Masochismo sessuale
Gentili dottori,
scrivo per un problema molto intimo e delicato inerente la mia vita sessuale.Sono una ragazza di 26anni e da qualche anno ho scoperto una particolare inclinazione nella mia vita sessuale.Già nelle mie prime esperienze sessuali provavo una forte eccitazione al pensiero che chi mi stesse toccando stesse "abusando" di me Mi piaceva rimanere ferma, pormi in uan posizione passiva mentre venivo sfiorata, accarezzata, palpata.Comunque qualche anno fa ho avuto una storia con un certo ragazzo.Con lui si è concretizzata forse la mia prima esperienza masochista. Difatti dominava sempre lui nei nostri rapporti sessuali e poi una volta gli ho permesso o forse richiesto di entrare l'intera mano nella mia vagina.Non ho mai ripetuto un'esperienza simile anche perchè tornando a casa ho visto che mi era uscito un po' di sangue e ho provato quasi un senso di panico....Andando oltre ... Dopo questa triste storia ho avuto una relazione, durata circa un anno e mezzo con un uomo molto più grande di me.Uno psicoanalista che si è innamorato follemente di me e mi ha amata tanto. Io mi sono lasciata coinvolgere pur vivendo questo rapporto sempre con una certa ambiguità: ero diventata quasi dipendente da lui e a volte mi sentivo prigioniera di tutte le sue attenzioni e nello stesso tempo ero costretta a nascondere la mia storia (la mia famiglia non l' avrebbe mai accettata).Ma forse in primo luogo ero io a non accettarla .Ad ogni modo a lui ho confidato ogni cosa di me: anche le mie fantasie masochiste, che nella mia mente prendevano sempre più colore e spazio,Gli ho chiesto di essere legata, punita e lui mi ha accontentata pur non provando piacere nel farlo ma solo per farmi contenta.Comunque ogni volta che avevo un rapporto con lui non riuscivo a non pensare che un uomo più grande se ne stesse approfittando di me: era quest'idea che fondamentalmente mi eccitava.Le fantasie nella mia mente, nel corso del tempo sono diventate però sempre più spinte.Le mie fantasie prevedono scene di vera violenza e sottomissione, schiavitù e annullmaneto totale di me.Nella reltà però queste cose non vorrei mai realizzarle, perchè veramente mi spaventanoe mi sdegnano troppo. E poi Ho paura che stiano monopolizzando la mia vita sessuale. Adesso in effetti ho un ragazzo, che amo tanto e anche lui mi ama tantissimo. Sessualmente ho subito compreso che ha qualche inclinazione al dominio.La cosa non mi è dispiaciuta affatto e gli ho rivelato anche le mie fantasie. Viviamo il sesso in modo ludico.Lui non mi ha mai fatto male: sa che mi piace ricevere ordini e giocare a fare la sua schiava. Il problema è che adesso spesso mi succede che dopo aver messo in atto qualche fantasia masochista ( ed è spesso l'unico modo in cui mi eccito) sia durante la masturbazione sia durante un rapporto, poi provo un'angoscia insopportabile.So che il mio problema non può essere risolto senza un approfondimento con uno specialista, ma vorrei ugualmente un consiglio se possibile. Grazie davvero
scrivo per un problema molto intimo e delicato inerente la mia vita sessuale.Sono una ragazza di 26anni e da qualche anno ho scoperto una particolare inclinazione nella mia vita sessuale.Già nelle mie prime esperienze sessuali provavo una forte eccitazione al pensiero che chi mi stesse toccando stesse "abusando" di me Mi piaceva rimanere ferma, pormi in uan posizione passiva mentre venivo sfiorata, accarezzata, palpata.Comunque qualche anno fa ho avuto una storia con un certo ragazzo.Con lui si è concretizzata forse la mia prima esperienza masochista. Difatti dominava sempre lui nei nostri rapporti sessuali e poi una volta gli ho permesso o forse richiesto di entrare l'intera mano nella mia vagina.Non ho mai ripetuto un'esperienza simile anche perchè tornando a casa ho visto che mi era uscito un po' di sangue e ho provato quasi un senso di panico....Andando oltre ... Dopo questa triste storia ho avuto una relazione, durata circa un anno e mezzo con un uomo molto più grande di me.Uno psicoanalista che si è innamorato follemente di me e mi ha amata tanto. Io mi sono lasciata coinvolgere pur vivendo questo rapporto sempre con una certa ambiguità: ero diventata quasi dipendente da lui e a volte mi sentivo prigioniera di tutte le sue attenzioni e nello stesso tempo ero costretta a nascondere la mia storia (la mia famiglia non l' avrebbe mai