Strani pensieri sul matrimonio

Gentili dottori,

mi sarebbe utile conoscere un parere riguardo quella che è diventata ormai per me una fobia: la paura, il terrore vero e proprio ed il rifiuto fisico e mentale di concepire nel mio immediato futuro un matrimonio e dei figli eventuali.

Dico nell'immediato giacchè in senso lato è un'idea che accetto, se mi immagino in un lontano, impalpabile futuro è una cosa che riesco a considerare, e a tratti che vorrei anche, ma allo stato attuale mi riesce difficile anche il solo pensarci.

Per quanto riguarda la mia vita sentimentale, sono fidanzata da 6 anni, la storia non procede affatto bene e la situazione si è aggravata, credo, anche in seguito a suoi espliciti riferimenti all'argomento matrimonio.

La situazione mi crea ansia, fortissimo disagio (non è affatto paura, è proprio impossibilità di accettare l'idea), considero la cosa come la fine della vita, ed oggi ho 29 anni, collego il matrimonio ad una malattia invalidante e mi capita spesso di augurarmi di protrarre la mia "salute" per quanto più tempo possibile ancora, prima di sprofondare nell'oblio.

Dico questo perchè allo stesso tempo sono vittima di quelle convenzioni sociali che portano a considerare il matrimonio come una tappa fissa nella vita di una donna e che verso la mia età iniziano a farsi sentire fuori e soprattutto dentro di me, quindi so che è una cosa che mi "dovrà capitare" e di conseguenza vivo male il trascorrere del tempo poichè più tempo passa e meno mi "resta da vivere".

Grazie a chi mi risponderà

[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentilissima,

penso che gran parte del problema dipenda dal fatto che lei sta vivendo una storia che, ci dice, non va affatto bene e che non le creerebbe grossi problemi solo se rimanesse esattamente com'è oggi.

Il fatto però che il suo fidanzato abbia ventilato la possibilità del matrimonio può aver contribuito a far emergere e poi aumentare la sua angoscia proprio perchè un conto è considerarsi fidanzati sine die, nel bene e nel male, un altro invece prendere una decisione sicuramente seria e impegnativa come quella di sposarsi - tanto più con una persona con la quale le cose non vanno bene.

Secondo lei anche il suo fidanzato percepisce la presenza di problemi nel vostro rapporto, oppure è solo lei a non esserne più contenta?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Utente
Utente
Gentilissima dottoressa,

grazie mille per la pronta risposta, credo abbia centrato l'obiettivo, anche se comunque ritengo di reagire in maniera un pò troppo esagerata al problema...

La storia con il mio ragazzo è talmente piatta ormai che è come se quasi non esistesse, non abbiamo intimità da parecchi mesi (e per intmità intendo anche solo un'uscita a due), ci sentiamo molto di rado, una volta al giorno e per una manciata di minuti giusto perchè forse "va fatto".

In passato gli ho fatto notare spesso che la direzione che la nostra storia stava prendendo non mi soddisfaceva ma lui si ritiene soddisfatto e comunque le volte che ci vediamo (mai soli) mostra di volermi bene (non metto assolutamente in dubbio che me ne voglia davvero).
Per fare espliciti riferimenti al matrimonio però devo dedurre che a lui vada tutto bene così, o forse che anche lui è talmente vittima delle convenzioni da ritenere che, giunto il momento, non ci si debba fare poi tante domande.

So che mi chiederà perchè non l'ho lasciato...forse fino ad oggi ho scelto la strada più comoda...
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Nessuno dei due esprime quindi il desiderio di passare più tempo assieme, visto che vi vedete sempre alla presenza di altri e vi sentite davvero molto poco?

Il suo fidanzato non si lamenta per l'assenza di rapporti intimi?

E' possibile che lui si consideri semplicemente "sistemato" e che ritenga il matrimonio l'ovvia conclusione di un fidanzamento durato diversi anni, da non mettere minimamente in discussione.

Se però (giustamente) lei si accorge e soffre del fatto che le cose non vanno è meglio che gliene riparli seriamente, perchè forse in passato non ha usato i toni e gli argomenti giusti per fargli capire che la questione è seria.
[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<sono fidanzata da 6 anni, la storia non procede affatto bene e la situazione si è aggravata, credo, anche in seguito a suoi espliciti riferimenti all'argomento matrimonio.>

Gentile utente,
può spiegare meglio in che senso la sua relazione sentimentale non procede bene?
Ha parlato con il suo fidanzato del suo sentire rispetto al matrimonio?

Aveva questa idea sul matrimonio anche in precedenza? E che eventuali spiegazioni si è data?




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
Utente
Utente

Il suo fidanzato non si lamenta per l'assenza di rapporti intimi?
Assolutamente no, e dopo parecchie lamentele ho smesso di farlo anche io (anche per una questione di dignità personale). Sono abbastanza sicura che non abbia alcuna storia parallela dal momento che vive una vita piuttosto statica e scandita da orari molto rigidi

Ho parlato al mio fidanzato della questione matrimonio ma lui non ammette ragioni, nel senso che non concepisce il fatto che io possa essere restia, e da la cosa come un dato di fatto, nel senso che non da nemmeno molto peso al mio rifiuto.

