Nausea persistente
Salve dopo oltre un mese di nausea e dolori addominali, preceduti da consulti medici (esame sangue/urine, ecogafria completa addome)il mio gastroenterologo mi ha diagnosticato una enterocolite virale dopo la cura i sintomi si sono molto attenuati ma convivo costantemente con la paura che ritorni tutto come prima cioè con sintomi forti di nausea, brividi, dolori. Purtroppo questa sintomatologia non è mai scomparsa del tutto ed alcune volte si ripresenta e questo mi deprime perchè non riesco ad uscirne completamente, sono stato sempre un tipo molto ansioso e negativo verso il futuro inoltre sto vivendo un periodo di forte stress nel lavoro e nello studio, vorrei chiedere è possibile che io stia somatizzando il senso di nausea ed i dolori?Come posso fare a capirlo?
Grazie
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
da quanto ci dice lei ha sofferto di uno problema organico caratterizzato dalla nausea,
il primo consiglio è quello di fare una visita di controllo dal suo specialista per eliminare l'ipotesi di un'eventuale ricaduta.
La cosa che attenzionerei particolarmente è invece l'ansia che deriva dal pensiero che tale sintomatologia possa tornare.
Tale sofferenza potrebbe essere reattiva al disturbo che lei ha avuto ed avere una remissione nel tempo, oppure potrebbe configurarsi come l'ansia anticipatoria tipica dei degli attacchi di panico. Quest'ultima comporta "il provare ansia al solo pensiero che l'attacco possa presentarsi".
Per tale ragione le propongo di riflettere sull'opportunità di farsi aiutare da uno psicoterapeuta.
La saluto Cordialmente
da quanto ci dice lei ha sofferto di uno problema organico caratterizzato dalla nausea,
il primo consiglio è quello di fare una visita di controllo dal suo specialista per eliminare l'ipotesi di un'eventuale ricaduta.
La cosa che attenzionerei particolarmente è invece l'ansia che deriva dal pensiero che tale sintomatologia possa tornare.
Tale sofferenza potrebbe essere reattiva al disturbo che lei ha avuto ed avere una remissione nel tempo, oppure potrebbe configurarsi come l'ansia anticipatoria tipica dei degli attacchi di panico. Quest'ultima comporta "il provare ansia al solo pensiero che l'attacco possa presentarsi".
Per tale ragione le propongo di riflettere sull'opportunità di farsi aiutare da uno psicoterapeuta.
La saluto Cordialmente
Dr.ssa Giusi Daniela Ventimiglia
www.giusiventimiglia.altervista.org
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua celere risposta, purtroppo credo che questo stato di malessere derivi in effetti da una condizione psicologia non equilibrata di tale situazione ne ho parlato anche con il mio gastroenterologo che mi ha detto che per curare il cosiddetto 2do cervello è necessario riequilibrare il 1mo, e questo x me in questo momento storico della mia vita è abbastanza difficile, nel tempo ho accumulato una montagna d'ansia e di preoccupazioni che non sono riuscito a scaricare o cmq lenire, anche la mancanza di attività sportiva(endorfine) ha inciso decisamente su tale aspetto, spero che in effetti la psicoterapia possa aiutare in tal senso(non l'ho mai praticata dunque ignoro tale tecnica), ammetto che la mia fervida razionalità e stata croce e delizia in questa vicenda personale.
[#3]
Gentile Utente,
esistono momenti critici nella vita di tutti in cui la razionalità o comunque le risorse che normalmente usiamo per fronteggiare i problemi non bastano.
Mi sembra adeguata la sua decisione di intraprendere un percorso di psicoterapia e farsi aiutare per affrontare la sua sofferenza.
Le faccio i miei Auguri e resto a disposizione per rispondere ad eventuali altri dubbi.
La saluto Cordialmente.
esistono momenti critici nella vita di tutti in cui la razionalità o comunque le risorse che normalmente usiamo per fronteggiare i problemi non bastano.
Mi sembra adeguata la sua decisione di intraprendere un percorso di psicoterapia e farsi aiutare per affrontare la sua sofferenza.
