Orgoglio e bassa autostima
Buonasera, dottori.
Ho vent'anni e da qualche anno soffro di ansia e talvolta di bassa autostima. Per esempio: Esame da superare. I miei schemi mentali sono "non ce la farò mai, non lo passerò mai, non sono abbastanza preparata. Non riuscirò a superare questo esame quindi non potrò superare esami più difficili ecc". Però mi sono accorta di essere estremamente orgogliosa. Non parlo e non dimostro i miei sentimenti, odio sbagliare, odio farmi vedere debole (soprattutto con persone che non conosco), tendo a vantarmi, tendo a sminuire i miei errori e a trovare sempre una giustificazione ad essi, tendo a vendicarmi ecc... Insomma il tipico atteggiamento orgoglioso (di cui non vado fiera). Quello che mi chiedo è se sia possibile avere un carattere composto da bassa autostima, ansia e orgoglio. Non sarebbe un controsenso? Oppure il mio orgoglio è una sorta di autodifesa contro la mia autostima?
Grazie anticipatamente.
Ho vent'anni e da qualche anno soffro di ansia e talvolta di bassa autostima. Per esempio: Esame da superare. I miei schemi mentali sono "non ce la farò mai, non lo passerò mai, non sono abbastanza preparata. Non riuscirò a superare questo esame quindi non potrò superare esami più difficili ecc". Però mi sono accorta di essere estremamente orgogliosa. Non parlo e non dimostro i miei sentimenti, odio sbagliare, odio farmi vedere debole (soprattutto con persone che non conosco), tendo a vantarmi, tendo a sminuire i miei errori e a trovare sempre una giustificazione ad essi, tendo a vendicarmi ecc... Insomma il tipico atteggiamento orgoglioso (di cui non vado fiera). Quello che mi chiedo è se sia possibile avere un carattere composto da bassa autostima, ansia e orgoglio. Non sarebbe un controsenso? Oppure il mio orgoglio è una sorta di autodifesa contro la mia autostima?
Grazie anticipatamente.
[#1]
Cara ragazza, mi pare che lei abbia un problema relativo alle situazioni che percepisce come frustranti ed
alle relative risposte.
La frustrazione è determinata da eventi , situazioni percepite come troppo difficili, faticose, quasi impossibili da superare.
Allora a volte ci si scoraggia, o ci si arrabbia o ci si deprime, questo le capita spesso, sono risposte che vengono definite inadeguate, cioè risposte che non risolvono il problema.
RISPOSTE ADEGUATE, CIOE' EFFICACI sono invece ritenute, l'intensificazione dello sforzo, la rilettura della situazione,la ricerca di percorsi sostitutivi ,
Sono questi gli strumenti, collaudati, che ci portano avanti , a risolvere passo passo i problemi e le difficoltà che tutti incontriamo.
Questo suo orgoglio non risolve niente e la fa star male , le consiglio di cercare di cambiare , migliorarsi un passo alla volta, condividere con qualche persona vicina anche i sentimenti di insicurezza, così scopre quanto sono diffusi.
Coraggio , con calma e fiducia possiamo farcela a raggiungere i nostri sogni..
alle relative risposte.
La frustrazione è determinata da eventi , situazioni percepite come troppo difficili, faticose, quasi impossibili da superare.
Allora a volte ci si scoraggia, o ci si arrabbia o ci si deprime, questo le capita spesso, sono risposte che vengono definite inadeguate, cioè risposte che non risolvono il problema.
RISPOSTE ADEGUATE, CIOE' EFFICACI sono invece ritenute, l'intensificazione dello sforzo, la rilettura della situazione,la ricerca di percorsi sostitutivi ,
Sono questi gli strumenti, collaudati, che ci portano avanti , a risolvere passo passo i problemi e le difficoltà che tutti incontriamo.
Questo suo orgoglio non risolve niente e la fa star male , le consiglio di cercare di cambiare , migliorarsi un passo alla volta, condividere con qualche persona vicina anche i sentimenti di insicurezza, così scopre quanto sono diffusi.
Coraggio , con calma e fiducia possiamo farcela a raggiungere i nostri sogni..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Cara Ragazza,
da quello che scrive di sè, sembra trattasi della classica "profezia che si autorealizza", cioè lei stessa si dice che non vale niente, che non sa niente, che l'esame andrà male , ponendosi nelle condizioni mentali e psico-fisiche, affinchè quell'evento si realizzi.
Questo correla con insicurezza e bassa autostima , l'orgoglio potrebbe essere una copertura alle sua fragilità.
Ricordi che l'aggressività è figlia della paura!
