Ossessione o...?
salve a tutti, ho un porblema che utlimamente disturba la mia mente, il mio corpo e le mie giornate: non ho nemmeno 22 anni e ho il terrore di sembrare vecchia, sono settimane che penso tutto il giorno, che mi chiedo "sembro vecchia magari?", e osservo con attenzione nei minimi dettagli i gesti delle persone nei miei confronti alla ricerca di un indizio che mi confermi o meno se sembro una vecchia! ad esempio se la gente mi da del lei (tipo in banca o al bar) concludo subito che dimostro molti piu' anni e che quindi forse è meglio impiccarsi subito perchè chissa' a 30, sembrero' una nonna ambulante. Poi quando mi sento chiedere "ma tu sei del primo anno?" (all'università. perchè l'ho iniziata quest'anno) subito penso che intende dire che è incredibile, che sembro gia' una pensionata. Boh magari poi sono domande di circostanza e io le interpreto così perche' vorrei delle risposte alla domanda che cotninuo a pormi. è una domanda che mi pongo senza volerlo, mi prende energia e occupa tanto spazio, non ne posso piu', ho paura di invecchiare, di morire e di non riuscire a costruire niente di buono nella vita. ho paura di essere schifata, disprezzata e umiliata. Ho paura di sembrare sempre meno degli altri, di avere meno fortuna. Non sopporto le critiche ,non ne posso piu.
Scusate, è piu' uno sfogo che una vera richiesta. ma: dite che è comune a 20-25 anni chiedersi se si sembra vecchi?
Esiste un farmaco che ti stabilizza l'autostima?
grazie comunque a tutti voi.
Scusate, è piu' uno sfogo che una vera richiesta. ma: dite che è comune a 20-25 anni chiedersi se si sembra vecchi?
Esiste un farmaco che ti stabilizza l'autostima?
grazie comunque a tutti voi.
[#1]
Cara ragazza,
più che un farmaco che "stabilizzi l'autostima" (che non esiste) penso che ti sarebbe utile un percorso psicologico volto a comprendere cosa ti sta succedendo e a risolvere il problema.
Se hai iniziato improvvisamente ad essere preda di questo tipo di pensieri, infatti, può essere che tu soffra di un disturbo d'ansia di tipo ossessivo, ma può anche essere successo qualcosa che ha innescato in te un senso di insoddisfazione e il timore di non potervi rimediare (da qui il pensiero di poter essere già "vecchia", e quindi con poco tempo e speranze di cambiamento).
Questa tua affermazione sembra in linea con la mia ipotesi:
"ho paura di invecchiare, di morire e di non riuscire a costruire niente di buono nella vita."
Vorrei chiederti come mai hai iniziato quest'anno l'università e perchè ci dici "ho paura di essere schifata, disprezzata e umiliata".
I tuoi genitori ti sostengono o ti comunicano che non potrai combinare molto nella vita?
più che un farmaco che "stabilizzi l'autostima" (che non esiste) penso che ti sarebbe utile un percorso psicologico volto a comprendere cosa ti sta succedendo e a risolvere il problema.
Se hai iniziato improvvisamente ad essere preda di questo tipo di pensieri, infatti, può essere che tu soffra di un disturbo d'ansia di tipo ossessivo, ma può anche essere successo qualcosa che ha innescato in te un senso di insoddisfazione e il timore di non potervi rimediare (da qui il pensiero di poter essere già "vecchia", e quindi con poco tempo e speranze di cambiamento).
Questa tua affermazione sembra in linea con la mia ipotesi:
"ho paura di invecchiare, di morire e di non riuscire a costruire niente di buono nella vita."
Vorrei chiederti come mai hai iniziato quest'anno l'università e perchè ci dici "ho paura di essere schifata, disprezzata e umiliata".
I tuoi genitori ti sostengono o ti comunicano che non potrai combinare molto nella vita?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Cara ragazza, cerchiamo di riflettere su quelle che possono essere le cause di questa paura, di essere percepita come vecchia, di non valere nulla, di sprecare il tempo...
A livello razionale tutto questo è assurdo lo capisci vero ?
Cerca di pensare a quando tutto questo è cominciato.. genitori rigidi.. ?competizione con fratelli sorelle amici amiche più appariscenti,?
Sconfitte scolastiche, sentimentali,? certo uno psicologo ti potrà aiutare, ma anche tu puoi fare qualcosa per te stessa, .alta snella come sei.. cerca di vestirti per piacere a te, coraggiosamente, prima ancora che piacere agli altri.. Mi sembra che tu proietti sul mondo esterno autovalutazioni negative che in un continuo rovello fai su te stessa..
Alla tua età ci sono molti giovani che si sottostimano e si tormentano con livelli di aspettativa duri ed esigenti.
Prova ad essere più indulgente con te stessa, non pensare che tutti gli altri si sentano fantastici e lo siano..
Forse sarebbe opportuno anche riflettere sul tuo rapporto con tua madre.. come la percepisci.. sconfitta.. vincente?
cari saluti, cerca di volerti bene.. prima di pensare ai farmaci..
