Sessualità limitata
Salve, sono una ragazza di 20anni. Da circa 2 anni ho lasciato il mio fidanzato. Da allora ho difficoltà ad avere rapporti sessuali con altri ragazzi. Non mi è mai più successo. Riesco a fare i preliminari ma il rapporto completo mi blocca sempre. Al tempo col mio ex ero andata dalla ginecologa perché provavo un forte dolore quando provava la penetrazione. Mi è stato detto che non ho nulla. Io provando da sola a toccare, mi accorgo che mi fa veramente male, allora non capisco se ho problemi io o se devo riprovare a fare un controllo. Penso di avermi creato un muro da quando avevo già intenzione di lasciarlo e non riuscivo ad avere più rapporti con lui. In ogni caso. Mi da fastidio che il cattivo ricordo di queste ultime esperienze mi influenzi così il presente.Visto che ora mi sto frequentando con un ragazzo che potrebbe interessarmi e non vorrei iniziare già il rapporto con mille problemi, anche se lui sembra essere comprensivo. In generale penso di aver paura che vada male, paura che mi faccia male.
Grazie, saluti.
Grazie, saluti.
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>>> Penso di avermi creato un muro da quando avevo già intenzione di lasciarlo e non riuscivo ad avere più rapporti con lui
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La difficoltà, quindi, è iniziata da quel momento?
Se fisicamente non hai nulla, puoi contattare uno psicologo, potrebbe trattarsi di un disturbo a base psicogena. In tal caso potrebbe essere abbastanza facile da risolvere attraverso compiti ed esercizi appropriati.
Magari puoi aggiungere qualche altro dettaglio, se vuoi.
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La difficoltà, quindi, è iniziata da quel momento?
Se fisicamente non hai nulla, puoi contattare uno psicologo, potrebbe trattarsi di un disturbo a base psicogena. In tal caso potrebbe essere abbastanza facile da risolvere attraverso compiti ed esercizi appropriati.
Magari puoi aggiungere qualche altro dettaglio, se vuoi.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Credo sia stato il momento che ho deciso nella mia testa che volevo lasciarlo, di conseguenza non riuscivo più neanche fisicamente a lasciarmi completamente andare. Solo che poi anche nei rapporti presenti trasporto le vecchie e infelici esperienze degli ultimi momenti, magari dimenticandomi invece di quelle belle...come se tutte le prossime volte dovessero andare come quelle infelici.. come un circolo vizioso. So che non tutte le relazioni sono uguali, ma mi blocco già in partenza.
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>>> Credo sia stato il momento che ho deciso nella mia testa che volevo lasciarlo, di conseguenza non riuscivo più neanche fisicamente a lasciarmi completamente andare
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È stata una decisione molto sofferta, nel senso che hai sentito di doverla prenderla tuo malgrado, magari perché c'erano delle questioni in sospeso, oppure la decisione si è sviluppata spontaneamente e naturalmente?
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È stata una decisione molto sofferta, nel senso che hai sentito di doverla prenderla tuo malgrado, magari perché c'erano delle questioni in sospeso, oppure la decisione si è sviluppata spontaneamente e naturalmente?
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Ex utente
Purtroppo essendo giovane ed essendo quella la prima esperienza seria (è durata 4anni questa relazione) è stata una decisione molto sofferta e non sono riuscita a prenderla subito. Quindi ho portato avanti questa brutta situazione per molto tempo...solo quando sono arrivata al limite ho ceduto e sono riuscita a lasciarlo.
[#6]
Ex utente
La relazione andava interrotta perché non provavo più le stesse emozioni per lui e perché avevo capito che mi aveva modellata come voleva lui, quella che ero non ero la vera me stessa! Poi in generale era un ragazzo dolcissimo, disponibile e non ho nulla di cui lamentarmi ma da quando l'ho lasciato sono cambiata radicalmente sono diventata meno timida ho conosciuto tantissime nuove persone mentre con lui non avevo amici. Per quanto riguarda la seconda domanda, appunto perché essendo un bravo ragazzo non credevo meritasse di soffrire per me e quindi ho aspettato inutilmente perché alla fine ho preso in giro entrambi.
[#7]
Mi sembra ci siano degli aspetti irrisolti, nella fine di questa relazione, che probabilmente, proprio perché irrisolti, potrebbero starti ostacolando anche ora nelle nuove relazioni.
