Il suo psicologo gli dice che non ha problemi con l'alcol
Salve,
Il mio ex partner dopo varie peripezie è finito dallo psicologo. Sensi di colpa sindrome depressiva chissa che.
Sta di fatto che lui si ubriacava duro come due o più volte la settimana.
Giornalmente beveva alcune birre ecc. Il che mi fa fortemente sospettare che avesse un problema di alcol.
Da quando mi ha tradito ha cominciato una crisi di pianto di sofferenza, cose che secondo me sempre sono state li ma che non gli dava caso e grazie ad alcol e feste era riuscito a sotterrare.
Bhe la mia domanda è se si corretto che lo psicologo gli stia dicendo che non ha nessun problema di alcol, solo che se beve si accentua il suo mal stare emotivo inquanto è un depressivo? Dicendoli che non lasci le sue micizie (che spesso non fanno nulla per evitare che si ubriachi anzi lo incentivano) perchè son parte del suo vissuto e diciò che lui è ed ha creato fino ad ora.
Io la giustificazione che do è che ora non sia il momento di ponergli anche il senso di colpa per essere un bevitore e lo psicologo sta aspettando di stabilizare la condizione prima.
Ma anche in questo caso non sarebbe stato meglio un discorso del tipo " guarda forse un problema c'è pero adesso ci sono cose più importanti da sistemare."
Datemi un consiglio, sto zitto o facci presente che l'approccio del suo psicologo no sta lasciando intravedere competenza.
Grazie.
Il mio ex partner dopo varie peripezie è finito dallo psicologo. Sensi di colpa sindrome depressiva chissa che.
Sta di fatto che lui si ubriacava duro come due o più volte la settimana.
Giornalmente beveva alcune birre ecc. Il che mi fa fortemente sospettare che avesse un problema di alcol.
Da quando mi ha tradito ha cominciato una crisi di pianto di sofferenza, cose che secondo me sempre sono state li ma che non gli dava caso e grazie ad alcol e feste era riuscito a sotterrare.
Bhe la mia domanda è se si corretto che lo psicologo gli stia dicendo che non ha nessun problema di alcol, solo che se beve si accentua il suo mal stare emotivo inquanto è un depressivo? Dicendoli che non lasci le sue micizie (che spesso non fanno nulla per evitare che si ubriachi anzi lo incentivano) perchè son parte del suo vissuto e diciò che lui è ed ha creato fino ad ora.
Io la giustificazione che do è che ora non sia il momento di ponergli anche il senso di colpa per essere un bevitore e lo psicologo sta aspettando di stabilizare la condizione prima.
Ma anche in questo caso non sarebbe stato meglio un discorso del tipo " guarda forse un problema c'è pero adesso ci sono cose più importanti da sistemare."
Datemi un consiglio, sto zitto o facci presente che l'approccio del suo psicologo no sta lasciando intravedere competenza.
Grazie.
[#1]
Gentile Utente,
è difficile darle una risposta perchè nemmeno lei ha parlato direttamente con lo psicologo in questione e quindi ci riporta solo quello che il suo ex le ha riferito.
Potrebbe trattarsi della verità, ma potrebbe anche essere semplicemente quello che lui ha capito del discorso.
Bisogna poi anche vedere cosa ha raccontato lui allo psicologo, che può basarsi solo su quello che gli viene detto e non fa certo indagini per verificare se si tratti o meno della verità.
Da quanto il suo ex si sta facendo seguire dal nostro collega?
è difficile darle una risposta perchè nemmeno lei ha parlato direttamente con lo psicologo in questione e quindi ci riporta solo quello che il suo ex le ha riferito.
Potrebbe trattarsi della verità, ma potrebbe anche essere semplicemente quello che lui ha capito del discorso.
Bisogna poi anche vedere cosa ha raccontato lui allo psicologo, che può basarsi solo su quello che gli viene detto e non fa certo indagini per verificare se si tratti o meno della verità.
Da quanto il suo ex si sta facendo seguire dal nostro collega?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
relativamente poco. Un mese.
So solo che nell' ultima seduta lui è andato dicendo che era preoccupato perchè anche facendo il test di alcolisti anonimi era risultato fortemente a rischio. Il psicologo gli avrebbe risposto che quei test sono delle cavolate e che lui ha lavorato per alcolisti anonimi e conosce il problema.
Però anch'io da persona sensata mi rendo conto che uno che si ubriaca anche 4 volte la settimana e che il giorno dopo non si ricorda nulla sicuramente non ha un rapporto salutare con l'alcol.
Anche il tradimento lo ha giustificato con abbuso di alcol dicendomi addirittura che nemmono se lo ricorda se non perchè il tipo gli lo ha riferito il giorno dopo.
So solo che nell' ultima seduta lui è andato dicendo che era preoccupato perchè anche facendo il test di alcolisti anonimi era risultato fortemente a rischio. Il psicologo gli avrebbe risposto che quei test sono delle cavolate e che lui ha lavorato per alcolisti anonimi e conosce il problema.
Però anch'io da persona sensata mi rendo conto che uno che si ubriaca anche 4 volte la settimana e che il giorno dopo non si ricorda nulla sicuramente non ha un rapporto salutare con l'alcol.
