Crisi di coppia
Gentili Dottori,
Sono un ragazzo di 26 anni e da 6 vivo una spelndida storia d'amore con la mia fidanzata.
Purtroppo da circa 2 mesi sembra essersi rotto qualcosa, la mia fidanzata è confusa, insicura e mi ha confessato di non essere più certa che io sia l'uomo giusto per Lei.
Abbiamo parlato molto, senza discussioni, ma da persone mature, e Lei ha cercato di farmi capire da cosa derivano i suoi dubbi/paure.
I primi segnali sono arrivati col suo cambiamento di lavoro, nuove responsabilità, nuove amicizie...da subito ha iniziato a lamentare un senso di oppressione, manifestandomi la sua voglia di indipendenza e la sua necessità di prendersi i suoi spazi con le nuove amiche. "Richieste" che sono state totalmente condivise ed appoggiate da me in quanto ho sempre reputato la vita di Lei carente in termini di relazioni personali ed amicizie.
A tal proposito intendo fare un piccolo preambolo sulla nostra storia. Ci siamo conosciuti durante il 2° anno di università ed abbiamo vissuto un anno di vero innamoramento e passione. Finita la laurea triennale il nostro rapporto ci ha spinti a proseguire gli studi assieme. Nessuno sarebbe riuscito a sopportare una storia a distanza ed è stata Lei a "sacrificarsi" seguendo me. Questo ci ha alla prima convivenza passata all'estero per un Master di specializzazione. Nonostante le "gufate" altrui la convivenza è stata superata a pieni voti e la cosa ci ha unito sempre più. Dopo il master è arrivato il lavoro, ed ancora è stata Lei a seguirmi in un altro stato. Dopo 2 anni all'estero la situazione ha iniziato ad essere più difficile, ci mancavano le amicizie e la famiglia ed entrambi abbiamo deciso di ritornare in Italia dove siamo andati nuovamente a convivere. Dopo circa 1 anno le cose tra noi andavano a gonfie vele, il lavoro anche ed abbiamo deciso di comprare casa.
A Gennaio 2012 ci siamo trasferiti e circa un mese dopo sono iniziati i primi problemi.
Oltre alla necessità di avere spazi propri e più indipendenza (anche per contrastare la quotidianeità che purtroppo esiste e ne siamo consapevoli) la sua nuova maturità e sicurezza acquisita con il nuovo lavoro l'ha portata a chiedersi se effettivamente le scelte importanti prese in passato fossero giuste e dettate dal vero amore, o semplicemente dettate dalla paura di staccarsi da me e non avere nessun altro (avendo tagliato i ponti a causa della nostra storia). Inoltre, lamenta una carenza di passione e attrazione fisica.
Lei mi dice che una parte di Lei vorrebbe continuare a stare con me e l'altra parte preferirebbe restare sola. Io sono disperato perchè in Lei vedevo la compagna di una vita, cerco di spiegarle che i suoi dubbi sono leciti e che in tutte le coppie purtoppo la passione diminuisce ma rimane il supporto, la fiducia, l'amore e le gioie dei figli. Purtroppo la convivenza non aiuta. Capisco che stare sola forse l'aiuterebbe a rendersi conto quanto io sia importante per Lei, ma l'idea di dividerci mi distrugge e spaventa. Come dovrei comportarmi?
Sono un ragazzo di 26 anni e da 6 vivo una spelndida storia d'amore con la mia fidanzata.
Purtroppo da circa 2 mesi sembra essersi rotto qualcosa, la mia fidanzata è confusa, insicura e mi ha confessato di non essere più certa che io sia l'uomo giusto per Lei.
Abbiamo parlato molto, senza discussioni, ma da persone mature, e Lei ha cercato di farmi capire da cosa derivano i suoi dubbi/paure.
