Philofobia
IO sono un ragazzo di 21 anni e solo adesso credo di aver capito di avere un problema.I miei genitori si sono separati quando avevo all'incirca 12 anni e da quel momento e come se avessi perso la fiducia nell'amore e in tutto ciò che la circonda,Quando cerco di conoscere una ragazza come fanno tutti succede che appena lei mi fa capire che prova interesse per me io automaticamente mi blocco e devo allontanarla avvertendola che non sono pronto per una storia seria e che non me la sento di proseguire..giusto per farle capire io nella mia vita non ho mai avuto una ragazza ma solo storielle di breve durata...Ho proprio la paura di legarmi troppo ad una persona,io non voglio appartenere a nessuno ma nello stesso tempo sento la necessità di avere qualcuna accanto ma il mio cervello sistematicamente mi alza questo muro...spero abbia capito e possa darmi una mano..Distinti saluti..
[#1]
Il modo di manifestarsi del problema è abbastanza chiaro, ma da qui non possiamo intervenire direttamente sui problemi portati dagli utenti; deve rivolgersi di persona a un professionista se la sua condizione la fa soffrire.
La paura della vicinanza emotiva può avere cause diverse; una delle più comuni è la paura di non riuscire a gestire razionalmente un mondo, quello dei sentimenti, che di razionale ha poco.
La paura della vicinanza emotiva può avere cause diverse; una delle più comuni è la paura di non riuscire a gestire razionalmente un mondo, quello dei sentimenti, che di razionale ha poco.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Caro ragazzo,
che cosa le accade quando si "blocca e deve allontanare" la ragazza che le interessa? Cosa sente dentro di sè?
Partiamo dalle emozioni per poi provare a capire quali possano le cause che lei, forse un po' sbrigativamente, ha già individuato nella separazione dei suoi genitori avvenuta quando lei aveva 12 anni.
Sicuramente questo episodio ha avuto dei risvolti importanti nella sua vita ma non credo che tutto possa essere ricondotto alla sola separazione dei genitori come fatto a se stante, a meno che lei senta, ad esempio, che le sue richieste di affetto dopo la separazione non siano state soddisfatte da sua madre e da suo padre.
Sarebbe importante riuscire a comprendere emotivamente qual'è il suo stato d'animo quando sente l'impulso di allontanare la possibile partner ed iniziare a lavorare su questo.
Lei è ancora molto giovane ma il consiglio è quello di non lasciar passare troppo tempo prima di prendersi cura di questo suo malessere.
I dati che ci fornisce sono davvero pochi per poterle dare dei consigli più puntuali.
L'unico consiglio che mi sento di darle è di chiedere aiuto a uno psicologo psicoterapeuta della sua zona. La psicoterapia è anche, e soprattutto, un'esperienza emotiva-correttiva; ossia è in grado di "correggere" le "emozioni disfunzionali" che sembrano essere alla base del suo disagio.
Se vuole darci qualche altro dettaglio... siamo qui.
Un caro saluto.
che cosa le accade quando si "blocca e deve allontanare" la ragazza che le interessa? Cosa sente dentro di sè?
Partiamo dalle emozioni per poi provare a capire quali possano le cause che lei, forse un po' sbrigativamente, ha già individuato nella separazione dei suoi genitori avvenuta quando lei aveva 12 anni.
Sicuramente questo episodio ha avuto dei risvolti importanti nella sua vita ma non credo che tutto possa essere ricondotto alla sola separazione dei genitori come fatto a se stante, a meno che lei senta, ad esempio, che le sue richieste di affetto dopo la separazione non siano state soddisfatte da sua madre e da suo padre.
Sarebbe importante riuscire a comprendere emotivamente qual'è il suo stato d'animo quando sente l'impulso di allontanare la possibile partner ed iniziare a lavorare su questo.
Lei è ancora molto giovane ma il consiglio è quello di non lasciar passare troppo tempo prima di prendersi cura di questo suo malessere.
I dati che ci fornisce sono davvero pochi per poterle dare dei consigli più puntuali.
L'unico consiglio che mi sento di darle è di chiedere aiuto a uno psicologo psicoterapeuta della sua zona. La psicoterapia è anche, e soprattutto, un'esperienza emotiva-correttiva; ossia è in grado di "correggere" le "emozioni disfunzionali" che sembrano essere alla base del suo disagio.
Se vuole darci qualche altro dettaglio... siamo qui.
Un caro saluto.
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#6]
Sì, perché i problemi d'ansia rispondono molto bene alla psicoterapia. Può fare un primo colloquio di valutazione con uno psicologo, e poi decidere cosa fare nel caso le venga proposto un trattamento.
Può leggere qui per informarsi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Può leggere qui per informarsi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
[#7]
Caro ragazzo, penso anch'io che la separazione dei suoi genitori possa in parte, influenzare il suo modo di porsi con le ragazze.
Ancora più importante , a mio parere, può essere stato il " permanere del conflitto" nella coppia parentale.
Perchè non è tanto la sola separazione a far soffrire i figli, ma il fatto che spesso restano, purtroppo negli ex-coniugi,rancori, ripicche, anche comunicazioni non verbali negative che permangono nell'aria che i figli respirano.
Poi, lei era domiciliato presso quale dei due genitori? vedeva l'altro genitore, regolarmente ed in che clima affettivo?
Uno psicoterapeuta può davvero aiutarla a rileggere le sue emozioni passate , anche a ridimensionare il dolore di allora, per evitare che la sua vita affettiva sessuale, si blocchi in un limbo gelido e cauto che la fa soffrire..
Con molti auguri..
Ancora più importante , a mio parere, può essere stato il " permanere del conflitto" nella coppia parentale.
Perchè non è tanto la sola separazione a far soffrire i figli, ma il fatto che spesso restano, purtroppo negli ex-coniugi,rancori, ripicche, anche comunicazioni non verbali negative che permangono nell'aria che i figli respirano.
Poi, lei era domiciliato presso quale dei due genitori? vedeva l'altro genitore, regolarmente ed in che clima affettivo?
Uno psicoterapeuta può davvero aiutarla a rileggere le sue emozioni passate , anche a ridimensionare il dolore di allora, per evitare che la sua vita affettiva sessuale, si blocchi in un limbo gelido e cauto che la fa soffrire..
Con molti auguri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.9k visite dal 11/04/2012.
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