Soluzione ad un problema irrisolvibile

Gentili Dottori,Vi spiego il mio problema. Inizia tutto dall'età di otto anni,quando sono a scuola,dal momento in cui entro fino a quando esco sono colto da forti mal di stomaco,che danno vita a continui rumori intestinali e flatulenze.Una volta uscito mi rimane un leggero mal di pancia che va via dopo circa un'ora.

Da allora ne ho provate tante,comprese 5000 visite specialistiche tutte atte a trovare qualche malattia,ovviamente di natura fisica e non psicologica.

Oggi di anni ne ho 25,non vado piu a scuola,ma il problema persiste quando sono seduto e circondato da altre persone (ad esempio in una chiesa,in una biblioteca etc...)

Il tempo mi ha permesso di comprendere che il disturbo tocca il suo apice "maligno" quando mi alzo la mattina presto,ma non cambia il fatto che i dolori sorgono solo quando mi trovo nelle situazione descritte sopra.

E comunque anche se fosse di pomeriggio,il problema si limita,ma non si dissolve del tutto.

Quando nel 2010 ho iniziato a soffrire di ansia e mi è stato diagnosticato una leggera forma di DOC ho iniziato delle cure che mi hanno fatto stare meglio.

Oggi sono in cura con Anafranil e Lexotan e le cose vanno molto meglio,ma il problema suddetto,sebbene abbia capito sia di natura psicologica,non è mai stato riferito al mio psichiatra.

Ora dal momento in cui per motivi di lavoro mi ritroverò nei contesti in cui lo stesso si scatenava,lo devo affrontare.
Purtroppo in anni e anni non ce l'ho mai fatta,mi piacerebbe capire se ha un nome,se deriva dai disturbi psicologici sopraelencati e sopratutto se si può curare.

Concludo dicendo che ho fatto la stessa domanda nella sezione psichiatria,ma mi sarebbe piaciuto ricevere una risposta piu esauriente.
Grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

se nelle situazioni in cui lei è circondato da altre persone (classe, chiesa, biblioteca hanno questo in comune fra loro) si sente a disagio è possibile che il suo corpo reagisca di conseguenza, e che la sua pancia si gonfi fastidiosamente e dolorosamente.

In quei frangenti lei potrebbe soffrire di aerofagia e allo stesso tempo potrebbe presentare una tensione della muscolatura intestinale che, combinate assieme, possono dare l'esito che ci ha descritto.

Oltre alla terapia farmacologica non ha preso in considerazione di rivolgersi anche ad uno psicologo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2012 al 2021
Ex utente
Gentile Dottoressa,
Già fatto ma non ho ottenuto risultati.

Non è il disagio...è il fatto che conscio che posso riprodurre un fastidio del genere a me stesso mi porta in uno stato di tensione che fa avvenire ciò... questo ciò che mi ha detto lo psicologo...

Però mi chiedo anche perché di pomeriggio il fastidio è minore,come è possibile che io stesso riproduca un sintomo che non voglio avere e perché si manifesta proprio in questo modo.

Mi piacerebbe sapere anche quanto e se c'entra il DOC in questa questione.
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
quando il corpo si esprime con i sintomi , qualunque essi siano, andrebbero decodificati, ascoltati ed analizzati, oltre che essere sopiti e curati
Un aconsulenza psicologica, andrebbe effettuata, sia per una valutazione più approfondita, che per conoscere le cause del suo disagio e per poterle curare adeguatamente.
Sembra che il suo rogano bersaglio sia lo stomaco, comprendere il significato simbolico della sua volnerabilità d'organo, sarebbe utile

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2012 al 2021
Ex utente
Gentile Dottoressa,
sono già in psicoterapia.
Senza aver ottenuto nulla.

Che cosa c'è da ascoltare,decodificare e analizzare nel disturbo che ho detto?

Mi sembra che quando non si sappia rispondere in questo sito si ricorra sempre a generalizzare e nascondersi dietro ai luoghi comuni e quando qualcuno - come me adesso- ve lo fa presente scatta subito la censura. Ovviamente perché i grandi psicologi e psichiatri di queste sezione non devono subire la minima obiezione! Ci mancherebbe altro! Sono qui solo per aiutare gratuitamente e senza nessun secondo fine!