I primi segnali sono arrivati col suo cambiamento di lavoro, nuove responsabilità, nuove amicizie...da subito ha iniziato a lamentare un senso di oppressione, manifestandomi la sua voglia di indipendenza e la sua necessità di prendersi i suoi spazi con le nuove amiche. "Richieste" che sono state totalmente condivise ed appoggiate da me in quanto ho sempre reputato la vita di Lei carente in termini di relazioni personali ed amicizie.
A tal proposito intendo fare un piccolo preambolo sulla nostra storia. Ci siamo conosciuti durante il 2° anno di università ed abbiamo vissuto un anno di vero innamoramento e passione. Finita la laurea triennale il nostro rapporto ci ha spinti a proseguire gli studi assieme. Nessuno sarebbe riuscito a sopportare una storia a distanza ed è stata Lei a "sacrificarsi" seguendo me. Questo ci ha alla prima convivenza passata all'estero per un Master di specializzazione. Nonostante le "gufate" altrui la convivenza è stata superata a pieni voti e la cosa ci ha unito sempre più. Dopo il master è arrivato il lavoro, ed ancora è stata Lei a seguirmi in un altro stato. Dopo 2 anni all'estero la situazione ha iniziato ad essere più difficile, ci mancavano le amicizie e la famiglia ed entrambi abbiamo deciso di ritornare in Italia dove siamo andati nuovamente a convivere. Dopo circa 1 anno le cose tra noi andavano a gonfie vele, il lavoro anche ed abbiamo deciso di comprare casa.
A Gennaio 2012 ci siamo trasferiti e circa un mese dopo sono iniziati i primi problemi.
Oltre alla necessità di avere spazi propri e più indipendenza (anche per contrastare la quotidianeità che purtroppo esiste e ne siamo consapevoli) la sua nuova maturità e sicurezza acquisita con il nuovo lavoro l'ha portata a chiedersi se effettivamente le scelte importanti prese in passato fossero giuste e dettate dal vero amore, o semplicemente dettate dalla paura di staccarsi da me e non avere nessun altro (avendo tagliato i ponti a causa della nostra storia). Inoltre, lamenta una carenza di passione e attrazione fisica.
Lei mi dice che una parte di Lei vorrebbe continuare a stare con me e l'altra parte preferirebbe restare sola. Io sono disperato perchè in Lei vedevo la compagna di una vita, cerco di spiegarle che i suoi dubbi sono leciti e che in tutte le coppie purtoppo la passione diminuisce ma rimane il supporto, la fiducia, l'amore e le gioie dei figli. Purtroppo la convivenza non aiuta. Capisco che stare sola forse l'aiuterebbe a rendersi conto quanto io sia importante per Lei, ma l'idea di dividerci mi distrugge e spaventa. Come dovrei comportarmi?
[#1]
(..) Lei ha cercato di farmi capire da cosa derivano i suoi dubbi/paure.
I primi segnali sono arrivati col suo cambiamento di lavoro, nuove responsabilità, nuove amicizie...da subito ha iniziato a lamentare un senso di oppressione, manifestandomi la sua voglia di indipendenza e la sua necessità di prendersi i suoi spazi con le nuove amiche.(..)
gentile ragazzo per esperienza posso dirle che certe motivazioni sono, per lo più, fittizie, il loro scopo è solo quello di supportare una decisione che, probabilmente, si sta già maturando. Senza attribuire responsabilità a nessuno l'amore può anche finire e bisogna scendere a patti con questa realtà.
oppressione e voglia di indipendenza non fanno cessare l'amore. Quindi altro c'è da cercare nella mente delle sua compagna. Ma se decisione è presa non si può fare più di tanto.
saluti
I primi segnali sono arrivati col suo cambiamento di lavoro, nuove responsabilità, nuove amicizie...da subito ha iniziato a lamentare un senso di oppressione, manifestandomi la sua voglia di indipendenza e la sua necessità di prendersi i suoi spazi con le nuove amiche.(..)
gentile ragazzo per esperienza posso dirle che certe motivazioni sono, per lo più, fittizie, il loro scopo è solo quello di supportare una decisione che, probabilmente, si sta già maturando. Senza attribuire responsabilità a nessuno l'amore può anche finire e bisogna scendere a patti con questa realtà.
oppressione e voglia di indipendenza non fanno cessare l'amore. Quindi altro c'è da cercare nella mente delle sua compagna. Ma se decisione è presa non si può fare più di tanto.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Caro Utente,
se ho capito bene i problemi sono emersi un mese dopo l'inizio della convevenza nella nuova casa che avete acquistato dopo essere tornati in Italia.