Il mio rapporto con il matrimonio è sempre stato nefasto, questo mi ha spinto a considerare la cosa come un problema mio, indipendentemente dalla storia che sto vivendo
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cosa la trattiene dal porre fine a questa situazione?

E' vero che lei potrebbe anche avere delle difficoltà individuali, legate alla sua storia personale, rispetto all'idea di sposarsi (magari perchè i suoi hanno avuto un matrimonio infelice o per altri motivi che se vuole potrà dirci), ma è vero anche che se con lui le cose non vanno non c'è motivo di pensare di sposarlo.
Non crede?
[#7]
Utente
Utente
I miei genitori hanno avuto un matrimonio molto felice e così in tutta la mia famiglia anche tra zii e parenti vari non c'è un solo caso di matrimoni finiti male, ed in più devo dedurre di aver avuto intorno a me adulti che sono stati molto bravi a risolvere quelli che possono essere stati eventuali piccoli problemi di coppia senza mai farmene risentire o farmene accorgere, quindi non credo il mio problema abbia radici familiari in questo senso, forse potrebbe trattarsi piuttosto di un rifiuto di crescere e di troncare un cordone ombelicale che mi tiene legata alla mia famiglia ma probabilmente questo è un problema sano, che hanno tutti.

Io non intendo sposarmi anche in virtù del fatto che sono psicologicamente e fisicamente impossibilitata a farlo, la mia angoscia ed il mio rifiuto sono talmente grandi da impedirmi di approcciarmi all'argomento in maniera costruttiva, evidentemente i miei meccanismi di autodifesa sono più forti dell'ignavia che mi ha contraddistinto in questi ultimi anni.

Forse non l'ho lasciato per comodità, dal momento che quando tempo addietro ho provato a farlo non ci sono riuscita a causa del fatto che lui non riusciva ad accettarlo. E' stato più facile quindi per me vivere una vita da quasi single, dal momento che il rapporto è come inesistente.
[#8]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<forse potrebbe trattarsi piuttosto di un rifiuto di crescere e di troncare un cordone ombelicale che mi tiene legata alla mia famiglia>

Gentile ragazza,
dunque oltre alla relazione non soddisfacente con il suo fidanzato che comunque pare fatichi a troncare, riferisce anche una certa difficoltà a svincolarsi dalla sua famiglia.

Forse le due cose potrebbero anche essere non estranee l'una all'altra, ma sono comunque elementi su cui riflettere, magari con l'aiuto diretto di un collega.

<..ma probabilmente questo è un problema sano, che hanno tutti> dipende, un pizzico di sano dispiacere al distacco è un conto, diverso è avere difficoltà a crescere e recidere il cordone ombelicale.
In genere alla sua età ci si dovrebbe sentire pronti a lasciare la propria famiglia per costruirsi una vita propria.

Cordialmente






[#9]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Paradossalmente anche una famiglia "troppo" felice (esattamente come una famiglia conflittuale) può portare i figli a non desiderare di sposarsi o comunque creare una propria famiglia.

Questo accade perchè il modello assimilato è percepito come inarrivabile e quindi le aspettative sono legate all'idea che non si riuscirà mai a creare la stessa armonia e felicità che regnava nella famiglia d'origine.

Ad ogni modo, vorrei che ci spiegasse meglio questa affermazione:

"Io non intendo sposarmi anche in virtù del fatto che sono psicologicamente e fisicamente impossibilitata a farlo"

In che senso "fisicamente"?
[#10]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
l'eventuale matrimonio, andrebbe programmato soltanto se voluto fortemente, non seguendo desideri altrui o tappe biologiche e sociali.
Se lei non è affatto convinta di quello che desidera, di quello che vede e sente bene per lei e, se la vita sessuale è compromessa, non credo sia un passo solo da immaginare.
Chieda una consultazione, se desidera, per investigare a fondo questo suo sentire, troverà elementi di chiarificazione emozionale.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#11]
Dr. Antonio Raia Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 140 5
Gent.le ragazza,
ho letto con attenzione la sua storia e credo tuttavia che sebbene il suo rapporto con il suo attuale fidanzato non vada alla grande comunque resta il fatto che la sola idea del matrimonio e dei figli le mette angoscia.
Certamente la sua relazione attuale crea dei problemi a progettare una vita futura propria, ma non penso che la sua difficoltà sia interamente ascrivibile a tale relazione.
Sarebbe utile che lei si interrogasse a tale riguardo, ma evidentemente, come ogni formazione sintomatica necessita per la propria comprensione della collaborazione di uno specialista.
Mi permetto di suggerirle quindi di consultare uno Psicologo per cercare di capire le motivazione che danno vita a questi sentimenti, che lei definisce fobici, circa l'idea di un matrimonio o dell'avere dei bambini.
Nella speranza di esserle stato un minimo di aiuto,
le auguro una serena giornata.
Saluti
Antonio Raia
3298029784
www.psicologibenevento.it

Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto