una storia di sola passione. Così un bel giorno ho iniziato a vedere qualcosa di strano in lei; per farla breve stava vedendosi con un coetaneo e quando l'ho scoperta in flagranza mi ha detto che si, con lui poteva avere un futuro e ha troncato di netto il ns rapporto.
All'inizio il mondo mi è crollato addosso perche nel corso dei 2 anni per me la sola passione si era trasformata in amore. Sono stato malissimo e poi pian piano il dolore si è trasformato in odio. Odio per lei e per lui, attesa che girasse qualche cattiva notizia che riguardasse lei. Si, perche ormai da molto tempo la mia vita corre su un binario parallelo alla sua. Non riesco a non pensarla, passo le giornate a girare sotto casa sua per controllare i suoi spostamenti. E se vedo che esce mi vien voglia di seguirla. Piu la cosa mi fa male e piu io insisto. Perdo il controllo. Sono stato capace anche di seguirla fin dentro un ristorante dove era appena entrata con il nuovo uomo. Se riesco a staccarmi e a rompere questo meccanismo, avverto le farfalle (senso positivo) dentro la mia testa, un ritrovato senso di libertà. Ma mi basta incontrarla per caso (sempre splendida e terribilmente attraente) che ripiombo nel buio totale e il ciclo vizioso (leggi sopra) rinizia...! Non ne posso piu. Non riesco ad avere una mia esistenza svincolata dal pensiero per lei. Vorrei vederla star male, vorrei vederla soffrire. Solo questo mi da un senso di felicità. La mia felicità quindi non passa da cio che accade nella mia vita ma da cio che accade nella sua. Se sta bene io sto male. Se sta male io godo. Passo nel frattempo il mio tempo a fare acquisti di roba che non userò mai, in cerca di distrazioni ma nulla mi distrae. Non riesco a godere di nulla, nemmeno di belle notizie che in altri tempi mi avrebbero portato al 7.mo cielo. La mia mente è focalizzata su di lei. Non esiste altro.
Vi prego datemi un consiglio. Sto gettando la mia vita, non sto vivendo. Voglio uscire da questo ciclo voglio tornare a sorridere anche io.
Ps: ho un bel lavoro (di questi tempi non è poco), una bella macchina, una bella famiglia ma pochi amici. Questa storia (che era da nascondere) mi ha fatto troncare i rapporti con diversi amici e ora sono pressoche solo.
Sono ossessionato da lei...! Giorno e notte...! Quando la vedo le salterei addosso (ma mi limito a bombardarla di messaggi e chiamate alle quali lei comunque risponde).
Datemi una mano. Mi sento perso.
Distinti Saluti
[#1]
Gentile Utente,
non ho capito da quanto tempo Lei si trova in questo stato? Da quanto avete rotto questa relazione?
In queste circostanze in genere il tempo aiuta a star meglio e a venirne fuori. Razionalmente Lei sa che incontrerà un'altra persona speciale cui voler bene. Tuttavia se è trascorso tanto tempo (stiamo parlando di diversi mesi? anni?) e non riesce a prenderne le distanze, perchè questa relazione e l'idea che aveva della donna in questione e della storia è per Lei un tarlo, forse una consulenza psicologica potrebbe essere indicata.
Inoltre perchè dice "Una bellissima donna (forse piu bella di quanto io avrei mai immaginato di poter ambire). "?
non ho capito da quanto tempo Lei si trova in questo stato? Da quanto avete rotto questa relazione?
In queste circostanze in genere il tempo aiuta a star meglio e a venirne fuori. Razionalmente Lei sa che incontrerà un'altra persona speciale cui voler bene. Tuttavia se è trascorso tanto tempo (stiamo parlando di diversi mesi? anni?) e non riesce a prenderne le distanze, perchè questa relazione e l'idea che aveva della donna in questione e della storia è per Lei un tarlo, forse una consulenza psicologica potrebbe essere indicata.
Inoltre perchè dice "Una bellissima donna (forse piu bella di quanto io avrei mai immaginato di poter ambire). "?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Caro Utente,
credo che il nocciolo della questione stia in questa sua frase: "La mia felicità quindi non passa da cio che accade nella mia vita ma da cio che accade nella sua."
Questo è, infatti, il punto di partenza su cui dovrebbe cominciare a interrogarsi.
A parte le possibili conseguenze sul piano legale che potrebbero insorgere da questi suoi comportamenti, sul piano psicologico continuare ad "interessarsi morbosamente" alla vita di questa persona non può che alimentare quella che lei stesso definisce ossessione.