E' così?
La vostra storia è stata sicuramente intensa e "movimentata", visti tutti i cambiamenti che si sono susseguiti in pochi anni.
E' possibile che in questo momento, avendo acquisito una nuova stabilità, la sua ragazza si stia effettivamente domandando cosa vuole per la propria vita, se in precedenza non l'ha fatto più di tanto anche a causa dei molti cambiementi e trasferimenti.
Si può trattare di un momento di passagggio e di un disagio che rientrerà una volta che avrete stabilito una routine nella vostra nuova casa e nuova vita, ma potrebbe anche essersi instaurata una crisi più profonda, innescata proprio dal fatto che finalmente vi siete "fermati" e che la ragazza si è conseguentemente fermata a riflettere - oltre che a recuperare quello che le è mancato in precedenza (amicizie e interessi personali).
Non conoscendo nessuno dei due è davvero difficile dirle quale ipotesi sia più probabile e come potrebbe comportarsi.
Avete già tentato di chairire senza successo, e a questo punto può essere utile che chiediate una consulenza psicologica di coppia per gestire la situazione se non ci riuscite da soli.
Cosa ne dice?
se ho capito bene i problemi sono emersi un mese dopo l'inizio della convevenza nella nuova casa che avete acquistato dopo essere tornati in Italia.
E' così?
La vostra storia è stata sicuramente intensa e "movimentata", visti tutti i cambiamenti che si sono susseguiti in pochi anni.
E' possibile che in questo momento, avendo acquisito una nuova stabilità, la sua ragazza si stia effettivamente domandando cosa vuole per la propria vita, se in precedenza non l'ha fatto più di tanto anche a causa dei molti cambiementi e trasferimenti.
Si può trattare di un momento di passagggio e di un disagio che rientrerà una volta che avrete stabilito una routine nella vostra nuova casa e nuova vita, ma potrebbe anche essersi instaurata una crisi più profonda, innescata proprio dal fatto che finalmente vi siete "fermati" e che la ragazza si è conseguentemente fermata a riflettere - oltre che a recuperare quello che le è mancato in precedenza (amicizie e interessi personali).
Non conoscendo nessuno dei due è davvero difficile dirle quale ipotesi sia più probabile e come potrebbe comportarsi.
Avete già tentato di chairire senza successo, e a questo punto può essere utile che chiediate una consulenza psicologica di coppia per gestire la situazione se non ci riuscite da soli.
Cosa ne dice?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Ex utente
Gentile Dr. Armando De Vincentiis,
Innanzitutto La ringrazio per la pronta risposta. Concordo col dire che queste primi segnali siano stati il pretesto per poi parlare di cose più serie, ovvero il fatto di non sapere se le scelte fatte in precedenza (la convivenza, e gli spostamenti) fossero giuste o meno, o domandarsi se queste scelte siano state dettate da mancanze di alternatve o da vero amore.
Penso che Lei sia stata assolutamente trasparente e franca con me e credo che le motivazioni che mi ha esposto siano più che sufficienti per innescare e giustificare una crisi. Non penso pertanto ci sia "altro" sotto.
Rimane comunque il mio dubbio sul comportamento che dovrei tenere nei suoi confronti, dovrei concederle spazio e mantenere un atteggiamento più distaccato?
Ringrazinadola per l'aiuto Le porgo cordiali saluti.
Innanzitutto La ringrazio per la pronta risposta. Concordo col dire che queste primi segnali siano stati il pretesto per poi parlare di cose più serie, ovvero il fatto di non sapere se le scelte fatte in precedenza (la convivenza, e gli spostamenti) fossero giuste o meno, o domandarsi se queste scelte siano state dettate da mancanze di alternatve o da vero amore.
