Bambina di 20 mesi cerca sempre la mamma
Buona sera gentili Dottori, sono una nonna preoccupata per la nipotina di 20 mesi che è molto attaccata alla madre (che è mia figlia) direi in un modo morboso mentre al padre no, Non sappiamo più come comportarci, mia figlia delle volte la lascia a me e di nascosto se ne va senza farsi vedere dalla bambina, ma quando si accorge che la mamma non c'è più inizia a piangere, strillare e ripetere in continuazione mamma mamma mamma fino a quando la mamma non arriva eppure devo dire che non sono una estranea per la bambina perchè da quando è nata sono stata sempre presente. Vuole stare sempre in braccio alla mamma dorme con lei non ha mai voluto stare nel lettino lo sò che è sbagliatissimo è una brutta abitudine che le hanno dato. Adesso mia figlia è di nuovo incinta il bambino dovrà nascere a dicembre, per distaccarla un pò ha deciso di mandarla all'asilo privata a giorni farà l'iscrizione, sperando che riesce a lasciarla Le dico che nemmeno quando la porta dal pediatra riesce a visitarla che strilla e piange in continuazione.Quando è in casa sola con la madre o passa un pò di tempo con i suoi giochini oppure in braccio alla madre se dorme deve stare la madre vicino, mia figlia è distrutta. Spero che sono stata chiara nell'esporre il problema ringrazio anticipatamente chi si occuperà di me grazie Distinti saluti
[#1]
Gentile signora,
in linea generale i motivi dei comportamenti problematici nei bambini andrebbero ricercati all'interno delle relazioni famigliari.
Il comportamento della bimba andrebbe contestualizzato in questo senso, in particolare per quanto riguarda la relazione di attaccamento con la madre, così come sembrerebbe reso abbastanza evidente dalla difficoltà che ha nel lasciarla sola con lei e dagli altri comportamenti segnalati.
Immagino come sua figlia possa essere stanca, tanto più che è in gravidanza e desiderosa di trovare una soluzione.
Il nido potrebbe essere una soluzione meglio praticabile se sua figlia potesse consultare uno psicologo esperto in età evolutiva o in relazioni famigliari, per comprendere meglio il significato del comportamento della bimba e ottenere indicazioni e strategie idonee a gestirne il comportamento, anche a casa. Indicazione tanto più opportuna pensando che arriverà un fratellino e la situazione potrebbe divenire più faticosa.
Se sua figlia volesse scriverci personalmente per illustrarci più in dettaglio la situazione potremmo magari darle maggiori indicazioni, pur nei limiti di un consulto on line.
Cordialmente
in linea generale i motivi dei comportamenti problematici nei bambini andrebbero ricercati all'interno delle relazioni famigliari.
Il comportamento della bimba andrebbe contestualizzato in questo senso, in particolare per quanto riguarda la relazione di attaccamento con la madre, così come sembrerebbe reso abbastanza evidente dalla difficoltà che ha nel lasciarla sola con lei e dagli altri comportamenti segnalati.
Immagino come sua figlia possa essere stanca, tanto più che è in gravidanza e desiderosa di trovare una soluzione.
Il nido potrebbe essere una soluzione meglio praticabile se sua figlia potesse consultare uno psicologo esperto in età evolutiva o in relazioni famigliari, per comprendere meglio il significato del comportamento della bimba e ottenere indicazioni e strategie idonee a gestirne il comportamento, anche a casa. Indicazione tanto più opportuna pensando che arriverà un fratellino e la situazione potrebbe divenire più faticosa.
Se sua figlia volesse scriverci personalmente per illustrarci più in dettaglio la situazione potremmo magari darle maggiori indicazioni, pur nei limiti di un consulto on line.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Utente
gentili dottori, sono la figlia dell'utente che vi ha scritto per il problema di attaccamento che mia figlia ha con me. La bambina passa tutta la giornata con me, vede il papà a pranzo e cena, vede la zia per un'oretta al giorno e ci sta volentieri a giocarci insieme, ma tutto il resto della giornata vuole solo me. Dorme con me, attaccata, negli orari critici della giornata che magari le viene sonno, prima di pranzo e di cena, vuole stare solo in braccio a me, e io sono costretta a cucinare tenendola in braccio. A volte sono costretta ad andare in bagno con lei, soprattutto appena si sveglia la mattina e il pomeriggio, non vuole essere lasciata neanche nel passeggino. Prima usciva con il nonno per un'oretta, adesso non vuole uscire più, a volte esce con il papà ma chiede sempre di me. Le uniche volte che non mi considera, sono quando andiamo alla ludoteca, dove ci sono altri bambini e lei gioca. Abbiamo pensato all'asilo, perchè riteniamo che lei insieme ad altri bambini stia bene, è logico che è un cambiamento drastico per le sue abitudini, ma magari iniziando solo con qualche ora al giorno. Resto in attesa di consigli...saluti.