Non credo che il circolo vizioso che è riuscito a costruire la sua mente sia facilmente smontabile senza un aiuto diretto con un professionista e tutte le compensazioni che mette in atto per distrarsi (es. aquisto di roba che non userà mai) non si rilevano, evidentemente, funzionali.
In questi casi, quando l'amore si trasforma in ossessione come lei stesso ci dice, credo sia indispensabile un consulto di persona con uno psicologo psicoterapeuta della sua zona che l'aiuti ad elaborare il suo vissuto emotivo per riuscire finalmente a prendere le distanze da questa situazione e riprendersi la sua vita che ha tutto il diritto di vivere.
Un caro saluto
credo che il nocciolo della questione stia in questa sua frase: "La mia felicità quindi non passa da cio che accade nella mia vita ma da cio che accade nella sua."
Questo è, infatti, il punto di partenza su cui dovrebbe cominciare a interrogarsi.
A parte le possibili conseguenze sul piano legale che potrebbero insorgere da questi suoi comportamenti, sul piano psicologico continuare ad "interessarsi morbosamente" alla vita di questa persona non può che alimentare quella che lei stesso definisce ossessione.
Non credo che il circolo vizioso che è riuscito a costruire la sua mente sia facilmente smontabile senza un aiuto diretto con un professionista e tutte le compensazioni che mette in atto per distrarsi (es. aquisto di roba che non userà mai) non si rilevano, evidentemente, funzionali.
In questi casi, quando l'amore si trasforma in ossessione come lei stesso ci dice, credo sia indispensabile un consulto di persona con uno psicologo psicoterapeuta della sua zona che l'aiuti ad elaborare il suo vissuto emotivo per riuscire finalmente a prendere le distanze da questa situazione e riprendersi la sua vita che ha tutto il diritto di vivere.
Un caro saluto
[#3]
Dopo 13 anni, il distacco e' complesso e doloroso con qualunque modalita' questo avvenga.
Che si tratti di ossessione, di possesso, di gelosia, poco importa, ma trovare la strada per far luce dentro se stesso e' il promo passo verso la consapevolezza prima e la guarigione dopo.
Una consulenza psicologica andrebbe valutata al fine di comprendere quale percorso e' piu' indicato per lei, per la sua serenita' e per l'eventuale elaborazione del lutto correlata alla fine di questo amore
Che si tratti di ossessione, di possesso, di gelosia, poco importa, ma trovare la strada per far luce dentro se stesso e' il promo passo verso la consapevolezza prima e la guarigione dopo.
Una consulenza psicologica andrebbe valutata al fine di comprendere quale percorso e' piu' indicato per lei, per la sua serenita' e per l'eventuale elaborazione del lutto correlata alla fine di questo amore
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Gentilissimi Dottori,
Vi ringrazio per avermi risposto in cosi breve tempo. Chiarisco una cosa chiestami dalla Dott.ssa Pileci e correggo nel frattempo la Dott.ssa Randone: questo mio stato dura da 2 anni e la storia è durata a sua volta altri 2 anni e non 13. Tuttavia credo di aver "idealizzato" questa donna al punto che anche se dovessi trovarmi di fronte una donna estremamente piu affascinante ne resterei indifferente perchè questa donna non è "lei". A me interessa solo lei...!
Per rispondere sempre alla Dott.ssa Pileci, le dico che si, forse complice anche una scarsa autostima e pochissimi rapporti sociali, mi ritengo non meritevole di avere a fianco una bella ragazza per cui questa donna con la quale ho vissuto una storia di 2 anni la vedo come molto piu bella di quanto io possa meritare. Anche se in fondo...non sono da gettare.
Gli alti e bassi nel mio umore inoltre sono pane quotidiano: ci sono giorni che mi sento un dio (questo accade soprattutto quando, dopo averla magari sentita a telefono o per sms, chiudo il discorso offendendola) e giorni nei quali mi sento un nulla (questo quando mi capita di vederla felice e io sto soffrendo come un cane).
Ma il nocciolo del discorso è questo: io non sto vivendo. Sto gettando la mia vita passando il mio tempo come spettatore della vita di lei. E il mio essere felice dipende solo da cosa propone la scena. Spero di essermi spiegato meglio e aver chiarito i dubbi.
