Il dolore degli altri

Gentile dottore,
sono una mamma di una ragazza di 15 anni, sposata. Sono sempre stata abbastanza "sensibile", ma certamente lo sono diventata maggiormente da quando ho avuto mia figlia. Vivo nella paura di ammalarmi, di morire e di lasciarla da sola e questo mi rendo conto (nonostante ovviamente non le dica MAI nulla di tutto questo) che comunque lei potrebbe percepire questa mia profondissima ansia e crearle dei problemi. Lo so che se anche morissi mia figlia avrebbe suo padre o altri parenti, ma il saperla figlia unica mi atterrisce. Ultimamente questo mio disagio si è fatto ancora più forte: mia sorella è stata operata di tumore al seno e io (oltre che essere in sofferenza per mia sorella) mi sento "in pericolo" per la familiarità. Ieri mio marito mi ha dato una notizia bruttissima: la madre di un aamica di mia figlia sta morendo ed io non penso ad altro da ieri mi faccio un carico terribile di questo dolore sono in pena fortissima per l'amica di mia figlia che non sa molto del male della madre e non sa che fra poco lei non potrà più abbracciarla... mi creda io soffro in modo anormale, mi faccio carico del dolore degli altri in modo non normale, non equilibrato.Una notizia così ha il potere di gettarmi nella disperazione e nella paura più profonda.Ho spesso pensieri negativi e nonostante cerchi di correggerli non ci riesco.. Ho tanto bisogno di aiuto.
Grazie
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 14
gentile signora, ha provato già a rivolgersi ad uno psicoterapeuta?
Il disagio che lei avverte, i pensieri negativi e l'ansia ad essi associata è comune nelle forme lievi di depressione, che potrebbero spiegare le sue difficoltà. Non è possibile evidentemente effettuare o confermare diagnosi online, pertanto sarebbe più che indicato un consulto dal vivo.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gent.ma Signora,
La Sua paura, angoscia direi, non e' una cosa anomala. Purtroppo abbiamo quotidianamente occasione di verificare la presenza della morte. Incidenti, malattie.
Nel Suo caso questa angoscia e' amplificata dall'affetto e dalla preoccupazione verso Sua figlia.
Queste emozioni negative vengono provate da molti, ma nella maggior parte dei casi dei meccanismi di difesa che scattano automatici fanno si' che noi tutti le scacciamo illudendoci quasi di essere immortali.
Ma possono esserci persone che, come Lei, non riescono a scacciare tali incongrui pensieri e possono esserci a questo atteggiamento varie motivazioni che vanno analizzate ed elaborate.
Per questo penso sia opportuna una valutazione di uno psicologo psicoterapeuta.che l'aiuti a dare senso a questo disagio. Da sola purtroppo non e' possibile trovare dei rimedi efficai
Cordiali saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
L'ansia sembra certamente presente, ma sembra ancor più evidente una sensibilità estrema, che le fa sentire in modo marcato ciò che succede attorno a lei, e dentro di lei.

Tanto che forse si potrebbe dire che la sua non è paura della morte e delle malattie di per sé, ma preoccupazione di poter lasciar sola sua figlia e sapere che ne soffrirebbe.

In altre parole, anticipa e fa sua la possibile sofferenza di sua figlia per la sua scomparsa.

Si potrebbe dire che è così?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com