Ansia insopportabile

Salve,
la mi ansia ora mi rende la vita impossibile...non riesco neanche a mangiare quando mi prendono le mie paranoie...negli ultimi 12 mesi ho perso ben 12 kg. La cosa nn mi dispiace per nulla,tanto ke adesso che è un periodo un pochino più tranquillo ho paura di ingrassare...
Il fatto e che veramente non sò più ke fare...il mio cervello fà dei pensieri assurdi su tutte le cose brutte che potrebbero capitare...dei ragionamenti che sfiorano la fantascienza, ma nonostante ciò non riesco a fermarli.Ultimamente stò davvero male...mi vergogno a parlarne con qualcuno,per le persone che mi stanno accanto io stò solamente facendo scentae melodrammatiche senza motivo.delle volte mi prendono degli attacchi di pianto che mi costringono all'uso del Ventolin , essendo anche asmatica...ma cmq anche per tutti quelli ke mi stanno vicino io fingo...come posso allora convincermi a chiedere aiuto ??? forse davvero stò esagerando? però veramente per me nulla ha più lo stesso "colore" di prima...tutto ciò ke faccio lo faccio solo perchè devo...senza alcun piacere nel farlo e cn un velo di spessa e persistente senso di tristezza straziante. Il mio primo pensiero quando apro gli occhi la mattina: ancora un'altra giornata, senza mangiare, con l'ansia e la tristezza mista a rabbia da affrontare. sono davvero tanto stanca adesso davvero sono tanti anni ke sopporto, delle volte mi dico che devo essere proprio forte per aver sopportato così tanto. Come faccio a fargli capire quanto si stà male dentro, è un dolore costante..che si fà più intenso dei giorni e meno in altri...ma non và mai completamente via...non trovo più la mia persona di prima...l'ho persa 3 anni fà...cosa devo fare?!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<.come posso allora convincermi a chiedere aiuto>

Gentile ragazza, se ci ha scritto, e non è la prima volta, lo sta già facendo.
Solo che da qui non possiamo darle l'aiuto che meriterebbe e che le necessita, possiamo solo indirizzarla.

Come le è già stato indicato in un passato consulto, non esiti a rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione diagnostica e un eventuale trattamento terapeutico atto ad affrontare i suoi disagi.

Inizi da ora a prendersi cura di se stessa e del suo benessere, non trascini ancora nel tempo i suoi disagi.

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
si è rivolta agli specialisti che le avevamo suggerito nei precedenti suoi consulti?
Ha effettuato qualche cura?
Sembra che la sua sintomatologia sia ancora facendo parte della sua vita, prendendo il sopravvento sulla qualità di vita.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente
Grazie per le vostre gentili risposte. Non ho mai parlato con nessuno di tutto questo, delle volte ci ho provato ma penso ke nessuno sia in grado veramente di capire...avrei bisogno che qualcuno che mi è vicino mi spronasse a nn vergognarmene per farlo...ma a quanto pare sono tutti sordi, o sono io che sò fingere benissimo? Pertanto non ho mai eseguito nessun tipo di terapia, mi vergogno moltissimo...non sò ke fare...da un lato vorrei provare a parlare con uno specialista...ma una parte di me continua a ripetermi che non servirebbe a nulla poichè sono convinta da un lato ke nessuno può aiutarmi e ke sarebbe fonte di vergogna...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<ma penso ke nessuno sia in grado veramente di capire> questo è quello che pensa, frutto della sua storia di vita, ma non è detto che il suo pensiero sia corretto.

Chiedere aiuto non è vergogna, ma coraggio, pensare che non seriverebbe a nulla la trattiene nel malessere.

Cari saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Chi fa il nostro lavoro, lo fa in totale assenza di giudizio e critica.
La vaergogna passerà, appena chiuderà il pc e si recherà dal professionista giusto per lei.
Sarà capacità del clinico, metterla a suo agio e lavorare con e per lei.
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