A livello razionale tutto questo è assurdo lo capisci vero ?
Cerca di pensare a quando tutto questo è cominciato.. genitori rigidi.. ?competizione con fratelli sorelle amici amiche più appariscenti,?
Sconfitte scolastiche, sentimentali,? certo uno psicologo ti potrà aiutare, ma anche tu puoi fare qualcosa per te stessa, .alta snella come sei.. cerca di vestirti per piacere a te, coraggiosamente, prima ancora che piacere agli altri.. Mi sembra che tu proietti sul mondo esterno autovalutazioni negative che in un continuo rovello fai su te stessa..
Alla tua età ci sono molti giovani che si sottostimano e si tormentano con livelli di aspettativa duri ed esigenti.
Prova ad essere più indulgente con te stessa, non pensare che tutti gli altri si sentano fantastici e lo siano..
Forse sarebbe opportuno anche riflettere sul tuo rapporto con tua madre.. come la percepisci.. sconfitta.. vincente?
cari saluti, cerca di volerti bene.. prima di pensare ai farmaci..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Ex utente
Grazie infinite per le vostre risposte. Sì è vero, mi sa che sarebbe meglio il dialogo piuttosto che i farmaci.
"Vorrei chiederti come mai hai iniziato quest'anno l'università e perchè ci dici "ho paura di essere schifata, disprezzata e umiliata".
I tuoi genitori ti sostengono o ti comunicano che non potrai combinare molto nella vita?"
ho iniziato l'università quest'anno perchè avevo deciso di lavorare per diventare "grande" e non dover chiedere proprio tutti i soldi ai miei genitori. E poi perchè avevo paura di scoprire di non essere capace di fare l'università. (che invece sta andando abbastanza bene).
I miei genitori non sostengono e non comunicano niente, non penso che sappiano della mia esistenza, hanno altro a cui pensare. ma grazie a dio a volte l'indifferenza è meglio degli insulti o delle critiche.
perchè ho paura di essere disprezzata etc? perchè io al posto degli altri lo farei, in fondo non valgo niente. non sono diventata niente di importante, non sono nessuno, non ho raggiunto risultati molto superiori alla media, sono nella media, non sono niente di speciale, insipida, non ho sapore.
"A livello razionale tutto questo è assurdo lo capisci vero ?
Cerca di pensare a quando tutto questo è cominciato.. genitori rigidi.. ?competizione con fratelli sorelle amici amiche più appariscenti,?
Sconfitte scolastiche, sentimentali,?"
a volte mi rendo conto che è assurdo, altre mi viene un dubbio atroce di essere vecchia e di cadere a pezzi senza accorgermene.
i miei genitori non hanno tempo per criticarmi verbalmente perchè mia madre è sempre depressa o già di li', mio padre non c'è praticamente mai.
sentimentalmente sono sempre stata fortunata. ho fratelli ma non ci siamo mai calcolati molto, nessuna competizione. sconfitte scolastiche nemmeno ma non me ne importava granche' in ogni caso.
sono sempre stata molto sola e quindi ho avuto tutto il tempo del mondo per partorire paranoie di vario genere, forse la monotonia, mah....
vi ringrazio di nuovo per le vostre interessanti parole!
"Vorrei chiederti come mai hai iniziato quest'anno l'università e perchè ci dici "ho paura di essere schifata, disprezzata e umiliata".
I tuoi genitori ti sostengono o ti comunicano che non potrai combinare molto nella vita?"
ho iniziato l'università quest'anno perchè avevo deciso di lavorare per diventare "grande" e non dover chiedere proprio tutti i soldi ai miei genitori. E poi perchè avevo paura di scoprire di non essere capace di fare l'università. (che invece sta andando abbastanza bene).
I miei genitori non sostengono e non comunicano niente, non penso che sappiano della mia esistenza, hanno altro a cui pensare. ma grazie a dio a volte l'indifferenza è meglio degli insulti o delle critiche.
perchè ho paura di essere disprezzata etc? perchè io al posto degli altri lo farei, in fondo non valgo niente. non sono diventata niente di importante, non sono nessuno, non ho raggiunto risultati molto superiori alla media, sono nella media, non sono niente di speciale, insipida, non ho sapore.
"A livello razionale tutto questo è assurdo lo capisci vero ?
Cerca di pensare a quando tutto questo è cominciato.. genitori rigidi.. ?competizione con fratelli sorelle amici amiche più appariscenti,?
Sconfitte scolastiche, sentimentali,?"
a volte mi rendo conto che è assurdo, altre mi viene un dubbio atroce di essere vecchia e di cadere a pezzi senza accorgermene.
i miei genitori non hanno tempo per criticarmi verbalmente perchè mia madre è sempre depressa o già di li', mio padre non c'è praticamente mai.
sentimentalmente sono sempre stata fortunata. ho fratelli ma non ci siamo mai calcolati molto, nessuna competizione. sconfitte scolastiche nemmeno ma non me ne importava granche' in ogni caso.
sono sempre stata molto sola e quindi ho avuto tutto il tempo del mondo per partorire paranoie di vario genere, forse la monotonia, mah....
vi ringrazio di nuovo per le vostre interessanti parole!
