Attacchi di panico, ansia.
La mia storia è un pò lunga, ma cercherò di essere molto breve e di spiegare le cose fondamentali. A gennaio dopo aver fatto uso di uno spinello di erba, mi sono sentito molto male, avevo palpitazioni forti, la mai vista sembrava annebbiata e non riuscivo a stare tranquillo, andavo avanti e indietro..il giorno dopo mi sono sentito un pò meglio..ma avevo dei forti crampi allo stomaco..cosi pensando che la cosa fosse di origine intestinale mi sono recato dal mio medico curante, che mi ha prescritto omeoprazolo, levopraid, malox, gaviscon, insomma dottore le ho provate tutte, ma il problema non era quello. mangiavo poco, mi svegliavo nella notte, e nn volevo vedere nessuno, volevo stare solo con i miei genitori. Questa situazione è durata per circa 2 settimane..dopodiche ho ripreso a mangiare regolarmente, e a dormire..ma..avevo sempre mal di testa, come se avessi una persisente cefalea che da quei giorni non mi ha piu abbandonato. Nei mesi a seguire (febbraio e marzo) ho sofferto di continui attacchi di panico, mal di testa, dolori alle cervicale mal di denti, oppressione al petto..e ultimamente persino pesantezza nelle gambe come un formicolio. E proprio qualche giorno fa sono stato al pronto soccorso, avendo avuto una crisi (nervosa) dove mi si erano bloccati tutto, mani, gambe, testa..pensavo ad una paralisi, ma in verità mi hanno detto che avevo avuto solo una semplice crisi, e che soffrivo di un disturbo d'ansia. Mi hanno consigliato una visita neurologica e psicologica..il punto è questo io credo di avere una cefalea, dovuta all'ansia anche perchè facendo una rx cranio e seni paranasali, non è uscito fuori un bel niente, se non un iperplasia seni frontali..ma niente di che secondo il mio medico curante..ora vorrei chiederle..secondo lei, è possibile che da quell'evento di gennaio abbia scaturito in me un senso d'ansia e panico, depressione che nn riesco più a fronteggiare? e tutti questi disturbi, possono essere legati all'ansia?? Premetto che non ho fatto più uso di stupefacenti da quel giorno..avendo avuto una grossa paura di come mi sentivo. Il problema è che io vorrei tornare come prima, ad avere una vita normale e a concentrarmi su quello che devo fare..ma proprio nn ci riesco, questi attacchi a volte sono più forti di me, e questi mal di testa, e continui dolori mi fanno stare male tutto il giorno, e mi rendono nervoso..la ringrazio in anticipo.
come altre volte sottolineato i disturbi di tipo ansioso possono dare una serie di sintomi fisici di varia natura che, in prima battuta, non sono interpretati dal soggetto come di possibile insorgenza psicologica.
Da quanto scrive sembra che siano stati fatti tutti gli esami medici per escludere ogni possibile causa organica ai suoi disturbi; questa è sempre la prima cosa da fare ed è un aspetto fondamentale in ogni diagnosi.
Appurato quindi che il suo malessere ha origini psichiche sarebbe bene conoscere meglio la sua storia di vita per poterle dare delle risposte più precise.
L'episodio che ci racconta (l'uso di erba), di per sè, non spiega da solo tutto ciò che ne è seguito; tuttavia può aver slatentizzato degli aspetti del suo personale modo di essere che fino ad allora erano sopiti.
In altre parole, nella sua personale storia di vita ci possono essere aspetti che andrebbero meglio approfonditi per capire quali siano le ragioni di questo stato ansioso che si è concretizzato "a causa" del malessere procurato transitoriamente dall'effetto della sostanza.
Se non fosse stato per l'uso dell'erba, probabilmente, in un altro momento della sua vita un altro episodio "critico" avrebbe dato origine allo stesso tipo di malessere.
Per comprendere quali siano queste ragioni inconsce sarebbe utile che lei contattasse un professionista psicoterapeuta della sua zona che l'aiuti a superare questo momento di difficoltà.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
è possibile che l'uso di sostanze stupefacenti, seppur occasionale, slatentizzi un malesssere psichico preesistente e inneschi sintomatologie come quella da lei descritta.
