Nervosismo
Salve a tutti,sono una ragazza di 25 anni e volevo dei consigli su come dovrei comportarmi con gli altri...allora facendo un resoconto della mia vita,mi sono accorta che qualcosa non va,ovvero nel rapportarmi con gli altri, cerco sempre di essere disponibile,generosa,mi preoccupo per qualsiasi cosa che può accadere ad una mia amica,ma dalla parte altrui le cose cambiano,se ti devono pugnalare alle spalle non si fanno scrupoli e lo fanno senza pensarci 2 volte,mi usano solo quando gli servo..in determinate situazioni,sono stata anche sincera e ho fatto presente che alcuni comportamenti non mi piacciono,ma loro invece di chiedermi scusa e risolvere la situazione,fanno finta di nulla,oppure mi ignorano totalmente.Ora mi chiedo,sono io che sbaglio nell'essere troppo disponibile e in tal caso come dovrei comportarmi per avere un minimo rispetto da loro,o sono loro che sono delle arpie senza scrupoli,e in tal caso cosa dovrei fare?Aiutatemi,vi prego,perchè io ci sto male..voglio stare in pace con tutti!!grazie a chiunque mi risponda
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"nel rapportarmi con gli altri, cerco sempre di essere disponibile,generosa,mi preoccupo per qualsiasi cosa che può accadere ad una mia amica,ma dalla parte altrui le cose cambiano,se ti devono pugnalare alle spalle non si fanno scrupoli "
Gentile signorina,
è possibile che le relazioni che lei ha finora instaurato siano eccessivamente sbilanciate nel senso di una grande disponibilità da parte sua che non è corrisposta da quelli che ne beneficiano.
Questo avviene quando una persona è troppo disponibile e orientata ad essere "buona" e d'aiuto agli altri e ritiene più o meno consapevolmente che in questo modo si possano costruire delle amicizie, mentre si creano solamente delle "relazioni d'aiuto" (di vario genere), nelle quali chi riceve continua a farlo e perde interesse quando non riceve più come prima.
E' andata sempre così con le sue amicizie o ci sono stati casi in cui non è finita in quel modo?
Gentile signorina,
è possibile che le relazioni che lei ha finora instaurato siano eccessivamente sbilanciate nel senso di una grande disponibilità da parte sua che non è corrisposta da quelli che ne beneficiano.
Questo avviene quando una persona è troppo disponibile e orientata ad essere "buona" e d'aiuto agli altri e ritiene più o meno consapevolmente che in questo modo si possano costruire delle amicizie, mentre si creano solamente delle "relazioni d'aiuto" (di vario genere), nelle quali chi riceve continua a farlo e perde interesse quando non riceve più come prima.
E' andata sempre così con le sue amicizie o ci sono stati casi in cui non è finita in quel modo?
Dr. Stefano Pozzi, psicologo psicoterapeuta
Riceve a Milano e Mariano Comense
s.pozzi@psychology.it - 340.2665359
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Ex utente
Gentile dottore,la maggior parte delle mie amicizie purtroppo sono andate a finire male,con una mia amica che consideravo quasi come una sorella, nel momento in cui lei si è fidanzata,siccome il suo ragazzo non mi sopportava(dopo quasi 10 anni non ho ancora capito il perchè) lei mi disse che avrebbe scelto la felicità e quindi non mi saluta neanche più...e tanti altri casi,anche all'università sempre disponibile a dare una mano,a dare i miei appunti,ma quando meno te lo aspetti c'è sempre qualcuno pronto a metterti i bastoni tra le ruote e come ha detto lei perde l'interesse quando non riceve più come prima...quindi fai del bene e ti trattano male,mi chiedo se devo cambiare atteggiamento a questo punto,cioè cosa devo fare per non essere sempre messa da parte ?non posso continuare a dispiacermi,ne vale la mia salute.
La ringrazio infinitamente
La ringrazio infinitamente
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Può iniziare a cambiare atteggiamento, comprendendo che non è offrendo aiuto e disponibilità che troverà amici: in quel modo troverà solo persone bisognose di ricevere qualcosa da lei, che possono essere per nulla interessate ad instaurare un rapporto di amicizia.
Per quanto ogni rapporto d'amicizia presupponga anche uno scambio (di affetto, vicinanza e supporto) per essere tale, questo scambio ne rappresenta solo una parte.
Ha ragione a dire che non può continuare così e che le delusioni che vive intensamente - come quella che ha raccontato - rovinano la sua serenità.
Se si rendesse conto di non riuscire ad approcciare in un altro modo gli altri, per esempio perchè in fondo crede di non avere altro da offrire e per cui essere apprezzata, potrà chiedere aiuto ad uno psicologo eventulamente iniziando a prendere contatto con lo sportello psicologico della sua università.
Per quanto ogni rapporto d'amicizia presupponga anche uno scambio (di affetto, vicinanza e supporto) per essere tale, questo scambio ne rappresenta solo una parte.
Ha ragione a dire che non può continuare così e che le delusioni che vive intensamente - come quella che ha raccontato - rovinano la sua serenità.
Se si rendesse conto di non riuscire ad approcciare in un altro modo gli altri, per esempio perchè in fondo crede di non avere altro da offrire e per cui essere apprezzata, potrà chiedere aiuto ad uno psicologo eventulamente iniziando a prendere contatto con lo sportello psicologico della sua università.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 04/04/2012.
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