Primo fra tutti il rammarico per aver inflitto al ragazzo una "punizione" che sentivi non meritasse, in quanto dolcissimo e disponibile. Ciò potrebbe aver causato un senso di colpa che ti ha provocato una chiusura, non solo in senso figurato.
Inoltre l'essere diventata meno timida e più spigliata potrebbe aver aumentato ulteriormente la colpa, attraverso la percezione della differenza fra la ragazza che eri prima e quella che sei ora. Forse, senza rendertene conto, stai dicendo a te stessa, non solo: "Lui non se lo meritava", ma: "Nemmeno io merito di essere diventata come sono".
È solo un'ipotesi, che andrebbe confermata o disconfermata attraverso colloqui di persona, ma è solo per farti capire che meccanismi psicologici come questi possono benissimo essere causa di difficoltà sul piano fisico.
Primo fra tutti il rammarico per aver inflitto al ragazzo una "punizione" che sentivi non meritasse, in quanto dolcissimo e disponibile. Ciò potrebbe aver causato un senso di colpa che ti ha provocato una chiusura, non solo in senso figurato.
Inoltre l'essere diventata meno timida e più spigliata potrebbe aver aumentato ulteriormente la colpa, attraverso la percezione della differenza fra la ragazza che eri prima e quella che sei ora. Forse, senza rendertene conto, stai dicendo a te stessa, non solo: "Lui non se lo meritava", ma: "Nemmeno io merito di essere diventata come sono".
È solo un'ipotesi, che andrebbe confermata o disconfermata attraverso colloqui di persona, ma è solo per farti capire che meccanismi psicologici come questi possono benissimo essere causa di difficoltà sul piano fisico.
[#8]
gentile Ragazza,
il dolore sessuale può avere cause poliedriche , sia psichiche, che relazionali, che miste.
Si chiama dispaurenia e si manifesta in prossimità del coito, rendendolo doloroso ed a volte impossibile, ben differente dal vaginismo.
Credo che un approfondimento diagnostico andrebbe fatto, per lavorare poi sulle cause che concorrono a mantenere il disagio.
La dispaurenia può verificarsi sia negli uomini che nelle donne, è caratterizzata da un dolore genitale persistente, che si manifesta in associazione al coito o subito dopo, rendendo spesso il rapporto sessuale difficoltoso e, talvolta impossibile.
Il vaginismo, invece si manifesta con la contrazione involontaria della muscolatura vaginale, contrazione caratterizzata da spasmi , che esulano dal controllo cosciente della donna e, che rendono impossibile la penetrazione ed altrettanto difficoltosa la visita ginecologica.
Entrambe le disfunzioni sessuali, hanno raramente una causa organica, ma sono spesso associate ad un disagio psichico profondo o, sono da ricondursi ad una relazione di coppia altamente disfunzionale, sul piano della relazione.
I disturbi da dolore sessuale, sono caratterizzati da una stentata o totale assenza di lubrificazione vaginale, che amplifica il dolore durante i tentativi di coito, creando possibili “abrasioni vaginali e psichiche”; la donna infatti, in seguito a fallimentari tentativi di rapporti sessuali, tende sempre di più a chiudersi verso un isolamento difensivo, rinnegando la vita sessuale e relazionale.
Le allego, qualche articolo sull'argomento.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html
il dolore sessuale può avere cause poliedriche , sia psichiche, che relazionali, che miste.
Si chiama dispaurenia e si manifesta in prossimità del coito, rendendolo doloroso ed a volte impossibile, ben differente dal vaginismo.
Credo che un approfondimento diagnostico andrebbe fatto, per lavorare poi sulle cause che concorrono a mantenere il disagio.
La dispaurenia può verificarsi sia negli uomini che nelle donne, è caratterizzata da un dolore genitale persistente, che si manifesta in associazione al coito o subito dopo, rendendo spesso il rapporto sessuale difficoltoso e, talvolta impossibile.
Il vaginismo, invece si manifesta con la contrazione involontaria della muscolatura vaginale, contrazione caratterizzata da spasmi , che esulano dal controllo cosciente della donna e, che rendono impossibile la penetrazione ed altrettanto difficoltosa la visita ginecologica.