Segua le indicazioni che le hanno dato al pronto soccorso, esegua gli accertamenti del caso e poi si rivolga ad uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, per una valutazione diretta dei suoi disagi e un eventuale trattamento terapeutico atto ad affrontarli in modo efficace e a ricondurla verso il benessere.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Delinea anche, seppuir in modo abbozzato, quali possano essere dei possibili temi su cui lavoare per poter comprendere il suo malessere (problemi familiari, vita che non le piaceva, dormiva poco...).
Mi sembra un buon punto di partenza da cui comiciare.
In bocca al lupo.
Un caro saluto
come le ho scritto nel precedente consulto i sintomi ansiosi possono avere effetti differenti e, talvolta, anche bizzarri; è spesso difficile per il soggetto che ne soffre riconoscere tali disturbi come causati da un problema psicologico.
Se però lei ha fatto tutti gli accertamenti medici che le sono stati prescritti al pronto soccorso, ciò che descrive è, con molta probabilità, una nuovo sintomo di natura ansiosa.
E' comprensibile che lei si senta "tartassato" da questa situazione; capisco la sua sofferenza ma purtroppo in questa sede non ci sono molte cose che si possano fare per aiutarla a superare il suo malessere.
Contatti uno psicologo psicoterapeuta della sua zona; il fatto di chiedere aiuto on line è già un buon inizio; un consulto di persona è però senza dubbio più idoneo alla sua situazione.
Un caro saluto e in bocca al lupo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
non è l'omeopata il medico di riferimento ma lo psicoterapeuta. cure non appropriate rischiano di cronicizzare il problema e di far perdere tempo .
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2106-ansia-quale-psicoanalisi-un-libro-per-capire.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/1870-nuovo-libro-lontano-dall-ansia-e-dalla-psicoanalisi.html
saluti
Se posso permettermi le copio i link:
http://www.floriterapia.com/giardino/23.htm
http://www.floriterapia.com/giardino/35.htm
Questi sono i due fiori che secondo l'omeopatia io sono affetto. In effetti io riscontro quasi tutto di quello che c'è scritto in queste pagine. Ma deve sapere dottore, che io andai anche da uno psicologo, non convinto all'inizio della cura omeopatica e..mi disse di continuare con la cura omeopatica dato che mi vedeva bene..in effetti fece tutti i controlli del caso e anche io stavo meglio..per quaclhe settimana forse due o 3 io ho ripreso la mia vita normale..anche se quei dubbi, e quei momenti tristi li avevo sempre..ma in minore rilevanza..riuscivo a combatterli, anche se non del tutto..fino a quando 2 o 3 giorni fa mi sono ritrovato di nuovo in una situazione d'emergenza. Non mi viene molta fame, o meglio mangio poco, ma sembra che mangio un quintale di roba. Dormo, ma faccio sogni alquanto strani..mi viene da piangere da solo, assillato sempre da pensieri angoscianti..inoltre questoi medico omeopata ha rilevato una mancanza di litio, zinco e rame, e anche vitamina C..una mancanza piuttosto forte..e ora sto facendo una cura di questi minerali..e dinoltre anche un problema alla tiroide..quello che voglio dirle è che io non ce la faccio più, ce la sto mettendo tutta..ma mi sento più solo che mai..inoltre qui nessuno vuole aiutarmi..cosa mi consiglia di fare?
gli Psicologi non sono medici quindi non possono risponderti in merito, la scelta migliore è rivolgere il quesito allo specialista che ti sta seguendo.
Tuttavia affidarsi esclusivamente al farmaco significa "delegare" a quest'ultimo il compito di eliminare il disagio, in realtà in molti casi è necessaria l'integrazione dell'intervento farmacologico con la psicoterapia.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
la terapia farmacologica viene monitorata periodicamente dallo specialista che l'ha prescritta e a lui che deve rivolgere le domande relative agli effetti collaterali.
Tuttavia credo che focalizzare tutta la sua attenzione sugli effetti dei farmaci sia fuorviante rispetto alla possibilità di affrontare il tuo vissuto all'interno di un colloquio psicoterapeutico.
Se vuole può postare la sua gentile richiesta in area "Psichiatria".
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.