Un amore romantico
Cari medici, io vi chiedo, può esistere l'amore romantico per tutta la vita? E' possibile vivere la propria vita, creare una famiglia, avere figli, vivere, avendo sempre dentro l'anima un sentimento forte ed inspiegabile per un altro uomo che si è amato a prima vista, magari da ragazzine, col quale nel corso degli anni ci sono stati contatti, ma che in fondo non si è mai consumato? Possono due persone scoprire tutte le carte, dirsi tutto ciò che sentono, senza vedersi mai anche per anni, confessarsi un sentimento forte ed inspiegabile senza mai viverlo fisicamente? E nel contempo condurre la propria vita da un'altra parte, con altri partner? Un pò come, mantenere un distacco per non rovinare ciò che di magico e meraviglioso porta un amore vissuto per anni e anni solo con il cuore e con l'anima... Quanta pazzia e quanta realtà c'è in tutto questo?
[#1]
Sì, è possibile, ma se la persona con cui si sta non è la stessa per cui si sente quel sentimento così intenso, è ovviamente segno che forse qualcosa non è andato come doveva. E forse nemmeno ora.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
solitamente l'amore rende bramosi, coraggiosi, folli,volitivi, imprevedibili.....l'amore è per uomini liberi.
Quello che scrive lei, inoltre non ci fornisce elementi per comprendere a fondo quello che chiede, mi sembra più un pensiero in cui rifuggiarsi in momenti di sconforto, sicuramente di tipo romantico, ma chiuso in un cassetto.
Inoltre l'amore, ha bisogno di corporeità, di umori, di odori, di tatto e contatto, per nutrirsi, sopravvivere all'usura del tempo e rinnovarsi, un amore senza corpo, non so se è amore, ma questo è un mio pensiero.
solitamente l'amore rende bramosi, coraggiosi, folli,volitivi, imprevedibili.....l'amore è per uomini liberi.
Quello che scrive lei, inoltre non ci fornisce elementi per comprendere a fondo quello che chiede, mi sembra più un pensiero in cui rifuggiarsi in momenti di sconforto, sicuramente di tipo romantico, ma chiuso in un cassetto.
Inoltre l'amore, ha bisogno di corporeità, di umori, di odori, di tatto e contatto, per nutrirsi, sopravvivere all'usura del tempo e rinnovarsi, un amore senza corpo, non so se è amore, ma questo è un mio pensiero.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Innanzitutto vi ringrazio molto per le risposte immediate che mi avete dato.
Andando in ordine...no, in realtà la persona con cui sto, vivo ed ho una figlia, non è la stessa per cui sento quel sentimento così intenso...
Dott. Randone, ha ragione quando dice che l'amore rende bramosi...e che quindi un amore "non fisico" non sa se è amore....è proprio per questo che vi ho posto la domanda. Anche se non nego il desiderio, che reprimo, o che magari gli, anzi, ci confessiamo anche, ma lo lasciamo li dov'è.
Per ultimo riporto la sua frase " Quando nella vita non puoi amare ciò che vuoi, solitamente impari ad amare ciò che puoi"...solitamente stà per giustamente o inevitabilmente?
Andando in ordine...no, in realtà la persona con cui sto, vivo ed ho una figlia, non è la stessa per cui sento quel sentimento così intenso...
Dott. Randone, ha ragione quando dice che l'amore rende bramosi...e che quindi un amore "non fisico" non sa se è amore....è proprio per questo che vi ho posto la domanda. Anche se non nego il desiderio, che reprimo, o che magari gli, anzi, ci confessiamo anche, ma lo lasciamo li dov'è.
Per ultimo riporto la sua frase " Quando nella vita non puoi amare ciò che vuoi, solitamente impari ad amare ciò che puoi"...solitamente stà per giustamente o inevitabilmente?
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Sì, le confermiamo che tutto ciò che lei ci ha chiesto è possibile e terreno. Succede di continuo.
Quindi la domanda provocatoria è: e ora che ha avuto questa conferma...?
Riuscirà più facilmente o più difficilmente da ora in poi a farsene una ragione?
Quindi la domanda provocatoria è: e ora che ha avuto questa conferma...?
Riuscirà più facilmente o più difficilmente da ora in poi a farsene una ragione?
[#6]
Utente
Non lo so...
Il fatto che vorrei tanto riuscire a capire è se, come dice la Dr. Ranone è solo "un pensiero in cui rifuggiarsi in momenti di sconforto, sicuramente di tipo romantico, ma chiuso in un cassetto" oppure se è veramente un amore di quelli che ti prendono l'anima.
Di certo lei mi dirà che in ognuno dei due casi, la mia relazione attuale di sicuro non funziona. Io questo credo di saperlo, ma non vorrei ammetterlo mai.
Poi dipende quale faccia della medaglia si guarda..di sicuro questo sentimento, che per certi periodi rimane latente (e questo mi riporta al pensiero della dottoressa), non mi fa vivere il quotidiano con serenità, ma è anche vero che mi da una ricchezza nell'anima talmente enorme che non trovo le parole per spiegarlo..
Il fatto che vorrei tanto riuscire a capire è se, come dice la Dr. Ranone è solo "un pensiero in cui rifuggiarsi in momenti di sconforto, sicuramente di tipo romantico, ma chiuso in un cassetto" oppure se è veramente un amore di quelli che ti prendono l'anima.