Penso che Lei sia stata assolutamente trasparente e franca con me e credo che le motivazioni che mi ha esposto siano più che sufficienti per innescare e giustificare una crisi. Non penso pertanto ci sia "altro" sotto.
Rimane comunque il mio dubbio sul comportamento che dovrei tenere nei suoi confronti, dovrei concederle spazio e mantenere un atteggiamento più distaccato?
Ringrazinadola per l'aiuto Le porgo cordiali saluti.
[#4]
Anche in base alla mia esperienza, purtroppo, argomenti simili si tirano fuori per non far troppo male a colui di cui un tempo si è stati innamorati, nel momento in cui la decisione di rompere è già stata maturata o è in via di maturazione. Si cerca di far sì che l'altro ci arrivi da solo, senza dirlo esplicitamente.
Probabilmente le conviene prendere in considerazione anche questa possibilità, oltre al chiedersi (e chiederci) qual è il modo migliore di comportarsi. Altrimenti rischia di perpetuare un'illusione che potrebbe farle ancora più male in futuro.
Probabilmente le conviene prendere in considerazione anche questa possibilità, oltre al chiedersi (e chiederci) qual è il modo migliore di comportarsi. Altrimenti rischia di perpetuare un'illusione che potrebbe farle ancora più male in futuro.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Ex utente
Gentile Dott.ssa Massaro,
Grazie per la Sua cortese risposta. Mi trova in totale accordo con tutto quanto sostiene.
Purtroppo credo che la crisi che si è innescata sia profonda e maturata razionalmente. Come le spiegavo la mia ragazza è una nuova persona, e devo dire una persona migliore, più sicura, equilibrata e determinata. Fino a poco tempo fa il rapporto che Lei aveva nei miei confronti era qualcosa di "morboso" (in senso positivo), tutto gravitava intorno a me, e mai avrei pensato che qualcosa potesse minare il nostro rapporto. Non ho mai dubitato dei suoi sentimenti per me, ed ero certo che mi amasse alla follia. Nonostante Lei sia una ragazza bellissima, l'insicurezza è sempre stata sua nemica, e l'ha portata ad essere molto gelosa.
Io non voglio essere ipocrita, ed ammetto che questa situazione mi abbia portato col tempo a darla per scontata e a trascurarla. Ora le attenzioni dei colleghi, e le nuove amiche l'hanno fatta rinascere riportandola e com'era 6 anni fa. Di queste cose abbiamo parlato a lungo e con serenità, senza mai alzare la voce e con il massimo rispetto.
Io ho fatto di tutto per dimostrarle che la amo e che voglio che sia Lei al fianco per il resto della mia vita. Le ho spiegato le mie ragioni, le ho illustrato quanto siamo e quanto siamo stati bene insieme. Purtroppo devo ammettere che ritrovare la passionie di un tempo è praticamente impossibile, ma creo che questo sia un problema di tutte le coppie. Come le dicevo cerco di farle capire che la vita di coppia ha un ciclo. Si inizia con la passione per poi passare ad altro: amore, fiducia, stima, supporto per poi passare a nuove gioie quali i figli.
Per quanto riguarda la consulenza penso sia una buona idea, ma non credo che Lei sia pronta, e tempo che proponendole una cosa simili la situazione non possa che peggiorare.
Torno a chiedere consiglio sull'atteggiamento da tenere...Per quello che ho potuto percepire le vorrebbe essere lasciata sola, in modo tale da poter riflettere, ma inevitabilmente la convivenza rende la cosa molto difficile e per quanto mi impegni non farei altro che baciarla, abbracciarl e prendermi cura di lei. Anche perchè parte di questi atteggiamento sono ricambiati da Lei.
Attendo un suo consiglio.
Grazie mille
Grazie per la Sua cortese risposta. Mi trova in totale accordo con tutto quanto sostiene.