[#5]
Lei direbbe di aver avuto un ruolo, nell'abituare la bambina a starle così attaccata, oppure ritiene che le cause possano essere state altre?
Di solito è sufficiente che la madre, con fermezza e delicatezza, imponga al bambino di rispettare i propri spazi, perché il bambino lo impari.
Ritardare il momento del distacco, dell'insegnare alla bambina che la madre non può essere sempre fisicamente disponibile al bisogno, contribuirà solo a perpetuare la dipendenza. Che durerà in altri modi e in altre forme anche quando la bambina non sarà più bambina.
Oltretutto certi comportamenti, come cucinare con la piccola in braccio, possono facilmente diventare pericolosi.
In altre parole: è probabile che come madre dovrebbe aver paura non di un distacco, ma della situazione attuale. Comunque dovrebbe ricevere un parere più preciso e puntuale da un colloquio con uno psicologo, di persona.
Di solito è sufficiente che la madre, con fermezza e delicatezza, imponga al bambino di rispettare i propri spazi, perché il bambino lo impari.
Ritardare il momento del distacco, dell'insegnare alla bambina che la madre non può essere sempre fisicamente disponibile al bisogno, contribuirà solo a perpetuare la dipendenza. Che durerà in altri modi e in altre forme anche quando la bambina non sarà più bambina.
Oltretutto certi comportamenti, come cucinare con la piccola in braccio, possono facilmente diventare pericolosi.
In altre parole: è probabile che come madre dovrebbe aver paura non di un distacco, ma della situazione attuale. Comunque dovrebbe ricevere un parere più preciso e puntuale da un colloquio con uno psicologo, di persona.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Gentile Mamma,
da quello che scrive mi sembra che sua figlia degli spazi di autonomia li abbia, infatti lei dice che sta con la zia volentieri, che va alla ludoteca e addirittura "non la considera" e che esce anche col papà. E' naturale del resto (ha solo 20 mesi) che la piccola il resto del tempo desideri o abbia bisogno di passarlo con lei, lei è la figura di riferimento primaria ed è quella con cui passa più tempo. In linea di massima tutti i bambini quando è il momento del distacco dai genitori piangono e si ribellano, e questo è del tutto naturale... i problemi iniziano quando i genitori rispondono a queste manifestazioni in modi che vanno a rinforzare o a peggiorare il "problema". Sarebbe utile capire dunque come lei risponde a questi comportamenti di sua figlia. Inoltre, sarebbe da valutare la qualità del tempo che lei passa con sua figlia, infatti se la quantità del tempo che passiamo coi nostri figli è importante, la qualità è fondamentale. Come passate il tempo? in che modo condividete la giornata? e inoltre, come risponde lei quando sua figlia piange che non vuole staccarsi? e come si sente lei quando la piccola fa così? Se le va mi faccia sapere...
da quello che scrive mi sembra che sua figlia degli spazi di autonomia li abbia, infatti lei dice che sta con la zia volentieri, che va alla ludoteca e addirittura "non la considera" e che esce anche col papà. E' naturale del resto (ha solo 20 mesi) che la piccola il resto del tempo desideri o abbia bisogno di passarlo con lei, lei è la figura di riferimento primaria ed è quella con cui passa più tempo. In linea di massima tutti i bambini quando è il momento del distacco dai genitori piangono e si ribellano, e questo è del tutto naturale... i problemi iniziano quando i genitori rispondono a queste manifestazioni in modi che vanno a rinforzare o a peggiorare il "problema". Sarebbe utile capire dunque come lei risponde a questi comportamenti di sua figlia. Inoltre, sarebbe da valutare la qualità del tempo che lei passa con sua figlia, infatti se la quantità del tempo che passiamo coi nostri figli è importante, la qualità è fondamentale. Come passate il tempo? in che modo condividete la giornata? e inoltre, come risponde lei quando sua figlia piange che non vuole staccarsi? e come si sente lei quando la piccola fa così? Se le va mi faccia sapere...
Sarah Cervi
www.psicologadellosviluppo-roma.blogspot.it
www.comunitalaquiete.blogspot.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 30.5k visite dal 10/04/2012.
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