Razzismo

Buongiorno vorrei dei consigli sul come comportarmi davanti a quesiti di mio figlio che ha 6 anni e si ritrova ad affrontare le prime difficoltà che la vita le riserverà per avere la pelle un pò più scura degli altri. Sono italiana e ho sposato un cubano. Per scelta lui vive in un altro stato, ma abbiamo un buon rapporto, chiama regolarmente (anche se spesso il bambino il più delle volte non ci vuole parlare) inoltre passiamo le vacanze insieme. Il bambino fa un sacco di domande di quando è nato, quando era nella pancia, quando ci siamo sposati, quando vivevamo insieme all'estero con papà..ci disegna sempre tutti e tre insieme. Premessa quindi la carenza della presenza del padre ci si mette anche l'asilo. Un periodo mi diceva cose forti, forse per sfidarmi non so, o forse la cretina della maestra di religione gli inculcava principi sulla famiglia e lui non si riconosceva. Frasi del tipo tu non sei la mia mamma, questa non è la mia famiglia, muori vai in cielo da Gesu che io vado da papà. Sonno agitato...Devo dire che da un anno a questa parte le frasette cattive alle quali non reagivo (piangevo di nascosto e il suo papà mi diceva non dargli peso), sono praticamente scomparse. Sicuramente fasi di sofferenza per la mancanza del papà, quindi mi voleva punire.....Ma di recente se ne è aggiunta un'altra che mi preoccupa ancor di più. Mamma Rachuele mi ha detto: "Non mi piace la tua pelle marroncina"...Mamma la maestra mi ha detto che io sono abbronzato...Mamma Raffaele mi ha detto "Togliti quella maglietta nera che porti. Perchè la tua mamma non ti ha fatto dello stesso colore nostro?...Terribile è stato terribile mi sono divincolata con frasi di circostanza tipo...Sono invidiosi perchè tu sei bellissimo Non ci fare caso ...bla bla....e lui mi rispose "Meno male mamma che ci sei tu!" Mi sento così debole davanti a questo e terrorizzata che lui possa soffrire per colpa mia. La mia domanda è? Lui pensa che non sono la sua mamma? Ecco perche`le domande sulla pancia? il matrimonio? Lui non mi accetta? Ecco perchè frasi di disprezzo nei miei confronti?. Gli do tantissimo affetto, baci abbracci, giochiamo insieme...non capisco....
Mi sono rivolta ad uno psicologo consigliato dalla maestra di religione per avere dei consigli ...la risposta dello psicologo è stata "Verifichi inannzitutto che nella casa non ci siano delle presenze esterne" Sono tornata a casa con la coda fra le gambe non ho dormito per una settimana perchè ero sconvolta e perchè ha aumentato le mie insicurezze.... si è preso pure 70 euro...alla fine lo avrei dovuto denunciare: decisamente poco professionale.
Saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
Comprendere cosa volesse dire il collega non e' possibile, ma se non si e' trovata bene puo' sempre cambiare clinico.
Credo. Da quelo che leggo, che la problematica sia duplice, l' assenza del padre ed il colore della pelle, ma come problematica secondaria.
Il genitore omologo, cioe' dello stesso sesso, necessita ai bambini per attuare quel processo di identificazione sano ed indispensabile per crescere bene, difendendosi anche dalle cattiverie dei piu' piccoli.
viver in citta' separate e" complesso perche' se pur mantenendo un legame forte , manca il quotidiano, indispensabile tempo di qulita' e di quantita' , che crea apprendimento e sicurezza di se' al bambino

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Gentile Dott.ssa la ringrazio della pronta risposta. Ha confermato il mio sospetto che il bambino cerca certezze e la paura mia è che in futuro si trasformino in complessi ed insicurezza. Nonostante io voglia ricoprire il ruolo di entrambi mamma e papà non sarà mai la stessa cosa avere il suo papà vicino. Comunque il suo commento mi ha tranquillizzata e confermato che l'istinto di una madre non mente, per questo ho passato il ruolo a mio padre il nonno, che sta giocando come figura importante, come dice lei quotidiana ed indispensabile insieme a me. Grazie, Grazie tante e Buona Pasqua.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara signora,

il bambino ha sicuramente sofferto per la lontananza del padre esattamente come soffrirebbero tutti i bambini nella stessa situazione.

Il quadro che ci descrive però ha un'importante particolarità che nè suo figlio nè i compagni d'asilo fanno finta di non vedere, e che non sanno come spiegarsi.

