Comportamento

gentile dottore, mi permetto di disturbarla, ma avrei bisogno di conoscere un suo parere sul comportamento di mio figlio. Salvatore è un bimo di 6 anni, è il mio primogenito, dopo ho una bimba di 2 anni e mezzo.E' sempre stato un bimbo molto socievole sin da piccolo, un bimbo molto tranquillo e solare. A scuola va molto bene, frequenta la prima elementare, è molto educato e responsabile. Lei allora mi dirà cosa cè che non va? Le spiego subito......Da un pò di tempo a questa parte ha sbalzi di umore repentini, mentre gioca e scherza, all improvviso è nervoso....se prende buoni voti a scuola non vuole assolutamente che io lo dica, se provo ad abbracciarlo mi scaccia, tutto quello che gli si propone, dal giocare a fare i compiti o a mangiare, o a lavare i denti ecc si rifiuta.Non so come prenderlo.....cerco di scherzare con lui ma si arrabbia, se gli chieo qualcosa mi dice che non vuole dirmelo, poi magari si pente e mi guarda come se si sentisse in colpa....non avendo idea di cosa sia scaturito in lui ho attribuito tutto questo al fatto che forse il suo papà sia poco presente con lui? lui adora suo padre e suo padre viceversa, solo che da un pò di tempo passano pochissimo tempo assieme. per lavoro perchè il papà torna sempre tardi da lavoro, ma quando è a casa dal lavoro passa il suo tempo con sua madre che quasi 2 anni fa ha perso una figlia e quindi.....a volte gli propone di andare con lui dalla nonna perchè le uscite si limitano spesso a questo, ma il bambino si rifiuta e preferisce stare con me....un giorno mi disse una frase che da una parte mi fece felice e dall'altra mi fece riflettere un pò....disse :L'IMPORTANTE è STARE INSIEME A TE E A CARMEN (la sua sorellina) al chè mi chiesi e il papà? mi chiedo dunque è forse perchè passa poco tempo con il papà? anche perchè spesso mi dice papà va sempre da nonna! prima chiedeva del papà, di quando sarebbe tornato da lavoro, adesso spesso va in cameretta a vedere i cartoni anche se il papà è a casa. Io sto molto tempo con lui, l'ho accompagno nelle attività, giochiamo col pc assieme, facciamo i compiti assieme e quando non è nervoso giochiamo. Perchè fa così quale può essere la causa? Anche perchè la sorellina è completamente diversa ma so benissimo di non dover fare paragoni, è solo che vorrei che fosse sereno......la ringrazio per la sua attenzione e mi scusi tanto la sfogo!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile signora,
perdoni le molte domande, utili per risponderle, pur nei limiti di un consulto on line, in modo più adeguato.

Come risponde e reagisce a quello che le dice il bambino in merito
alla poca presenza paterna?

Anche lei soffre per gli impegni di suo marito con la sua famiglia?
Come va il vostro rapporto di coppia?
Ha condiviso con suo marito quello che dice suo figlio?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Il comportamento insofferente di vostro figlio potrebbe essere dovuto al poco tempo che passa con il papà, ma anche all'ansietà della mamma, che non solo si preoccupa, ma lo dà a vedere al bambino. Potrebbe essere? Lei si definirebbe una persona ansiosa?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
quando il bimbo lamenta l'assenza del padre molte volte io non so cosa rispondergli, anche perchè spesso la risposta se la da solo lui dicendo: VABBè LO SO GIA TANTO LA NONNA PIANGE SEMPRE! ma poi ora che ci penso, tutte le volte che la nonna esce con noi o viene a casa nostra, è come se ce l'avesse con lei. Risponde male e le dice : UFFà VIENI SEMPRE QUA MA TU LA CASA NON CE L'HAI? io lo sgrido dicendogli che non è bello che dica questo e lui si arrabbia anche con me! Si per quanto riguarda me anche io soffro di questo perchè comunque mi sento trascurata come donna anche perchè le discussioni ci sono, mio marito essendo sempre e comunque in pensiero per le sorti di sua madre che piange tutto il giorno, è sempre nervoso.....di conseguenza anche il nostro rapporto di coppia ne risente e mi creda mi mancano tanto i momenti spensierati di qualche tempo fa. Tutto questo però cerco sempre di nasconderlo, sono una persona abbastanza solare e allegra e spesso cerco di trascinare mio marito "nel mio mondo" come tempo fà mi consigliò un suo collega, ma purtroppo dura poco perchè i cattivi pensieri prendono il sopravvento e si chiude nuovamente.....mi chiede di capirlo, io ci provo per quanto mi sia possibile ma comunque vedo che a causa di tutto questo ci stiamo rimettendo noi che non abbaimo colpa di quello che è successo......GRAZIE X AVERMI ASCOLTATA!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara signora,

è comprensibile che suo marito sia preoccupato e accorra il più possibile in aiuto della propria madre che ha perso una figlia ed è ancora in lutto per l'accaduto (immagino sia mancata per un incidente o per malattia, ma in entrambi i casi il dolore è stato sicuramente molto intenso).

