Non riesco a dimenticare
Buongiorno dottore, avrei bisogno di un piccolo consiglio. Da circa 8 mesi ho chiuso una relazione durata 5 anni (di cui due di convivenza) e in maniera graduale ho superato tutto e sono felice di averlo fatto. Due mesi, ho conosciuto un ragazzo con il quale sono uscita circa dieci volte e mi ha invitata a trascorrere con lui un week-end in un centro benessere. Da quando siamo rientrati (circa un mese fa) è sparito. Non mi chiama più, ne' mi manda messaggi. Ho anche provato a mandargli un sms ma senza risposta. Premetto che a parte una buona intesa sessuale, non è che ci fosse altro...ma nonostante tutto non riesco a toglierlo dalla mia mente (chiaramente interrogandomi continuamente su cosa sia potuto succedere). Ho provato a distrarmi ad uscire..ma niente..mi sono infatuata di un fantasma e non so come uscirne perchè spero sempre che lui mi possa richiamare. La ringrazio per la disponibilità. C80
[#1]
Cara C80,
difficile poterle dire il perché di questa sua difficoltà a togliersi dalla testa il ragazzo di cui parla; gli elementi che ci fornisce sono davvero scarni per poterle rispondere.
Forse il fatto di sentirsi rifiutata la ferisce nel suo orgoglio; ma questa è solo un'ipotesi che andrebbe eventualmente verificata.
Sarebbe interessante sapere chi ha chiuso la relazione durata 5 anni, se prima di questa relazione ce ne sono state altre, di che tipo, come ha vissuto i precedenti, eventuali distacchi...
Anche la sua storia personale e familiare ha una sua importanza nel poter comprendere il motivo della sua reazione.
Purtroppo, da qui, non conoscendola, non riesco a darle una risposta più soddisfacente.
Vuole provare a darci qualche ulteriore dettaglio sulle sue precedenti relazioni?
Un caro saluto
difficile poterle dire il perché di questa sua difficoltà a togliersi dalla testa il ragazzo di cui parla; gli elementi che ci fornisce sono davvero scarni per poterle rispondere.
Forse il fatto di sentirsi rifiutata la ferisce nel suo orgoglio; ma questa è solo un'ipotesi che andrebbe eventualmente verificata.
Sarebbe interessante sapere chi ha chiuso la relazione durata 5 anni, se prima di questa relazione ce ne sono state altre, di che tipo, come ha vissuto i precedenti, eventuali distacchi...
Anche la sua storia personale e familiare ha una sua importanza nel poter comprendere il motivo della sua reazione.
Purtroppo, da qui, non conoscendola, non riesco a darle una risposta più soddisfacente.
Vuole provare a darci qualche ulteriore dettaglio sulle sue precedenti relazioni?
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#2]
Utente
Grazie dottore per la risposta. Comincio col dirle che sono stata io a chiudere la mia ultima relazione, perchè ormai stanca di una situazione diventata insopportabile. In precedenza però (quando è capitata una discussione e ci siamo allontanati per qualche periodo) sono stata sempre io ad essere la parte debole. E questo mi è capitato anche nelle mie altre due precedenti relazioni importanti. Ho sempre avuto avuto questa difficoltà a staccarmi (nonostante ci fossero buone ragioni anche perchè entrambi gli uomini erano violenti ) e ho sempre sofferto dell'abbandono da parte di un uomo anche se ben consapevole che non mi amassero o non fossero per me. Per quanto riguarda la situazione familiare tocca un tasto dolente. I miei sono insieme da una vita, ma qualche anno fa ho scoperto che mio padre aveva altre relazioni con altre donne. Inizialmente ferita da questa cosa, e non sapendo come comportarmi ho preferito non dire nulla a mia madre tenendo tutto dentro e dimenticare (è una cosa che nascondo anche a me stessa).
La ringrazio infinitamente. C80
La ringrazio infinitamente. C80
[#3]
Cara C80,
credo che, in parte, abbia risposto da sola alla sua domanda. Sembra, infatti, dalle sue stesse parole, che la sua modalità relazionale abituale evidenzi una "difficoltà a staccarsi".
Mi sembra che in questa ultima relazione la modalità sia esattamente la stessa; nonostante in questo ragazzo, cognitivamente, non veda che una buona intesa sessuale non riesce a sopportare l'abbandono.
Sarebbe complicato, e anche poco deontologico, ricercare in questa sede le ragioni del suo comportamento e delle relative emozioni sottostanti.
Mi sentirei di consigliarle un consulto di persona con un professionista della sua zona con cui elaborare il suo vissuto e i risvolti sul piano della gestione relazionale.
Potrebbe cogliere l'occasione offerta da questo ultimo episodio per intraprendere un percorso personale che potrebbe essere capitalizzato per le future relazioni che si troverà a dover gestire.
Un caro saluto.
credo che, in parte, abbia risposto da sola alla sua domanda. Sembra, infatti, dalle sue stesse parole, che la sua modalità relazionale abituale evidenzi una "difficoltà a staccarsi".
Mi sembra che in questa ultima relazione la modalità sia esattamente la stessa; nonostante in questo ragazzo, cognitivamente, non veda che una buona intesa sessuale non riesce a sopportare l'abbandono.
Sarebbe complicato, e anche poco deontologico, ricercare in questa sede le ragioni del suo comportamento e delle relative emozioni sottostanti.
Mi sentirei di consigliarle un consulto di persona con un professionista della sua zona con cui elaborare il suo vissuto e i risvolti sul piano della gestione relazionale.
Potrebbe cogliere l'occasione offerta da questo ultimo episodio per intraprendere un percorso personale che potrebbe essere capitalizzato per le future relazioni che si troverà a dover gestire.
Un caro saluto.
[#4]
Gentile Ragazza,
la sua simpatica frase "mi sono innamorata di un fantasma", in realtà si presta ad altra interpretazione.
Durante l'innamoramento e le relazioni d'amore, l'altro contiene, fa nascere, vivere e nutre, delle parti di noi, che senza di lui o lei, non sarebbero mai nate.
Quando poi avviene la separazione, più che l'altro, manca la parte neo nata, la parte di donna che vive solo e per l'altro.
Si verifica infatti "il lutto dell'immaginario".
Un lavoro su di lei potrebbe essere indicato
la sua simpatica frase "mi sono innamorata di un fantasma", in realtà si presta ad altra interpretazione.
Durante l'innamoramento e le relazioni d'amore, l'altro contiene, fa nascere, vivere e nutre, delle parti di noi, che senza di lui o lei, non sarebbero mai nate.
Quando poi avviene la separazione, più che l'altro, manca la parte neo nata, la parte di donna che vive solo e per l'altro.
Si verifica infatti "il lutto dell'immaginario".
Un lavoro su di lei potrebbe essere indicato
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 18/04/2012.
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