Purtroppo credo che la crisi che si è innescata sia profonda e maturata razionalmente. Come le spiegavo la mia ragazza è una nuova persona, e devo dire una persona migliore, più sicura, equilibrata e determinata. Fino a poco tempo fa il rapporto che Lei aveva nei miei confronti era qualcosa di "morboso" (in senso positivo), tutto gravitava intorno a me, e mai avrei pensato che qualcosa potesse minare il nostro rapporto. Non ho mai dubitato dei suoi sentimenti per me, ed ero certo che mi amasse alla follia. Nonostante Lei sia una ragazza bellissima, l'insicurezza è sempre stata sua nemica, e l'ha portata ad essere molto gelosa.
Io non voglio essere ipocrita, ed ammetto che questa situazione mi abbia portato col tempo a darla per scontata e a trascurarla. Ora le attenzioni dei colleghi, e le nuove amiche l'hanno fatta rinascere riportandola e com'era 6 anni fa. Di queste cose abbiamo parlato a lungo e con serenità, senza mai alzare la voce e con il massimo rispetto.
Io ho fatto di tutto per dimostrarle che la amo e che voglio che sia Lei al fianco per il resto della mia vita. Le ho spiegato le mie ragioni, le ho illustrato quanto siamo e quanto siamo stati bene insieme. Purtroppo devo ammettere che ritrovare la passionie di un tempo è praticamente impossibile, ma creo che questo sia un problema di tutte le coppie. Come le dicevo cerco di farle capire che la vita di coppia ha un ciclo. Si inizia con la passione per poi passare ad altro: amore, fiducia, stima, supporto per poi passare a nuove gioie quali i figli.
Per quanto riguarda la consulenza penso sia una buona idea, ma non credo che Lei sia pronta, e tempo che proponendole una cosa simili la situazione non possa che peggiorare.
Torno a chiedere consiglio sull'atteggiamento da tenere...Per quello che ho potuto percepire le vorrebbe essere lasciata sola, in modo tale da poter riflettere, ma inevitabilmente la convivenza rende la cosa molto difficile e per quanto mi impegni non farei altro che baciarla, abbracciarl e prendermi cura di lei. Anche perchè parte di questi atteggiamento sono ricambiati da Lei.
Attendo un suo consiglio.
Grazie mille
[#6]
Caro giovanotto, penso che la vostra storia , così movimentata ,insieme ai tratti di personalità iniziali della ragazza così adorante e anche insicura, sia stata rassicurante per lei fin troppo.
Adesso questa ragazza ha una diversa situazione lavorativa, più soldi, è più sicura e vuole ancora l'amore passione.
Non la trattiene, ora, col discorso dei figli , della stima e della fiducia!
Devo dirle che alle " pause di riflessione" credo poco, però è forse meglio interrompere la convivenza per verificare..
Purtroppo si cresce e si cambia, non sempre con lo stesso passo..e si rischia di perdersi..
Sono , ahimè, tappe evolutive e fanno male lo so..
Provi ad inventarsi qualche colpo d'ala, magari..
Adesso questa ragazza ha una diversa situazione lavorativa, più soldi, è più sicura e vuole ancora l'amore passione.
Non la trattiene, ora, col discorso dei figli , della stima e della fiducia!
Devo dirle che alle " pause di riflessione" credo poco, però è forse meglio interrompere la convivenza per verificare..
Purtroppo si cresce e si cambia, non sempre con lo stesso passo..e si rischia di perdersi..
Sono , ahimè, tappe evolutive e fanno male lo so..
Provi ad inventarsi qualche colpo d'ala, magari..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#7]
"Per quello che ho potuto percepire le vorrebbe essere lasciata sola, in modo tale da poter riflettere, ma inevitabilmente la convivenza rende la cosa molto difficile"
Secondo me potrebbe chiederle espressamente cosa si aspetta da lei, per evitare di basarsi su percezioni che possono essere sbagliate.
