Consulto per diciassettenne

Gentilissimi dottori,chiedo un parere per mio figlio diciassettenne;sono ormai 3 anni che su base settimanale ha degli incontri con una psicologa;il suo metodo è il parlare e dargli consigli,che purtroppo,NON stanno producendo i risultati sperati.Ha una serie di fobie(che possa farsi del male da solo, che possa perdere la percezione con la realtà e non sia più in grado di rispondere delle sue azioni) che la d.ssa riconduce ad un assurdo rapporto col padre (molto violento con le parole).Non che io non rispetti il lavoro della psicologa ma mi chiedo; è normale, dopo 3 anni senza alcun risultato, che la d.ssa non mi consigli un altra strada da percorrere, anche farmacologica se fosse il caso?E' normale sentirsi dire,dopo 3 anni,"vedrà che suo figlio viene fuori da questa situazione" e RIFIUTARSI di propormi qualcosa d'altro? il fatto è che adesso, mio figlio stesso, rifiuta qualsiasi altro tipo di approccio o cura, in quanto ha estrema fiducia di questa d.ssa e per lui ogni cosa che dice è oro colato.Quindi se la d.ssa dirà che andrà avanti ancora altri 3 anni, lui così farà. Io ho dovuto iniziare a lavorare tutto il giorno per poter pagare le cure di mio figlio, in quanto mio marito non collabora assolutamente. E' normale che dopo tutto questo tempo io debba vedere ancora mio figlio vivere una vita a metà, perchè la dottoressa insiste nel dirmi che ci vuole tempo e pazienza? Sono veramente disperata; non so davvero che strada prendere. Non so se i tempi di guarigione di determinate problematiche sono veramente così lunghi. Vorrei solo un parere, se la strada che sto percorrendo è quella giusta o meno. Vi ringrazio in anticipo per il tempo ed il lavoro che prestate.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile signora,

suo figlio è molto giovane e sarebbe utile che lei ci dicesse quale diagnosi ha posto la nostra collega e se è stato sottoposto a test specifici (e con che esito).

In questi 3 anni non ha visto il minimo cambiamento?
Come giustifica la dottoressa questo tempo così lungo per vedere dei risultati?
le ha detto che il caso è tropo grave e/o complesso per pensare di risolverlo in meno tempo?

Di solito inoltre quando i pazienti sono bambini o ragazzini è utile coinvolgere nel percorso anche la famiglia: questo è stato fatto?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile signora,
se lei ritiene che suo figlio non abbia ottenuto benefici dal percorso in atto da ben tre anni, è lecito porsi interrogativi.

Lei è a conoscennza del tipo di percorso che sta seguendo suo figlio? Di quale orientamento si tratta? E' stata formulata una diagnosi? E degli obiettivi terapeutici sono stati posti?

Pare però che suo figlio non la veda al suo stesso modo e abbia stabilito un buona relazione con la sua curante.Come mai secondo lei?

Perdoni le molte domande ma sono utili per darle una risposta migliore e eventuali indicazioni, pur nei limiti di un consulto on line

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
oltre alla sintomatologia da lei descritta,

( Ha una serie di fobie,che possa farsi del male da solo, che possa perdere la percezione con la realtà e non sia più in grado di rispondere delle sue azioni),

sarebbe utile conoscere la diagnosi della psicologa che lo segue.
L'eventuale conflitto con il padre, non è una diagnosi ,ma un ipotesi etiologica.
Valuti anche l'ipotesi di una diagnosi psichiatrica e di cambiare orientamento terapeutico, se questo non la soddisfa.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it