Di certo lei mi dirà che in ognuno dei due casi, la mia relazione attuale di sicuro non funziona. Io questo credo di saperlo, ma non vorrei ammetterlo mai.
Poi dipende quale faccia della medaglia si guarda..di sicuro questo sentimento, che per certi periodi rimane latente (e questo mi riporta al pensiero della dottoressa), non mi fa vivere il quotidiano con serenità, ma è anche vero che mi da una ricchezza nell'anima talmente enorme che non trovo le parole per spiegarlo..
[#10]
Utente
la verità dr Santonocito è che sono talmente confusa che non riesco a capire se la mia relazione non funziona, o se sono io che non sono capace di affrontare la vita di famiglia, con tutte le responsabilità e la fatica che si fa...
Cioè, a volte mi ritrovo a chiedermi se sono io che non riesco a fare quel salto di qualità che mi permette di vivere serenamente la vita. Vivere in coppia, e ancora di più con dei figli, non credo che sia una cosa semplice per nessuno..però non riesco bene a capire se il mio problema sia la mia relazione con un uomo "sbagliato" per me, o se sia io che ho una vista un pò troppo romantica dell'amore, e per questo motivo tendo a demoralizzarmi troppo facilmente...
Cioè, a volte mi ritrovo a chiedermi se sono io che non riesco a fare quel salto di qualità che mi permette di vivere serenamente la vita. Vivere in coppia, e ancora di più con dei figli, non credo che sia una cosa semplice per nessuno..però non riesco bene a capire se il mio problema sia la mia relazione con un uomo "sbagliato" per me, o se sia io che ho una vista un pò troppo romantica dell'amore, e per questo motivo tendo a demoralizzarmi troppo facilmente...
[#11]
Nella sua richiesta di consulto del mese scorso le avevo fatto una domanda chiarificatrice, dato che allora sembrava che "il problema" fosse il suo compagno. Adesso invece, a due mesi di distanza, sembra che il problema sia il ricordo dell'altro. Oltretutto ci aveva detto che con il suo compagno avevate intrapreso una terapia di coppia, che però non è chiaro com'è andata a finire.
L'aiuto professionale che avete richiesto è servito a qualcosa o non è servito a qualcosa?
L'aiuto professionale che avete richiesto è servito a qualcosa o non è servito a qualcosa?
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Utente
Di sicuro le due cose sono legate...
L'aiuto professionale è servito fino ad oggi diciamo a rendere la situazione un poco più chiara...fondamentalmente anche il nostro consulente mi ha, diciamo, confermato, quali fossero le "mancanze" del mio compagno...andando avanti però mi sono resa conto anche io stessa di questa rigidità mia, come anche lei mi aveva fatto presente nel vecchio consulto...nel senso che anche se il mio compagno oggi si è leggermente smosso, io non ho comunque trovato giovamento in questa relazione...inoltre non sono in grado di dirle che cosa lo ostacolasse, non ci è stato detto...ho paura di aver scelto il percorso sbagliato in realtà...perchè non abbiamo ottenuto grandi risultati...
L'aiuto professionale è servito fino ad oggi diciamo a rendere la situazione un poco più chiara...fondamentalmente anche il nostro consulente mi ha, diciamo, confermato, quali fossero le "mancanze" del mio compagno...andando avanti però mi sono resa conto anche io stessa di questa rigidità mia, come anche lei mi aveva fatto presente nel vecchio consulto...nel senso che anche se il mio compagno oggi si è leggermente smosso, io non ho comunque trovato giovamento in questa relazione...inoltre non sono in grado di dirle che cosa lo ostacolasse, non ci è stato detto...ho paura di aver scelto il percorso sbagliato in realtà...perchè non abbiamo ottenuto grandi risultati...
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>>> ho paura di aver scelto il percorso sbagliato in realtà...perchè non abbiamo ottenuto grandi risultati
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Ora ha usato la parola "consulente", mentre nella scorsa richiesta aveva parlato di "terapia". Il professionista a cui vi eravate rivolti era uno psicologo, uno psicoterapeuta o altro tipo di professionista?
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Ora ha usato la parola "consulente", mentre nella scorsa richiesta aveva parlato di "terapia". Il professionista a cui vi eravate rivolti era uno psicologo, uno psicoterapeuta o altro tipo di professionista?
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Utente
...in realtà dottore questo professionista è un counselor...io ho iniziato ad andare da lui da sola, poi ho fatto venire anche il mio compagno, ed abbiamo iniziato questo percorso insieme...ora, onestamente, non posso dire che ci sia servito più di tanto...
Domani ho appuntamento con un altro...con uno psicologo.
Domani ho appuntamento con un altro...con uno psicologo.
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I counselor non possono, per legge, fare terapia. Perciò quella che voi avete ottenuto non può essere stata una terapia di coppia, ma una semplice consulenza, oltretutto da parte di un professionista non psicologo.
Le raccomando di verificare sempre che i professionisti a cui si rivolge per problematiche affini siano sempre psicologi o psicoterapeuti abilitati all'esercizio della professione, verificandone il nominativo qui:
https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi
Le raccomando di verificare sempre che i professionisti a cui si rivolge per problematiche affini siano sempre psicologi o psicoterapeuti abilitati all'esercizio della professione, verificandone il nominativo qui:
https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 1.9k visite dal 06/04/2012.
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