Circolo continuo di depressione

Spett. Medici,
scrivo in quanto sarei interessato ad avere una vostra opinione sulla mia situazione. Sono reduce da una separazione avvenuta circa a fine settembre dello scorso anno. Ho passato un periodo bruttissimo in quanto convivevo con la persona che amavo da 3 anni ormai, e mi sono trovato praticamente abbandonato a dover gestire tutto quanto, dalla casa, agli animali che avevamo in comune ecc ecc, oltre che chiaramente dover provare a gestire la cosa più difficile, cioè il mio dolore. A distanza di masi (circa Gennaio) c'è stato un riavvicinamento momentaneo dettato dal fatto che io provavo ancora attrazione mentre dall'altra parte c'era solo un bisogno fisico. La situazione è durata circa un mese fino al momento in cui mi sono deciso a cercare di chiarire la situazione visto che nessuno dei due ne parlava mai. Chiaramente in quel momento c'è stato un riallontanamento istantaneo dall'altra parte in quanto io avevo frainteso tutto. Dopo mesi ho conosciuto un altra persona con cui mi trovavo benissimo e con cui condividevo molte cose. Ci siamo frequentati per circa un mese e mezzo, dopodichè visto l'evolversi della situazione e memore delle situazioni avvenute in passato ho provato a vedere se era possibile anche per l'altra persona provare a costruire qualcosa. Purtroppo anche in questo caso c'è stato un allontanamento istantaneo dovuto al fatto che l'altra persona non era pronta ad avere una relazione. Ci sono rimasto molto male, oltretutto succedendo questo il giorno del mio compleanno. Al momento sento come se avessi fatto dei passi indietro, e di collezionare dei continui fallimenti in ogni direzione mi muova. Sono seguito da uno specialista (psicologa) che però sembra aver già previsto tutto quello che accadrà, dicendolo dopo che è accaduto, ma sento non mi aiuti a trovare delle eventuali soluzioni che dovrei trovare, in quanto al momento chiaramente soffro molto di solitudine, e ho il continuo pensiero dei fallimentii che ho collezionato fino a oggi, non sapendo in che modo reagire. Potrebbe essere che sto consultando uno specialista sbagliato...?
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, gestire delle storie che vanno male purtroppo non è cosa piacevole.
In passato, ha avuto relazioni stabili che si sono concluse in modo diverso?

Inoltre, sembra trasparire dalle sue parole una sottile vena di delusione nei confronti della psicologa che la segue ("sembra aver già previsto tutto quello che accadrà, dicendolo dopo che è accaduto"). In genere, gli psicologi non sono bravi nelle previsioni degli eventi, quelli sono i fattucchieri!

Battute a parte, se lei non si fida della psicologa con cui sta lavorando non sarà possibile strutturare una collaborazione adeguata. Sta effettuando psicoterapia? La psicologa è anche psicoterapeuta? Se sì di che orientamento?
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Utente
Utente
Spett dott,
la mia valutazione nasce dal fatto che sono consapevole che lo specialista non da le soluzioni, ma aiuta a trovarle. io al momento quell'aiuto non lo percepisco, in quanto mi trovo a dover gestire tutto improvvisando senza avere una linea guida. In passato ho avuto poche relazioni stabili, diciamo questa era la rima, durata 6 anni di cui 3 di convivenza. Sto effettuando colloqui di psicoterapia, ma non so di che orientamento sia la specialista purtroppo...
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>la mia valutazione nasce dal fatto che sono consapevole che lo specialista non da le soluzioni, ma aiuta a trovarle.

E' una descrizione abbastanza precisa di quello che può essere un percorso psicologico, se aggiunge anche "rinunciare alle soluzioni che in passato hanno creato guai".

>>io al momento quell'aiuto non lo percepisco, in quanto mi trovo a dover gestire tutto improvvisando senza avere una linea guida.

Ha affrontato questo argomento durante le sedute? In cosa consiste esattamente il percorso che state effettuando? Quali obiettivi avete?

>>Sto effettuando colloqui di psicoterapia, ma non so di che orientamento sia la specialista purtroppo...

E' suo diritto conoscere l'orientamento teorico della sua psicoterapeuta. Questo non per semplice curiosità intellettuale (anche se già basterebbe quello!), ma perchè orientamenti differenti inquadrano i problemi in modo differente e propongono modalità di intervento spesso MOLTO differenti tra di loro, ed alcune persone sono più inclini a lavorare in certe direzioni piuttosto che in altre.

Se vuole qualche informazione in più, le allego il link di un articolo scritto con i Colleghi proprio sulle differenze tra alcuni degli orientamenti attualmente più accreditati:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
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Utente
Utente
l'argomento della linea guida non l'ho affrontato con la specialista, in quanto ogni volta che faccio una seduta chiaramente sto meglio, ma poi le cose tornano presto come prima. Per cui nei momenti di seduta non ho affrontato l'argomento. Non ci siamo mai posti nessun obbiettivo se non quello di farmi stare meglio in generale. Il percorso che stiamo effettuando consiste nel valutare le cose che mi succedono tra una seduta e l'altra, e spesso sono sempre molte purtroppo.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Non entro nel merito del suo percorso di terapia, perchè per ovvie ragioni non è possibile nè utile esprimere una valutazione in tal senso.

Consideri che l'obiettivo di "star meglio" è abbastanza generico, e che non sempre "star meglio" dopo una seduta equivale a risolvere i problemi. Anche perchè un ascolto empatico e qualificato è gia sufficiente, a volte, per sentirsi temporaneamente sollevati, ma, se lei non si assumerà la responsabilità di fissare degli obiettivi, e magari concordarli esplicitamente in terapia, difficilmente potrà perseguirli!

Cordiali saluti
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Utente
Utente
>>"un ascolto empatico e qualificato è gia sufficiente, a volte, per sentirsi temporaneamente sollevati"<< Infatti come dicevo in precedenza sto bene alla fine della seduta, ma poi successivamente torno coem ero in precedenza. Purtroppo ripeto, che obbiettivi non ne abbiamo mai fissati, sia per l'evolversi continuo della situazione, sia perchè purtroppo le forze a mia disposizione non so che obbiettivi potrebbe farmi raggiungere
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Purtroppo ripeto, che obbiettivi non ne abbiamo mai fissati, sia per l'evolversi continuo della situazione, sia perchè purtroppo le forze a mia disposizione non so che obbiettivi potrebbe farmi raggiungere

Bene, FINORA non aveva forse preso in considerazione l'idea di fissare degli obiettivi. Nulla le vieta DA ORA di valutare questa ipotesi, ed eventualmente proporla alla sua psicoterapeuta.

Cordiali saluti