Anche il tradimento lo ha giustificato con abbuso di alcol dicendomi addirittura che nemmono se lo ricorda se non perchè il tipo gli lo ha riferito il giorno dopo.
[#3]
Gentile Utente,
consideri che chi soffre di alcolismo, tende alla menzogna recidivante.
Non è detto che lo psicologo, gli abbia detto quanto da Lei riportato oppure il suo fidanzato, ha sentito, quello che voleva sentirsi dire, avolte capita
Sminuire un comportamento disfunzionale, rappresenta un astrategia difensiva, cioè fare finta che il problema non ci sia.
consideri che chi soffre di alcolismo, tende alla menzogna recidivante.
Non è detto che lo psicologo, gli abbia detto quanto da Lei riportato oppure il suo fidanzato, ha sentito, quello che voleva sentirsi dire, avolte capita
Sminuire un comportamento disfunzionale, rappresenta un astrategia difensiva, cioè fare finta che il problema non ci sia.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Gentile Utente,
in aggiunta a quanto giustamente osservato dalle colleghe, consideri che un mese di percorso terapeutico (parliamo di 4 o 5 sedute?) non è "relativamente" poco, è davvero molto poco per poter osservare dei cambiamenti significativi.
Riponendo fiducia nella competenza del collega che sta seguendo il suo ex partner, gli dia il tempo di poter instaurare un buon rapporto con lui e di fare il suo lavoro.
Probabilmente il collega ha già anche individuato i nuclei problematici su cui lavorare; tuttavia è necessario, soprattutto con alcuni disturbi (tra cui l'alcolismo), instaurare prima un'ottima alleanza terapeutica.
Un caro saluto
in aggiunta a quanto giustamente osservato dalle colleghe, consideri che un mese di percorso terapeutico (parliamo di 4 o 5 sedute?) non è "relativamente" poco, è davvero molto poco per poter osservare dei cambiamenti significativi.
Riponendo fiducia nella competenza del collega che sta seguendo il suo ex partner, gli dia il tempo di poter instaurare un buon rapporto con lui e di fare il suo lavoro.
Probabilmente il collega ha già anche individuato i nuclei problematici su cui lavorare; tuttavia è necessario, soprattutto con alcuni disturbi (tra cui l'alcolismo), instaurare prima un'ottima alleanza terapeutica.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#5]
Utente
Grazie a tutti per l'iteressamento.
Anche a pasqua non tralasciate di essere qui.
In risposta alle Dr.se Massaro e Randone non credo si tratti di "bugie" in quanto da quando c'è stato il tradimento ossia un mese fà (episodio che lo ha fatto anche decidere per cercare aiuto psicologico) si è ubriacato solo una volta. Episodio che gli ha fatto venire tralatro grosse paure perchè si era promesso che non sarebbe più successo, al che la reazione fu la consapevolezza di una incapacità di dire no.
Tralatro leggendo un articolo ho letto che non è il proibendo di bere che si cura il problema. L'abbandono della bibita deve essere un passagio che rispecchia la guarigione e non viceversa.
Adesso il dubbio resta solo perchè dire che non ha un problema invece di dire esattamente le cose come sono.
Ossi "si il problema c'è pero tu non ti proibire di bere, se vuoi farlo fallo"
Invece di dire che il problema non c'è e che il test è una stupidaggie.
Se cosi fosse un psicologo può utilizare una "menzogna" al fine terapeutico? Non è destabilizante? non sò. questo resta il dilemma.
Anche a pasqua non tralasciate di essere qui.
In risposta alle Dr.se Massaro e Randone non credo si tratti di "bugie" in quanto da quando c'è stato il tradimento ossia un mese fà (episodio che lo ha fatto anche decidere per cercare aiuto psicologico) si è ubriacato solo una volta. Episodio che gli ha fatto venire tralatro grosse paure perchè si era promesso che non sarebbe più successo, al che la reazione fu la consapevolezza di una incapacità di dire no.
Tralatro leggendo un articolo ho letto che non è il proibendo di bere che si cura il problema. L'abbandono della bibita deve essere un passagio che rispecchia la guarigione e non viceversa.
Adesso il dubbio resta solo perchè dire che non ha un problema invece di dire esattamente le cose come sono.
Ossi "si il problema c'è pero tu non ti proibire di bere, se vuoi farlo fallo"
Invece di dire che il problema non c'è e che il test è una stupidaggie.
Se cosi fosse un psicologo può utilizare una "menzogna" al fine terapeutico? Non è destabilizante? non sò. questo resta il dilemma.
[#7]
Utente
Ok Grazie! Della consulenza.
Dopo tre anni che io ho subito il suo alcol la sua euforia che ho sempre visto come qualcosa di insano finalmente si è reso conto dei fantasmi che portava dentro. E pensare che con lui era un delusione continua, un continuo sentirsi al margine della sua vita dei suoi progetti...si arrabbiava perchè mi diceva non mi capisci.