E' normale che gli altri compagni notino che suo figlio ha qualcosa di differente da loro, e spetta agli adulti spiegare che il colore della pelle del piccolo è diverso semplicemente perchè il suo papà è di un Paese lontano.

Intervenga presso le maestre per discutere con loro di come stanno gestendo la cosa, perchè basterebbe per esempio mettere i bambini di fronte ad una cartina per spiegare da dove viene il papà di suo figlio, e magari aggiungendo qualche foto o racconto su Cuba potreste consentire a tutti loro di costruirsi una spiegazione di quello che vedono e perfino di ammirare il piccolo compagno che ha radici anche in un Paese così esotico, se verrà presentato loro in modo positivo e affascinante.

Le domande dei bambini sono innocenti e non nascondono altro che non sia la sete di sapere e di capire, non pensi che nascondano altri intenti perchè sono ancora troppo piccoli perchè ciò sia plausibile.
Perciò se chiedono a suo figlio "Perchè la tua mamma non ti ha fatto dello stesso colore nostro?" è sufficiente spiegare loro quello che ho detto sopra.

Per quanto riguarda la situazione in famiglia l'assenza del padre determina anche il fatto che il piccolo non riesca ad identificarsi con nessuno: è normale che, vedendo di essere diverso da lei e l'unico in famiglia a non avere la pelle bianca, si senta a disagio e non capisca lui per primo perchè è visibilmente diverso prima di tutto dalla sua mamma, e poi anche dagli altri parenti.
Se il padre fosse più presente avrebbe una figura con la quale identificarsi più facilmente e non si sentirebbe così diverso.

Non c'è alcuna possibilità che vi riuniate?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Lieta di averla rassicurata, ci tenga informati se crede.
Le auguro una serena Pasqua a Lei ed al piccolo
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
L'aiuto più grande che può dare a suo figlio per quanto riguarda la discriminazione, se non vuole rivolgersi di persona a un diverso collega (cosa che comunque le consiglio caldamente) è di trattare la materia senza attribuirle troppa importanza.

In altre parole eviti di mostrarsi preoccupata di fronte al bambino sul fatto che il colore della sua pelle potrebbe mai costituire un problema. Più serena riuscirà a rimanere lei, più serenità riuscirà a far assorbire al bambino.

In età pediatrica-adolescenziale uno dei predittori più importanti che determinano cosa fa il figlio è cosa fanno i genitori. Ecco perché sarebbe opportuno che trovasse uno psicologo del quale fidarsi: perché restando più distesa lei riuscirà a trasmetterlo anche al piccolo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
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Gentile Dott.ssa Valeria Randone, volevo specificare meglio a cosa si riferisse il suo collega non ero stata chiara nel racconto. ...Le presenze esterne erano intese agli "spiriti" me lo ha detto chiaramente dicendomi ..se lei è credente sa anche che in questa stanza ci sono con noi milioni di presenze...quindi il sonno agitato del bambino di notte poteva essere giustificato da questo. Si può essere, ho letto molto riguardo incubi, insonnia ecc.. ma buttata li subito al primo incontro, mi ha solo spaventata. Da un santone o prete me lo aspettavo ma da uno psicologo decisamente no. Saluti e Buona Pasqua a lei senz'altro vi aggiornerò dal momento che sono rimasta molto soddisfatta dai vostri consigli.
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Utente
Utente
Dott.sa Flavia grazie mille mi ha dato una buona idea non ho pensato a far intervenire le maestre. Le farò senz'altro sapere le reazioni. Mentre riunirmi con il padre, sarà difficile , lui sarebbe disposto anche subito anzi sempre ha cercando di convincermi a tornare indietro. Capisco che sarebbe per il bene di mio figlio ma sarebbe il male mio. Dovrei entrare in dettagli; per far capire da un lato abbiamo una razza molto maschilista e dall'altra una razza dove la donna in casa comanda....lo scontro è assicurato. Ma questo è uno solo dei dettagli.
Buona Pasqua
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Signora, non so proprio cosa dirle, solitamente gli psicologi, nel rapporto terapeutico, non fanno passare le loro credenze o ideologie.
Ci tenga informati, se crede.
Cari auguri
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Utente
Utente
Gentile Dott.Giuseppe Santonocito grazie. Mi rendo conto perfettamente che ho bisogno di farmi aiutare, anche perchè sono sempre stata indipendente nel decidere e muovermi, ho viaggiato in tutto il mondo senza problemi adesso invece quando mi trovo fuori casa da sola con il bambino ho segnali di ansia e preoccupazione e quindi vivo male anche una breve gita, prendere l'autostrada per 20 km., andare in un centro commerciale, una fiera...e questo non va bene, nonostante lo camuffo alla grande, perchè mi sforzo e cerco di combattere, perchè io adoro andare a spasso. E direi che sono migliorata. Prima non andavo ora vado. Però mi rendo conto che che non devo sottovalutare il problema. La cosa strana è che questi problemi non si presentano assolutamente se io e mio figlio siamo accompagnati da qualcuno. Senz'altro quando avrò la possibilità di affrontare un percorso, farò una ricerca accurata per trovare uno psicologo a cui affidarmi.
Nel frattempo seguo il suo consiglio prezioso di non dar troppo peso alla cosa ed essere più serena dal momento che io sono felice ed orgogliosa del mio splendido bambino.
E come dice lei se sono serena io la cosa è fatta.
Buona Pasqua.

