Mal d'amore

Salve,
cercherò brevemente ma nei particolari di raccontarmi.
All'età di 6 anni ho perso mio PADRE per un infarto.
Mia madre vedova (39 anni) con 2 figli (6 e 14) da crescere.
Ha fatto tanto ma sempre quel che ha potuto cercando di nn morire di dolore.
All'inizio rifiutava me e mio fratello, quando usciva la sera (circa 1 anno dopo) io
le urlavo disperato di restare con me.
Non ho MAI avuto il coraggio di andare a trovarlo al cimitero!
Fino all'età di 25 anni, quando l'amore della mia fidanzata mi fece capire di avere la forza ed il coraggio di farcela.
Il giorno della visita rappresentò vivere il lutto ,con tutta la disperazione che non avevo vissuto a 6 anni.
La stessa sofferenza la RIprovai quando quella donna meravigliosa che mi fece trovare dentro me il coraggio,
decise di dirmi "non ti amo più"....Tra confusione ed un'altro ragazzo di mezzo, dopo 6 anni di relazione,
quella che pensavo fosse la donna della mia vita mi lasciò!
Passai 2 anni di sofferenze ed isolamento, solo io ed il mio dolore, rifiutando anche l'amico del cuore.
Ora anche nella fase d'approccio/conoscenza di una ragazza che mi piace mi si chiude la bocca dello stomaco
come in quei momenti di dolore profondo....'figurati se le piaccio'....ora che sono corrisposto
si aggiunge il meccanismo dei pensieri ossessivi:
"lei parla con un altro...lei nn pensa solo a me....
lei nn mi cerca..lei nn mi risponde perchè sta con un altro....
lei è solo attratta da me"...ecc....
Tutto questo mi trascina nel vortice assurdo dell'angoscia....nonostante mi renda conto che una storia all'inizio
non può assumere la stessa importanza di una relazione durata anni, la sofferenza di perderla, vi assicuro, è la STESSA!!!!
Mi ritrovo a scrivere lettere d'amore che dovrebbero essere dedicate al "vero amore"....
Cerco,indago attraverso comportamenti,gesti,frasi,virgole dette su/da lei per capire se ha solo me nei suoi interessi o qualcun'altro..
sono consapevole che il dichiararmi così interessato per convincere che sono l'amore della vita nasconde una mancanza di sicurezza nei sentimenti,
che nn riesco a cercare dentro me.
Mi affanno a capire perchè lei non mi dichiara amore invece di sforzarmi a capire perchè IO non conquisto me stesso!!
E qui , oltre all'angoscia e all'ansia, che mi tormentano, esplode
la rabbia furiosa nei miei confronti! E mi urlo:
Perchè non riesco ad affrontare tutto questo??!!
Non voglio stare così!!!! Perchè Papà non vieni a strapparmi il cuore!!?!
Perchè ancora e ancora questa sofferenza??!!
A volte mi sento inerme, perso dentro un buio che non conoscerà mai luce....
Vorrei avere la bacchetta magica e usarla all'arrivo dei "mostri" per farli sparire.....
Ma in tutto questo ho ancora una voglia matta d'amare e di essere amato!!!
A chi di voi Professionisti voglia lasciarmi qualche parola di conforto,
grazie già da adesso!!
Dedico queste poche parole al mio Papà.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
A parte le esperienze negative che le sono capitate, entrambi veri e propri lutti, è possibile che in definitiva il suo problema consista in una scarsa tolleranza al dolore, ad esempio il dolore da separazione. Evita di avvicinarsi per paura di essere lasciato.

Il conforto di cui ha bisogno, pure necessario, difficilmente potrà risolvere ciò di cui soffre. Il conforto è per definizione temporaneo, come un antidolorifico che lenisce il dolore ma non elimina il problema. Dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta e farsi dare un parere, di persona.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Intanto la ringrazio per il tempo dedicatomi, poi volevo , se non le dispiace,
approfondire la frase "evita di avvicinarsi per paura...."
Nel momento in cui sò di essere corrisposto io mi ci buttocorpo e anima nella "relazione" o quello che io spero diventi.Come se volessi rifarmi a tutti i costi della perdita subita in precedenza.
Ed è proprio lì che iniziano i pensieri ossessivi, proprio da lì incomincio a fare di tutto
per non farmi lasciare. Sembra che io (inconsciamente) cerchi sempre le situazioni più difficili, di sicuro dolore per me. E così facendo, inevitabilmente, entro nel vortice angosioso che mi impedisce di vivermi giorno per giorno quello che viene.
Mi carico di false aspettative, di progetti a lungo termine, (mi ripeto) come se dovessi dimostrare a tutti i costi che sono io l'amore della vita e quindi chiedo di non abbandonarmi.
Di nuovo grazie per il prezioso parere che ha lasciato e che eventualmente vorrà lasciare.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Sembra che io (inconsciamente) cerchi sempre le situazioni più difficili, di sicuro dolore per me
>>>

Probabilmente non sono le situazioni in sé, a essere difficili, è lei a renderle tali con il suo rimuginare e i suoi comportamenti.

>>> proprio da lì incomincio a fare di tutto per non farmi lasciare
>>>

Nelle relazioni sono molte di più le cose che occorre *evitare* di fare, per aumentare le probabilità di successo, rispetto a quelle che occorre fare.

La relazione è come una pianta, capace di svilupparsi da sola una volta fornita del poco che le serve. Voler forzare la mano, pretendere sicurezze ecc. può facilmente renderle problematiche.
[#4]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Egregio Dottore,
le sono grato del consulto, ha colto nel segno.

>>>Probabilmente non sono le situazioni in sé, a essere difficili, è lei a renderle tali con il suo rimuginare e i suoi comportamenti.>>>

Prenderò seriamente in considerazione il suo consiglio, valuterò l'aiuto di uno Psicologo.
Grazie.
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