Come se capire fosse tollerare il marcio senza far nulla, semplice e mera accettazione. Come i suoi amati amici che in cuor loro tutti sanno che è una persona con problema dell' alcol e con grandi sofferenze pero nemmeno ci parlano di questo. Tutto si risolve parlando di pettegolezzi e ovviamente ubriacandosi.
E lui si arrabbiava perchè mi diceva che non mi integravo, mi diceva qui in messico questa è la cultura e devi accettarla: bevi anche tu.
Per favore.
Scusate il disturbo era solo per raccontarmi un pò.
Prdon :)
Dopo tre anni che io ho subito il suo alcol la sua euforia che ho sempre visto come qualcosa di insano finalmente si è reso conto dei fantasmi che portava dentro. E pensare che con lui era un delusione continua, un continuo sentirsi al margine della sua vita dei suoi progetti...si arrabbiava perchè mi diceva non mi capisci.
Come se capire fosse tollerare il marcio senza far nulla, semplice e mera accettazione. Come i suoi amati amici che in cuor loro tutti sanno che è una persona con problema dell' alcol e con grandi sofferenze pero nemmeno ci parlano di questo. Tutto si risolve parlando di pettegolezzi e ovviamente ubriacandosi.
E lui si arrabbiava perchè mi diceva che non mi integravo, mi diceva qui in messico questa è la cultura e devi accettarla: bevi anche tu.
Per favore.
Scusate il disturbo era solo per raccontarmi un pò.
Prdon :)
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Se lo psicologo ha un'esperienza specifica nella terapia dell'alcolismo può stare tranquillo.
Non è possibile in ogni caso commentare ogni singola strategia che potrebbe utilizzare perchè non ce ne sono i presupposti, non conoscendo di persona la situzione e non sapendo nemmeno che tipo di orientamento psicoterapeutico ha il nostro collega.
Visto però che il suo ex ha effettuato davvero pochissime sedute non sarebbe realistico immaginare di vedere già cambiamenti o miglioramenti, perchè si trovano ancora in una fase di valutazione e reciproca conoscenza.
Riguardo alle persone che lui frequenta, non ci si può aspettare molto se hanno le sue stesse abitudini.
Dovrebbe essere lui a rendersi conto che sono persone che lo influenzano negativamente invece di aiutarlo, o perchè avrebbero anche loro bisogno d'aiuto o perchè, più che di un'amicizia, si tratta di una frequentazione basata forse solo sulla comune passione per il bere.
Non è possibile in ogni caso commentare ogni singola strategia che potrebbe utilizzare perchè non ce ne sono i presupposti, non conoscendo di persona la situzione e non sapendo nemmeno che tipo di orientamento psicoterapeutico ha il nostro collega.
Visto però che il suo ex ha effettuato davvero pochissime sedute non sarebbe realistico immaginare di vedere già cambiamenti o miglioramenti, perchè si trovano ancora in una fase di valutazione e reciproca conoscenza.
Riguardo alle persone che lui frequenta, non ci si può aspettare molto se hanno le sue stesse abitudini.
Dovrebbe essere lui a rendersi conto che sono persone che lo influenzano negativamente invece di aiutarlo, o perchè avrebbero anche loro bisogno d'aiuto o perchè, più che di un'amicizia, si tratta di una frequentazione basata forse solo sulla comune passione per il bere.
[#9]
Utente
condivido.
Spero solo che stia be e passi.
Lui dice che non devo preoccuparmi e che non devo vedere affettato il mio umore a causa sua.....forse non sa cosa significhi voler bene a qualcuno.
Pero mi rendo conto che non sto male realmente sapendolo sofferente uno perchè era ora che sfociasse tutto quello che aveva dentro è l'unico mezzo per star bene veramente. e in secondo luogo dopo 3 anni dove io son stato malissimo a causa sua gli sta anche un po bene diciamocelo. "non sono responsabile della tua felicità mi diceva.....della mia felicità no ma della felicità della relazione si pero.
Non potergli dire niente che subito si agitava. vivere la sua vita perchè una nostra non c'era.
Si! decisamente va bene così
Spero solo che stia be e passi.
Lui dice che non devo preoccuparmi e che non devo vedere affettato il mio umore a causa sua.....forse non sa cosa significhi voler bene a qualcuno.
Pero mi rendo conto che non sto male realmente sapendolo sofferente uno perchè era ora che sfociasse tutto quello che aveva dentro è l'unico mezzo per star bene veramente. e in secondo luogo dopo 3 anni dove io son stato malissimo a causa sua gli sta anche un po bene diciamocelo. "non sono responsabile della tua felicità mi diceva.....della mia felicità no ma della felicità della relazione si pero.
Non potergli dire niente che subito si agitava. vivere la sua vita perchè una nostra non c'era.
Si! decisamente va bene così
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Se quel rapporto le faceva più male che bene, tutto sommato potrebbe interrogarsi sui motivi che l'hanno portato a rimanere per 3 anni in una relazione di quel genere, che l'ha fatto stare "malissimo a causa sua".
Ci rifletta, per evitare di ritrovarsi in futuro nello stesso tipo di situazione.
Ci rifletta, per evitare di ritrovarsi in futuro nello stesso tipo di situazione.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.2k visite dal 07/04/2012.
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