Entrambe le disfunzioni sessuali, hanno raramente una causa organica, ma sono spesso associate ad un disagio psichico profondo o, sono da ricondursi ad una relazione di coppia altamente disfunzionale, sul piano della relazione.
I disturbi da dolore sessuale, sono caratterizzati da una stentata o totale assenza di lubrificazione vaginale, che amplifica il dolore durante i tentativi di coito, creando possibili “abrasioni vaginali e psichiche”; la donna infatti, in seguito a fallimentari tentativi di rapporti sessuali, tende sempre di più a chiudersi verso un isolamento difensivo, rinnegando la vita sessuale e relazionale.
Le allego, qualche articolo sull'argomento.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
Gentile utente,
sono d'accordo con la collega Randone: in questi casi è sempre meglio effettuare prima un'accurata indagine a livello ginecologico, possibilmente con un medico che abbia una preparazione sessuologica, o che comunque abbia esperienza in questo settore.
Nel caso di dispareunia o vaginismo, infatti, sentirsi semplicemente dire "a livello organico lei non ha nulla" non aiuta affatto una donna ad affrontare la questione ma rischia anzi di creare false aspettative e intensi sensi di colpa. Anche perchè mente e corpo - e decisamente non solo in casi come questo - non sono così facili da separare, e spesso è necessario fare un lavoro integrato.
Cerchi quindi di approfondire accuratamente la situazione, e poi valuti - con le indicazioni fornite dagli specialisti - come muoversi.
Cordialità,
sono d'accordo con la collega Randone: in questi casi è sempre meglio effettuare prima un'accurata indagine a livello ginecologico, possibilmente con un medico che abbia una preparazione sessuologica, o che comunque abbia esperienza in questo settore.
Nel caso di dispareunia o vaginismo, infatti, sentirsi semplicemente dire "a livello organico lei non ha nulla" non aiuta affatto una donna ad affrontare la questione ma rischia anzi di creare false aspettative e intensi sensi di colpa. Anche perchè mente e corpo - e decisamente non solo in casi come questo - non sono così facili da separare, e spesso è necessario fare un lavoro integrato.
Cerchi quindi di approfondire accuratamente la situazione, e poi valuti - con le indicazioni fornite dagli specialisti - come muoversi.
Cordialità,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
[#10]
Ex utente
Grazie mille a tutti, penso che infatti dovrò fare un altro accurato controllo ginecologico e in caso fornire alla ginecologa alcuni elementi da Voi citati, magari capisce che non è un "semplice" controllo ma molto di più. Comunque grazie ancora.
Ultima cosa. per rispondere al Dr. Santonocito penso che il senso di colpa sia un'aspetto che non avevo preso in considerazione è vero. Penso che oltre l'aspetto sessuale appunto rientri in campo la mia chiusura iniziale verso l'altro sesso. Infatti con questo ragazzo che mi piace non mi sento pronta ad affrontare una storia sera e ho paura di non esserlo più! Perché non voglio star male e/o far star male di nuovo. Anche se alla fine penso mi butterò, tentar non nuoce!
Ultima cosa. per rispondere al Dr. Santonocito penso che il senso di colpa sia un'aspetto che non avevo preso in considerazione è vero. Penso che oltre l'aspetto sessuale appunto rientri in campo la mia chiusura iniziale verso l'altro sesso. Infatti con questo ragazzo che mi piace non mi sento pronta ad affrontare una storia sera e ho paura di non esserlo più! Perché non voglio star male e/o far star male di nuovo. Anche se alla fine penso mi butterò, tentar non nuoce!
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Senso di colpa, sistemi educativi e religiosi , si intersecano sempre alla sessualità.
Il dolore sessuale o il vaginismo, rappresentano sempre sul piano simbolico, un "rifiuto" della dimansione adulta della sessualità.
Infatti un possibile percorso risolutivo del suo disagio, lavorerebbe su tre istanze:
1-Psiche
2-Soma
3-Relazione
Il dolore sessuale o il vaginismo, rappresentano sempre sul piano simbolico, un "rifiuto" della dimansione adulta della sessualità.
Infatti un possibile percorso risolutivo del suo disagio, lavorerebbe su tre istanze:
1-Psiche
2-Soma
3-Relazione
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 1.6k visite dal 06/04/2012.
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