Complesso di inferiorità

Salve, sono una ragazza di 23 anni che studia all università e lavora. Famiglia benestante e un fratello maggiore. Il mio problema e' che in casa per qualsiasi decisione la mia parola non viene MAI ascoltata, così fin da piccola e Tutt oggi benché sono ormai una donna. esempio ultimo: io e mio fratello abbiamo una casa per l università, lui ha finito e dunque coda si pensa? Non si chiedermi se io continuo ad averne bisogno (chiaramente si dovendo ancora finire) ma i miei pensano di affittarla, solo perché ormai il fratello maggiore non ne ha bisogno. E io? Neanche me l hanno chiesto. oltre questo potrei fare mille esempi: la società di famiglia di cui mio fratello legalmente fa parte e essendo sorta prima della mia maggiore età inizialmente io non ero contemplata. Ora nulla e' cambiato benché ho 23 anni. mio fratello dovrebbe andare a convivere e lui può scegliere in quale casa andare (dei miei) e io non posso tenere neanche quella per l università. i racconti del campeggio da piccoli fatti dai nonni? Lui c e' io no, qysndo in reslta ci sono sempre stata.quando ero "in carne" critiche perche ero troppo grassa. Ora che sono magra, critiche perche sono troppo magra.Mi sono sempre prodigata per la mia famiglia, mai un problema ho dato. Nonna malata? Io faccio i pomeriggi all ospedale con il libro sulle gambe per studiare...mamma deve essere accompagnata? Lo faccio io. sempre ad assecondare le richieste perché ho il terrore di essere tagliata fuori ancor di più. Che poi questo si riflette sulla mia vita sentimentale (sempre bisognosa di mille attenzioni) e sulle amicizie in cui sono un insicura "patologica". Sono fidanzata da anni e il mio fidanzato e' un santo perché capisce la situazione. Ma io se non esco da questa famiglia divento pazza. Come far tutto e di più e essere considerata niente, andare bene all università e non sentirsi mai abbastanza. Che poi non me la prendo con mio fratello che anzi magari odia tutte queste attenzioni, ma con i miei genitori.sono un insicura, a causa mia o della mia famiglia poco importa, ormai e' così. Come uscirne?esiste una "cura"per l autostima???soffr davvero dentro di me nel non sentirmi mai abbastanza per loro. Grazie e arrivederci
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Certo che esiste, gentile signorina. Ma deve accettare di farsi aiutare da un esperto, uno psicologo psicoterapeuta .
Probabilmente nella Sua famiglia vige la regola della supremazia del maschio primognito. Non e' un caso isolato (neanche storicamente)
Quello che invece merita attenzione e' come e quanto questa situazione culturale abbia dato a Lei una identita' subordinata.
Lei , mi sembra di capire, non reclama il Suo spazio vitale, ma si pone in attesa che le venga offerto.
E' una posizione esistenziale sulla quale Lei deve riflettere e lavorare, in una relazione terapeutica che la sostenga e le permetta di riconoscersi idonea a ricevere attenzione e rispetto.
Mi faccia sapere come va!
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
l'autostima cresce e si rinforza sia in casa, che fuori casa.
Il primo passo è essere visibile ai suoi stessi occhi, solo dopo sarà visibile agli altri, familiari inclusi.
Un supporto psicologico o una psicoterapia, potrebbe esserLe da giovamento per ritrovare serenità, incrementare l'autostima e di conseguenza la qualità della sua vita.
Si rivolga ad uno Psicologo-Psicoterapeuta, vedrà che sarà il percorso più indicato, non basta essere magri o in forma per stare bene con se stessi e tentare di essere accettati, l'accettazione di sè, passa da tantissimo altro.
Ci dia notizie, se crede

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Annalisa De Filippo Psicologo, Psicoterapeuta 113 4
Gentile ragazza,

riporta il "non sentirsi mai abbastanza" all'interno della sua famiglia e le ripercussioni nelle sue relazioni: tale consapevolezza è un buon punto di partenza. Accenna "sono fidanzata da anni": forse potrebbe partire dalla relazione con il suo ragazzo per iniziare a vedere riconosciuto il suo valore e acquisire maggiore sicurezza; ma è importante che anche lei lo riconosca.

Sperando di fare cosa gradita, le segnalo un articolo sull'autostima:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/495-autostima-una-perla-preziosa.html

Un saluto.

Dr.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
www.centropianetapsicologia.com
www.psicologasestosangiovanni.com