Depressione di mia madre

Mia madre ha 42 anni e da tempo non è più felice..la situazione sta peggiorando radicalmente ed è diventata depressione. Non dorme la notte, spesso dice di voler morire giovane. Oggi tornando a casa l'ho trovata a piangere e mia zia mi ha chiamata per farsi dare il numero di un'amica della mamma perchè così l'avrebbe fatta svagare un pò. Mia madre lavora per mio padre e da circa 1 anno vuole cambiare lavoro per diventare indipendente da lui. Solo oggi mi ha detto implicitamente che vuole diventare indipendente per una possibile separazione.
Ho 17 anni e ho un fratello di 10 anni. Non so come comportarmi, cosa consigliarle.
Io le ho detto che può scegliere quello che vuole e che per una volta deve pensare a sè stessa. Mio padre è un uomo bravissimo che non le ha mai fatto del male. Ma saranno anni che non si baciano. Vivono insieme solo per tenere unita la famiglia. Forse condividono solo l'amore nei nostri confronti ma tra loro non c'è più l'amore di anni fa. Probabilmente non li ho mai visti innamorati. Forse lo erano quando ero più piccola ma ovviamente non ricordo nulla.
Come devo comportarmi? Cosa le devo consigliare? Devo lasciar perdere tutto e non mettermi in mezzo? O devo rassicurarla e farle sentire il mio appoggio in qualsiasi caso? Non so che fare, vi prego aiutatemi!

Cordiali saluti!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara Ragazza,
il servizio di consulenze online, è rivolto a maggiorenni, ma l'unica cosa che credo possa fare è invitare sua madre a rivolgersi ad uno Psicologo-Psicoterapeuta, sia per una diagnosi del suo malessere, che per una possibile risoluzione.
Le amiche,se pur care, non sono terapeutiche, possono ascoltare, ma non curare.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara ragazza, per la sua mamma lei può fare molto, può starle vicina,uscire qualche volta a fare insieme delle cose carine, affettuose e soprattutto consigliarle di farsi aiutare.
Ci sono dei momenti di svolta nella vita , in cui la convivenza ,il matrimonio sembrano più difficili e forse la mamma sta attraversando uno di questi momenti.
Sono spesso momenti di bilancio in cui ci si ferma a pensare a cosa si è sognato e cosa si è ricevuto, in cui sembra di aver corso tanto e con fatica.. Lavorare col partner a volte è un'arma a doppio taglio.
E' l'età di mezzo ..
Farsi aiutare può essere di grande aiuto, prima di prendere decisioni ,difficili e magari impulsive..
con molti auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11
Gentile ragazza,
in situazioni come quella che lei ha descritto, una delle cose più difficili è il senso di impotenza delle persone emotivamente più vicine a chi sta più soffrendo: proprio come lei con sua mamma.

La frustrazione nasce dal fatto che l'affetto e l'amore da soli non bastano a migliorare situazioni così complesse, e l'unica persona che può prendere in mano le redini della situazione è proprio quella più sofferente, che spesso paradossalmente fatica a pensare di potersi rivolegere a uno specialista.

Stia vicina a sua mamma, ma stia anche attenta a non sobbarcarsi eccessiva resposabilità "emotiva" verso una situazione che coinvolge sua mamma, e potrebbe includere anche il rapporto di coppia tra i suoi genitori. La aiuti a pensare che potrebbe trarre giovamento dal rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, anche solo iniziando con qualche colloquio di reciproca conoscenza, e il resto verrà affrontato un passo alla volta.

Cordialità,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

[#4]
Dr.ssa Daniela Benedetto Psicoterapeuta, Psicologo 213 5
Gentile ragazza, sua mamma ha preso coscienza dello stato emotivo che nel tempo ha evidentemente represso. E in un momento delicato, di scelte importanti. Mi pare che lei abbia ben chiaro il quadro e possa anche considerare quanto la mamma stia "crescendo" e la crescita parte sempre dall'accettazione dei limiti e delle proprie sofferenze.
E' evidente che lei che osserva a distanza ma purtuttavia vive vicino alla mamma soffre e si sente impotetente ma desiderosa di aiutarla.
Come le hanno consigliato le colleghe diventa utilissimo per la mamma poter elaborare questo percorso di crescita e di distacco mediante un lavoro con un professionista del campo (psicologo psicoterapeuta), consapevole che al suo fianco troverà sia i figli, la figlia femmina, che le amiche, che la sosterranno.
Un caro saluto
dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta Roma
www.danielabenedetto.it

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)

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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23

Gentile Ragazza,

Condivido quanto Ti è stato detto dalle mie colleghe. Sono intervenuto per far sentire la voce anche di uno psicologo di sesso m. Sono d'accordo con quanto ti è stato detto nelle altre consulenze sul fatto che Tu possa fare poco, se non star vicina a tua madre e darle il tuo affetto.
Grossi discorsi non li puoi iniziare né tu, né tua madre.

(Esperienza da poco vissuta): Una ragazza, anche più grandina di te, preoccupata per la madre ansiosa, depressa e in crisi matrimoniale, si è inserita nella vita di sua madre con sfavorevoli risultati sia per lei stessa, che ha iniziato a soffrire di una forma di ansietà e di preoccupazione, sia per la mamma che oltre ai suoi problemi, ha iniziato ad allarmarsi per sua figlia. Con risultati inutili e dannosi per entrambe.
Allora la ragazza ha capito il problema, e ha pregato sua madre a intraprendere un percorso psicoterapeutico. Ed è stata la scelta giusta per tutte due.

Potresti cercare di fare la stessa cosa e suggerire alla mamma di rivolgersi a qualche specialista (psicologo-psicoterapeuta). Il resto deve farlo tua madre.

Ti auguro un felice avvenire per i tuoi studi e per i tuoi rapporti affettivi e sentimentali.
Cordialità.
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