Problemi di apprendimento scolastico

Salve,mio figlio di 10 anni frequenta con scarso profitto la 5 elementare ha sempre avuto a scuola voti insufficienti,ha una brutta scrittura ha problemi di apprendimento,all'inizio pensavo che era un problema che si sarebbe risolto con la crescita ma invece non lo e' stato allora l'ho portato da una neuropsicologa dell'asl della mia zona e dopo varie sedute e test sul quoziente mi ha confermato che mio figlio in base all'eta' ha capacita' inferiori alla media anche se per le cose che richiedono manualita' e' capace, ma non mi ha rilasciato per ora nessuna diagnosi scritta,ora dopo varie mie insistenze abbiamo deciso di fare dei test piu' approfonditi con la logopedista perche' oltre il problema generale dell'apprendimento per me ha anche un problema specifico,lui legge bene ma non apprende quello che legge, devo leggere io e ricorda qualche cosa,matematica e geometria e' un disastro e spesso sbaglia la sequenza dei mesi dell'anno,non conosce le ore,io sono preoccupata per le scuole medie,secondo lei ha diritto a una insegnante di sostegno o a un certificato che lui piu' di quello non puo' dare?si rende conto dei suoi limiti e non voglio farle perdere l'autostima o la voglia di andare a scuola,io sto facendo questo percorso per aiutarlo cosa devo fare?la neuropsicologa mi ha detto che e' il caso di approfondire.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Potrebbe rivolgersi ad uno psicologo per una valutazione psicodiagnosticas tramite test cognitivi e/o di personalita' specifici (es WAIS) in grado di misurare le diverse abilita' di Suo figlio (capacita' verbale, matematica, spaziale, mnemonica etc).
In base a tale valutazione e ai referti dei test neurpsicologici si stabilira' il da farsi.
Non e' escluso che possano essere presenti anche dei problemi di ansia che se diagnosticati e curati potrebbero permettere un approccio più' aderente al compito rispetto all'apprendimento scolastico.

Cordiali saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
l'insegnante di sostegno è previsto per i bambini che abbiano ricevuto una certificazione di handicap dai servizi competenti, in base anche alla valutazione del QI. Dipende perciò di quanto quello di suo figlio sia inferiore alla media.

Se invece si tratta di un problema di dislessia, va diagnosticato comunque da un professionista, ma non si può avere un insegnante di sostegno che segua specificamente il ragazzino in classe.
Ciò che invece la legge prevede per gli alunni dislessici è l'agevolazione data dall'utilizzo di strumenti compensativi (computer, calcolatrice...) o di misure dispensative (interrogazione orale invece della verifica scritta, minor quantità di compiti, mappe concettuali da consultare nel corso delle interrogazioni, che possono essere programmate, più tempo per l'esecuzione del lavoro assegnato....). Tutto questo vale anche per l'esame conclusivo.
Può avere maggiori informazioni consultando:
http://www.istruzione.it/web/istruzione/famiglie/alunni_disabili
http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa

Come mai ha atteso così tanto per indagaresulle difficoltà di suo figlio?
In questi cinque anni di scuola le insegnanti non avevano mai sollecitato una sua inizativa in merito?

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Grazie per la Sua risposta,io ho iniziato a muovermi prendendo l'appuntamento per la prima visita circa 1 anno fa all'Asl della mia zona e il bambino ha cominciato i colloqui a dicembre del 2011,le insegnanti non mi hanno mai indirizzatono consigliato di farlo vedere, ma ora sono daccordo con me col fatto di approfondire.La psicologa con i primi test mi ha detto che il bambino risulta inferiore alla media della sua eta' anche se in modo lieve.distinti saluti
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Bene: continuate la valutazione per capire se ci può essere un disturbo dell'apprendimento, un deficit di attenzione o se (non va trascurato!) si tratta solo di scarso impegno e interesse nei confronti dello studio.
A seconda dei risultati raggiunti le verranno consigliate le soluzioni più adeguate perché suo figlio possa affrontare con maggior scioltezza il passaggio alla scuola secondaria di primo grado.

Auguri a entrambi.
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Utente
Utente
La neuropsicologa ha decido di fare richiesta per l'insegnante di sostegno dice che ci sono i presupposti per richiederla inoltre fara' delle sedute con la logopedista per la valutazione e avere una diagnosi completa.ma la neuropsicologa puo' fare la richiesta direttamente lei come funziona?grazie
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
solitamente l'iter è il seguente: la certificazione che l'ASL le rilascerà dovrà essere consegnata alla scuola che suo figlio dovrà frequentare il prossimo anno scolastico in modo che il Dirigente Scolastico possa fare richiesta all'Ufficio Scolastico Provinciale (il vecchio "Provveditorato") dell'insegnante di sostegno.

Nei primi mesi di scuola poi dovrà essere compilato il PEI (Piano Educativo Individualizzato) da parte di insegnante di sostegno assegnata al ragazzino, altri docenti di classe, genitori e operatori dell'ASL che lo hanno seguito. In esso verranno descritte le sue difficoltà e le sue risorse, in modo da prevedere delle inizative di recupero.

Chieda in ogni caso conferma a chi sta seguendo suo figlio, poiché è possibile che da una provincia all'altra ci siano percorsi e passaggi lievemente differenti.

Nella speranza di esserle stata d'aiuto, colgo l'occasione per rivolgere a Lei e a suo figlio cari auguri.
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
Gentile utente,
come detto dalla collega Scalco l'iter è proprio quello. Anche io le consiglio comunque un approfondimento da uno psicologo dell'età evolutiva che faccia diagnosi adeguata sui disturbi dell'apprendimento. Purtroppo le USL, comprensibilmente, hanno un raggio di utenza eccessivo e spesso i tempi di attesa sono lunghissimi. Dato che suo figlio tra qualche mese dovrà fare un importante passaggio, cioè quello dalle elementari alle medie, consiglio di iniziare prima possibile l'iter sia burocratico che riabilitativo. In questo modo si potrebbe evitare di creare successivi disagi psicologici (svalutazione di sè e insicurezza) al bambino legati all'entrata alle scuole di ordine superiore in cui, purtroppo, i professori tendono a correre di più per stare in linea con il programma.

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

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Utente
Utente
Salve vi scrivo a distanza di un po di tempo per aggiornarVi sulla situazione di mio figlio, ora frequenta la 1 media ,ha un insegnante di sostegno per 9 ore settimanali, e 4 ore pomeridiane ha un educatrice domiciliare comunale,per aiuto compiti ed esercitarsi a studiare con tecniche dell'apprendimento.Devo dire che sono molto contenta del suo impegno e dei miglioramenti scolastici,di dialogo e di socializzazione,lui e' tranquillo e con un po d'aiuto sta ottenendo buoni risultati.Distinti saluti
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Grazie per queste buone notizie!
Mi fa veramente piacere che siate riusciti a trovare la strada giusta.
Con l'augurio che tutto proceda sempre meglio, ricambio i suoi saluti.

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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
Benissimo,

è senz'altro la strada giusta.