Assenza sesso di coppia

Gentile staff di Medicitalia,
sono un ragazzo di 23 anni e ho una relazione seria da due anni e mezzo con la mia ragazza, con cui ho iniziato a convivere dopo circa 9 mesi che è iniziata la nostra storia. Dal punto di vista sessuale per il primo anno e mezzo tutto bene: avevamo rapporti molto frequenti e intensi. Ad un certo punto, però, la mia ragazza ha iniziato a non avere più alcun interesse per il sesso: nessun desiderio. Inizialmente la cosa è stata da lei problematizzata molto, si domandava cosa le stesse succedendo e c'era una grande rabbia in lei per questa mancanza di voglia. Dopo qualche mese, però, è passata a una fase di rifiuto, in cui sostiene che il problema sia soltanto mio che non voglio accettare il suo totale disinteresse per il sesso, che considera come una nuova caratteristica del suo carattere che "è emersa". Abbiamo rapporti con una frequenza di uno ogni due-tre mesi circa (per sua ammissione gentili concessioni fattemi), con totale assenza di rapporti anche in situazioni di assoluto benessere fisico e emotivo, come una lunga vacanza al mare o in montagna. Prima problematizzavo la cosa, insistendo per cercare una soluzione insieme, poi ho provato a far finta di niente e aspettare, ma non è cambiato nulla.
Ora io sono dell'idea che la cosa stia iniziando a influire negativamente sul nostro rapporto, logorandolo, e sicuramente dal mio punto di vista è un ostacolo al buon procedere della nostra storia. Lei dal canto suo è arrivata a dire che non la amo davvero, o la capirei e me ne farei una ragione; il tutto pur di non affrontare l'idea di andare da uno psicologo di coppia: trova umiliante raccontare i suoi "problemi-non-problemi" sessuali a un estraneo, cui si aggiunge l'avversione per gli psicologi, dopo esser stata in cura per qualche mese per un presunto disturbo borderline di personalità (dico presunto nel senso che un collega ha avanzato delle riserve vista la totale assenza di certi tratti caratterizzanti come la promiscuità sessuale e l'uso di alcool e droghe), che si manifestava con frequenti crisi (tagli sulle braccia, pianti, apatia...) e senso di vuoto. In ogni caso dopo mesi di sedute queste sono state interrotte per volere della mia ragazza, visto un grande miglioramento nella sua serenità e la totale scomparsa di crisi o instabilità emotiva. Ultima precisazione: i primi problemi sessuali sono comparsi dopo i primi mesi di sedute e ripetutamente ignorati dalla psicologa come cosa di valore per altri mesi, sino alla cessazione delle sedute, cui è seguita tutta questa situazione.

Cosa devo fare? come mi posso muovere? ho paura che a lungo andare tutta la nostra storia si sgretoli a causa di questo problema. Ma al contempo non so come muovermi.

Un sentito grazie in anticipo e cordiali saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

da quanto ci dice sembrerebbe che la situazione possa essere legata alle modificazioni che si sono innescate nella sua ragazza nel corso della psicoterapia e all'evoluzione del suo quadro sintomatologico.
E' possibile che questo problema ne abbia soppiantati altri - o meglio, che il disagio della ragazza ad un certo punto abbia preso la forma del rifiuto totale del sesso, che in genere indica la presenza di un conflitto intrapsichico o relazionale/di coppia.

E' molto probabile che i mesi di terapia che ha effettuato siano stati davvero troppo pochi, e che sia necessario che riprenda il lavoro psicologico per ultimarlo.

A margine di questo aggiungo che a volte questo tipo di atteggiamento è dovuto a difficoltà di coppia che, non elaborate/risolte e a volte scarsamente o per nulla riconosciute, portano all'allontanamento fisico fra i due partner.