Saluti
Vi ringrazio per avermi risposto in cosi breve tempo. Chiarisco una cosa chiestami dalla Dott.ssa Pileci e correggo nel frattempo la Dott.ssa Randone: questo mio stato dura da 2 anni e la storia è durata a sua volta altri 2 anni e non 13. Tuttavia credo di aver "idealizzato" questa donna al punto che anche se dovessi trovarmi di fronte una donna estremamente piu affascinante ne resterei indifferente perchè questa donna non è "lei". A me interessa solo lei...!
Per rispondere sempre alla Dott.ssa Pileci, le dico che si, forse complice anche una scarsa autostima e pochissimi rapporti sociali, mi ritengo non meritevole di avere a fianco una bella ragazza per cui questa donna con la quale ho vissuto una storia di 2 anni la vedo come molto piu bella di quanto io possa meritare. Anche se in fondo...non sono da gettare.
Gli alti e bassi nel mio umore inoltre sono pane quotidiano: ci sono giorni che mi sento un dio (questo accade soprattutto quando, dopo averla magari sentita a telefono o per sms, chiudo il discorso offendendola) e giorni nei quali mi sento un nulla (questo quando mi capita di vederla felice e io sto soffrendo come un cane).
Ma il nocciolo del discorso è questo: io non sto vivendo. Sto gettando la mia vita passando il mio tempo come spettatore della vita di lei. E il mio essere felice dipende solo da cosa propone la scena. Spero di essermi spiegato meglio e aver chiarito i dubbi.
Saluti
[#5]
Gentile Utente,
Lei scrive "Tuttavia credo di aver "idealizzato" questa donna ..." probabilmente le cose stanno davvero così, perchè non riesce a staccarsene e due anni sono tanti. E' importante mettere fine al meccanismo mentale che La rende schiavo non di una donna ma dell'idea che Lei ha di questa persona.
Terminare una relazione è un evento della vita, che indubbiamente può fare soffrire, ma che deve anche essere elaborato. Tutti noi abbiamo strumenti e risorse per elaborare anche fatti dolorosi come questo. Bisogna attivare però queste risorse. Se Lei da solo non riesce a farlo (e potrebbe essere così dal momento che è passato anche tanto tempo), si rivolga allo specialista.
Per quanto riguarda la vita sociale, è estremamente importante che Lei riesca a costruirla: nelle difficoltà, ma non solo, gli amici sono un sostegno prezioso. Stare da solo con i Suoi pensieri non farà altro che aggravare la situazione.
Tuttavia è importante non patologizzare: probabilmente dopo la separazione da questa donna, Lei ha ritenuto (inconsapevolmente) che la strategia migliore fosse isolarsi e continuare a vivere con questo ricordo/pensiero e adesso il Suo umore è giù.
Spero che Lei possa ritrovare quanto prima un pieno benessere.
Cordiali saluti,
Lei scrive "Tuttavia credo di aver "idealizzato" questa donna ..." probabilmente le cose stanno davvero così, perchè non riesce a staccarsene e due anni sono tanti. E' importante mettere fine al meccanismo mentale che La rende schiavo non di una donna ma dell'idea che Lei ha di questa persona.
Terminare una relazione è un evento della vita, che indubbiamente può fare soffrire, ma che deve anche essere elaborato. Tutti noi abbiamo strumenti e risorse per elaborare anche fatti dolorosi come questo. Bisogna attivare però queste risorse. Se Lei da solo non riesce a farlo (e potrebbe essere così dal momento che è passato anche tanto tempo), si rivolga allo specialista.
Per quanto riguarda la vita sociale, è estremamente importante che Lei riesca a costruirla: nelle difficoltà, ma non solo, gli amici sono un sostegno prezioso. Stare da solo con i Suoi pensieri non farà altro che aggravare la situazione.
Tuttavia è importante non patologizzare: probabilmente dopo la separazione da questa donna, Lei ha ritenuto (inconsapevolmente) che la strategia migliore fosse isolarsi e continuare a vivere con questo ricordo/pensiero e adesso il Suo umore è giù.
Spero che Lei possa ritrovare quanto prima un pieno benessere.
Cordiali saluti,
[#6]
Anche se due e non tredici, quanti sono invece gli anni che la separano da lei, i suggerimenti non cambiano.
Stabilizzare il suo umore, lavorare sul suo benessere e non far dipendere il bello e cattivo tempo da una sua telefonata o altro, potrebbero essere ambiti di lavoro psicoterapico.
Stabilizzare il suo umore, lavorare sul suo benessere e non far dipendere il bello e cattivo tempo da una sua telefonata o altro, potrebbero essere ambiti di lavoro psicoterapico.
