La mia amica si sta comportando davvero male
gentili dottori, sono una donna di quasi 30 anni, vi scrivo perchè non so più gestire il rapporto con un' amica che credevo molto cara. ci siamo conosciute all'università, ci siamo anche fidanzate nello stesso periodo. nonostante lei sia un anno più grande io mi sono laureata con un anno di anticipo e prendendo un voto molto più alto...dico questo perchè questo è stato il 1' elemento che mi ha fatto iniziare a capire che il suo non era un vero affetto nei miei confronti...infatti il giorno della mia festa di laurea non sembrava particolarmente contenta, ma non ci feci caso allora. lei poi si è iscritta alla specialistica io invece decisi di sposarmi. altro fatto strano, quando si è laureata lei tra tutte le copisterie della mia città è andata dalla mia stessa copisteria e si è fatta rilegare la tesi in maniera identica a me, senza dirmi nulla. non solo ma quando le hanno dato il voto più basso del mio ci è rimasta malissimo. veniamo al mio matrimonio; quando io ho annunciato il mio matrimonio alla mie amiche anche lei ha iniziato a dire che si sarebbe sposata lo stesso anno e nello stesso periodo. io ero felicissima per lei, ma lei non sembrava esserlo per me. poi si è sposata 2 anni dopo. dopo 6 mesi dal mio matrimonio sono rimasta incinta e ho avuto una bellissima bimba, non vi dico come si è comportata lei quando mi è venuta a trovare dopo il parto!!!! non ha minimamente calcolato mia figlia, è stata di una freddezza spaventosa, non ha mangiato nulla, dicendo che da li a pochi mesi si sarebbe sposata anche lei e che ci teneva alla linea. finalmente è arrivato il suo matrimonio.io ero felice per lei e quando le ho portato il regalo a casa ho dovuto sorbirmi lei e sua madre che elogiavano la villa dove lei sarebbe andata a vivere con il suo ricco marito!!! capivo che per lei era come se fosse arrivato il momento della rivincita su di me! la cosa strana è che io comunque io non mi sono mai vantata verso di lei! il giorno della cerimonia mi ha quasi ignorata, addirittura quando sono andata via mi ha salutato freddamente dicendo che era impegnata. devo dire che ci sono rimasta molto male. dopo il matrimonio neanche una cartolina dal viaggio di nozze, io invece l'aveva scritta a lei! lei è praticamente rimasta incinta subito (anche in questo caso secondo me ha voluto battermi sul tempo) e allo scadere dei tre mesi me l'ha subito fatto sapere vantandosi che il suo però sarebbe stato un maschio, non solo ma tra tutte le ginecologhe ha scelto la mia, facendo finta di niente però, senza ringraziarmi per il suggerimento. ora sta per partorire, non si è fatta più sentire, a natale io lei mandai un sms di auguri e lei mi rispose dopo tanto molto freddamente. tempo fa le scrissi per sapere come stava e non ho avuto risposta. non so che fare, se andare a trovarla o no! non sopporto questa amicizia/ gara. mi stressa parecchio e mi disgusta! sto soffrendo tanto! secondo me adesso cercherà di rimanere incinta di nuovo per fare prima di me. vi ringrazio tanto!
[#1]
Gentilissima,
forse è giunto il momento di rendersi conto fino in fondo del tipo di rapporto che ha con questa persona, del suo ruolo in tutto ciò e di quali conseguenze vale o non vale la pena di sopportare per continuare ad avere a che fare con lei.
Il fatto che lei ci dica questo:
"la cosa strana è che io comunque io non mi sono mai vantata verso di lei! "
non ha alcuna importanza, perchè l'invidia è negli occhi di chi guarda e non sempre è possibile disinnescare ciò che la scatena.
Creare un rapporto sinceramente amichevole con una persona insicura che si sente costantemente in competizione non è generalmente possibile, perchè l'invidia che una persona di questo tipo prova scaturisce da aspetti profondamete radicati nella sua personalità .
L'unica cosa che è possibile fare è proteggersi dai rapporti come quello che ci ha descritto, e che oggi la porta a dire:
"non sopporto questa amicizia/ gara. mi stressa parecchio e mi disgusta! sto soffrendo tanto!".
Le chiedo però perchè tiene tanto a conservare un legame con una persona del genere.