Penso che se a 2 anni di distanza sua suocera si sente ancora così male abbia decisamente bisogno di un aiuto profesisonale, che suo marito non potrà mai darle pur con tutta la sbuona volontà e l'affetto che prova per lei.

Non avete mai pensato di accompagnarla da uno psicologo o da uno psichiatra?
Se infatti ricevesse un aiuto adeguato stareste meglio tutti, lei per prima ma non secondariamente anche tutta la vostra famiglia.

Per tornare al motivo primo della sua richiesta, infatti, quello che ci ha detto che il bambino afferma in presenza della nonna fa proprio pensare che si senta trascurato perchè il papà ha in mente troppo spesso la situazione problematica della propria madre e lo sta un po' trascurando.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
sembra probabile che il suo bimbo stia risentendo della minore presenza paterna e del clima famigliare non disteso.

Concordo con la Collega che sua suocera avrebbe bisogno di rivolgersi ad uno specialista per essere aiutata ad elaborare il grave lutto che l'ha colpita. Ciò diminuirebbe il carico di suo marito, cosa di cui potrebbe beneficiare tutta la vostra famiglia.

Le reazioni di suo figlio alla presenza della nonna sembrano ben esplicitare la sua percezione della situazione e i sentimenti che prova.

Credo sarebbe utile riuscire a confrontarsi serenamente con suo marito in proposito, esprimendo il suo sentire senza colpevolizzazioni, cercando insieme una soluzione propria alle difficoltà che state sperimentando, come quella suggerita qui.

Se crede, ci può tenere aggiornati in futuro.

Cordialmente

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Utente
Utente
Ringraziandovi anticipatamente della vostra attenzione riguardo la mia storia, ci terrei a spiegare che la situazione non è tanto facile. Mia suocera è da tanti anni che segue terapie, all'inizio tramite specialisti ma negli ultimi anni solo terapie farmacologiche. Ha un trascorso non facile e anche i rapporti con il marito sono sempre stati pessimi. Per questo ha sempre riversato le sue frustazioni, i suoi problemi e le sue angosce su i 2 figli maschi (soprattutto mio marito). Il fatto di aver perso la figlia non è l'unico dolore perchè gia tanti anni fà credo 40 anni precisamente perse un'altra figlia. per cui vi lascio immaginare.....fisicamente non sta molto bene e quindi è tutto amplificato. Quello che io mi chiedo, fino a che punto si può sacrificare la nostra famiglia? Ho 35 anni ritengo di vivere come una settantenne (con tutto il rispetto). Non si esce durante la settimana perchè lui lavora fino a tardi e questo è comprensibile, ma il sabato non si va a casa di amici perchè mio marito deve cenare a casa di sua mamma, la domenica sempre assieme perchè è festa e se si esce sempre con mia suocera perchè deve distrarsi.....e noi? la nostra famiglia? anche se camminiamo x strada, mia suocera a braccetto con mio marito perchè non può camminare bene e io da sola con i bimbi x mano.....non è che questo sia un comportamento un tantino egoistico da parte di mia suocera? quando ne parlo con mio marito mi dice che non capisco niente....secondo voi? io desidererei solo vivere la mia famiglia ora con mio marito e i miei piccoli, prima che poi crescono e statti bene.....cosa posso fare?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Una regola non scritta è che ciascuno dei coniugi si debba prendere cura della propria famiglia d'origine. Se però suo marito se ne sta lasciando coinvolgere troppo, togliendo qualcosa alla vostra, di famiglia (questa almeno è la sua percezione, che ci sta riportando) potrebbe essere utile interpellare uno psicologo per una consulenza di coppia-familiare.

Se lei risente per la mancanza di suo marito, vostro figlio potrebbe risentire per la mancanza del papà *e* dell'ansia della mamma.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Non si esce durante la settimana perchè lui lavora fino a tardi e questo è comprensibile, ma il sabato non si va a casa di amici perchè mio marito deve cenare a casa di sua mamma, la domenica sempre assieme perchè è festa e se si esce sempre con mia suocera perchè deve distrarsi....."

