Ansia e crisi di coppia
salve!sono fidanzata da 6 anni e fino a qualche giorno fa sembrava tutto perfetto.viviamo una relazione a distanza perché io studio fuori, ma ci vediamo ogni 3 settimane circa. Si cominciava a parlare di matrimonio dato che sto per laurearmi, anche se da un paio d'anni il mio ragazzo soffre di attacchi d'ansia.Non ha un ottimo rapporto col padre che è spesso assente, e secondo me, di conseguenza, ha un rapporto molto protettivo nei confronti della madre. Tempo fa notammo insieme che la sua ansia fosse cominciata in seguito ad un periodo in cui la madre non è stata bene per due settimane e costretta a stare a letto tutto il tempo (poi comunque si è risolto tutto e lei ora sta bene!). alcuni mesi fa si è rivolto ad una psicologa, che tra i vari test per analizzare le cause dell'ansia,gli fece notare che tra di noi andasse tutto bene(anzi, forse era giunto il momento di sposarci!) e che i problemi andavano ricercati altrove. Non appena però ha cominciato a stare un po' meglio ha interrotto gli incontri. Quest'estate invece l'ho convinto ad andare da un neurologo/psicoterapeuta, perché oltre all'ansia erano subentrati l'ipocondria e dei disturbi dovuti alla cervicale. Il medico gli ha prescritto il cipralex diagnosticando una carenza di serotonina e già dopo due mesi di trattamento ha cominciato a stare meglio. Il problema è che da due settimane ha deciso, senza neanche parlarmene di persona(e sottolineo che avevamo un bellissimo rapporto, incentrato principalmente sul dialogo e sulla complicità) di prendersi un periodo di allontanamento da me-dice suggerito dal medico-per capire se gli manco e come continuare il nostro rapporto, oltre che analizzare problemi con la famiglia e sul lavoro. per me è stato un fulmine a ciel sereno, i primi giorni ho cercato di fargli capire che i problemi si affrontano, che potrebbero essere anche altre le cause della sua ansia e che mi sembrava quasi stesse cercando a tutti i costi qualcosa a cui aggrapparsi per giustificare il suo malessere, ma non potendosi allontanare da casa e non potendo certo lasciare il lavoro, ha scelto di cominciare ad analizzare il nostro rapporto! poi ho accettato di lasciargli un po' di tempo, ma non sto per niente bene..ho paura di perderlo, e non mi spiego perché se eravamo così felici insieme- e questo lui continua a scrivermelo nei messaggi, oltre al fatto che mi ama e che in un futuro si vede con me-gli siano venuti questi dubbi..anche gli amici confermano che con me è sempre stato bene..che gli stia pesando la distanza? ma a me basterebbe una sua parola, e sarei la persona più felice del mondo! o mi chiedo, la causa della sua ansia potrebbe essere dovuta al fatto di essersi dovuto sostituire in qualche modo al padre,intendo nei confronti di sua madre,e quindi la paura di vederla stare male gli abbia fatto scaturire tutto ciò? io sono disperata..vorrei che tutto tornasse come due settimane fa..è possibile dopo una crisi del genere che si renda conto che non sono io il problema? grazie
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suggerito dal medico(..) periodo di allontanamento da me-dice suggerito dal medico-per capire se gli manco (..)
gentile ragazza mi risulta davvero difficile considerare il fatto che un terapeuta dia certi consigli. forse le cose non sono andate davvero in questo modo e certe affermazioni sono solo una scusa per prendere qualche decisione che già c'era nella testa. O magari sorte da una discussione in tal senso scaturita sempre dal paziente. Sarebbe sciocca una manovra terapeutica orientata a staccarsi dalla ragazza per capire se le manca. Inoltre quando si sta davvero bene è difficile sentire l'esigenza di un periodo di allontanamento. Rifletta su questo. Sempre che non stiamo parlando di possibili rimuginazioni ossessive in cui è proprio il rapporto di coppia e la sua stabilità ad essere l'oggetto di questa rimuginazione. In tal caso il consiglio di lasciarsi sarebbe, secondo me, scoretto lo stesso. Si accompagnerebbe solo un sintomo.