Credo che metterle pressione sarebbe in ogni caso un errore e che per stabilire come sia meglio comportarsi sia necessario interpellarla e chiederle apertamente se preferisce essere lasciata un po' tranquilla a riflettere.
Considerando comunque che siete molto giovani penso che questo genere di discorsi sia allo stesso tempo eccessivo e anche poco lusinghiero per la ragazza:
"Purtroppo devo ammettere che ritrovare la passione di un tempo è praticamente impossibile. [...] Cerco di farle capire che la vita di coppia ha un ciclo."
Considerando che lei ammette di averla trascurata e di aver dato per scontata il vostro rapporto vorrei chiederle se è sicuro che la situazione le vada bene e se sta convintamente pensando di mettere su famiglia con lei perchè è quello che vuole, o se invece sta dando in qualche misura per scontato anche questo possibile epilogo.
Secondo me potrebbe chiederle espressamente cosa si aspetta da lei, per evitare di basarsi su percezioni che possono essere sbagliate.
Credo che metterle pressione sarebbe in ogni caso un errore e che per stabilire come sia meglio comportarsi sia necessario interpellarla e chiederle apertamente se preferisce essere lasciata un po' tranquilla a riflettere.
Considerando comunque che siete molto giovani penso che questo genere di discorsi sia allo stesso tempo eccessivo e anche poco lusinghiero per la ragazza:
"Purtroppo devo ammettere che ritrovare la passione di un tempo è praticamente impossibile. [...] Cerco di farle capire che la vita di coppia ha un ciclo."
Considerando che lei ammette di averla trascurata e di aver dato per scontata il vostro rapporto vorrei chiederle se è sicuro che la situazione le vada bene e se sta convintamente pensando di mettere su famiglia con lei perchè è quello che vuole, o se invece sta dando in qualche misura per scontato anche questo possibile epilogo.
[#8]
Ex utente
Buongiorno a tutti,
Ieri è stata una giornata difficile. Dopo l'ennesimo chiarimento, Lei è finalmente riuscita a dirmi quello che si teneva dentro: ovvero che per come si sono messe le cose non pensa che attualmente io sia la persona con cui vuole stare.
Non fraintendetemi quando dico finalmente, la cosa mi distrugge, ho una morsa allo stomaco che non riesco a descrivere, ma al contempo mi sento sollevato...in quanto credo che protrarre per settimane, forse mesi, una relazione in crisi non faccia altro che portare due persone a litigare e forse a odiarsi.
Pertanto abbiamo deciso di comune accordo di prenderci qualche settimana per pensare (io andro' da un amico), entrambi sperando che la lontananza aiuti a fare chiarezza.
Entrambi abbiamo passato la notte insonne, e questa mattina, quando i nostri sguardi si sono incrociati, ci siamo abbracciati e siamo scoppiati entrambi a piangere. L'idea di separarci ci spaventa e ci fa male, anzi malissimo. Lei dice dice che l'affetto che prova per me è il sentimento più grande che abbiam mai sperimentato, inutile dire che da parte mia questo sentimento è reciproco, ma sento di poterlo chiamare amore e non affetto.
Ci siamo giurati di essere leali, di supportarci l'uno con l'altro durante la "separazione", e mi ha confessato di sperare che le cose si risolvano. Come si dice la lontananza accende i fuochi grandi e spegne i piccoli. Non ci resta che aspettare.
Io però sono in difficoltà, mi sento debole, non pensavo avrei mai sofferto tanto nella mia vita, e mi sono riscoperto molto più emotivo e sensibile di quanto pensassi. Veder coppie, o anche solo accennare al problema con i miei amici, mi porta a ripensare al passato, alla nostra felicità portandomi inevitabilmente a uno stato di profonda depressione. Cosa posso fare? Esistono antidepressivi naturali?
Grazie mille e cordiali saluti
Ieri è stata una giornata difficile. Dopo l'ennesimo chiarimento, Lei è finalmente riuscita a dirmi quello che si teneva dentro: ovvero che per come si sono messe le cose non pensa che attualmente io sia la persona con cui vuole stare.