Senz'altro Dott.sa Valeria Randone grazie.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> La cosa strana è che questi problemi non si presentano assolutamente se io e mio figlio siamo accompagnati da qualcuno.
>>>

Essere accompagnati da qualcuno può servire a compensare diverse cose.

Ad esempio, se si ha una certa ansia, l'essere accompagnati è di per sé rassicurante.

Ma anche la cosiddetta prova sociale potrebbe avere un ruolo tranquillizzante. Ovvero, essere vista insieme al suo bambino in compagnia di qualcun altro, è una "prova" per il pubblico che almeno un'altra persona vi sta accettando. Infatti, il problema non è fra lei e il bambino, che è orgogliosa di avere, ma fra voi due e gli altri.

Parafrasando Nietzsche: oltre ad amare il figlio, la madre ama se stessa *nel* figlio. È evidente che tutto ciò che tocca un figlio tocca anche la madre.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' importante che lei ne parli con le maestre, quest'anno (se ho capito bene va all'asilo) e soprattutto il prossimo, quando andrà a scuola inserendosi in una classe nella quale resterà per 5 anni.

I bambini sono naturalmente curiosi e anche cattivelli, quando individuano qualche difetto o differenza nei loro compagni.
Per questo rispondere in partenza alla domanda sull'aspetto di suo figlio li metterà a tacere, e le sue origini in parte "esotiche" potrebbero anzi essere valorizzate come un di più rispetto a quello che possono dire di sè gli altri bambini.

Cari auguri di Buona Pasqua anche a lei, ci faccia sapere quali saranno le novità!
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Utente
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Buongiorno
Dott.ssa Randone, Dott.ssa Massaro e Dott. Santonocito vi ringrazio per gli ottimi consigli ricevuti. Sono passati più di due anni dal momento critico che stavo passando. Ho carpito da ognuno di voi preziosi consigli e li ho messi in pratica uno ad uno. Il risultato è stato che sono praticamente scomparsi gli interrogativi sul colore della pelle, gli incubi di notte ecc.
La presenza del padre era quello che mancava per rafforzarlo e dargli più autostima, appunto come dicevate voi. Finalmente tra un mese potrà riabbracciare il suo papà e non sta nella pelle e io pure, la Cigliegina sulla torta che lo farà sentire finalmente sicuro di se e sopratutto uguale agli altri.
Grazie a tutti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Molto bene, mi fa piacere che la situazione si sia risolta e che il rapporto con il padre sia stato recuperato.
Vi state vedendo o vi vedrete con maggiore frequenza?
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Utente
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Buonasera Dott.ssa Flavia,
il padre per la crisi aveva deciso di tornare al suo paese e quindi dall'altra parte del mondo è per questo che era complicata la situazione. I rapporti ci sono sempre stati e sereni direi, ma telefonici. Avendo io ora una situazione economica stabile e una casa, abbiamo deciso che verrà a stare con noi. Quindi intato il biglietto è di sola andata :) magari sta qualche mese e poi comunque potrà tornare. Vediamo como va la convivenza e il resto è interrogativo. Cmq sono certa che mio figlio è felice e questo è quello che conta. Il papà è quella marcia in più che mancava sia a mio figlio che a me.
Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Benissimo! Sono sicura che questa novità farà molto bene al bambino e immagino anche a lei!

Un caro saluto,