accettata).Ma forse in primo luogo ero io a non accettarla .Ad ogni modo a lui ho confidato ogni cosa di me: anche le mie fantasie masochiste, che nella mia mente prendevano sempre più colore e spazio,Gli ho chiesto di essere legata, punita e lui mi ha accontentata pur non provando piacere nel farlo ma solo per farmi contenta.Comunque ogni volta che avevo un rapporto con lui non riuscivo a non pensare che un uomo più grande se ne stesse approfittando di me: era quest'idea che fondamentalmente mi eccitava.Le fantasie nella mia mente, nel corso del tempo sono diventate però sempre più spinte.Le mie fantasie prevedono scene di vera violenza e sottomissione, schiavitù e annullmaneto totale di me.Nella reltà però queste cose non vorrei mai realizzarle, perchè veramente mi spaventanoe mi sdegnano troppo. E poi Ho paura che stiano monopolizzando la mia vita sessuale. Adesso in effetti ho un ragazzo, che amo tanto e anche lui mi ama tantissimo. Sessualmente ho subito compreso che ha qualche inclinazione al dominio.La cosa non mi è dispiaciuta affatto e gli ho rivelato anche le mie fantasie. Viviamo il sesso in modo ludico.Lui non mi ha mai fatto male: sa che mi piace ricevere ordini e giocare a fare la sua schiava. Il problema è che adesso spesso mi succede che dopo aver messo in atto qualche fantasia masochista ( ed è spesso l'unico modo in cui mi eccito) sia durante la masturbazione sia durante un rapporto, poi provo un'angoscia insopportabile.So che il mio problema non può essere risolto senza un approfondimento con uno specialista, ma vorrei ugualmente un consiglio se possibile. Grazie davvero
[#1]
Gentile Utente,
Ha detto bene, l' aiuto di uno specialista sarebbe auspicabile.
Il masochismo sessuale, cosi' come le altre parafilie, se creano disagio ed angoscia in chi le sperimenta, significa che sono ego-distoniche, cioe' non in sontonia con il so io, per tal motivo andrebbero analizzate
Le allego, qualche mio articolo, per approfondimenti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1486-sessualita-malata-le-parafilie-o-perversioni-sessuali.html
Ha detto bene, l' aiuto di uno specialista sarebbe auspicabile.
Il masochismo sessuale, cosi' come le altre parafilie, se creano disagio ed angoscia in chi le sperimenta, significa che sono ego-distoniche, cioe' non in sontonia con il so io, per tal motivo andrebbero analizzate
Le allego, qualche mio articolo, per approfondimenti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1486-sessualita-malata-le-parafilie-o-perversioni-sessuali.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
L'angoscia che sente ora, cioè il problema per cui ha bisogno di aiuto, secondo lei assomiglia più a un senso di mancanza delle esperienze dure e meno amorevoli, che ha avuto prima del suo attuale ragazzo, oppure assomiglia più a un senso di colpa, per sentirsi suo malgrado costretta a ricorrere alla sottomissione per provare piacere?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Utente
Premetto di aver sofferto tanto..ma veramente tanto per le mie storie passate. Con il mio attuale ragazzo vivo una bella storia d'amore basata sul rispetto, l'amicizia, l'affetto e la stima reciproca. Perciò adesso sono serena e non penso più al passato. L'ultima volta che ho provato angoscia, cioè ieri dopo un rapporto sessuale che ha avuto come preliminare uno scenario sadomasochistico, ho sentito quasi un nodo alla gola.Specifico:l'angoscia non mi ha colto dopo il rapporto sessuale ma dopo il preliminare. Da li infatti ho annullato il "gioco" facendo capire lui che volevo carezze non più ordini. Non ho avuto comunque voglia di dire a lui quello che avevo sentito perchè...penso ci sarebbe rimasto male..non so . Io non so definire bene cosa sento, a volte è disgusto dopo che ho immaginato una scena molto spinta in cui sono totalmente dominata e maltrattata da uomini-padroni..disgusto che cerco di scacciare via. A volte è come se dopo aver avuto una fantasia di sottomissione e umiliazione poi mi sentissi davvero umiliata e ferita. A volte è come se avessi paura di venire distrutta, anche se le mie fantasie non si basano tanto sulla violenza fisica quanto sulla sottomissione.
[#4]
Se ritiene di poter dire che, rispetto alle storie tormentate che ha avuto in passato, la relazione in cui è adesso è più "sana" e "normale" (virgolette d'obbligo) forse ha fatto progressi, nel frattempo.