Non fraintendetemi quando dico finalmente, la cosa mi distrugge, ho una morsa allo stomaco che non riesco a descrivere, ma al contempo mi sento sollevato...in quanto credo che protrarre per settimane, forse mesi, una relazione in crisi non faccia altro che portare due persone a litigare e forse a odiarsi.
Pertanto abbiamo deciso di comune accordo di prenderci qualche settimana per pensare (io andro' da un amico), entrambi sperando che la lontananza aiuti a fare chiarezza.
Entrambi abbiamo passato la notte insonne, e questa mattina, quando i nostri sguardi si sono incrociati, ci siamo abbracciati e siamo scoppiati entrambi a piangere. L'idea di separarci ci spaventa e ci fa male, anzi malissimo. Lei dice dice che l'affetto che prova per me è il sentimento più grande che abbiam mai sperimentato, inutile dire che da parte mia questo sentimento è reciproco, ma sento di poterlo chiamare amore e non affetto.
Ci siamo giurati di essere leali, di supportarci l'uno con l'altro durante la "separazione", e mi ha confessato di sperare che le cose si risolvano. Come si dice la lontananza accende i fuochi grandi e spegne i piccoli. Non ci resta che aspettare.
Io però sono in difficoltà, mi sento debole, non pensavo avrei mai sofferto tanto nella mia vita, e mi sono riscoperto molto più emotivo e sensibile di quanto pensassi. Veder coppie, o anche solo accennare al problema con i miei amici, mi porta a ripensare al passato, alla nostra felicità portandomi inevitabilmente a uno stato di profonda depressione. Cosa posso fare? Esistono antidepressivi naturali?
Grazie mille e cordiali saluti
[#9]
>>> la lontananza accende i fuochi grandi e spegne i piccoli
>>>
I cosiddetti periodi di riflessione non sempre risolvono le crisi, ma a volte possono aiutare a capire meglio ciò che si vuole. Questo vale soprattutto per la ragazza, dato che lei (che ci scrive) mi pare abbia ben chiaro in mente che non avrebbe voluto perderla.
Perciò un periodo di separazione potrebbe servire a dirimere la questione, in un modo o nell'altro. Nel frattempo però eviti di ripiegarsi su se stesso e resti aperto alle possibilità. Vada avanti con la sua vita e cerchi di non evitare le sue occupazioni abituali, serviranno a tenerla ancorata per terra.
>>> Esistono antidepressivi naturali?
>>>
Naturale è già la situazione che, purtroppo, si sta trovando a dover attraversare. I rovesci relazionali fanno parte della vita. Se però sente di non riuscire a trovare da solo la forza di superarla, si rivolga a un professionista. Da qui non possiamo fare prescrizioni né dare indicazioni terapeutiche di alcun tipo.
>>>
I cosiddetti periodi di riflessione non sempre risolvono le crisi, ma a volte possono aiutare a capire meglio ciò che si vuole. Questo vale soprattutto per la ragazza, dato che lei (che ci scrive) mi pare abbia ben chiaro in mente che non avrebbe voluto perderla.
Perciò un periodo di separazione potrebbe servire a dirimere la questione, in un modo o nell'altro. Nel frattempo però eviti di ripiegarsi su se stesso e resti aperto alle possibilità. Vada avanti con la sua vita e cerchi di non evitare le sue occupazioni abituali, serviranno a tenerla ancorata per terra.
>>> Esistono antidepressivi naturali?
>>>
Naturale è già la situazione che, purtroppo, si sta trovando a dover attraversare. I rovesci relazionali fanno parte della vita. Se però sente di non riuscire a trovare da solo la forza di superarla, si rivolga a un professionista. Da qui non possiamo fare prescrizioni né dare indicazioni terapeutiche di alcun tipo.
[#10]
Ex utente
Gentile Dott.Santonocito,
La ringrazio per i consigli e capisco non possa dare indicazioni terapeutiche online.