Dovrebbe parlar chiaro con il suo ragazzo e, alla fine, non subire di certo i tempi della sua (del suo ragazzo)decisione.
saluti
gentile ragazza mi risulta davvero difficile considerare il fatto che un terapeuta dia certi consigli. forse le cose non sono andate davvero in questo modo e certe affermazioni sono solo una scusa per prendere qualche decisione che già c'era nella testa. O magari sorte da una discussione in tal senso scaturita sempre dal paziente. Sarebbe sciocca una manovra terapeutica orientata a staccarsi dalla ragazza per capire se le manca. Inoltre quando si sta davvero bene è difficile sentire l'esigenza di un periodo di allontanamento. Rifletta su questo. Sempre che non stiamo parlando di possibili rimuginazioni ossessive in cui è proprio il rapporto di coppia e la sua stabilità ad essere l'oggetto di questa rimuginazione. In tal caso il consiglio di lasciarsi sarebbe, secondo me, scoretto lo stesso. Si accompagnerebbe solo un sintomo.
Dovrebbe parlar chiaro con il suo ragazzo e, alla fine, non subire di certo i tempi della sua (del suo ragazzo)decisione.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Ragazza,
Come gia' detto dal collega,nessun terapeuta dispensa consigli o suggerimenti sul da farsi.
Se il suo ragazzo, per quanto doloroso sia da accettare, si e' preso una pausa, probabilmente necessita o di far luce su quello che prova o su se stesso, ma in ogni caso non e' imputabile alla terapia intrapresa.
Probabilmente le verra' piu' semplice e meno doloroso credere che sia colpa del terapeuta, al fine di discolpare il suo ragazzo, ma nonncredo sia cosi'.
A volte la possibilita' di un percorso matrimoniale, spaventa e slatentizza paure e dubbi, che in altro luogo non verrebbero fuori.
Come gia' detto dal collega,nessun terapeuta dispensa consigli o suggerimenti sul da farsi.
Se il suo ragazzo, per quanto doloroso sia da accettare, si e' preso una pausa, probabilmente necessita o di far luce su quello che prova o su se stesso, ma in ogni caso non e' imputabile alla terapia intrapresa.
Probabilmente le verra' piu' semplice e meno doloroso credere che sia colpa del terapeuta, al fine di discolpare il suo ragazzo, ma nonncredo sia cosi'.
A volte la possibilita' di un percorso matrimoniale, spaventa e slatentizza paure e dubbi, che in altro luogo non verrebbero fuori.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio tanto per le risposte tempestive. Vorrei solo sapere se secondo Voi ci potrebbe comunque essere la possibilità da parte sua di capire che non sia il nostro rapporto ad aver scaturito la sua ansia e magari con l'aiuto di una terapia mirata risolvere il problema. Purtroppo sono disperata in questo periodo, e vorrei avere la speranza che un periodo di allontanamento non sia per forza l'anticamera di un interruzione del rapporto, ma che possa essere un nuovo inizio. dalla Vostra esperienza, ci sono stati dei casi simili che hanno avuto un lieto fine?
Grazie per i consigli,
saluti_
Grazie per i consigli,
saluti_
[#5]
Utente
Il pensiero che ho fatto in questo periodo è che come per due lunghi anni è stato ossessionato dalla paura di avere tumori e malattie gravi, ora la sua ossessione si sia riversata sulla ricerca di conferme relative al nostro rapporto. Non so se possa essere un passaggio dovuto a un problema d'ansia o a doc..Voi che dite?
avevo anche pensato di proporgli- non appena riuscirò a parlargli di persona, dato che per ora abbiamo solo un dialogo via sms- una terapia di coppia per affrontare il problema insieme..potrebbe essere utile ed eventualmente risolutiva?
Ancora grazie per la Vostra pazienza e per le risposte_
avevo anche pensato di proporgli- non appena riuscirò a parlargli di persona, dato che per ora abbiamo solo un dialogo via sms- una terapia di coppia per affrontare il problema insieme..potrebbe essere utile ed eventualmente risolutiva?
Ancora grazie per la Vostra pazienza e per le risposte_
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.9k visite dal 24/03/2012.
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Approfondimento su Ansia
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