Quale psicotreapia ?
,sono una donna di 35 anni ed ho bisogno di un consiglio urgente.Ho deciso di intraprendere un percorso terapeutico a causa di alcuni problemi,ma non so quale percorso,se cognitiva,analitica o breve strategica?riassumo brevemente i miei problemi così da potervi dare un'idea e poter essere consigliata.ho avuto un'infanzia difficile,i miei si sono separati ed io ho vissuto con mio padre che è stato molto presente,ma allo stesso tempo violento e ossessivo,mia madre completamente assente.Ad oggi nel mio rapporto di coppia reagisco spesso male con attacchi di nervi,ansie paure e sto spesso male anche fisicamente.un copione che si ripete nelle liti con il mio partner sempre uguale,dei meccanismi che si innescano non solo a causa mia.Non faccio che pensare e pensare,ho vari disturbi fisici in parte legati alla testa in parte oggettivi e prima del ciclo mestruale ad esempio sono completamente a pezzi nervosa e triste.ho paura ad avere dei figli perchè mia madre è stata pessima e mio padre violento e con il mio ragazzo litigo spesso in maniera distruttiva.Aiutatemi per favore a chi devo rivolgermi?che tipo di psicoterapia dovrei intraprendere per poter stare meglio e superare questo brutto momento che ora si fa sentire più che mai davanti ai problemi veri della vita.il mio ragazzo purtroppo da quasi tutta la colpa a me e non vede che i meccanismi si creano in 2 mi sento persa e non sò come fare per risolvere questo problema che mi affligge.Somattizo tutto ed il mio corpo non ce la fa più e neanche io,sò che molto dipende dalla mia famiglia ma ora cosa posso fare per stare bene?per favore rispondetemi
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
il fine di ogni psicoterapia è il conseguimento del benessere psicologico e un fattore molto importante per la riuscita di un percorso è l'alleanza terapeutica, cioè quel clima di mutua fiducia che si instaura tra paziente e terapeuta.
Concordo con il Collega su quanto ha espresso, le segnalo comunque un link ad un articolo che illustra i vari orientamenti terapeutici, sperando possa esserle utile
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Nel caso le necessitassero ulteriori spiegazioni, restiamo in ascolto.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
stando a quanto ci riferisce penso che l'importante sia prima di tutto che lei si faccia aiutare senza attendere altro tempo.
Dal momento che ci descrive un quadro piuttosto complesso e radicato, caratterizzato da conflitti familiari passati e presenti che la condizionano intensamente nelle scelte e nel modo in cui vive la quotidanità, a mio avviso sarebbe preferibile una terapia di stampo psicodinamico (psicoanalitico o di altro orientamento) che consenta di andare a fondo rispetto alle cause dei suoi problemi.
Dipende poi dalla sua disponibilità ad apporfondire le cause e dalla sua tendenza (o meno) all'introspezione la scelta del tipo di psicoterapia che sente più vicina alla sua personale sensibilità e che desidera intraprendere.
In ogni caso, come dicevo, l'importante è che inizi quanto prima un percorso di psicoterapia che le consenta di intervenire sulle criticità che le provocano intensa sofferenza.
Saluti e auguri,
Dr. Stefano Pozzi, psicologo psicoterapeuta
Riceve a Milano e Mariano Comense
s.pozzi@psychology.it - 340.2665359
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La TBS è una forma di terapia efficace ed efficiente, ossia oltre a essere efficace, tende a fare solo le sedute strettamente indispensabili e a impiegare nel modo più oculato possibile il tempo e le altre risorse. Si basa sull'assegnazione di compiti al paziente, da eseguire fra una seduta e l'altra. È una terapia direttiva, dove la responsabilità dell'esito della terapia è assunta in prima persona del terapeuta, che si preoccupa d'indirizzare, seguire, dare suggerimenti pratici e prescrizioni. Ma poi dev'essere la buona volontà del paziente a metterli in pratica.
In altre parole, è una terapia che può dare molto ma richiede molto.
>>> Sono disposta ad approfondire le cause non mi fa paura in parte le conosco e voglio capirle superarle e cambiare
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Dal punto di vista della TBS, approfondire le cause spesso non è necessario. Ciò che serve è capire come funziona il problema nell'oggi, per poterlo cambiare.
Un paragone è l'organizzazione di un viaggio, ad esempio da Ancona a Roma. Se lei deve andare da Ancona a Roma, dovrà preoccuparsi di tutti i passi necessari: decidere se andare in macchina o in treno, fare la valigia, arrivare in tempo alla stazione ecc. Ma non serve che si preoccupi di capire come aveva fatto ad arrivare ad Ancona.
immagino che abbia paura di affidarsi alle mani sbagliate ma non credo che scegliere un professionista di un orientamento piuttosto che di un altro eliminerà questo rischio.
Come le è stato detto, ritengo che nel suo caso è probabile che un orientamento valga l'altro. Detto questo, cruciale in questa scelta è quanto lei si sente a suo agio con la persona che le è davanti e quali emozioni le comunica. Non si fermi al primo professionista semplicemente perchè le è stato suggerito.
Una psicoterapia non può essere intrapresa con uno psicologo ma serve che questo psicologo sia anche psicoterapeuta dunque verifichi che la persona che incontrerà lo sia.
un caro saluto e in bocca al lupo
Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com
gentile utente conoscere le cause che hanno portato alla costruzione di un processo patologico non è garazia di soluzione. Spesso la soluzione sta più nella comprensione di come un processo si evolve e non sul perchè.
segua i consigli dei colleghi che mi hanno preceduto
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Gentile Signora,
A me pare che il suo caso presenti un insieme di informazioni così decisamente varie ed importanti da suggerire un intervento in tempi ragionevolmente brevi, senza per questo compromettere la dovuta attenzione, scrupolosità e meticolosità, allo scopo di ridurre il più possibile sempre possibili errori sia di tipo diagnostico che terapeutico.
C'è una cosa che dovrebbe essere affrontata e risolta velocemente per consentirle/vi
di ridurre il più possibile scelte sbagliate. Ciò che sto per comunicarle nasce soprattutto maggiormente dall'esperienza dello specialista, in questo caso di chi le sta parlando, che non dal suo orientamento clinico. Attenzione, non sto dicendo che non sia importante sapere quale sia la Scuola di provenienza del terapeuta. Cerco di spiegarmi. Lei mi sembra non poco perplessa, per non dire preoccupata, giustamente, quando, più volte si chiede quale tipo di psicoterapia dovrebbe scegliere. Bisogna considerare con estrema attenzione questa scelta dal momento che, grosso modo, esistono psicoterapie cosìddette "dinamiche" che consistono nel ritenere che << non c'è sintomo senza una causa >>, mentre altre psicoterapie postulano la non necessità di muoversi all'interno di questo rapporto. In pratica, tengono in considerazione solo il sintomo, senza preoccuparsi da che cosa è stato causato. Le prime generalmente richiedono un tempo abbastanza lungo, mentre le seconde decisamente si svolgono in tempi brevi.
Cercando di informarla su ciò che le sta a cuore e cioè quale psicoterapia sarebbe maggiormente indicata nel suo caso, le diro subito, confidando di non confonderla,
che << NON E' LA TECNICA O IL TIPO DI PSICOTERAPIA CHE GUARISCE >.
Questo obiettivo viene raggiunto solo per mezzo della competenza ed altre qualità dello Specialista che la segue. << NON E' IL TIPO DI BISTURI CHE GUARISCE.MA IL MEDICO CHIRURGO CHE LO BRANDEGGIA >>.
Ora, cara Signora, le segnalerei una seconda questione, agganciata alla prima già esposta. Sarebbe ottima cosa che lei trovasse uno specialista con orientamento "eclettico", cioè che possieda esperienza in tutte le psicoterapie esistenti. Mi rendo conto che forse le ho strappato un sorriso, ma così come il chirurgo sarà esperto nell'utilizzare i vari tipi di bisturi, così lo Psicologo, o meglio, lo Psicoterapeuta dovrebbe conoscere almeno le principali tecniche psicologiche di intervento, sia "dinamiche" che "centrate sul sintomo".
Un'ultima cosa. Bussi a tutte le porte che può. Le assicuro che in questo modo riconoscerà la persona che fa per lei. Oltre alla necessaria competenza, lo Specialista deve piacerle, anche fisicamente, ma soprattutto per la sua disponibilità ad accogliere ed ascoltare chi come lei in questo momento non può aspettare.
Cordialità
Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia
saluti cordiali
Gent.le sig.ra,
la psicoterapia di coppia non deve trasformarsi in una sorta di "processo" nel quale i partners sono "imputati" e il terapeuta diventa il giudice che emette la sentenza.
Al contrario, dovrebbe essere un'opportunità per individuare gli aspetti disfunzionali del rapporto di coppia, mettersi in discussione elaborando le proprie "rigidità" e infine sperimentare nuove modalità relazionali, con la mediazione del terapeuta, funzionali alla gratificazione dei reciproci bisogni affettivi dei partners.
Ne parli con suo marito, evitando di accusarlo, insieme potrete valutare se ritenete più opportuno privilegiare la dimensione di coppia oppure quella individuale.
Di conseguenza potrà forse orientarsi più facilmente nella scelta del terapeuta.
A tal proposito Le consiglio la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
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Un'immagine più adatta mi sembra: non si può fare la frittata senza rompere le uova.
S'impara solo dagli sbagli. Uno dei problemi che riguarda molte persone è l'essere costantemente impegnati in una snervante lotta per non sbagliare, con se stessi e con il mondo. Per paura di sbagliare si evita di agire e si resta nel dubbio, e questo ha come conseguenza il far capire e imparare meno di quanto ci si meriterebbe.
Gentile Signora,
veramente fomidabile, Il suo modo di muoversi nello spazio non solo dialettico mostra e segnala che ogni tanto ci è dato incontrare una persona in linea con il dare-avere di non solo umana memoria. Mi verrebbe da dirle, sicuro che non mi fraintenda,
che ho come la sensazione che potrebbe farcela da sola-. In ogni caso, se dovesse trovare lo specialista giusto per lei con ogni probabilità riuscirà a trovare ciò che cerca. Mi pare, infatti, che non le manchi il necessario sia per fermarsi ed affrontare il leone e sia per portarlo a guinzaglio per le strade del mondo.
PS. Come già le ho riferito, è il terapeuta che guarisce non la tecnica. Per il resto, a volte S. Freud guariva in una seduta il paziente con solo una pacca sulla spalla.
Cordialità
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