Ci ha riflettuto?
forse è giunto il momento di rendersi conto fino in fondo del tipo di rapporto che ha con questa persona, del suo ruolo in tutto ciò e di quali conseguenze vale o non vale la pena di sopportare per continuare ad avere a che fare con lei.
Il fatto che lei ci dica questo:
"la cosa strana è che io comunque io non mi sono mai vantata verso di lei! "
non ha alcuna importanza, perchè l'invidia è negli occhi di chi guarda e non sempre è possibile disinnescare ciò che la scatena.
Creare un rapporto sinceramente amichevole con una persona insicura che si sente costantemente in competizione non è generalmente possibile, perchè l'invidia che una persona di questo tipo prova scaturisce da aspetti profondamete radicati nella sua personalità .
L'unica cosa che è possibile fare è proteggersi dai rapporti come quello che ci ha descritto, e che oggi la porta a dire:
"non sopporto questa amicizia/ gara. mi stressa parecchio e mi disgusta! sto soffrendo tanto!".
Le chiedo però perchè tiene tanto a conservare un legame con una persona del genere.
Ci ha riflettuto?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, leggendo il resoconto di quella che sembra una "gara a tappe" (come nel ciclismo), vorrei chiederle come mai è rimasta amica di una persona di cui disapprova così fermamente il comportamento!
Come mai ha continuato a frequentare e considerare amica una persona per la quale nutre sentimenti di disgusto?
Cosa la lega a questa persona?
Cordialmente
Come mai ha continuato a frequentare e considerare amica una persona per la quale nutre sentimenti di disgusto?
Cosa la lega a questa persona?
Cordialmente
[#3]
Utente
gentili dottori vi ringrazio per la celere risposta. me lo sto chiedendo anche io in questo periodo, per me era come una sorella, la sorella che non ho mai avuto. all'inizio era bello stare con lei e quando si comportava un pò male mi ripetevo che le sarebbe passata. invece ho visto che non le è passata anzi!!! avete detto benissimo, mi sembra proprio di essere in una gara ciclistica. adesso ci sto soffrendo tanto perchè lei non ha saputo gioire nemmeno per la mia maternità e ha trattato mia figlia male, ignorandola. io non farei mai così con suo figlio. i bimbi sono sacri. avete detto bene, non vale la pena di continuare un rapporto del genere. ne sono consapevole ma non so come chiudere i rapporti! e soprattutto quando partorirà devo andare a trovarla per restituirle il "favore" (chiamiamolo così)? ho un pò paura di andare a trovarla: ho paura di quelle cose cattive che potrà dire. ad es. a me piacerebbe un altro figlio ma da recenti analisi non so se potrò averne altri, per averne altri dovrei prendere cortisone (dico forse perchè il mio dottore spera sia stato un errore di laboratorio e tra alcuni mesi dovrò ripetere le analisi). questo fatto mi stressa molto perchè già sto soffrendo di mio per la mia salute, sono sicura che sei lei avrà un altro figlio prima di me me lo farà pesare molto. io in un'amica voglio dolcezza e comprensione non cattiverie e scherno. e detesto la competizione. proprio per questo ho deciso di allontanarmi da questa persona ma non so se andarla a trovare o meno per l'ultima volta; voi che mi consigliate! vi ringrazio
[#4]
Francamente non vedo il motivo di tenere in piedi un rapporto del genere, e tanto meno quello di "restituirle il favore" andando a trovarla dopo il parto solo per comportarsi male tanto quanto ha fatto lei.
Immagino che, consapevolmente o meno, le abbia fatto piacere la vicinanza di una persona che l'ammira e la prende talmente a riferimento da imitare tutto l'imitabile in ciò che la riguarda - tanto più che fino ad un certo punto lei è risultata "vincente" in tutte le situazioni.
Ha iniziato a percepire il problema solo quando si è sentita "superata" dall'amica o aveva già idea che nel vostro rapporto qualcosa non funzionasse?
Immagino che, consapevolmente o meno, le abbia fatto piacere la vicinanza di una persona che l'ammira e la prende talmente a riferimento da imitare tutto l'imitabile in ciò che la riguarda - tanto più che fino ad un certo punto lei è risultata "vincente" in tutte le situazioni.
Ha iniziato a percepire il problema solo quando si è sentita "superata" dall'amica o aveva già idea che nel vostro rapporto qualcosa non funzionasse?