Le faccio i miei Auguri e resto a disposizione per rispondere ad eventuali altri dubbi.
La saluto Cordialmente.
[#5]
Gentilissimo,
a quanto opportunamente risposto dalla Collega vorrei aggiungere che la nausea può rappresentare una somatizzazione del rifiuto della situazione che si sta vivendo.
Il corpo reagisce "mettendo in scena" il fatto che una data situazione proprio "non va giù" alla persona che ne è "nauseata", che non riesce a "digerirla" e così via (a seconda della specifica sintomatologia e delle caratteristiche del singolo caso il significato del sintomo può ovviamente mutare).
La invito quindi anch'io a parlarne con uno psicologo, considerando anche il fatto che già oltre due anni fa lei ci ha scritto lamentando lo stesso problema e che ne è quindi afflitto da diverso tempo.
Le faccio tanti auguri,
a quanto opportunamente risposto dalla Collega vorrei aggiungere che la nausea può rappresentare una somatizzazione del rifiuto della situazione che si sta vivendo.
Il corpo reagisce "mettendo in scena" il fatto che una data situazione proprio "non va giù" alla persona che ne è "nauseata", che non riesce a "digerirla" e così via (a seconda della specifica sintomatologia e delle caratteristiche del singolo caso il significato del sintomo può ovviamente mutare).
La invito quindi anch'io a parlarne con uno psicologo, considerando anche il fatto che già oltre due anni fa lei ci ha scritto lamentando lo stesso problema e che ne è quindi afflitto da diverso tempo.
Le faccio tanti auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#6]
Utente
Gent.ma Dott.ssa
in effetti circa due anni fa ho sofferto di una situazione simile a quella attuale ma all'epoca vivevo una realtà certamente meno stressante rispetto a quella attuale ed in effetti il problema fisico ebbe poche conseguenze (almeno all'apparenza) sull'aspetto psicologico, attualmente l'eccessivo accumulo di energie negative mi ha destabilizzato ed ho difficoltà nel ritrovare un equilibrio psicologico stabile,ed in effetti alterno momenti di normalità a situazioni di forte disagio, per me l'esperienza di una psicoterapia sarebbe del tutto nuova spero realmente che porti a risultati positivi.
Grazie per il suo post certamente interessante.
Cordiali saluti.
in effetti circa due anni fa ho sofferto di una situazione simile a quella attuale ma all'epoca vivevo una realtà certamente meno stressante rispetto a quella attuale ed in effetti il problema fisico ebbe poche conseguenze (almeno all'apparenza) sull'aspetto psicologico, attualmente l'eccessivo accumulo di energie negative mi ha destabilizzato ed ho difficoltà nel ritrovare un equilibrio psicologico stabile,ed in effetti alterno momenti di normalità a situazioni di forte disagio, per me l'esperienza di una psicoterapia sarebbe del tutto nuova spero realmente che porti a risultati positivi.
Grazie per il suo post certamente interessante.
Cordiali saluti.
[#7]
Gentile Utente,
Psiche e soma sono strettamente connessi, comprendere dove finisce l' uno ed inizia l' altro e' veramente complesso.
Quando poi il corpo si esprime con i sintomi, che siano virali, d' ansia, appresi, funzionali, ecc.... E' ancora piu' complesso fare chiarezza.
Una psicoterapia comunque e' una valida soluzione finalizzata al recupero della qualita' di vita e del suo benessere smarrito.
Psiche e soma sono strettamente connessi, comprendere dove finisce l' uno ed inizia l' altro e' veramente complesso.
Quando poi il corpo si esprime con i sintomi, che siano virali, d' ansia, appresi, funzionali, ecc.... E' ancora piu' complesso fare chiarezza.
