Ansia, sessuofobia, rupofobia?

Buona sera mi chiamo Clara e vorrei alcune risposte quanto più semplici e chiare possibili per cortesia. Le mie domande sono rivolte a tutti gli specialisti ma
in modo particolare agli esperti in sessuologia e agli
psicoterapeuti.
Io ho 37 anni, soffro da tempo, dopo il lutto dei miei genitori,
morti a poca distanza l'uno dall'altra, di ansia, depressione,
attacci di panico, umoralità.
Ho diverse domande, ed essendo riservata e timida, quasi provo rossore nel porle ma ci proverò. A causa della fobia sociale che si vive quì nel paesino
dove vivo, mio padre mi ha repressa, quando ero fidanzata, proibendomi di avere rapporti sessuali col mio ex ragazzo per non far parlare male la gente e non perdere la reputazione. Io non cerco, dato la mia fede, la mia rigorosa moralità, un'avventura ma sogno l'amore unico ed eterno. Fedeli per sempre.
Tuttavia sono pentita di non aver fatto sesso col mio ex, perchè così ostinandomi sono convinta di averlo perso anche se a conti fatti reputo i rapporti prematrimoniali peccaminosi.
Il mio corpo mi invia segnali chiari sul fatto che fisiologicamente vorrebbe far sesso, ho paura però di perdere la mia verginità prima del matrimonio, che non so se verrà mai. Ho avuto una famiglia tradizionale e tale io la immagino nel mio futuro ma credo che vari fattori influenzino il mio benessere psicofisico, e di questo vorrei conferma, come l'educazione repressiva dei miei genitori, l'oppressione paterna di restare vergine fino al matrimonio, il fatto che se facessi sesso prima del matrimonio lo percepirei come un tradimento verso mio padre anche se non c'è più, il fatto che non mi sono mai masturbata sebbene quando sono eccitata avverto vampate di calore e formicolio nella zona vaginale. Ho sempre temuto il giudizio e il comportamento dei miei genitori e dei parenti. A tutto si aggiunge la mia obesità per cui mangio per solitudine, per riempire il vuoto della carenza affettiva, soprattutto con i dolci. Sono poi insicura per costituzione mentale a causa della iperprotettività dei mie genitori che mi facevano mille raccomandazioni. Non ho una autostima a causa della mia obesità. Mi sento inutile e brutta. Non valgo nulla per me. E sebbene io sia vanitosa credo nessuno possa innamorarsi di me. Concludo che spesso pulisco là dove è pulito, o se qualcuno viene a casa mia ancora prima di sporcare io già sto con lo strofinaccio in mano. E' rupofobia la mia? Sono ipocondriaca, odio i germi. Mi lavo ogni giorno e se non posso mi sento subito sporchissima fino all'inverosimile. Ora mi chiedo tutto questo è una prodotto dell'ansia o l'ansia è generata dalla sessuofobia, dai tabù, dalla repressività dei genitori, dall'obesità, dal fatto che sconosco la masturbazione e provo un certo timore per il sesso prematrimoniale?
Vi ringrazio anticipatamente per la pazienza e vi chiedo la gentielzza di leggere attentamente il tutto e rispondere con specificità. Sono una persona sola e chiedo il vostro consiglio. Grazie di cuore a tutti.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza, già il fatto che lei parli di bisogni fisiologici repressi da alcune convinzioni morali in lei radicate fa si che quasto la faccia vivere in una condizione di perenne disagio e conflitto. Quale sia la causa, ciò di cui, forse, avrebbe bisogno , è di un aiuto specialistico che possa innanzitutto aiutarla a smontare quelle probabili convinzioni che la porterebbero a reprimersi . Dovrebbe trovare strategie per superare i suoi disagi,ma non può farlo da sola.
Consulti uno psicologo-psicoterapeuta.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Alle risposte del collega, le allego qualche articolo, cosi' potra' Leggere con calma per approfondimenti.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1350-la-masturbazione-ed-il-concetto-di-piacere.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1995-donne-e-sessualita-vergini-adulte-vaginismo-parte-seconda.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1327-la-prima-volta-ed-il-concetto-di-piacere.html

Oltre alle letture, una consulenza andrebbe valutata

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza,

traspare dalle sue parole il suo profondo disagio che sembra abbracciare più ambiti vitali.