Distinti saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

questo servizio è puramente orientativo e non può pensare di risolvere il suo problema, cronico e decisamente datato, semplicemente consultando online professionisti che non possono avere un contatto diretto con lei.
Spero che questo le sia chiaro, per evitare che si aspetti risposte che noi (e i colleghi medici) non possiamo darle senza incontrarla di persona.

A meno che il suo non sia un disturbo fisico - possibilità che, avendo lei scritto in questa sezione ed essendosi sottoposto a molte visite, immagino sia stata alla fine scartata - si tratta di un disturbo psicosomatico che, come tale, ha un significato e quindi va compreso come le ha detto la d.ssa Randone.

Se lei è già in psicoterapia dispone già della sede in cui parlarne, ma se le sembra che la terapia attuale non le serva a nulla deve discuterne con chi la segue ed eventualmente cambiare.

Ci può dire che tipo di psicoterapia sta facendo, da quanto tempo e con che cadenza?
E' in cura presso una struttura pubblica o privatamente?
Ha ricevuto una diagnosi di DOC o di DOC di personalità?
Ha ricevuto solo questa o anche altre diagnosi?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile utente,
Noi offriamo consulti gratutiti e per il piacere di mettere a disposizione la nostra formazione professionale.
Il suo sintomo non puo' essere analizzato senza conoscerla, un sintomo senza paziente, non significa niente.
Se non ha ottenuto nulla dalla psicoteria, cambi approccio cambi clinico.
Esse online e visibili nelle risposte, non trincerati nei nostri studi, ci espone a critiche e confronti, valuti anche questo.

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Attivo dal 2012 al 2021
Ex utente
Gentili Dottori,non era mia intenzione attaccare nessuno,il mio è stato piu uno sfogo che una critica.

Ho fatto 4 mesi di cognitivo comportamentale con cadenza settimanale da uno psicologo truffatore che non mi ha fatto ottenere alcun giovamento.Dopodiché sono passato alla terapia breve strategie e alla terapia farmacologica,dalla quale sto ottenendo i risultati migliori.
La terapia strategica adesso si è ridotta ad ogni mese,per circa due mesi è stata fatta con cadenza settimanale e bimensile.
Gli specialisti alla quale mi sono rivolto sono tutti liberi professionisti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Solitamente l' approccio combinato e' quello piu' funzionale e funzionante: farmacoterapia e psicoterapia, in sinergia.
A volte non si trova l' approccio terapeutico consono a se stessi ed al proprio disagio, cosi' come non e' semplice trovare il clinico .
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Attivo dal 2012 al 2021
Ex utente
Diciamo che è piu o meno come giocare al lotto...

Ma Lei che è sessuologa,che ne dice se questi soldi me li spendo con tante belle prostitute? Magari ottengo risultati migliori anziché cercano invano psicoterapeuti incompetenti e truffatori.

Mi dia un consiglio Dottoressa.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> ma il problema suddetto,sebbene abbia capito sia di natura psicologica,non è mai stato riferito al mio psichiatra.
>>>

Agli psicoterapeuti da cui è stato, l'ha detto?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Paragonare gli effetti curativi della psicoterapia all' aspetto ludico del sesso mercenario, mi sembra fuorviante.
L' alleanza terapeutica si stabilisce, quando si stabilisce, passando dalla lealta' e da un patto terapeutico.
[#12]
Attivo dal 2012 al 2021
Ex utente
Gentile Dottor Santonocito,
No,perché il problema grave era un altro. Siccome posso dire di esserne uscito fuori (al 90% grazie ai farmaci) col terapeuta breve strategico che mi segue attualmente voglio parlargliene e vedere se con la sua terapia riesco ad uscirne fuori in tempi brevi,perché ho la speranza nel cuore di non entrare mai piu nello studio di uno psicologo finché resterò in vita.

Grazie
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Ha ragione: dallo psicologo ci si va per non averne più bisogno.

Deve però aiutare il collega ad aiutarla; altrimenti, lasciandolo all'oscuro del problema, difficilmente potrà smettere di averne bisogno.

Cordiali saluti