Senso di inadeguatezza al sesso soddisfacente

Vivo con il mio ragazzo da quasi 3 anni, quando ci siamo conosciuti
avevo da poco "quasi" tentato il suicidio, non stavo bene, ma NOI siamo
stati un miracolo. La storia è lunga e anche un pò noiosa, salto
direttamente al problema.
Il primo anno facevamo sesso anche 3 volte
al giorno, e mi piaceva per la passione che lui ci metteva, mi sentivo
appagata, desiderata, amata, accettata. Anche se il suo modo di fare
sesso è sempre stato molto pratico, molto concentrato sulla
penetrazione,io riuscivo a raggiungere il piacere grazie all'enorme
quantità di tempo dedicato al sesso.
Poi piano piano sono emersi il
mio senso di inadeguatezza, bastava una sua battuta per rendermi
insicura del mio aspetto, della mia sensualità. Io non riesco a prendere
l'iniziativa, e in me me non vedo nessun tipo di sensualità, ho tanti
interessi, sono una persona creativa, un artista, forse è solo questo
che costituisce il mio fascino. Col tempo col diradarsi dei rapporti
sessuali, ho sviluppato una forte gelosia,un senso enorme di inferiorità
nei confronti delle altre donne. Adesso, a seconda dei miei stati
emotivi il sesso è tornato nella norma, ma dipende sempre da quanto
riesco ad essere serena e giocosa io, se sento ansia senza comunicarla
lui la sente mi si allontana.
In certi periodi sento così forte l'angoscia da nn riuscire a dormire, piango durante la notte, mi sento disperata e ho paura.
Il
fatto è che non riesco a raggiungere l'orgasmo, lui non ha mai
praticato il connilingus, in 3 anni è successo solo 3 volte, e io nn
riesco a godere senza stimolare il clitoride, mi accontento sempre del
fatto che lui m idesidera, e mi sento momentaneamente appagata anche
solo da questo, ma col passare del tempo l'insoddisfazione aumenta,mi
sento frustrata e attraverso stati di angoscia alternati a periodi di
serenità.
Scusate sono nuva del forum e non so se è tutto ok con questo post, vi ringrazio tanto.Polly
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
La sua richiesta contiene tantissimi spunti di riflessione.
Per quanto riguarda il suo pregresso tentativo di suicidio, cosa ha fatto per risolve i disagi che l' hanno sinta a tale gesto?
La risposta orgasmica della donna cosi' come la sfera della ssessulaita' , correla da tantissimo altro, oltre il letto, che andrebbe approfondito ed investigato.
Sarebbe opportuno conoscere gli elementi disfunzionali della sua coppia, che correlano coi suo senso di inadeguatezza e con la sua gelosia.
Le allego, qualche mio artivolo, per approfondimenti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1221-mancanza-d-orgasmo-femminile-e-cattivo-utilizzo-dell-immaginario-erotico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio della risposta, diciamo che il tentativo o pseudo tentativo è stato un crollo nervoso, forse un pò infantile, me ne vergogno un pò. Sensazione di solitudine e incomopresione ne furono la causa. Sono stata in terapia qualche mese, ma non ero soddisfatat dei colloqui con la psicologa e smisi. Oltre al fatto che economicamente era troppo per le mie tasche.
Ho 30 anni, vivo sola da dieci, ho perso mio padre molti anni fa, mia mamma è una donna molto presente ma vive con i lsuo compagno, forse mi sento ancora un pò bambina e ho bisogno di attenzioni, cerco spesso una casa dove tornare quando le cose non vanno come dovrebbero.
La mia vita di coppia è altalenante, va bene a seconda di quanto sono rilassata, ma in momenti come questo sento il disagio fortemente. Ho la sensazione che lui mi scansi e che nn mi giudichi bene, mi sforzo di non assillarlo e il mio modo di staccarmi dal problema è uscire con le mie amiche, bevendo un pò troppo e cercando gratificazioni all'esterno delle mura di casa
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Non tutti i percorsi terapeutici sono uguali, così come non tutti i clinici lo sono.
Inoltre vi sono le strutture pubbliche a cui può rivolgersi.
Vivere così, come dice, non mi sembra un agran qualità di vita.
Affrontare le difficoltà e risolverle è possibile.
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