Imparare ad essere sè stessi e dosare l'autocontrollo
Salve, sono un ragazzo di 23 anni e vi vorrei proporre un quesito per me abbastanza complicato da esporre.
Da qualche tempo ho iniziato a frequentarmi con una persona della quale sono follemente innamorato: agli inizi andava tutto bene, a parte i consueti imbarazzi iniziali si era instaurato un buon rapporto di dialogo, ultimamente però questa persona ha iniziato a perdere il suo interesse verso di me.
Infatti dice che mi vede sempre un pò distante, tirato, non sciolto, in sostanza non mi vede in me stesso al cento per cento, come se mettessi una barriera invisibile dosando atteggiamenti e modi di fare. Certe volte, dice, sembra che io assuma un atteggiamento "costruito" quando sto con lei.
Dopo avermi detto ciò ho iniziato a rendermi conto che effettivamente detengo un autocontrollo eccessivo, sempre ed in ogni situazione, e certe volte mi sembra di vivere la vita in terza persona.
Vorrei imparare ad essere me stesso in ogni momento, cercando di evitare di controllarmi in modo così evidente. Vorrei insomma cambiare questo tipo di atteggiamento, come fare?
Vi ringrazio anticipatamente
Da qualche tempo ho iniziato a frequentarmi con una persona della quale sono follemente innamorato: agli inizi andava tutto bene, a parte i consueti imbarazzi iniziali si era instaurato un buon rapporto di dialogo, ultimamente però questa persona ha iniziato a perdere il suo interesse verso di me.
Infatti dice che mi vede sempre un pò distante, tirato, non sciolto, in sostanza non mi vede in me stesso al cento per cento, come se mettessi una barriera invisibile dosando atteggiamenti e modi di fare. Certe volte, dice, sembra che io assuma un atteggiamento "costruito" quando sto con lei.
Dopo avermi detto ciò ho iniziato a rendermi conto che effettivamente detengo un autocontrollo eccessivo, sempre ed in ogni situazione, e certe volte mi sembra di vivere la vita in terza persona.
Vorrei imparare ad essere me stesso in ogni momento, cercando di evitare di controllarmi in modo così evidente. Vorrei insomma cambiare questo tipo di atteggiamento, come fare?
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Gentile ragazzo,
spesso le relazioni con gli altri possono esserci molto d'aiuto nel prendere coscienza di alcune parti di noi stessi e di alcuni nostri modi di essere. Questo in alcuni casi può essere già sufficiente per iniziare a modificare dei tratti di noi stessi, ma spesso per cambiare degli atteggiamenti fortemente radicati in noi è necessario un aiuto esterno.
Se davvero crede che la sua necessità di controllare se stesso e l'ambiente che la circonda sia eccessiva e se è davvero motivato a modificare questa posizione potrebbe quindi provare a consultare uno psicologo.
Cordiali saluti
spesso le relazioni con gli altri possono esserci molto d'aiuto nel prendere coscienza di alcune parti di noi stessi e di alcuni nostri modi di essere. Questo in alcuni casi può essere già sufficiente per iniziare a modificare dei tratti di noi stessi, ma spesso per cambiare degli atteggiamenti fortemente radicati in noi è necessario un aiuto esterno.
Se davvero crede che la sua necessità di controllare se stesso e l'ambiente che la circonda sia eccessiva e se è davvero motivato a modificare questa posizione potrebbe quindi provare a consultare uno psicologo.
Cordiali saluti
Dr.ssa Emilia Sigillo - Psicologa e Psicoterapeuta - PESCARA
Insegnate Massaggio infantile AIMI
Perfezionata in Psicologia perinatale
[#2]
Gentile Ragazzo,
l'innamoramento, folle per di più, è quella condizione in cui si perde la ragione e si ragiona con il cuore, con gli sbalzi ormonali ed umorali, la mente diventa il cuore.
La paura è poi l'effetto collaterale.
La paura di perdere il controllo, del coinvolgimento e del possibile abbandono.
Fidarsi e d affidarsi all'altroa, non è affatto semplice e comporta dei rischi.
Se questa sua poca naturalezza e rigidità, crea problemi sia a se stesso ed alla coppia, dovrebbe investigare le dinamiche che abitano il suo sentire ed il suo volere.
l'innamoramento, folle per di più, è quella condizione in cui si perde la ragione e si ragiona con il cuore, con gli sbalzi ormonali ed umorali, la mente diventa il cuore.
La paura è poi l'effetto collaterale.
La paura di perdere il controllo, del coinvolgimento e del possibile abbandono.
Fidarsi e d affidarsi all'altroa, non è affatto semplice e comporta dei rischi.
Se questa sua poca naturalezza e rigidità, crea problemi sia a se stesso ed alla coppia, dovrebbe investigare le dinamiche che abitano il suo sentire ed il suo volere.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Buongiorno, rinunciare all'idea di controllo è ciò che rende in generale la vita più serena e tranquilla nonché libera dall'ansia. Non è che non abbiamo controllo delle cose che ci accadono, ma ne abbiamo meno di quanto pensiamo. Lasciare che accada senza preoccupassi delle conseguenze, soprattutto in una relazione intima, può essere una strada efficace per viverla in maniera autentica. Fare genuinamente ciò che si sente può essere la strada per il superamento della "gabbia" del controllo
Distinti Saluti
Dr. Carlo Plaino
www.psicologibergamo.altervista.org
[#4]
"Dopo avermi detto ciò ho iniziato a rendermi conto che effettivamente detengo un autocontrollo eccessivo, sempre ed in ogni situazione, e certe volte mi sembra di vivere la vita in terza persona"
Gentile ragazzo,
ci può fare un esempio di cosa intende per eccessivo autocontrollo?
Gentile ragazzo,
ci può fare un esempio di cosa intende per eccessivo autocontrollo?
Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com
[#5]
>>> Dopo avermi detto ciò ho iniziato a rendermi conto che effettivamente detengo un autocontrollo eccessivo, sempre ed in ogni situazione, e certe volte mi sembra di vivere la vita in terza persona
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Il controllo eccessivo, infatti, è quello che alla fine il controllo lo fa perdere.
Se le sembra di vivere in terza persona anziché in prima, potrebbe essere segno che la sua mancanza di sicurezza la sta spingendo a controllarsi al massimo, nell'illusione di poter riuscire a controllare anche gli avvenimenti. È un'illusione purtroppo diffusa, comune a tante persone che ci scrivono.
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Il controllo eccessivo, infatti, è quello che alla fine il controllo lo fa perdere.
Se le sembra di vivere in terza persona anziché in prima, potrebbe essere segno che la sua mancanza di sicurezza la sta spingendo a controllarsi al massimo, nell'illusione di poter riuscire a controllare anche gli avvenimenti. È un'illusione purtroppo diffusa, comune a tante persone che ci scrivono.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.6k visite dal 28/03/2012.
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