Problemi in famiglia...???
Gentili dottori,
nella mia famiglia è venuta a mancare mia madre...mio padre, mia sorella ed io per superare questo grande dolore abbiamo intrapreso percorsi individuali presso una psicologa privata.Al momento mio padre ha terminato il suo percorso e risultiamo io e mia sorella ancora in cura.Non prendiamo alcuna medicina e andiamo a mesi alternati alle sedute.Mia sorella ha subito da poco un trauma ulteriore...non sta più con il suo ragazzo.Abbiamo passato dei momenti terribili, lui non voleva rassegnarsi.Ho cercato di riassumervi la nostra situazione.Ora da un po' di tempo ho un rapporto conflittuale con mia sorella.Non riesco a parlarci senza litigare.Lei coglie ogni occasione (e non sono poche dato che il nuovo ragazzo non mi è simpatico) e le parole che ripete sono "Devi capire"...io cari dottori non so che fare.La mia psichiatra mi dice che effettivamente mia sorella ha dei disturbi...soffre di sindrome dell'abbandono, urla di notte nel sonno, al minimo problema di salute pensa ad un tumore(forse qui c'entra la morte di mia madre) ed in più è in lotta.
Il consiglio della mia psichiatra è di pensare alla mia vita e cercare di mettere delle distanze...
è un po' difficile dividendo la stessa casa...qual è il vostro consiglio???
Vi ringrazio per l'attenzione...
nella mia famiglia è venuta a mancare mia madre...mio padre, mia sorella ed io per superare questo grande dolore abbiamo intrapreso percorsi individuali presso una psicologa privata.Al momento mio padre ha terminato il suo percorso e risultiamo io e mia sorella ancora in cura.Non prendiamo alcuna medicina e andiamo a mesi alternati alle sedute.Mia sorella ha subito da poco un trauma ulteriore...non sta più con il suo ragazzo.Abbiamo passato dei momenti terribili, lui non voleva rassegnarsi.Ho cercato di riassumervi la nostra situazione.Ora da un po' di tempo ho un rapporto conflittuale con mia sorella.Non riesco a parlarci senza litigare.Lei coglie ogni occasione (e non sono poche dato che il nuovo ragazzo non mi è simpatico) e le parole che ripete sono "Devi capire"...io cari dottori non so che fare.La mia psichiatra mi dice che effettivamente mia sorella ha dei disturbi...soffre di sindrome dell'abbandono, urla di notte nel sonno, al minimo problema di salute pensa ad un tumore(forse qui c'entra la morte di mia madre) ed in più è in lotta.
Il consiglio della mia psichiatra è di pensare alla mia vita e cercare di mettere delle distanze...
è un po' difficile dividendo la stessa casa...qual è il vostro consiglio???
Vi ringrazio per l'attenzione...
[#1]
Gentile Utente,
non ho ben capito se Lei è in cura da una psicologa o da una psichiatra.
Il suggerimento della Sua dottoressa, ovvero prendere le distanze, può essere sensato: non significa allontanarsi fisicamente, ma cominciare a vedere il comportamento di Sua sorella e la vostra relazione da un'altra prospettiva.
Di questo però dovrebbe parlarne e lavorare in seduta.
Come mai chiede una seconda opinione?
Ne ha parlato con la Sua dottoressa?
non ho ben capito se Lei è in cura da una psicologa o da una psichiatra.
Il suggerimento della Sua dottoressa, ovvero prendere le distanze, può essere sensato: non significa allontanarsi fisicamente, ma cominciare a vedere il comportamento di Sua sorella e la vostra relazione da un'altra prospettiva.
Di questo però dovrebbe parlarne e lavorare in seduta.
Come mai chiede una seconda opinione?
Ne ha parlato con la Sua dottoressa?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile dr Pileci,
ha perfettamente ragione...nel riassumere non sono stata molto chiara.All'inizio ero in cura da una psicologa.Successivamente mi sono rivolta per mia scelta ad una psichiatra, da cui attualmente sono in cura, per tricotillomania.Anche mia sorella ha avuto lo stesso percorso.
Mi rivolgo a voi perchè alla mia psichiatra sono estranei gli ultimi eventi.Le continue litigate che sono cominciate a Pasqua...non ho ancora avuto modo di parlarne.
La mia difficoltà è proprio nell'individuare il modo di approcciarmi.La ringrazio del consiglio...credo che mi sia fatta trascinare dagli eventi.Attenderò di parlarne in seduta con la mia psichiatra.
Distinti saluti.
ha perfettamente ragione...nel riassumere non sono stata molto chiara.All'inizio ero in cura da una psicologa.Successivamente mi sono rivolta per mia scelta ad una psichiatra, da cui attualmente sono in cura, per tricotillomania.Anche mia sorella ha avuto lo stesso percorso.
Mi rivolgo a voi perchè alla mia psichiatra sono estranei gli ultimi eventi.Le continue litigate che sono cominciate a Pasqua...non ho ancora avuto modo di parlarne.
La mia difficoltà è proprio nell'individuare il modo di approcciarmi.La ringrazio del consiglio...credo che mi sia fatta trascinare dagli eventi.Attenderò di parlarne in seduta con la mia psichiatra.
Distinti saluti.
[#3]
Mi pare la scelta più saggia, semplicemente perchè è la psichiatra che già la segue ad avere un quadro più completo della situazione. Soprattutto è importante che sia la Sua dottoressa a conoscere bene gli ultimi accadimenti e che possa vedere insieme a Lei le strategie migliori per poterne venire a capo.
Le faccio tanti auguri,
Le faccio tanti auguri,
[#5]
Gentile Ragazza,
quando in una famiglia si vivono lutti così destruenti e destabilizzanti, anche gli equilibri tra chi rimane, sono spesso in bilico.
Immaginare di pensare solo alla sua vita, oltre che difficlile da attuare, non so nemmeno se è quello che lei desidera, visto che sua sorella rimane l'unica risorsa affettiva del suo nucleo familiare.
Lavori ancora in terapia, cercando di trovare la giusta distanza e la modalità idonea per far ripartire il rapporto.
Nei casi di dolore le relazione oscillano tra l'abbandono e l'aggresssività.
Cari auguri
quando in una famiglia si vivono lutti così destruenti e destabilizzanti, anche gli equilibri tra chi rimane, sono spesso in bilico.
Immaginare di pensare solo alla sua vita, oltre che difficlile da attuare, non so nemmeno se è quello che lei desidera, visto che sua sorella rimane l'unica risorsa affettiva del suo nucleo familiare.
Lavori ancora in terapia, cercando di trovare la giusta distanza e la modalità idonea per far ripartire il rapporto.
Nei casi di dolore le relazione oscillano tra l'abbandono e l'aggresssività.
Cari auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.3k visite dal 19/04/2012.
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