Ansia attenzioni di un amico
Gentili dottori,
qualche giorno fa un amico che non sentivo da cinque anni mi ha scritto un'e-mail. Voleva rientrare in contatto con me, mi chiedeva come andava e mi dichiarava la sua amicizia. Io gli ho risposto parlando della mia vita e gli ho scritto che non avevo rancore nei suoi confronti e potevamo tornare amici. E gli ho chiesto della sua vita.
Lui mi ha risposto raccontandomi di sè e fra le varie cose mi ha scritto di non andare più d'accordo con la moglie, che si sentiva soffocare e che voleva cambiare tante cose della sua vita. E mi rinnovava il suo affetto.
Da quel momento io mi sono tirata indietro di un bel pò e lui invece si è fatto sentire spesso, per e-mail e su facebook. Mi fa complimenti, grandi dichiarazioni di amicizia.
A me è nata l'ansia che voglia farmi la corte per tradire la moglie.
Mi sento 'congelata', non mi viene neanche una parola.
Ora ogni volta che vedo un suo segno (su internet, per fortuna ora è all'estero) mi viene una gran paura, ansia.
Vorrei solo liberarmi di questa paura, che mi fa stare tanto male...
O stoppare lui in qualche maniera, che scompaia ogni suo segno.
Che poi non so se serve, poco tempo fa mi è successa una cosa simile e pure se la persona in questione era scomparsa poi, io continuavo a stare male uguale e ho smesso solo dopo un pò. E invece ora che stavo bene, di nuovo!
Sono molto confusa e sto male, non sono proprio in grado di capire da sola che dovrei fare, spero molto in un vostro consiglio.
Grazie a chiunque mi risponderà.
qualche giorno fa un amico che non sentivo da cinque anni mi ha scritto un'e-mail. Voleva rientrare in contatto con me, mi chiedeva come andava e mi dichiarava la sua amicizia. Io gli ho risposto parlando della mia vita e gli ho scritto che non avevo rancore nei suoi confronti e potevamo tornare amici. E gli ho chiesto della sua vita.
Lui mi ha risposto raccontandomi di sè e fra le varie cose mi ha scritto di non andare più d'accordo con la moglie, che si sentiva soffocare e che voleva cambiare tante cose della sua vita. E mi rinnovava il suo affetto.
Da quel momento io mi sono tirata indietro di un bel pò e lui invece si è fatto sentire spesso, per e-mail e su facebook. Mi fa complimenti, grandi dichiarazioni di amicizia.
A me è nata l'ansia che voglia farmi la corte per tradire la moglie.
Mi sento 'congelata', non mi viene neanche una parola.
Ora ogni volta che vedo un suo segno (su internet, per fortuna ora è all'estero) mi viene una gran paura, ansia.
Vorrei solo liberarmi di questa paura, che mi fa stare tanto male...
O stoppare lui in qualche maniera, che scompaia ogni suo segno.
Che poi non so se serve, poco tempo fa mi è successa una cosa simile e pure se la persona in questione era scomparsa poi, io continuavo a stare male uguale e ho smesso solo dopo un pò. E invece ora che stavo bene, di nuovo!
Sono molto confusa e sto male, non sono proprio in grado di capire da sola che dovrei fare, spero molto in un vostro consiglio.
Grazie a chiunque mi risponderà.
[#1]
"Ora ogni volta che vedo un suo segno (su internet, per fortuna ora è all'estero) mi viene una gran paura, ansia"
Carissima,
capisco che sia difficile "convivere" con questi sentimenti di paura e di ansia.
Quello che le chiedo è: esattamente cosa teme che possa succedere?di cosa ha paura?
Se anche fosse che questo suo amico provi affetto per lei, cosa teme esattamente?
un saluto
Carissima,
capisco che sia difficile "convivere" con questi sentimenti di paura e di ansia.
Quello che le chiedo è: esattamente cosa teme che possa succedere?di cosa ha paura?
Se anche fosse che questo suo amico provi affetto per lei, cosa teme esattamente?
un saluto
Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com
[#2]
Utente
Temo 3 cose. Di crederci, che mi vuole bene. Di riabituarmi ad avere la sua amicizia nella mia vita e poi lui come al solito dopo breve tempo e pur dopo aver fatto grandi dichiarazioni di amicizia, scompare. E io poi, una volta che mi sono aperta, che ho accettato l'idea, poi ci sto male.
