Tremore voce

Buon pomeriggio,
A volte mi capita, quando devo leggere in presenza di altre persone (ad es. mi succedeva alle scuole superiori in classe) che la mia voce cominci a tremare senza che io riesca a controllarla. Non mi capita sempre, ma a volte succede improvvisamente e questo mi imbarazza molto...Mi è capitato ultimamente in alcuni esami all'università negli orali, quando si trattava di scrivere degli esericizi.(e anche le mani tremavano)..dopo un po' mi calmo e riesco a scrivere e parlare senza problemi. Non sono una persona molto insicura e non si tratta di paura..tuttavia non riesco a trovare una spiegazione e non vorrei che questo disagio mi causasse problemi nei rapporti con gli altri o quando devo discutere di qualcosa,
Ringrazio anticipatamente.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentilissima,

quello che ci riferisce potrebbe essere un sintomo d'ansia che è una cosa diversa rispetto alla semplice "paura" di situazioni nelle quali, ad esempio, ci si sente sotto esame da parte di altri.

Il tremore a voce e mani si è manifestato solo in occasione di interrogazioni/esami?

Quello che ci ha descritto le succede solo in ambito scolastico/universitario o anche in altre situazioni?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
sembra trattarsi di un sintomo d'ansia.
Il parlare in pubblico potrebbe renderla ansiosa, una sorta di ansia d aprestazione, l'ansia che si manifesta prima di un evento importante.
Lei infatti parla di esami e di eloquio in pubblico
Anche le mani che tremano, sembrano avere lo stesso significato.
Per investigare a fondo tale disagio e, e per lavorare su tale sintomatologia, sarebbe indicato un aiuto psicologico

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Utente
Utente
Mi è sempre successo solo in ambito universitario, quando si trattava di leggere (alle scuole superiori) e a volte in sede d'esame di fronte al professore. Premetto che non ho mai avuto problemi a scuola quindi non si tratta di una paura dovuta al fatto di non essere preparata...In altre occasioni non mi è mai successo, anche perché non mi èmai capitato di dover parlare in pubblico, o al microfono ecc...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"non si tratta di una paura dovuta al fatto di non essere preparata..."

A volte le manifestazioni ansiose non nascono da pensieri consci, ad esempio dalla paura cosciente di una data situazione, ma emergono in maniera apparentemente spontanea e immotivata nonostante un'appropriata ricerca permetta di individuarne l'origine e le cause.

Ad ogni modo lei poi aggiunge: "non mi è mai capitato di dover parlare in pubblico" e ha dunque un'ipotesi ben precisa in mente: non si tratterebbe di "ansia da prestazione", ma di "ansia da palcoscenico" e quindi di una reazione legata al sentirsi esposta e sotto giudizio più che al livello della prestazione stessa (la qualità delle risposte fornite all'esaminatore).

Anche in questo caso comunque è plausibile che la causa sia di natura ansiosa, e che lei si senta particolarmente in imbarazzo quando è al centro dell'attenzione.
Le è mai capitato qualche episodio in cui se ne è resa chiaramente conto?
[#6]
Utente
Utente
Si, infatti quando si parla di me o di qualcosa che ho fatto (soprattutto se positiva) divento tutta rossa ed è un momento che odio, non mi piace stare al centro dell'attenzione ed è una cosa che mi infastidisce e mi mette molto a disagio. Se si tratta di momenti molto veloci posso anche sopportarli, ma quando mi sento osservata e vedo che qualcuno mi sta ponendo delle domande a quel proposito mi sento molto a disagio, anche se poi rispondo lo stesso e so benissimo che non succede nulla! Però mi rendo conto che espormi è una cosa che non mi piace per niente...
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Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5
"Però mi rendo conto che espormi è una cosa che non mi piace per niente..."

Gentile ragazza,
esponendosi lei teme di essere giudicata male da un "pubblico". Ma come mai questo "pubblico" dovrebbe giudicarla male?E se anche lo facesse questo cosa significherebbe per lei?
Provi a riflettere sul significato che questo giudizio negativo avrebbe per lei e su come mai è così importante. Cosa penserebbe di sè stessa se il giudizio degli altri fosse negativo?

Ha mai pensato di condividere queste riflessioni con uno psicologo?

un caro saluto

Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Sembra proprio da quello che dice, che trattasi di una cattiva gestione dell' emotivita', il rossore potrebbe essere un sintomo d' ansia mal gestita.
Credo che un supporto psicologico, sarebbe indicato, sia per conoscersi meglio, che per imparare a modulare le emozioni.
[#9]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' importante prima di tutto aver stabilito in cosa consiste il problema, cioè cosa la mette in difficoltà.
Il passo successivo sarà riflettere sulle sue emozioni in quei momenti, magari ripensando al fatto che è possibile che questa difficoltà fosse presente anche prima delle superiori e, se così non fosse, chiedendosi cosa può aver turbato il suo equilibrio generando l'imbarazzo da un certo momento in poi.

"quando si parla di me o di qualcosa che ho fatto (soprattutto se positiva) divento tutta rossa ed è un momento che odio"

Questo fa pensare che in lei si crei una dissonanza cognitiva quando ascolta complimenti o lodi sul proprio conto, il che fa ipotizzare che lei non abbia un'immagine di sè particolarmente positiva.

A mio avviso dovrebbe valutare quanto tutto ciò le crea disagio e considerare la possibilità di consultare uno psicologo, ad es. con l'obiettivo di apprendere una tecnica di rilassamento come il Training Autogeno che le consenta di affrontare con maggiore distacco le situazioni nelle quali si sente esposta.
[#10]
Utente
Utente
La ringrazio molto....Non ho mai preso la cosa molto sul serio poiché non si manifesta costantemente...ho sempre che non mi importasse il giudizio degli altri, e anche ora credo sia così...perché anche se ricevo qualche critica con cui non sono d'accordo o che non ritengo per nulla costruttiva non me ne faccio mai un problema, e non ci penso mai....paradossalmente mi da più fastidio ricevere complimenti...perché è in quei casi che mi "vergogno"...anche se so che non c'è nulla di imbarazzante nel ricevere complimenti o nello stare al centro dell'attenzione per un po' quando qualcuno parla di me....è che mi sembra fuori dalla mia natura....e quindi anche se si tratta si una piccola cosa, tendo ad ingigantirla e farne un dramma...Mi trovo comunque molto d'accordo con voi e cercherò di seguire i vostri consigli...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"ho sempre pensato che non mi importasse il giudizio degli altri, e anche ora credo sia così..."

A volte si vorrebbe pensare una certa cosa di sè stessi, ma si scopre poi che questa cosa non risponde fino in fondo alle reali caratteristiche della propria personalità.
Forse lei è più sensibile al giudizio altrui di quello che le piacerebbe credere.

Il suo caso però è particolare per il fatto che lei è in difficoltà soprattutto quando ascolta qualche commento positivo sul proprio conto ("paradossalmente mi dà più fastidio ricevere complimenti...perché è in quei casi che mi "vergogno").

Questo fa pensare che la sua autostima possa essere lacunosa, e che - come le ho detto in precedenza - il problema nasca dalla dissonanza che si crea fra i complimenti che riceve e il fatto che non sente di meritarli, perchè l'immagine che ha di sè stessa non è in linea con tali apprezzamenti.

Sta a lei decidere se e con che obiettivo rivolgersi ad uno psicologo.
Il mio consiglio è di farlo, se vuole migliorarsi e affrontare in un altro modo le situazioni nelle quali si sente in difficoltà.
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