E' sicuro che la psicologa che si occupava di lei fosse al corrente della situazione e l'abbia completamente trascurata?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Penso che la prima cosa da fare sia cercare un dialogo profondo con la Sua ragazza.
Qualunque cosa sia accaduta nella sua sfera psicosessuale coinvolge anche Lei ed e' importante che ci sia un dialogo sulla esigenza di cercare una motivazione. Questo non soltanto per le esigenze "di sesso" quanto perche' e' ipotizzabile che ci sia un disagio più' globale che che si esprime attraverso questo rifiuto.
Potreste contattare uno psicologo esperto in sessuologia o una psicologa (se più' gradita alla Sua ragazza) che per la Sua specifica preparazione e professionalita' possa proporsi con un approccio "giusto" senza crearle imbarazzo.
Ci faccia sapere, se lo desidera.
Cordiali saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Utente
Utente
Gentili dottori,
grazie della risposta celere innanzitutto. Rispondo alla domanda sottesa nella risposta di entrambi voi, dicendo che un dialogo, in questi mesi, c'è stato, ma non ha portato a nessuna conclusione che non fosse irrazionale ("sono cambiata e devi prenderne atto"), unitamente al dato di fatto che la relazione si sta sì incrinando, ma solo ora: se si può tirare le somme dell' ambiente in cui è nata questa avversione, nonchè dei mesi in cui è nata la presa di coscienza del rifiuto per il sesso, posso dire che si tratta di periodi di sostanziali serenità e felicità: siamo studenti, ci divertiamo, viaggiamo, studiamo, ci coccoliamo.
Inoltre, e qui rispondo alla domanda della dottoressa Massaro, è emersa proprio durante queste discussioni tra noi circa problemi non impliciti che potessero minare la nostra relazione, l'insoddisfazione della mia ragazza, nei primi mesi di sedute psicologiche (e non psicoterapeutiche, credo sia da notare) per l'accantonamento del problema, da parte della dottoressa che la seguiva; problema etichettato come qualcosa di poco conto: si tratta di confessioni aperte da parte della mia ragazza e credo di non avere motivi per dubitare della loro veridicità.
Ora, noi ci amiamo, IO la amo, ma questa situazione delicata, che ha un che di circolo vizioso, per l'accanimento con cui si è aggravata proporzionalmente al grado di attenzione che le abbiamo dedicato, a mio parere sta minando la serenità del nostro rapporto e la fiducia reciproca (non mi apprezza?non è attratta da me? non sono/sono stato in grado di aiutarla? ma sopratutto: è auspicabile una relazione a lungo termine da cui sia esclusa la componente sessuale, così importante in un rapporto? e ancora, è OGGETTIVAMENTE importante o importante solo in virtù dell'importanza che le assegno io in prima persona, cosa di cui sono accusato dalla mia ragazza?). Toccato l'argomento "ritorno da uno psicologo" l'esito è quasi sempre un invito a porre fine la relazione se è quello che voglio, così da potermene "trovare una che sia disposta a dartela tutti i giorni".
Attriti e niente più dunque. Sono disperato.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
la situazione sembra abbastanza complessa e credo che necessiti di una diagnosi adeguata .
Il calo del desiderio a volte rappresenta una copertura ad altri disagi psichici e relazionali .
Un lavoro di coppia, non è un semplice "parlare" delle vostre cose, ma un lavoro sulla vostra coppia, relazione, dialogo e sessualità o assenza di sessualità.
Le allego , alcuni miei articoli, sull'argomento.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1460-calo-del-desiderio-sessuale-assenza-di-piacere-e-di-dolore-che-fare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Le espressioni della sessualita' non sono indispensabili ad un rapporto. Si puo' vivere come amici, ci si puo' volere bene, ma resta un'area "insatura". Il problema e' cosa ci si fa di quest'area. La si sublima in altre attivita' gratificanti a livello simbolico? La si nega facendo finta che non esista? Puo' attivarsi con altre persone? La si puo' soddisfare in modo virtuale o comunque senza un coinvolgimento affettivo?
Le ho proposto solo alcuni punti di riflessione.
Anziche' colpevolizzarsi ipotizzando che la crisi sia dipesa da Lei, forse e' il caso di iniziare a riflettere in modo diverso.
Porre fine alla relazione e' proprio l'ultima spiaggia.
Se tuttavia le domande e le considerazioni colpevolizzanti che Lei si rivolg non dovessero cessare, potrebbe chiedere Lei individualmente un consulto psicoterapeutico per eliminare quelle quote di disagio di "sua" pertinenza che contribuiscono a rendere la situazione ancora più' critica.
Cordiali saluti.
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Come le dicevo, in linea di massima sarebbe opportuno che la ragazza riprendesse il lavoro su di sè - tanto più alla luce del fatto che anche il solo counselling psicologico/sostegno psicologico le ha giovato - perchè almeno in parte quello che le sta succedendo può avere cause individuali.

E' ovvio però che nel caso in cui soffrisse di un vero e proprio disturbo avrebbe bisogno di una psicoterapia, e quindi di un lavoro più strutturato e volto a curare la patologia.

Mi domando però se il netto rifiuto ad affrontare il problema da parte della ragazza non possa rappresentare una sorta di sfida alle sue capacità di astenersi dal sesso (o di volerle bene anche senza che le si "conceda") o non ci sia la volontà di porre fine al rapporto senza prendersene apertamente la responsabilità.
In parle povere: non è possibile che stia tentando di logorarla fino a portarla a chiudere la relazione per esasperazione?
[#7]
Utente
Utente
Non saprei, sono confuso su tutti i fronti. Continueremo a discuterne e a uscire da questa ennesima crisi scatenata dal tema sessuale.
Ringrazio tutti sentitamente per le risposte attente e utili.

Un saluto
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Spesso e' proprio il contrario: Le ennesime crisi, altre dalla sessualita', scatenano la crisi della sessualita'.
Ma da qui' sono solo ipotesi
[#9]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Eventualmente valuti se chiedere lei per sè stesso una consulenza psicologica per uscire da questa situazione che, avendo natura relazionale, è sostenuta (anche se involontariamente/inconsapevolmente) da entrambi.

Se vuole ci aggiorni su eventuali novità.
Le faccio tanti auguri,
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