Temo che il bel ricordo che ho di lui come amico si sporchi. Perchè era una persona
onesta quando lo conoscevo e se ora ci vuol provare con me pur essendo sposato farebbe una cosa brutta e mi farebbe male. Perchè in questo caso altro che
amica, mi tratterebbe come uno che si vuole sfruttare per i propri scopi, non di certo perchè gli si vuol bene.
Temo, infine, la sua presenza nella mia vita perchè, anche se gli sono affezionata quando ho un rapporto con lui tende a farsi sentire spesso, e ricevere più segni, messaggi e cose così mi fa sempre un pessimo effetto, non so perchè. Mi chiudo in me stessa, m'incupisco, cominciano a tendermisi in nervi e salto a ogni telefonata, e comincio ad andare 'giù' e ad avere paura. Mi è successo col mio ex, e pure col mio ex datore di lavoro, che aveva questa abitudine (e infatti dopo ci ha provato)..
[#3]
Se capisco bene, il timore ha a che fare con il fatto che lei lo possa lasciare "rientrare" nella sua vita e poi lui la deluda di nuovo, corretto?
Mi sembra un timore comprensibile se, tra altro, ci sono dei precedenti. Lei non è certamente tenuta a farlo rientrare nella sua vita se non lo desidera.
Da ciò che scrive, però, sembra quasi che anche solo un minimo contatto con questo amico la metta a rischio di "cadere nella sua rete", come se si trattasse di una sorta di sostanza tossica che dà dipendenza. Quasi come se lei temesse di non sapere "controllarsi" e avesse solo due opzioni: non considerarlo affatto oppure aprirgli completamente le porte.
E' così?
Se lei non vuole riaverlo nella sua vita non sarà certo la risposta ad un sms o ad una mail a metterla "in pericolo", non trova?
In un precedente post ho letto che ha alle sue spalle una psicoterapia. Questa paura e quest'ansia sono state affrontate in terapia?Cosa è emerso?
un caro saluto
Mi sembra un timore comprensibile se, tra altro, ci sono dei precedenti. Lei non è certamente tenuta a farlo rientrare nella sua vita se non lo desidera.
Da ciò che scrive, però, sembra quasi che anche solo un minimo contatto con questo amico la metta a rischio di "cadere nella sua rete", come se si trattasse di una sorta di sostanza tossica che dà dipendenza. Quasi come se lei temesse di non sapere "controllarsi" e avesse solo due opzioni: non considerarlo affatto oppure aprirgli completamente le porte.
E' così?
Se lei non vuole riaverlo nella sua vita non sarà certo la risposta ad un sms o ad una mail a metterla "in pericolo", non trova?
In un precedente post ho letto che ha alle sue spalle una psicoterapia. Questa paura e quest'ansia sono state affrontate in terapia?Cosa è emerso?
un caro saluto
[#4]
Gentile Ragazza,
la paura sembra celare speranza, speranza di un corteggiamento serio, di una relazione, di un amore.
Dia tempo alla relazione riemersa dal passato di prendere corpo, di capire di che natura sia e, poi se l'ansia dovesse perpetuare a farle compagnia, ne parli con uno psicologo, per chiarimenti e suggerimenti terapeutici.
la paura sembra celare speranza, speranza di un corteggiamento serio, di una relazione, di un amore.
Dia tempo alla relazione riemersa dal passato di prendere corpo, di capire di che natura sia e, poi se l'ansia dovesse perpetuare a farle compagnia, ne parli con uno psicologo, per chiarimenti e suggerimenti terapeutici.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
E' proprio come ha scritto che mi sento, con lui. Appena mi 'tocca'
in qualche maniera, mi si apre una sete gigantesca e perdo il controllo.
Non arrivo a gestirlo con misura, perciò vedo solo le due strade davanti
a me se comunicarci o meno.
Non è che non voglio averlo, nella mia vita. Io vorrei averlo nella mia vita,
se sapessi gestirlo con misura. Gli stavo lontano solo
perchè è l'unica maniera in cui arrivo a non sentire questa sorta di dipendenza.
Sì ho alle spalle una psicoterapìa in cui non abbiamo mai parlato di questo amico però.
Passano anni in cui non lo sento e si vede che in quegli anni della terapìa non
mi è venuto in mente. Ora in terapìa ci sono tornata durante il mio ex rapporto
di lavoro di cui dicevo in quel post, per via dell'ansia che provavo. Ma in terapìa
ora non ho mai accennato a questo mio amico perchè è tornato da pochi giorni.