E' possibile che sua suocera utilizzi più o meno consapevolmente il proprio oggettivo malessere per tenere imbrigliati a sè i due figli, ed è comprensibile che suo marito sia preoccupato e si senta in colpa all'idea di "lasciare sola" la mamma che sta così male.
Farlo "ragionare" però non è sicuramente semplice, perchè non sta adducendo motivazioni fantasiose per stare lontano da voi, ma sta rispondendo ad una situazione concreta che lo coinvolge profondamente dal punto di vista emotivo.

Per questo penso che si potrebbe ottenere qualche risultato partendo dal miglioramento delle condizioni di sua suocera.
Lei ci dice che è sotto terapia farmacologica, ma se è vero che continua a piangere tutti i giorni è davvero probabile che la cura che sta seguendo sia inefficace.
Chi gestisce la terapia? Il medico di base o uno psichiatra?
Sua suocera quanti anni ha?
[#9]
Utente
Utente
mia suocera ha settant'anni e mi creda, è difficilissimo far ragionare sia lei che il marito e mio marito stesso....in ogni discussoine, anche la più banale mi trovo sempre a sbattere contro un muro! la terapia lei la segue da tanto tempo ma le confesso che è "un fai da te" assume questi farmaci da tanto tempo e ogni qualvolta le dico che sarebbe preferibile consultare uno specialista, visto che ne fa uso da tanti anni mi risponde che dei medici non ha fiducia e che se non prende quei calmanti non riesce a dormire e che le viene l'ansia..... per quanto riguarda il loro medico di base beh che dire, meglio se lasciamo stare, continua a prescriverle le medicine, ogni tanto le misura la pressione e basta....davvero io non so più cosa fare, avevo addirittura pensato di andarci io da uno specialista! io credo che comunque il loro passato sia la causa di tutto. hanno vissuto situazioni brutte a causa del marito che aveva il vizio del gioco, usava spesso le mani sulla moglie ecc. i figli ne hanno sofferto tanto, infatti mio marito è molto diffidente verso gli altri, non crede nelle amicizie, vede spesso il male dove non cè.....io sono completamente l'opposto. cerco sempe di dare il beneficio del dubbio e cerco sempre di tirare fuori il lato buono delle persone. mi spiace tanto che l'ha sto annoiando con i miei problemi ma mi creda non posso parlarne con nessuno, mio marito solo se apro l'argomento si arrabbia e mi dice che non capisco nulla e che "la frase è proprio questa" I PROBLEMI SONO DI MIA MAMMA E GLI ALTRI NON SE NE FREGANO"
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
alla luce degli elementi che ha esposto, concordo con il suggerimento espresso dal Collega dott. Santonocito, sarebbe utile consultare uno psicologo/psicoterapeuta familiare.

Nel caso suo marito non condividesse questa opportunità, può iniziare a farlo lei in prima persona, sarà poi lo specialista che incontrerà a darle eventuali indicazioni su come coinvolgerlo in un consulto.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Consultare in prima persona uno psicologo le servirebbe a fare chiarezza sul suo vissuto della situazione e a trovare un supporto per cercare di viverla diversamente e anche cambiarla.

Per quanto riguarda sua suocera, secondo me può provare a schierarsi platealmente con suo marito dicendogli che, poverina, è chiaro che sta proprio male e per questo vorrebbe che assieme la accompagnaste da qualcuno che possa aiutarla a non soffrire più così tanto (magari offrendosi di cercare il nominativo di un professionista di riconosciuta grande capacità).

Dirlo direttamente e solo a sua suocera non serve, deve motivare suo marito mostrandosi realmente preoccupata per la signora e convincendolo della necessità di procurarle tutte le migliori cure possibili.

Se a quel punto suo marito si convincerà e sua suocera si opporrà a farsi aiutare penso che suo marito inizierà a rendersi conto che la madre non vuole uscire da questa situazione e che potrà a sua volta cambiare il proprio atteggiamento nei suoi confronti.
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Utente
Utente
grazie di cuore per il vostro aiuto......prometto che seguirò i vostri consigli e vi terrò aggiornati..... grazie!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Bene, provi a cambiare strategia e ci faccia sapere se ci saranno novità.

Le faccio tanti auguri,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
Aggiungo solo poche righe alle risposte dei colleghi.
All' interno di una famiglia, le dinamiche visibili e sotterranee, sono tante e tali, che spesso generano comportamenti visibili nei piu' fragili, che talvolta sono il "sintomo offerto " di un disagio familiare o trigenerazionale, come sembra essere nel vostro caso.
Una consulenza di coppia, creo potrebbe essere indicata.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it