Forse, sta davvero riuscendo a scrollarsi di dosso un istinto un po' selvaggio e adolescenziale che si è portata dietro per tanto tempo. Forse, però, non ci sta riuscendo in modo completo da sola, può darsi che un consulto specialistico possa aiutarla a progredire più in fretta.
Forse, sta davvero riuscendo a scrollarsi di dosso un istinto un po' selvaggio e adolescenziale che si è portata dietro per tanto tempo. Forse, però, non ci sta riuscendo in modo completo da sola, può darsi che un consulto specialistico possa aiutarla a progredire più in fretta.
[#5]
Utente
Gentilissimi dottori,
mi avete dato spunti interessanti per riflettere sul mio problema. E in quanto ai vostri consigli sono perfettamente d'accordo con voi: mi sentirei davvero pronta per iniziare un percorso di psicoterapia e conoscenza su me stessa. Purtroppo, però, per ragioni economiche, non posso permettermi di rivolgermi ad uno psicoterapeuta. MI sto appena laureando e al momento non sono dunque indipendente, da un punto di vista economico, dalla mia famiglia. Anni fa poiché le mie ansie sfociavano abbastanza spesso in comportamenti autodistruttivi mi sentii spinta a chiedere aiuto. Mi sono rivolta ad un centro di salute mentale, ma attraversare la ASL, spiegare i miei motivi del consulto all'accettazione, trovarmi dentro un ospedale in cui francamente mi sentivo fuori posto è stata davvero dura. Così non sono riuscita ad andare oltre due colloqui entro quella struttura con una dottoressa(credo fosse una psichiatra) con la quale non riuscivo per altro ad aprirmi e sentirmi a mio agio. A dire il vero, adesso, non so proprio cosa fare. Sono uscita fuori da un bel po' di problemi inerenti ad un'adolescenza e a un post adolescenza (un po' prolungata nel tempo) in cui hanno predominato alcool, diete massacranti e incontri sbagliati. Adesso tutto questo fa parte del passato ma c'è questo problema che in qualche modo mi tormenta...Io vorrei vivere in modo libero e sano la mia sessualità, non sentirmi costretta a ..prendere delle parti, soffrire, avere paura per avere un orgasmo e soprattutto poi sentirmi male. Sono convinta che dentro me tanti nodi ancora devono essere sciolti.E sento quest'esigenza così intensamente e profondamente che ...a volte mi deprimo un po' lasciando scorrere i giorni come se niente fosse. Comunque sia vi ringrazio davvero per la vostra attenzione. Spero di poter trovare le risorse e il modo un giorno(non troppo lontano) per risolvere i miei problemi.
mi avete dato spunti interessanti per riflettere sul mio problema. E in quanto ai vostri consigli sono perfettamente d'accordo con voi: mi sentirei davvero pronta per iniziare un percorso di psicoterapia e conoscenza su me stessa. Purtroppo, però, per ragioni economiche, non posso permettermi di rivolgermi ad uno psicoterapeuta. MI sto appena laureando e al momento non sono dunque indipendente, da un punto di vista economico, dalla mia famiglia. Anni fa poiché le mie ansie sfociavano abbastanza spesso in comportamenti autodistruttivi mi sentii spinta a chiedere aiuto. Mi sono rivolta ad un centro di salute mentale, ma attraversare la ASL, spiegare i miei motivi del consulto all'accettazione, trovarmi dentro un ospedale in cui francamente mi sentivo fuori posto è stata davvero dura. Così non sono riuscita ad andare oltre due colloqui entro quella struttura con una dottoressa(credo fosse una psichiatra) con la quale non riuscivo per altro ad aprirmi e sentirmi a mio agio. A dire il vero, adesso, non so proprio cosa fare. Sono uscita fuori da un bel po' di problemi inerenti ad un'adolescenza e a un post adolescenza (un po' prolungata nel tempo) in cui hanno predominato alcool, diete massacranti e incontri sbagliati. Adesso tutto questo fa parte del passato ma c'è questo problema che in qualche modo mi tormenta...Io vorrei vivere in modo libero e sano la mia sessualità, non sentirmi costretta a ..prendere delle parti, soffrire, avere paura per avere un orgasmo e soprattutto poi sentirmi male. Sono convinta che dentro me tanti nodi ancora devono essere sciolti.E sento quest'esigenza così intensamente e profondamente che ...a volte mi deprimo un po' lasciando scorrere i giorni come se niente fosse. Comunque sia vi ringrazio davvero per la vostra attenzione. Spero di poter trovare le risorse e il modo un giorno(non troppo lontano) per risolvere i miei problemi.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 18.8k visite dal 30/03/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.