Il punto non è capire se la sessuofobia, ammesso che di ciò si tratti, o la rupofobia, ammesso anche in questo caso che di ciò si possa parlare, siano la causa o l'effetto delle complessa situazione di disagio che ci presenta.

E' difficile per noi, da qui, poterle dire da cosa dipende tutto il malessere che ha dentro; ma poi, a che le servirebbe avere una risposta in tal senso?

Ammesso che qualcuno le possa dire che la sua attuale condizione di vita è frutto dell'ansia, come lei ci chiede, pensa che cambierebbe qualcosa?

E' importante in questi casi non imporsi di volercela fare da soli, cosa che molto spesso succede, ma richiedere il consulto di un professionista di persona che possa davvero aiutarla a trovare delle risposte e a darle gli strumenti per poter finalmente vivere una vita più serena.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#4]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Clara,
pensa che il suo disagio abbia raggiunto una quota sufficiente per motivarla finalmente a prendersi cura di sé e riuscire a chiedere aiuto per farlo?

Anch'io, come il dott. De Vincentiis, non credo debba cercare ancora di tirare avanti da sola, ma che sia indispensabile riuscire ad affidarsi a degli specialisti che l'aiutino a dare una svolta alla sua vita.
Penso che dovrebbe affrontare le varie problematiche di cui ci ha scritto con professionisti diversi (psicoterapeuta, ginecologo, nutrizionista...) che lavorino in sinergia tra loro, in modo da potersi occupare delle varie sfaccettature di ogni difficoltà.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La sua riservatezza e il suo timore non devono farle credere che sia possibile ottenere aiuto concreto a distanza: purtroppo non è possibile. Dovrebbe rivolgersi di persona a uno specialista, sia per questa sua ossessione sul senso del dovere e del sacrificio, legata alla sfera sessuale, sia per le conseguenze che molto probabilmente ciò sta avendo sulla sua alimentazione disturbata.

Uno psicologo psicoterapeuta potrà aiutarla a identificare e mantenere distinte le varie questioni: un conto è avere limitazioni a causa della cultura e dell'educazione in cui si è cresciuti, un conto sono le proprie necessità personali. Per lei le due cose sembrano essere sempre state indissolubilmente legate, al punto da sentirsi addirittura in colpa verso suo padre, anche se ormai non c'è più. Al punto, forse, di aver originato vere e proprie patologie.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#6]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile Clara, perchè continuare a soffrire vivendo così passivamente ed in solitudine la sua giovinezza?
Siicuramente l'educazione repressiva, l'ambiente, il papà così severo che riesce anche morto a condizionarla, hanno un grande peso.
Cercare aiuto è il primo gesto di libertà, lei si sentirebbe subito meno sola, verrebbe aiutata a guardare con occhi diversi la sua storia e da qui anche l'atteggiamento verso il cibo sarebbe diverso, certo migliore dopo un consulto anche con un nutrizionista.
Questa rupofobia che tenta di cancellare peccati che lei non commette fa tenerezza, ma l'aiuto che è possibile darle in questo consulto non può bastare.
Prenda in mano il suo coraggio e si informi , lo psicologo l'aiuta, non la giudica..
Auguri per una vita migliore

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Vi ringrazio per la gentilezza. Quindi per voi può la mia ansia essere correlata ai tabu di una sessualità non vissuta perchè proibita? E poi il fatto di pulire sempre non è rupofobia? Grazie ancora
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Si,
Potrebbe essere correlata, ma potrebbe correlare con tanto altro.
Il pulire, potrebbe, ma le ripeto potrebbe , avere il significato simbolico di lavare via i sensi di colpa correlati alle pulsioni sessuali.
Una diagnosi certa diventa importante ai fini di una risoluzione del suo disagio.
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