Da sola non sto bene
Gentili dottori,
in seguito ad una delusione d' amore,avvenuta da poco, mi sono resa conto di non riuscire a stare bene da sola,senza un ragazzo accanto.Mi rendo conto di avvertire sempre il bisogno di una presenza maschile,nonostante non mi manchi nulla per poter star bene da single.Ho 22 anni e sto per laurearmi...ho i miei hobby, le mie amicizie, le mie scadenze da rispettare,ma tutto ciò non basta a farmi sentire realizzata e completa.Avverto costantemente una sensazione di fortissimo vuoto interiore che mi rende profondamente triste a volte.Mi sento diversa dai miei coetanei, in quanto non riesco ad entusiasmarmi facilmente nonostante la mia giovane età.Ho una media alta, ma ogni qualvolta io prenda un 30 ad un esame o venga lodata da un docente e dalla mia famiglia, non mi sento entusiasta.Gli unici periodi che affronto con entusiasmo sono quelli in cui frequento qualcuno e ho una aspirazione amorosa. Non sono una ragazza molto mondana e non ho chissà quali giri di amicizie, ma le poche amiche che ho son tutte storiche e sono legata a loro da un rapporto profondo e sincero, anche se nemmeno nell' amicizia riesco a trovare quella soddisfazione e quel senso di completezza che invece mi dà il rapporto con una persona del sesso opposto. Non riesco a comprendere il motivo di tutto ciò...perchè traggo soddisfazione solo dalle relazioni sentimentali e non mi basta la mia vita da single?! Inoltre, mi rendo conto anche di non vivere mai le mie storie in maniera del tutto equilibrata...ho un pò la tendenza ad annullarmi nella persona che mi ritrovo accanto, vivendo le mie giornate con il pensiero sempre rivolto a questa, nonostante io non trascuri però le mie attività e i miei doveri. Vorrei riuscire ad essere come coloro i quali trovano soddisfazione studiando o lavorando, andando in palestra e dedicandosi ai propri hobby...perchè io svolgo tutto forzatamente e non riesco ad entusiasmarmi mai troppo per ciò che faccio? a volte ho come la sensazione di vivermi dal di fuori...faccio tutto con distacco...non mi appassiona nulla davvero e ho sempre una forte sensazione di vuoto che accompagna le miei giornate...molto spesso mi sento sola anche quando sono in compagnia degli altri. MI scuso per lo sfogo e vi ringrazio in anticipo per una eventuale risposta.
Cordiali saluti
in seguito ad una delusione d' amore,avvenuta da poco, mi sono resa conto di non riuscire a stare bene da sola,senza un ragazzo accanto.Mi rendo conto di avvertire sempre il bisogno di una presenza maschile,nonostante non mi manchi nulla per poter star bene da single.Ho 22 anni e sto per laurearmi...ho i miei hobby, le mie amicizie, le mie scadenze da rispettare,ma tutto ciò non basta a farmi sentire realizzata e completa.Avverto costantemente una sensazione di fortissimo vuoto interiore che mi rende profondamente triste a volte.Mi sento diversa dai miei coetanei, in quanto non riesco ad entusiasmarmi facilmente nonostante la mia giovane età.Ho una media alta, ma ogni qualvolta io prenda un 30 ad un esame o venga lodata da un docente e dalla mia famiglia, non mi sento entusiasta.Gli unici periodi che affronto con entusiasmo sono quelli in cui frequento qualcuno e ho una aspirazione amorosa. Non sono una ragazza molto mondana e non ho chissà quali giri di amicizie, ma le poche amiche che ho son tutte storiche e sono legata a loro da un rapporto profondo e sincero, anche se nemmeno nell' amicizia riesco a trovare quella soddisfazione e quel senso di completezza che invece mi dà il rapporto con una persona del sesso opposto. Non riesco a comprendere il motivo di tutto ciò...perchè traggo soddisfazione solo dalle relazioni sentimentali e non mi basta la mia vita da single?! Inoltre, mi rendo conto anche di non vivere mai le mie storie in maniera del tutto equilibrata...ho un pò la tendenza ad annullarmi nella persona che mi ritrovo accanto, vivendo le mie giornate con il pensiero sempre rivolto a questa, nonostante io non trascuri però le mie attività e i miei doveri. Vorrei riuscire ad essere come coloro i quali trovano soddisfazione studiando o lavorando, andando in palestra e dedicandosi ai propri hobby...perchè io svolgo tutto forzatamente e non riesco ad entusiasmarmi mai troppo per ciò che faccio? a volte ho come la sensazione di vivermi dal di fuori...faccio tutto con distacco...non mi appassiona nulla davvero e ho sempre una forte sensazione di vuoto che accompagna le miei giornate...molto spesso mi sento sola anche quando sono in compagnia degli altri. MI scuso per lo sfogo e vi ringrazio in anticipo per una eventuale risposta.
Cordiali saluti
[#1]
>>> perchè traggo soddisfazione solo dalle relazioni sentimentali e non mi basta la mia vita da single?!
>>>
Le rispondo con due domande:
1) Quindi, se avesse un ragazzo, non sentirebbe più questa forte sensazione di vuoto?
2) Direbbe che le relazioni con l'altro sesso sono state storicamente per lei burrascose?
Cordiali saluti
>>>
Le rispondo con due domande:
1) Quindi, se avesse un ragazzo, non sentirebbe più questa forte sensazione di vuoto?