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"per me era come una sorella, la sorella che non ho mai avuto. all'inizio era bello stare con lei e quando si comportava un pò male mi ripetevo che le sarebbe passata"
Gentile utente,
capisco che sia delusa e stufa di questa "gara a tappe". Certo può decidere di "ritirarsi" dalla competizione e chiudere con questa persona. Oppure può decidere di provare a parlarne, condividere il suo stato d'animo e capire se esiste un modo per essere e sentirsi vicine senza più "gareggiare".
Se crede che non ci sia nulla da salvare nè nulla di potenzialmente positivo che questo rapporto le possa dare, certamente l'unica cosa da fare è allontanarsi.
un caro saluto
Gentile utente,
capisco che sia delusa e stufa di questa "gara a tappe". Certo può decidere di "ritirarsi" dalla competizione e chiudere con questa persona. Oppure può decidere di provare a parlarne, condividere il suo stato d'animo e capire se esiste un modo per essere e sentirsi vicine senza più "gareggiare".
Se crede che non ci sia nulla da salvare nè nulla di potenzialmente positivo che questo rapporto le possa dare, certamente l'unica cosa da fare è allontanarsi.
un caro saluto
Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com
[#6]
Utente
già prima percepivo che qualcosa non funzionasse. in particolar modo subito dopo il mio parto. sinceramente mi ha sempre dato fastidio il fatto che mi imitasse, non provavo piacere e soddisfazione personale per questo, credo che comunque sia vero anche quello che dice lei, magari inconsciamente temo un giorno di poter essere superata, mi spiego meglio : tengo tantissimo ad una seconda gravidanza e se davvero non potessi realizzare questo sogno ne soffrirei molto. però non è una competizione con lei, è un sentimento generale di sofferenza che provo. io non sono una persona competitiva di natura. ormai credo non ci sia più nulla da recuperare. vi ringrazio di cuore perchè mi avete aperto gli occhi.
[#7]
Forse la sorta di sorellanza/simbiosi che si era creata è stata funzionale per entrambe almeno per un periodo, ma adesso per lei non lo è certamente più e mi sembra proprio che gli svantaggi superino di gran lunga il piacere che questa amicizia le può dare.
Se ritiene che non ci sia nulla da recuperare in questo rapporto non investa oltre le sue energie nel tentativo di capire come muoversi, ma le investa in un'altra direzione.
Se ritiene che non ci sia nulla da recuperare in questo rapporto non investa oltre le sue energie nel tentativo di capire come muoversi, ma le investa in un'altra direzione.
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta
>>non provavo piacere e soddisfazione personale per questo, credo che comunque sia vero anche quello che dice lei, magari inconsciamente temo un giorno di poter essere superata
Gentile signora, le competizioni senza concorrenti non esistono.
Forse, la competizione non era solo tra chi "arrivava prima" e chi "imitava", ma anche tra chi era "buono" e chi "invidioso".
Non che ci sia nulla di male in questo: l'importante, in ogni competizione, è che le regole siano chiare a tutti i partecipanti e da questi accettate.
Cosa fare con la sua amica non glielo saprei proprio dire; ma se lei cerca un rapporto di "sorellanza", forse dovrebbe rivolgersi ad una sorella!
Magari potrebbe valutare con maggiore serenità se le sue aspettative in un rapporto di amicizia non sono un pò irrealistiche, magari improntate a regole belle in teoria, ma poco applicabili nella realtà.
Ad esempio, "gli amici non devono mai essere invidiosi l'uno dell'altro", oppure "si devono sopportare le sgarberie degli amici".
Gentile signora, le competizioni senza concorrenti non esistono.
Forse, la competizione non era solo tra chi "arrivava prima" e chi "imitava", ma anche tra chi era "buono" e chi "invidioso".
Non che ci sia nulla di male in questo: l'importante, in ogni competizione, è che le regole siano chiare a tutti i partecipanti e da questi accettate.
Cosa fare con la sua amica non glielo saprei proprio dire; ma se lei cerca un rapporto di "sorellanza", forse dovrebbe rivolgersi ad una sorella!
Magari potrebbe valutare con maggiore serenità se le sue aspettative in un rapporto di amicizia non sono un pò irrealistiche, magari improntate a regole belle in teoria, ma poco applicabili nella realtà.
Ad esempio, "gli amici non devono mai essere invidiosi l'uno dell'altro", oppure "si devono sopportare le sgarberie degli amici".
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 13.8k visite dal 30/03/2012.
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