Una consulenza psicologica, potrebbe esserle d'aiuto, sia per valutare il da farsi, che epr conoscersi meglio.
da quello che scrive di sè, sembra trattasi della classica "profezia che si autorealizza", cioè lei stessa si dice che non vale niente, che non sa niente, che l'esame andrà male , ponendosi nelle condizioni mentali e psico-fisiche, affinchè quell'evento si realizzi.
Questo correla con insicurezza e bassa autostima , l'orgoglio potrebbe essere una copertura alle sua fragilità.
Ricordi che l'aggressività è figlia della paura!
Una consulenza psicologica, potrebbe esserle d'aiuto, sia per valutare il da farsi, che epr conoscersi meglio.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Rileggendo una sua vecchia richiesta di consulto, capisco che gli esami universitari sono per lei un problema, non proprio un esempio.
Quello che mi chiedo è se in questo periodo è riuscita a sostenere qualche esame o meno. Se in effetti, come sostiene la dott.ssa Randone, lei si mette effettivamente in condizione di non sostenere gli esami o meno.
Per capire meglio questi ed altri aspetti, il consiglio più utile è quello di rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta che possa aiutarla a diradare questi dubbi o, nel caso fosse già seguita da un/una professionista di porre a lui questi quesiti.
Quello che mi chiedo è se in questo periodo è riuscita a sostenere qualche esame o meno. Se in effetti, come sostiene la dott.ssa Randone, lei si mette effettivamente in condizione di non sostenere gli esami o meno.
Per capire meglio questi ed altri aspetti, il consiglio più utile è quello di rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta che possa aiutarla a diradare questi dubbi o, nel caso fosse già seguita da un/una professionista di porre a lui questi quesiti.
[#4]
È probabile che il filo rosso che tiene insieme i tuoi problemi sia il "voler tener tutto sotto controllo" (per usare il titolo di una tua precedente richiesta) altrimenti detto ossessività.
Tu odi sbagliare, perciò gli esami ti spaventano: perché non sopporti l'idea che potrebbero andarti male. Tutto deve andare ovviamente bene, tutto dev'essere perfetto, anch'io debbo essere perfetta, altrimenti, che mondo è?
E l'amara ironia è che più eviti di fare e di dire, per paura di sbagliare, meno esperienza riesci ad accumulare. Ma meno esperienza fai, meno autostima acquisisci, perché l'autostima si ottiene solo sperimentando se stessi, e sbagliando.
Ecco perché hai poca stima di te stessa: perché ti precludi da sola la possibilità di guadagnarla.
Tu odi sbagliare, perciò gli esami ti spaventano: perché non sopporti l'idea che potrebbero andarti male. Tutto deve andare ovviamente bene, tutto dev'essere perfetto, anch'io debbo essere perfetta, altrimenti, che mondo è?
E l'amara ironia è che più eviti di fare e di dire, per paura di sbagliare, meno esperienza riesci ad accumulare. Ma meno esperienza fai, meno autostima acquisisci, perché l'autostima si ottiene solo sperimentando se stessi, e sbagliando.
Ecco perché hai poca stima di te stessa: perché ti precludi da sola la possibilità di guadagnarla.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Gentile ragazza, chiede se sia un controsenso sentire poca autostima di sè e disprezzare nello stesso tempo gli altri facendo o meglio cercando di far vedere il meglio di sè.
Non lo è in quanto la svalutazione dell'altro le "permette" di non sentire la disistima di sè ma è un meccanismo che come lei ha compreso alla fine le si ritorce contro perchè le impedisce di affrontare apertamente le situazioni, di riconoscere i suoi limiti e di affrontarli come parte integrante della vita.
Un percorso psicoterapeutico le permetterebbe di comprendere ad es. la necessità che fin da piccola ha evidentemente manifestato per trovare soluzione a relazioni (familiari) poco soddisfacenti. Le difficoltà attuali hanno probabilmente origine da lontano e "la sotria" e meglio ancora l'elaborazione di questa ci permette di mettere insieme le parti di noi stessi e di "crescere".
Un caro saluto
Non lo è in quanto la svalutazione dell'altro le "permette" di non sentire la disistima di sè ma è un meccanismo che come lei ha compreso alla fine le si ritorce contro perchè le impedisce di affrontare apertamente le situazioni, di riconoscere i suoi limiti e di affrontarli come parte integrante della vita.
Un percorso psicoterapeutico le permetterebbe di comprendere ad es. la necessità che fin da piccola ha evidentemente manifestato per trovare soluzione a relazioni (familiari) poco soddisfacenti. Le difficoltà attuali hanno probabilmente origine da lontano e "la sotria" e meglio ancora l'elaborazione di questa ci permette di mettere insieme le parti di noi stessi e di "crescere".
Un caro saluto
Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.9k visite dal 16/04/2012.
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