Fortunatamente credo di poter superare la situazione con le mie forze, capisco che la vita va avanti, e sinceramente non penso di necessitare di farmaci.
Però, come la valeriana come so che le tisane di Valeriana e Mellisa possano aiutarmi a conciliare il sonno in questo periodo difficile, pensavo ci fosse qualcosa di altrettanto leggero che mi autasse a darmi una scossa.
Ne approfitto per un ultimo consiglio: crede sia il timing giusto per provare a chiedere alla mia ragazza di affidarsi ad uno specilista per risolvere la nostra crisi?
Io credo sia meglio aspettare e vedere i risultati della "separazione", per come stanno ora le cose credo che l'aiuto di un consulente di coppia la porterebbe a sentirsi ancora più oppressa, in colpa e soffocata, che ne pensa?
Grazie ancora
La ringrazio per i consigli e capisco non possa dare indicazioni terapeutiche online.
Fortunatamente credo di poter superare la situazione con le mie forze, capisco che la vita va avanti, e sinceramente non penso di necessitare di farmaci.
Però, come la valeriana come so che le tisane di Valeriana e Mellisa possano aiutarmi a conciliare il sonno in questo periodo difficile, pensavo ci fosse qualcosa di altrettanto leggero che mi autasse a darmi una scossa.
Ne approfitto per un ultimo consiglio: crede sia il timing giusto per provare a chiedere alla mia ragazza di affidarsi ad uno specilista per risolvere la nostra crisi?
Io credo sia meglio aspettare e vedere i risultati della "separazione", per come stanno ora le cose credo che l'aiuto di un consulente di coppia la porterebbe a sentirsi ancora più oppressa, in colpa e soffocata, che ne pensa?
Grazie ancora
[#11]
Chieda al suo medico, saprà proporle lui qualcosa.
>>> crede sia il timing giusto per provare a chiedere alla mia ragazza di affidarsi ad uno specilista per risolvere la nostra crisi?
>>>
Sarebbe inopportuno, forse addirittura controproducente. È probabilmente giusta la sua sensazione che insistere, a questo punto, verrebbe percepito dalla ragazza come soffocante. E quindi la farebbe allontanare ancora di più.
Avete preso la decisione di stare per un po' separati, la accetti con coraggio. Come si dice: se son rose fioriranno.
>>> crede sia il timing giusto per provare a chiedere alla mia ragazza di affidarsi ad uno specilista per risolvere la nostra crisi?
>>>
Sarebbe inopportuno, forse addirittura controproducente. È probabilmente giusta la sua sensazione che insistere, a questo punto, verrebbe percepito dalla ragazza come soffocante. E quindi la farebbe allontanare ancora di più.
Avete preso la decisione di stare per un po' separati, la accetti con coraggio. Come si dice: se son rose fioriranno.
[#13]
Adesso quanto meno la situazione si è chiarita, e concordo sicuramente anch'io sul fatto che non sarebbe produttivo pensare ad una consulenza di coppia quando la ragazza è stata piuttosto esplicita su quello che (non) vuole e che sente ora.
"Io però sono in difficoltà, mi sento debole, non pensavo avrei mai sofferto tanto nella mia vita, e mi sono riscoperto molto più emotivo e sensibile di quanto pensassi"
E' normale che lei stia male, soprattutto perchè il fatto è appena accaduto.
Veda come va nei prossimi giorni e settimane, e nel caso in cui non riuscisse a superare l'impasse potrà sempre chiedere aiuto ad uno psicologo anche di persona.
"Io però sono in difficoltà, mi sento debole, non pensavo avrei mai sofferto tanto nella mia vita, e mi sono riscoperto molto più emotivo e sensibile di quanto pensassi"
E' normale che lei stia male, soprattutto perchè il fatto è appena accaduto.
Veda come va nei prossimi giorni e settimane, e nel caso in cui non riuscisse a superare l'impasse potrà sempre chiedere aiuto ad uno psicologo anche di persona.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 5.6k visite dal 02/04/2012.
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