Non ha saputo dirmi il perché,ma è riuscito solo a esprimere tutto il suo dolore e il dispiacere

Sono una ragazza di 23 anni,e fino a due settimane fà credevo di avere una vita perfetta. Sono una studentessa universitaria e vivevo una splendida relazione da due anni e mezzo con il mio ragazzo (studente anche lui),nata dal nulla che ci ha portato a voler convivere. Ragazzo splendido,intelligente e maturo,amico ed amante insieme condividevo tutto con lui. Più di una settimana fà mi ha confessato di avermi tradita ad una festa. Di aver ceduto alle avance fatte da una ragazza che aveva conosciuto lì,di aver flirtato ballando (questa è una mia considerazione),di averla baciata e di aver provato a farci del sesso,senza però riuscirci. A sua detta,perché si era reso conto,anche se con notevole ritardo,di non volermi perdere. Non ha saputo dirmi il perché,ma è riuscito solo a esprimere tutto il suo dolore e il dispiacere per ciò che era successo,chiedendomi di non andarmene e di non lasciarlo. La mia prima reazione è stata di odio-repulsone verso colui che credevo MIO compagno. Ho traslocato e non ho voluto vederlo né sentirlo per una settimana all'incirca,poi la sua mancanza ha preso il sopravvento. Sono tornata con chi,più felice che mai,è convinto di riconquistarmi e di aspettare pazientemente che cambi opinione su di lui. La cosa strana è che tutto ciò non mi sembra ancora vero e alterno stati di euforia per la sua vicinanza (come prima ero solita fare) ad acumi di rabbia (e pensieri violenti verso una ragazza che non conosco) che esterno con cattive battute o eccessiva freddezza e che terminano nel dispiacere e nell'apatia più totale. Non sò che fare e non riesco a proseguire negli studi. Non ripenso a condividere nuovamente l'abitazione con lui. Ho provato a cercare altro aldilà di lui,ma sembra che niente e nessuno al mondo riesca a catturare la mia attenzione come lui faceva. Ma 'LUI' esiste ancora?ed io lo amo,o amo solo il fantasma di quello che è stato?riuscirò a perdonarlo?e sbaglio a riprovare?Forse merito di meglio,eppure sò che era lui il meglio che potessi avere... Ho come una parete bianca davanti a me,oramai macchiata,e non riesco ad accettarlo e in più fatico a stare con lui in mezzo ad amici in comune,per via di ciò che potrebbero pensare di me,riesce a calmarmi il solo fatto che anche lui soffre della stessa cosa e dice di vergorgnarsi tremendamente per quello che ha fatto.
Lui è disponibilissimo con me,ma io non sò più che fare,non sò quello che pensare,ma soprattutto non sò come agire per affrontare questo problema e stò impazzendo!
Vi prego aiutatemi.