Ansia e disturbi

Gentile Ragazzo,
ha comunque effettuato più approfondite indagini per escludere patologie organiche, ad esempio recandosi da un gastroenterologo?
Ha notato se tali disturbi si presentano indipendentemente dal tipo di alimentazione?

Questa problematica che Lei lega all'ansia si presenta anche in altre occasioni della sua vita?

Dai suoi dati emerge che il suo peso non è propriamente adeguato rispetto all'altezza: ci sono altri problemi di salute legati a ciò? Sta facendo qualcosa per recuperare il suo peso forma?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

Gentilissima Dottoressa, ad oggi non ho approfondito alcuna indagine circa tali patologie. Tuttavia i disturbi si presentano indipendentemente dal pasto. Per quanto riguarda la terza domanda, le rispondo che mi capita quando sono molto ansioso riguardo qualcosa di importante, ad esempio un esame, o una banale lezione in un locale chiuso e in silenzio con molte altre persone. Ciò che mi spaventa è lo stare chiuso in un luogo con altre persone in silenzio però. Non ho alcun problema quando c'è un continuo rumore nel sottofondo.
Infine, non ci sono problemi di salute riguardo il mio peso, le analisi cliniche sono perfettamente nella norma e sto seguendo una dieta con risultati soddisfacenti nel lungo periodo. La ringrazio per la veloce risposta e attendo la prossima. Grazie.

Gentilissimo,

se ho capito bene lei teme di sentirsi in enorme imbarazzo producendo rumori che si noterebbero non poco all'interno di un'aula silenziosa e affollata.

Effettivamente se la sua salute fisica è buona la sola altra spiegazione possibile è che lei si senta a disagio nell'attirare l'attenzione degli altri e tema di fare pessime figure a causa di fenomeni sui quali non ha controllo.

Questo le è già capitato, oppure si tratta di un timore "preventivo"?

Come si trova all'università?
Ha stretto qualche amicizia?
Quando deve sostenere un esame si sente tranquillo oppure ha lo stesso genere di timore?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

Gentilissima Dottoressa, mi ritrovo completamente nelle sue parole. Vado a lezione con la paura che gli altri possano sentire tali rumori ed attirare dunque l'attenzione.
Tale timore si è manifestato circa 4 anni fa e sempre nel primo pomeriggio. Quando frequentavo il liceo e dovevo restare per il pomeriggio, non saliva una forte ansia come ora, ma avevo lo stesso timore.
All'università mi trovo assai bene, vado piacevolmente alle lezioni della mattina mentre a quelle del pomeriggio spesso ho evitato di andare con dispiacere però. Ho stretto amicizia con un gruppo di ragazzi e ne saluto molti altri ma essendo nuovi amici ancora non ci conosciamo molto bene e spesso mi ritrovo a girare con la testa pensando ai rumori e ai disturbi che possono realizzarsi.
Quando devo sostenere un esame invece sono molto ansioso, a volte l'emozione tende a svuotarmi la testa e a bloccarmi. Grazie per la rapida risposta. Saluti

"Tale timore si è manifestato circa 4 anni fa e sempre nel primo pomeriggio"

Si è chiesto se è successo qualcosa in particolare in quel periodo?
C'è stato qualche altro cambiamento?
Cosa faceva al pomeriggio prima di essere obbligato a fermarsi a scuola?

Attualmente non ricordo eventi che possono avermi portato a tale timore e tantomeno ci sono stati cambiamenti. Forse una volta mi sono vergognato di dover defecare nei bagni della scuola e quindi mi sono trattenuto ma altri eventi collegabili a ciò non tornano in mente. Prima di rimanere a scuola, ovviamente consumavo un pasto veloce, un panino, poi avevo un pò di tempo libero per poi rientrare. Purtroppo non ricordo di situazioni tanto particolari. Una possibile soluzione a tale rompicapo? Saluti.