[#7]
Utente
Qualcosa in me fortunatamente credo sia scattato perchè se mi pongo la domanda: "vorresti passare il resto dei tuoi giorni con lei?" la mia risposta è un secco "no". Ma nonostante ciò, c'è un qualcosa che mi lega a lei e che non mi fa vivere. In realtà credo di odiarla...ma sento il bisogno di avere un contatto con lei fosse anche per dirle quanto la odio..!
Per quanto riguarda la terapia, si, la farei volentieri ma sono sincero, vivendo ancora a casa con i miei, avrei dei problemi a dire loro che vado da uno psicologo anche perche il disagio di questa storia è stato celato al mondo intero essendo la causa (la storia) anch'essa una cosa di cui nessuno sa in quanto è stata tenuta nascosta al mondo intero per la differenza di età che ci separa(va).
Vi ringrazio comunque per le risposte e il sostegno.
Saluti
Per quanto riguarda la terapia, si, la farei volentieri ma sono sincero, vivendo ancora a casa con i miei, avrei dei problemi a dire loro che vado da uno psicologo anche perche il disagio di questa storia è stato celato al mondo intero essendo la causa (la storia) anch'essa una cosa di cui nessuno sa in quanto è stata tenuta nascosta al mondo intero per la differenza di età che ci separa(va).
Vi ringrazio comunque per le risposte e il sostegno.
Saluti
[#8]
Utente
Qualcosa in me fortunatamente credo sia scattato perchè se mi pongo la domanda: "vorresti passare il resto dei tuoi giorni con lei?" la mia risposta è un secco "no". Ma nonostante ciò, c'è un qualcosa che mi lega a lei e che non mi fa vivere. In realtà credo di odiarla...ma sento il bisogno di avere un contatto con lei fosse anche per dirle quanto la odio..!
Per quanto riguarda la terapia, si, la farei volentieri ma sono sincero, vivendo ancora a casa con i miei, avrei dei problemi a dire loro che vado da uno psicologo anche perche il disagio di questa storia è stato celato al mondo intero essendo la causa (la storia) anch'essa una cosa di cui nessuno sa in quanto è stata tenuta nascosta al mondo intero per la differenza di età che ci separa(va).
Vi ringrazio comunque per le risposte e il sostegno.
Saluti
Per quanto riguarda la terapia, si, la farei volentieri ma sono sincero, vivendo ancora a casa con i miei, avrei dei problemi a dire loro che vado da uno psicologo anche perche il disagio di questa storia è stato celato al mondo intero essendo la causa (la storia) anch'essa una cosa di cui nessuno sa in quanto è stata tenuta nascosta al mondo intero per la differenza di età che ci separa(va).
Vi ringrazio comunque per le risposte e il sostegno.
Saluti
[#9]
Lei sembra oscillare tra desiderio di vendetta, bisogno di contattatto ed angoscie abbandoniche, guazzabuglio emozionale che le compromette la qualita' di vita e le prospettive di vita futura.
Gli psicologi, si trovano anche presso le strutture pubbliche, cosi' non dovrebbe giustificare nulla.
Auguri
Gli psicologi, si trovano anche presso le strutture pubbliche, cosi' non dovrebbe giustificare nulla.
Auguri
[#10]
"vivendo ancora a casa con i miei, avrei dei problemi a dire loro che vado da uno psicologo"
se il problema è di dipendenza economica dai suoi genitori può rivolgersi ad una struttura pubblica dove troverà professionisti ugualmente preparati.
Se si tratta di un problema diverso, dovrebbe forse interrogarsi anche su questo, essendo lei maggiorenne.
Un caro saluto e in bocca al lupo.
se il problema è di dipendenza economica dai suoi genitori può rivolgersi ad una struttura pubblica dove troverà professionisti ugualmente preparati.
Se si tratta di un problema diverso, dovrebbe forse interrogarsi anche su questo, essendo lei maggiorenne.
Un caro saluto e in bocca al lupo.
[#11]
Utente
Gentili dottori,
proseguo la descrizione del mio disagio rispondendo al Dott. Callina. Integro il racconto di me stesso, dicendo che - sebbene piu che maggiorenne (ho messo il 3 come prima cifra della mia età) - vivo una situazione famigliare particolarmente asfissiante: mia madre sebbene io abbia l'età di cui sopra, mi sta con fiato sul collo: non riesco a fare nulla senza che non mi senta dire "dove sei stato? Con chi? Chi hai incontrato? Cosa hai mangiato?". Ovviamente non riuscirei a "nascondere" delle sedute di psicoterapia.
