Quel senso di claustrofobia si è ripresentato

Sette anni fa ho attraversato un periodo difficile. Durante il secondo anno di università ho perso qualsiasi interesse per quello che stavo facendo. Tutto ciò che mi circondava mi dava un senso di claustrofobia, non riuscivo a parlarne con i miei amici e l’unico appiglio è stato il cibo. Infatti sono ingrassata di quasi 5 chili. Dopo due anni, con grandi sacrifici, grazie anche ad un cambiamento di città, sembrava che le cose andassero meglio. Nuovi amici, studiavo argomenti che mi interessavano molto e sembrava che avessi trovato la mia strada. Tuttavia, circa due anni dopo, quel senso di claustrofobia si è ripresentato. Da qui la perdita di interesse per qualsiasi cosa, nessun vero amico con cui parlare, incapacità di provare delle emozioni. L’unico rifugio e aiuto sono stati i libri, e nei momenti particolarmente bui il cibo, cercando di rimediare alle abbuffate con periodi di rigorosa dieta, situazione questa che mi ha portato ad avere continui mutamenti di peso. L’hanno scorso ho avuto l’opportunità di passare dei mesi all’estero, i più felici dopo molto tempo. Tuttavia negli ultimi mesi prima della partenza, il “malessere” è ritornato, complice una situazione lavorativa poco motivante e il conseguente recupero di quei chili che ero finalmente ero riuscita a perdere (quando mi sembrava aver trovato un equilibrio)
Ora, con la speranza di aumentare le mie possibilità di trovare un buon lavoro, sto passando sei mesi all’estero per imparare l’inglese. Nei momenti in cui mi ritrovo sola sono presa quasi dall’inquietudine. Cerco di combattere questi sentimenti negativi, ma ci sono giorni in cui questi prevalgono e l’unica risposta è il cibo a cui seguono forti sensi di colpa. Il non sentirmi al mio agio con il mio aspetto mi sta portando a isolarmi dagli altri, quasi a vergognarmi.
Scrivo perché vorrei capire se queste sensazioni sono tipiche di un periodo si instabilità emotiva e lavorativa (non ho un lavoro fisso e vivo lontano dalla mia famiglia e dai miei amici) oppure dovrei consultare uno specialista.
Grazie.
[#1]
Dr.ssa Daniela Benedetto Psicoterapeuta, Psicologo 213 5
Gentile ragazza,i continui cambiamenti durante questo ultimo periodo della sua vita l'hanno messa a confronto rispetto a se stessa e ai suoi limiti. Sicuramente una condizione di maggiore stabilità non farebbe che favorire la sua condizione.
Credo tuttavia che possa essere utilissimo consultare uno psicologo per avere il giusto orientamento.

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)

[#2]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza,

il fatto che abbia sentito il bisogno di chiedere un consulto on line sembra far pensare a un disagio avvertito in maniera più incisiva rispetto al passato.

Forse si sta accorgendo che il suo malessere. seppur giustificato dal periodo di instabilità emotiva, ha bisogno di maggiore attenzione.

In questi casi il consulto con uno psicologo psicoterapeuta de visu è senz'altro raccomandato.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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