Una psicoterapia comunque e' una valida soluzione finalizzata al recupero della qualita' di vita e del suo benessere smarrito.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Utente
Gent.le Dott.ssa
sono pienamente d'accordo con la difficoltà di distinguere con chiarezza psiche e soma, per me questo è un campo nuovo dove in effetti mi sento smarrito ed una guida rappresentata dalla psicoterapia potrebbe aiutarmi a chiarire le idee, purtroppo l'inconscio, in quanto tale, lavora per amplificare questo mio disagio e trovare una stretta relazione tra sintomi organici e psiche è stato piuttosto difficile per me da accettare ma ripeto non conosco nulla della materia quindi mi affiderò a professionisti in grado di aprirmi un nuovo mondo sperando di trarre positività da questo periodo non certo entusiasmante.
Grazie e cordiali saluti.
sono pienamente d'accordo con la difficoltà di distinguere con chiarezza psiche e soma, per me questo è un campo nuovo dove in effetti mi sento smarrito ed una guida rappresentata dalla psicoterapia potrebbe aiutarmi a chiarire le idee, purtroppo l'inconscio, in quanto tale, lavora per amplificare questo mio disagio e trovare una stretta relazione tra sintomi organici e psiche è stato piuttosto difficile per me da accettare ma ripeto non conosco nulla della materia quindi mi affiderò a professionisti in grado di aprirmi un nuovo mondo sperando di trarre positività da questo periodo non certo entusiasmante.
Grazie e cordiali saluti.
[#10]
Utente
Purtroppo questa notte ho avuto quello che la guardia media ha definito un "attacco di panico" è stata una cosa bruttissima, ho iniziato a tremare, mi mancava l'aria, ho avuto brutte sensazioni e credevo di avere altro, mi ha dato alcune gocce di tranquillanti ed ho dormito per alcune ore poi è ritornata questa sensazione che dopo un pò di tempo mi è passata, è stato bruttissimo....volevo chiedervi se in effetti tali sintomi sono configurabili con attacco di panico io vorrei farmi altri controlli fisici perché non riesco a capire come si possa stare così male solo a causa dell'inconscio.
Grazie x le vostre eventuali risposte
Grazie x le vostre eventuali risposte
[#11]
Carissimo,
mi spiace molto per ciò che le è accaduto stanotte.
Le sensazioni che descrive sono abbastanza tipiche di un attacco di panico ma, detto questo, è necessario che la situazione venga valutata più approfonditamente nell'ambito di una consultazione vis a vis.
Ad ogni modo, se il medico che l'ha visitata ha escluso altre patologie direi che la "pista" psicologica va seriamente presa in considerazione.
Il consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che la possa aiutare a dare un senso a questi sintomi e a contenerli.
un caro saluto e in bocca al lupo
mi spiace molto per ciò che le è accaduto stanotte.
Le sensazioni che descrive sono abbastanza tipiche di un attacco di panico ma, detto questo, è necessario che la situazione venga valutata più approfonditamente nell'ambito di una consultazione vis a vis.
Ad ogni modo, se il medico che l'ha visitata ha escluso altre patologie direi che la "pista" psicologica va seriamente presa in considerazione.
Il consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che la possa aiutare a dare un senso a questi sintomi e a contenerli.
un caro saluto e in bocca al lupo
Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com
[#12]
"volevo chiedervi se in effetti tali sintomi sono configurabili con attacco di panico io vorrei farmi altri controlli fisici perché non riesco a capire come si possa stare così male solo a causa dell'inconscio"
I sintomi derivanti dall'ansia possono essere innumerevoli e molto intensi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Di conseguenza non è l'entità del sintomo a dire qualcosa sulla sua natura (fisica o psichica), ma solo il parere del medico può determinare di cosa si tratta.
Ora lei ha appena vissuto un'esperienza spaventosa e ovviamente il primo pensiero è quello di avere un patologia fisica (seguito dal timore che l'attacco si ripresenti).
Il suo dubbio è comprensibile e se il suo medico curante lo riterrà opportuno si potrà sottoporre agli accertamenti del caso cercando però di "darsi un limite" e di fidarsi dei referti negativi per evitare di cadere in quesa trappola:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html
Ci faccia sapere!
I sintomi derivanti dall'ansia possono essere innumerevoli e molto intensi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Di conseguenza non è l'entità del sintomo a dire qualcosa sulla sua natura (fisica o psichica), ma solo il parere del medico può determinare di cosa si tratta.