2) Direbbe che le relazioni con l'altro sesso sono state storicamente per lei burrascose?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Per quanto riguarda la sua prima domanda, posso dirle che in coppia mi sento in genere più entusiasta, più felice e sento meno la sensazione di vuoto che provo, anche se questa non va mai via del tutto, perchè credo che sia un problema interiore solo mio. E' come se ancora io non sappia che senso dare alla mia vita e a ciò che faccio...faccio tutto per dovere, senza molto entusiasmo.
Riguardo le mie relazioni con l' altro sesso invece, posso dire di avere avuto solo una storia davvero importante che mi ha fatto soffrire parecchio a causa del carattere particolare e difficile del mio ex...sono stata male per parecchi mesi in seguito alla rottura, ma poi lentamente me ne son fatta una ragione e dopo più di un anno ho incontrato una persona che mi ha incuriosita molto caratterialmente e con la quale mi trovavo bene...anche lui sembrava essere molto preso da me, ma poi tutto è svanito in seguito al nostro primo rapporto sessuale...lui ha avuto qualche problemino durante il rapporto e in seguito a ciò ha iniziato a trattarmi con molta freddezza e alla fine è sparito senza darmi alcuna spiegazione come se io gli avessi fatto qualcosa di molto grave...
Riguardo le mie relazioni con l' altro sesso invece, posso dire di avere avuto solo una storia davvero importante che mi ha fatto soffrire parecchio a causa del carattere particolare e difficile del mio ex...sono stata male per parecchi mesi in seguito alla rottura, ma poi lentamente me ne son fatta una ragione e dopo più di un anno ho incontrato una persona che mi ha incuriosita molto caratterialmente e con la quale mi trovavo bene...anche lui sembrava essere molto preso da me, ma poi tutto è svanito in seguito al nostro primo rapporto sessuale...lui ha avuto qualche problemino durante il rapporto e in seguito a ciò ha iniziato a trattarmi con molta freddezza e alla fine è sparito senza darmi alcuna spiegazione come se io gli avessi fatto qualcosa di molto grave...
[#3]
Gentile ragazza,
sentimenti di sconforto, solitudine e mancanza di entusiasmo fanno pensare ad un vuoto già vissuto, forse per questo lo sogna e lo desidera dal futuro, trascurando un suo potenziale e prezioso presente. Sarei curioso di sapere se un bel giorno trovasse la persona giusta, chi oltre a lei ne sarebbe felice o chi al contrario rimarrebbe deluso o parrebbe non favorevole??
Cordialmente.
sentimenti di sconforto, solitudine e mancanza di entusiasmo fanno pensare ad un vuoto già vissuto, forse per questo lo sogna e lo desidera dal futuro, trascurando un suo potenziale e prezioso presente. Sarei curioso di sapere se un bel giorno trovasse la persona giusta, chi oltre a lei ne sarebbe felice o chi al contrario rimarrebbe deluso o parrebbe non favorevole??
Cordialmente.
Dr. Giovanni Soscara
Psicologo Clinico, Psicoterapeuta
soscaragiovanni@medicitalia.it
[#4]
Gentile Ragazza,
due solitudini, non diventano una relazione, ma dovrebbero rimanere due individualità al fine di trovare un equilibrio di coppia.
Investire l'altro, di caratteristiche consolatorie, terapeutiche ed immaginare che possa riempire il suo vuoto interiore, non solo potrebbe farlo scappare via, ma non le sarà d'aiuto.
Un suggerimento che sento di darle è quello di fare un lavoro su se stessa, di ritrovare il suo equilibrio e, quando lei basterà a se stessa, sarà il momento buono per intraprendere una nuova relazione, che non sia sperequata e bisognosa di amorevoli cure.
Un rapporto per essere sano, dovrebbe basarsi sul "piacere", non sul "bisogno"
Saluti
due solitudini, non diventano una relazione, ma dovrebbero rimanere due individualità al fine di trovare un equilibrio di coppia.
Investire l'altro, di caratteristiche consolatorie, terapeutiche ed immaginare che possa riempire il suo vuoto interiore, non solo potrebbe farlo scappare via, ma non le sarà d'aiuto.
Un suggerimento che sento di darle è quello di fare un lavoro su se stessa, di ritrovare il suo equilibrio e, quando lei basterà a se stessa, sarà il momento buono per intraprendere una nuova relazione, che non sia sperequata e bisognosa di amorevoli cure.
Un rapporto per essere sano, dovrebbe basarsi sul "piacere", non sul "bisogno"
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Sentire solitudine quanto non si ha una persona al proprio fianco può essere normale. Perciò, se nono è una "collezionista di disastri", affettivamente parlando, e se ha avuto una sola storia andata (purtroppo) male, potrebbero non esserci elementi che indicano anormalità.
D'altra parte, la sensazione di vuoto, come le dice la collega Randone, potrebbe essere la convinzione che avere qualcuno al suo fianco l'aiutarebbe a risolvere problemi che sono innanzitutto suoi. La classica stampella emotiva, insomma.
Lei a quale delle due possibilità si sente più vicina?
Cordiali saluti
D'altra parte, la sensazione di vuoto, come le dice la collega Randone, potrebbe essere la convinzione che avere qualcuno al suo fianco l'aiutarebbe a risolvere problemi che sono innanzitutto suoi. La classica stampella emotiva, insomma.
Lei a quale delle due possibilità si sente più vicina?
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 26.4k visite dal 16/03/2012.
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