Lì parlo più che altro del mio ex datore di lavoro che ci ha provato e di ciò
che succedeva quando lavoravo lì, o di qualsiasi cosa mi faccia stare male..
Potrei dirgli che non è il caso che rientri nella mia vita, in effetti, visto che so
come va a finire. Certo, andrei contro quello che voglio io ma se poi finisce com'è sempre
finita in passato, perchè m'incaponisco a sperare?
in qualche maniera, mi si apre una sete gigantesca e perdo il controllo.
Non arrivo a gestirlo con misura, perciò vedo solo le due strade davanti
a me se comunicarci o meno.
Non è che non voglio averlo, nella mia vita. Io vorrei averlo nella mia vita,
se sapessi gestirlo con misura. Gli stavo lontano solo
perchè è l'unica maniera in cui arrivo a non sentire questa sorta di dipendenza.
Sì ho alle spalle una psicoterapìa in cui non abbiamo mai parlato di questo amico però.
Passano anni in cui non lo sento e si vede che in quegli anni della terapìa non
mi è venuto in mente. Ora in terapìa ci sono tornata durante il mio ex rapporto
di lavoro di cui dicevo in quel post, per via dell'ansia che provavo. Ma in terapìa
ora non ho mai accennato a questo mio amico perchè è tornato da pochi giorni.
Lì parlo più che altro del mio ex datore di lavoro che ci ha provato e di ciò
che succedeva quando lavoravo lì, o di qualsiasi cosa mi faccia stare male..
Potrei dirgli che non è il caso che rientri nella mia vita, in effetti, visto che so
come va a finire. Certo, andrei contro quello che voglio io ma se poi finisce com'è sempre
finita in passato, perchè m'incaponisco a sperare?
[#6]
Gentilissima,
evitare i rapporti tossici è un desiderio "sano".
Il problema, in questo caso, mi sembra però piuttosto legato al fatto che sembra si faccia fatica a mantenere una "distanza" sana dall'altro che permette di stare a guardare che succede senza cadere nella dipendenza.
Darle suggerimenti comportamentali serve a poco e sarebbe scorretto.
Il mio suggerimento è di riflettere su questi aspetti nella sede più appropriata ovvero quella di una psicoterapia.
Potrebbe decidere insieme a chi la seguirà di lavorare, se crede, solo su questo aspetto.
Ci pensi su.
un caro saluto e in bocca al lupo
evitare i rapporti tossici è un desiderio "sano".
Il problema, in questo caso, mi sembra però piuttosto legato al fatto che sembra si faccia fatica a mantenere una "distanza" sana dall'altro che permette di stare a guardare che succede senza cadere nella dipendenza.
Darle suggerimenti comportamentali serve a poco e sarebbe scorretto.
Il mio suggerimento è di riflettere su questi aspetti nella sede più appropriata ovvero quella di una psicoterapia.
Potrebbe decidere insieme a chi la seguirà di lavorare, se crede, solo su questo aspetto.
Ci pensi su.
un caro saluto e in bocca al lupo
[#7]
Utente
gent.le dottoressa randone, avevo il terrore persino di considerarla, un'ipotesi del genere. pure perchè, se devo essere brutalmente sincera, l'ho sempre trovato brutto come la morte, questo mio amico. eppure... ho dentro talmente tanta emozione e confusione e speranza e paura di essere delusa che mi domando se non sia così. ma si può provare qualcosa per qualcuno che non ti piace esteticamente o nel cui mondo non ti ritrovi per niente? non so.. lui è stato innamorato di me per secoli, e io l'ho sempre respinto perchè non provavo quello che provava lui. o almeno credo. poi lui si è messa con quella che è la sua attuale moglie. stanno insieme da una vita. a me terrorizzava solo l'idea di toccare quello che provavo per lui, mi ricordo che consideravo lei molto coraggiosa per essersi messa con lui. pure perchè l'ho sempre trovato brutto, ripeto. alla fine credo di aver pensato, e forse lo penso anche adesso, perchè diavolo se fosse amore dovrei essere terrorizzata da quello che provo..immagino che l'amore dovrebbe essere piacevole..non parliamo del gradimento estetico della persona con cui stai..dovrebbe piacerti, credo..e poi adesso è sposato, che se c'è una cosa che mi urta è considerare quelli sposati. mi ricordo che quando il mio ex datore ci ha provato con me ed era sposato, il mio corpo dal terrore era andato in tilt..
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.6k visite dal 28/03/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.