Può questo comportamento che "subisco" da parte della figura femminile di mia madre entrarci qualcosa con il disagio che sto vivendo?
Grazie
proseguo la descrizione del mio disagio rispondendo al Dott. Callina. Integro il racconto di me stesso, dicendo che - sebbene piu che maggiorenne (ho messo il 3 come prima cifra della mia età) - vivo una situazione famigliare particolarmente asfissiante: mia madre sebbene io abbia l'età di cui sopra, mi sta con fiato sul collo: non riesco a fare nulla senza che non mi senta dire "dove sei stato? Con chi? Chi hai incontrato? Cosa hai mangiato?". Ovviamente non riuscirei a "nascondere" delle sedute di psicoterapia.
Può questo comportamento che "subisco" da parte della figura femminile di mia madre entrarci qualcosa con il disagio che sto vivendo?
Grazie
[#12]
Non e' offrendo risposte semlicistiche alle sua complesse domande che possiamo risolverle il malessere.
Sicuramente la scarsa liberta' di azione e di pensiero, non aiuta a nessuno.
Il suo tre come inizio di data mi sembra abbastanza per garantirsi un' autonomia indispensabile e fondamentale per una buona qualita' di vita e di relazione.
Sicuramente la scarsa liberta' di azione e di pensiero, non aiuta a nessuno.
Il suo tre come inizio di data mi sembra abbastanza per garantirsi un' autonomia indispensabile e fondamentale per una buona qualita' di vita e di relazione.
[#13]
Il fatto stesso che abbia ridotto la sua vita in questo modo per essere stato lasciato, indica che forse avrebbe davvero bisogno di un intervento psicologico. Anche se aggiungesse ulteriori dettagli purtroppo da qui non potremmo fornirle un aiuto reale, deve trovare il modo di rivolgersi a un collega di persona.
Purtroppo, molte volte le persone c'interpellano descrivendoci storie simili alla sua: "La mia storia d'amore è finita E QUINDI non vivo più". Ma in questi casi la casualità è opposta: non si smette di vivere per la fine di una storia d'amore *se prima* non ci fosse già qualcos'altro che non stava andando per il verso giusto.
Indizi è lei stesso a darne: scarsa vita sociale, pochi amici, dipendenza dai genitori, autostima forse un po' traballante.
Quello che lei ha subito è un vero e proprio lutto, quindi prima o poi dovrà fare i conti con la dura realtà: la relazione con questa donna non c'è più. Prima riuscirà ad accettarlo, prima smetterà d'esserne ossessionato. Ma di nuovo, se nella sua vita non c'è altro, se questa donna era tutto per lei, non sarà facile riuscirci.
Ecco perché c'è bisogno dello psicologo.
Purtroppo, molte volte le persone c'interpellano descrivendoci storie simili alla sua: "La mia storia d'amore è finita E QUINDI non vivo più". Ma in questi casi la casualità è opposta: non si smette di vivere per la fine di una storia d'amore *se prima* non ci fosse già qualcos'altro che non stava andando per il verso giusto.
Indizi è lei stesso a darne: scarsa vita sociale, pochi amici, dipendenza dai genitori, autostima forse un po' traballante.
Quello che lei ha subito è un vero e proprio lutto, quindi prima o poi dovrà fare i conti con la dura realtà: la relazione con questa donna non c'è più. Prima riuscirà ad accettarlo, prima smetterà d'esserne ossessionato. Ma di nuovo, se nella sua vita non c'è altro, se questa donna era tutto per lei, non sarà facile riuscirci.
Ecco perché c'è bisogno dello psicologo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#14]
"non riesco a fare nulla senza che non mi senta dire "dove sei stato? Con chi? Chi hai incontrato? Cosa hai mangiato?"
Credo che la sua domanda non abbia bisogno di risposte; la invitavo ad interrogarsi sul problema che poneva proprio per questa ragione che mi sembrava di intuire tra le righe.
Penso che il suo 3 davanti all'età debba finalmente segnare una scelta decisionale autonoma per il suo benessere.
Un caro saluto
Credo che la sua domanda non abbia bisogno di risposte; la invitavo ad interrogarsi sul problema che poneva proprio per questa ragione che mi sembrava di intuire tra le righe.
Penso che il suo 3 davanti all'età debba finalmente segnare una scelta decisionale autonoma per il suo benessere.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.1k visite dal 22/04/2012.
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