Dal suo racconto, sembra che il suo stomaco sia l'organo bersaglio della sua ansia.
Soluzioni da quì è impossibile offrirle, la prima tappa è sicuramente una valutazione dal suo generico, al fine di escludere patologie infiammatorie della mucosa gastrica o intolleranze alimentari o altro, escluse cause organiche si investigheranno le cause psicologiche con l'aiuto di uno psicologo.
Dare un nome ed un volto alla sintomatolgia gastrica e comprendere che tipo di disagio le sta comunicando, sarà un possibile lavoro da fare in terapia.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

Buonasera, ringrazio sentitamente tutte le dottoresse che mi hanno risposto finora.
Riguardo alla valutazione, come posso procedere?
Secondo il mio ignorante pensiero, ritengo che sia più una questione mentale, uno stato di angoscia che vivo e mi porta ai disturbi gastrointestinali. A volte riesco a rilassarmi, a cercare di controllare il corpo e soprattutto la mente e tali disturbi non si presentano. Però vivo comunque con un minimo di tensione la situazione.
Nel frattempo, c'è qualche consiglio di terapia, di rilassamento che potete consigliarmi e che posso provare istantaneamente? Qualche consiglio sul comportamento che devo tenere quando mi assale la terribile ansia pre-lezione, che addirittura comincia la mattina? Grazie ancora. Saluti.

Il suo problema è apparentemente lo stesso di quello degli ansiosi che hanno paura di arrossire, o di orinarsi addosso, o di trovarsi in un posto senza un bagno a disposizione. Si tratta di ansia che ha per oggetto la paura del giudizio altrui. È un problema che si può risolvere bene, ma deve rivolgersi a un professionista. Non possiamo dare "consigli" né intervenire direttamente da qui.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

"A volte riesco a rilassarmi, a cercare di controllare il corpo e soprattutto la mente e tali disturbi non si presentano. Però vivo comunque con un minimo di tensione la situazione."

Sarebbe utile che lei imparasse a rilassarsi e a distrarre l'attenzione dalla paura che ci ha descrtto, ma è difficile che possa farlo da solo.

Una soluzione potrebbe essere contattare uno psicologo che utilizzi il Training Autogeno per imparare bene questa tecnica e impiegarla ogni volta che ne sente la necessità.
Qui trova alcune informazioni al riguardo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/652-il-training-autogeno-nel-trattamento-dei-sintomi-psicologici-e-psicosomatici.html

Questo però non può prescindere da una valutazione complessiva della sua situazione che lo psicologo effettuerebbe comunque preliminarmente per capire se si tratta di un problema isolato o di un disturbo d'ansia più esteso.

Gentile Utente,
I consigli non servono a niente e non sono professionali, le diagnosi e le terapie specialistiche si.
Vada in consultazione, ricevera' tutte le possibili strategie terapeutiche adatte alla sua storia di vita e clinica.

Buongiorno! Ringrazio ancora per tutte le risposte che mi date. La risposta in cui mi ritrovo di più è quella della Dottoressa Flavia Massaro, in effetti raggiungo uno stato di calma eseguendo esercizi di rilassamento che ho trovato via internet. Ora mi informerò maggiormente su questo Training Autogeno da lei descritto. Mi piacerebbe molto incontrarla per una visita privata ma a quanto vedo, è un pò complicato per via della distanza. Grazie ancora a tutti.

E' importante che lei si faccia seguire da uno psicologo, per evitare che gli esercizi siano eseguiti in maniera non corretta e che siano solo un palliativo e per ricevere una valutazione della sua situazione che da qui non possiamo fornirle.

Il fatto che tragga comunque beneficio dagli esercizi che ha provato ad eseguire indica che lei sarebbe un buon soggetto per il Training Autogeno, e sono sicura che potrà trovare un valido collega che glielo insegni anche dalle sue parti.

Sarebbe inoltre utile un supporto psicologico da integrare alle indicazioni mediche che sta seguendo per dimagrire, perchè questo processo di ridefinizione della sua forma fisica può essere più delicato di quello che lei immagina.