Difficoltà a dedicarsi agli altri
Banalmente, si potrebbe tradurre in egoismo ma sono sicura che non sia questo. Mi riferisco al comportamento del mio compagno. Ha difficolta ad essere responsabile di qualcuno, è difficile da spiegare. Ora porterò un esempio davvero banale che spero chiarisca un poco quello che vorrei dire. Se questa persona deve scegliere tra fare un sacrificio per qualcuno, compreso i propri genitori, o per lui stesso lo fa per se stesso. Non ha fiducia in nessuno quasi, non ha il senso di protezione e non perchè non lo voglia avere ma perchè probabilmente non sa come si fa, non lo ha mai ricevuto e quasi lo spaventa. Per il momento non trovo altre parole per spiegare ma spero che mi possiate dire qualcosa in più, come aiutarlo. Siamo andati in un onsultorio e frettolosamente ci hanno liquidati con "è egoista".
Grazie per la disponibilità e l'attenzione.
Grazie per la disponibilità e l'attenzione.
[#1]
gentile utente, premesso che l'egoismo esiste e non è una patologia, come crede che possiamo aiutarla noi?
Qual'è la sua domanda specifica?
Le chiedo questo perchè, evidentemente non possiamo, ne da quì, ne di persona, aiutare (eventualmente il suo compagno avesse una patologia psicologica) una persona senza sentire il suo (di lui) parere e la sua richiesta di aiuto (c'è questa richiesta?).
Dunque sarebbe opportuno che lei specificasse la sua (di lei) eventuale esigenza personale: come si trova con il suo compagno? la sua modalità relazionale è un problema per lei oppure non lo è? Come vive la sua relazione di coppia con questa persona?
Cordialmente
Qual'è la sua domanda specifica?
Le chiedo questo perchè, evidentemente non possiamo, ne da quì, ne di persona, aiutare (eventualmente il suo compagno avesse una patologia psicologica) una persona senza sentire il suo (di lui) parere e la sua richiesta di aiuto (c'è questa richiesta?).
Dunque sarebbe opportuno che lei specificasse la sua (di lei) eventuale esigenza personale: come si trova con il suo compagno? la sua modalità relazionale è un problema per lei oppure non lo è? Come vive la sua relazione di coppia con questa persona?
Cordialmente
Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it
[#2]
Gentile Utente,
analizzando la sua domanda sembra celare un disagio correlato alla vostra vita di coppia.
Se il suo compagno, preferisce fare un sacrificio per sè e non per gli altri, non correla obbligatoriamente ad un tratto patologico della sua personalità.
In che modo lei crede di poterlo aiutare?
Forse vorrebbe aiutare se stessa a stare meglio con lui?
Cosa noin la fa stare bene all'interno del legame?
Che tipo di protezione cerca nel legame di coppia?
analizzando la sua domanda sembra celare un disagio correlato alla vostra vita di coppia.
Se il suo compagno, preferisce fare un sacrificio per sè e non per gli altri, non correla obbligatoriamente ad un tratto patologico della sua personalità.
In che modo lei crede di poterlo aiutare?
Forse vorrebbe aiutare se stessa a stare meglio con lui?
Cosa noin la fa stare bene all'interno del legame?
Che tipo di protezione cerca nel legame di coppia?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Grazie per le tempestive risposte.
La richiesta di aiuto da parte sua c'è, e io non so come aiutarlo, non ne ho proprio idea. Pensa di sbagliare a comportarsi così ma non sa fare in altro modo.
Lo ammetto, il suo comportamento da fastidio anche a me ma per "amore della quiete" non glielo faccio notare quasi mai. Ed è pure vero, vorrei aiutare me stessa a stare meglio con lui.
Non mi fanno stare bene piccole cose che magari sono stupide ma a lungo andare...
Per protezione intendo quella che si ha verso i fratelli più piccoli, verso qualcuno di cui ci si preoccupa, possibile che non ci riesca?
Grazie ancora
La richiesta di aiuto da parte sua c'è, e io non so come aiutarlo, non ne ho proprio idea. Pensa di sbagliare a comportarsi così ma non sa fare in altro modo.
Lo ammetto, il suo comportamento da fastidio anche a me ma per "amore della quiete" non glielo faccio notare quasi mai. Ed è pure vero, vorrei aiutare me stessa a stare meglio con lui.
Non mi fanno stare bene piccole cose che magari sono stupide ma a lungo andare...
Per protezione intendo quella che si ha verso i fratelli più piccoli, verso qualcuno di cui ci si preoccupa, possibile che non ci riesca?
Grazie ancora
[#4]
Per quanto lei lo voglia aiutare, non credo sia in suo potere.
I cambiamneti avvengono, solo all'interno di setting terapeutici, mirati e specialistici.
Credo inoltre, che se il disagio è anche del suo compagno, debba chiedere un'ulteriore consulenza psicologica.
Sul concetto di protezione, sembra più una richiesta sua, che una necessità del suo compagno; in questi casi, nessuno, nemmeno gli specialisti, possono far nascere un desiderio o un bisogno, che non appartiene al paziente.
I cambiamneti avvengono, solo all'interno di setting terapeutici, mirati e specialistici.
Credo inoltre, che se il disagio è anche del suo compagno, debba chiedere un'ulteriore consulenza psicologica.
Sul concetto di protezione, sembra più una richiesta sua, che una necessità del suo compagno; in questi casi, nessuno, nemmeno gli specialisti, possono far nascere un desiderio o un bisogno, che non appartiene al paziente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.6k visite dal 15/04/2012.
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