Ora lei ha appena vissuto un'esperienza spaventosa e ovviamente il primo pensiero è quello di avere un patologia fisica (seguito dal timore che l'attacco si ripresenti).
Il suo dubbio è comprensibile e se il suo medico curante lo riterrà opportuno si potrà sottoporre agli accertamenti del caso cercando però di "darsi un limite" e di fidarsi dei referti negativi per evitare di cadere in quesa trappola:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html
Ci faccia sapere!
[#13]
Utente
Gent.ma dott.ssa Flavia Massaro,
i link da lei postati sono davvero interessati devo dire che molti dei sintomi e comportamenti indicati sono effettivamente quelli che provo ormai da tempo, domenica ho avuto il primo incontro con il mio psicoterapeuta spero che presto si vedano i primi risultati positivi di questa mia nuova avventura.
Grazie mille.
Cordiali saluti
i link da lei postati sono davvero interessati devo dire che molti dei sintomi e comportamenti indicati sono effettivamente quelli che provo ormai da tempo, domenica ho avuto il primo incontro con il mio psicoterapeuta spero che presto si vedano i primi risultati positivi di questa mia nuova avventura.
Grazie mille.
Cordiali saluti
[#14]
Il modello "idraulico" della psiche ha ormai fatto il suo tempo. Non è più attuale la concezione secondo cui fantomatiche "energie negative" si accumulerebbero nel tempo, tanto da poter essere smaltite attraverso lo sport o l'esercizio fisico. Non è così.
Ciò non spiegherebbe, oltretutto, come mai ad alcuni le "energie negative" si accumulerebbero e ad altri no.
Uscire dall'ansia e dalla paura delle malattie non significa sfogarsi, calmarsi o sedarsi, significa imparare a percepire le cose in modo diverso. E non deve richiedere necessariamente tanto tempo.
Dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia.
Cordiali saluti
PS: leggo che ha appena iniziato le sedute dal terapeuta; continui, poi potrà tornare da noi a riferirci.
Ciò non spiegherebbe, oltretutto, come mai ad alcuni le "energie negative" si accumulerebbero e ad altri no.
Uscire dall'ansia e dalla paura delle malattie non significa sfogarsi, calmarsi o sedarsi, significa imparare a percepire le cose in modo diverso. E non deve richiedere necessariamente tanto tempo.
Dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia.
Cordiali saluti
PS: leggo che ha appena iniziato le sedute dal terapeuta; continui, poi potrà tornare da noi a riferirci.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#16]
Utente
Gent.mo Dott. Giuseppe Santonocito,
sono d'accordo con la sua opinione sulle "energie negative" ma sinceramente non sminuirei la capacità dello sport di abbassare i livelli di stress come esperienza personale dico che nello sport in passato ho trovato un valido aiuto sia nel distrarre la mente da altri pensieri sia nello scaricare in parte lo stress, ovviamente lo sport non è in grado da solo di eliminare tutti i problemi psicologici che una persona potrebbe avere ma in parte lenirli.
Cordiali saluti.
sono d'accordo con la sua opinione sulle "energie negative" ma sinceramente non sminuirei la capacità dello sport di abbassare i livelli di stress come esperienza personale dico che nello sport in passato ho trovato un valido aiuto sia nel distrarre la mente da altri pensieri sia nello scaricare in parte lo stress, ovviamente lo sport non è in grado da solo di eliminare tutti i problemi psicologici che una persona potrebbe avere ma in parte lenirli.
Cordiali saluti.
[#17]
Lo sport può essere utilissimo a combattere l'ansia e persino la depressione, ma spesso da solo non basta. È una di quelle cose aspecifiche che servono, che possono coadiuvare, ma che di per sé non sono una terapia. Quando si è in presenza di una vera e propria patologia - e gli attacchi di panico, l'ansia e i sintomi somatici come quelli che descrive lo sono - occorre una terapia mirata, specifica per quella patologia.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 3k visite dal 24/03/2012.
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