[#4]
"in fondo non valgo niente. non sono diventata niente di importante, non sono nessuno, non ho raggiunto risultati molto superiori alla media, sono nella media, non sono niente di speciale, insipida, non ho sapore"
cara ragazza, devono essere pensieri molto dolorosi quelli che fai e che hai deciso di condividere con noi stasera.
E' proprio vero che non vali niente?E' proprio vero che siccome i risultati che hai raggiunto sono poco sopra la media questo vuole dire che non sei nessuno?Dunque ritieni di valere solo se eccelli in qualcosa?
Quello che mi chiedo è se pensi davvero che questi pensieri che fai siano realistici e se ti aiutano a stare meglio.
E' su questo che ti invito a riflettere, su quanto male ci possiamo fare quando ci convinciamo che i nostri timori siano assolutamente realistici e fondati.
un caro saluto e in bocca al lupo
cara ragazza, devono essere pensieri molto dolorosi quelli che fai e che hai deciso di condividere con noi stasera.
E' proprio vero che non vali niente?E' proprio vero che siccome i risultati che hai raggiunto sono poco sopra la media questo vuole dire che non sei nessuno?Dunque ritieni di valere solo se eccelli in qualcosa?
Quello che mi chiedo è se pensi davvero che questi pensieri che fai siano realistici e se ti aiutano a stare meglio.
E' su questo che ti invito a riflettere, su quanto male ci possiamo fare quando ci convinciamo che i nostri timori siano assolutamente realistici e fondati.
un caro saluto e in bocca al lupo
Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com
[#5]
"i miei genitori non hanno tempo per criticarmi verbalmente perchè mia madre è sempre depressa o già di li', mio padre non c'è praticamente mai."
E' possibile che tu sia rimasta eccessivamente in balia di te stessa senza poter contare su riferimenti affettivi importanti e tanto meno su un'immagine di te sufficientemente positiva per affrontare la vita, che avresti dovuto costruire con l'aiuto dei tuoi genitori (anzi, basandoti su quello che ti rimandavano di te stessa).
Se tua mamma è depressa (è in cura?) è possibile che tu ti stia identificando con lei nel tentativo di esserle vicina in qualche modo e nell'impossiblità di farlo altrimenti.
Ti faccio notare infatti che le cose che dici di te sarebbero adatte ad una signora dell'età che più o meno immagino abbia, piuttosto che ad una ragazza di 20 anni.
Cosa ne pensi?
E' possibile che tu sia rimasta eccessivamente in balia di te stessa senza poter contare su riferimenti affettivi importanti e tanto meno su un'immagine di te sufficientemente positiva per affrontare la vita, che avresti dovuto costruire con l'aiuto dei tuoi genitori (anzi, basandoti su quello che ti rimandavano di te stessa).
Se tua mamma è depressa (è in cura?) è possibile che tu ti stia identificando con lei nel tentativo di esserle vicina in qualche modo e nell'impossiblità di farlo altrimenti.
Ti faccio notare infatti che le cose che dici di te sarebbero adatte ad una signora dell'età che più o meno immagino abbia, piuttosto che ad una ragazza di 20 anni.
Cosa ne pensi?
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>>> Esiste un farmaco che ti stabilizza l'autostima?
>>>
Purtroppo no, ma anche se esistesse non sarebbe di quello che sembri aver bisogno. Quello che forse ti ci vorrebbe sarebbe un farmaco per *acquisire* autostima, però non esiste neanche quello.
L'autostima, quando non la si ha dalla nascita, si può acquisire attraverso l'esperienza, soprattutto attraverso esperienze mirate, che diano la possibilità di verificare e darsi prova delle proprie capacità. Dalla sensazione di essere capaci deriva la sensazione di avere valore.
Quando invece non c'è autostima né percezione del proprio valore, cominciano i dubbi. S'iniziano a farsi domande sciocche alle quali ci si affeziona, dando loro importanza, come fossero questioni vere.
È molto più facile cambiare facendosi aiutare, perciò anch'io ti suggerisco di metterti in contatto con uno psicologo.
Cordiali saluti
>>>
Purtroppo no, ma anche se esistesse non sarebbe di quello che sembri aver bisogno. Quello che forse ti ci vorrebbe sarebbe un farmaco per *acquisire* autostima, però non esiste neanche quello.
L'autostima, quando non la si ha dalla nascita, si può acquisire attraverso l'esperienza, soprattutto attraverso esperienze mirate, che diano la possibilità di verificare e darsi prova delle proprie capacità. Dalla sensazione di essere capaci deriva la sensazione di avere valore.
Quando invece non c'è autostima né percezione del proprio valore, cominciano i dubbi. S'iniziano a farsi domande sciocche alle quali ci si affeziona, dando loro importanza, come fossero questioni vere.
È molto più facile cambiare facendosi aiutare, perciò anch'io ti suggerisco di metterti in contatto con uno psicologo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.9k visite dal 21/03/2012.
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