Disturbi dell umore o depressione?
innanzitutto complimenti per il sito,siete un aiuto in tutto..e anche morale che non è poco!La disperazione a volte è peggio di ogni malattia.
Vi scrivo non per me,ma per il mio uomo che purtroppo non è qui,ma a 500km da me per cause lavorative.
Quest anno è stato colto da una forma di depressione..inizialmente è andato dal suo dr e gli ha prescritto delle gocce antidepressive senza sapere che tipo di depressione fosse,poi pian piano l ho convinto ad andare da uno psicologa,da li ogni volta che usciva sembrava peggio..si allontanava da me per qualche gg,poi ritornava dicendomi che stava peggio senza di me(dietro c è una situazione ambigua,lui è sposato e la moglie lo ricatta dicendogli di non fargli piu vedere il figlio se va via di casa).questo è il motivo del suo calo psicologico,non riesce a concretizzare una cosa che vuole,perche è succube di una donna.Tornando all origine del discorso,praticamente lui alla fine di febbraio ha deciso di smettere di prendere le gocce,lo dice alla psicologa che anticipatamente gli aveva detto che lei di farmaci non se ne intende e lo manda dal neurologo..che c entra?
Li gli dici di smettere gradualmente,lui lo fa ma a un certo putno si sente di nuovo debole,e chiama il suo medico di bade che gli dice di riprendere aumentando un giorno e di calare l altro e il giorno dopo di aumentare tipo oggi 5,domani 6dopodomani 7 il giorno dopo 6 e cosi via...puo andare bene?Fatto sta che oraq stiamo di nuovo da capo a 12..ossia sta di nuovo col morale per terra,anzi,peggio,è confuso,insicuro,dice una cosa e dopo ne vuole un altra,prende decisioni che poi si pente quasi immediatamente...sono le reazioni delle gocce assunte in malo modo?Come ci si comporta in questi casi dall esterno?ha bisogno anche di uno psichiatra o basta solo la psicologa che l ultima volta gli ha detto che lei non lo puo aiutare perche è lui solo che puo decidere...è giusta come risposta ad un paziente affetto da depressione?Potrebbe essere sbagliata la cura di antidepressivi segnata dal medico di base(non mi ricordo come si chiamamno)?potrebbero servirgli dei stabilizzatori d umore..che differenza c è?io non so cosa fare..sono disperata,vorrei aiutarlo,ma sembra che sbagli in tutto..mi potete dare un consiglio..grazie mille per l attenzione!
per quanto riguarda i farmaci, in situazioni come quella da Lei descritta, lo specialista di riferimento è lo psichiatra ed è bene per poter raggiungere gli effetti desiderati non fare di testa propria, ma rispettare scrupolosamente dosi e tempi di somministrazione prescritti.
Per quanto riguarda il resto, il suo compagno cosa pensa del supporto psicologico che sta ricevendo?
Si tratta di un sostegno o una psicoterapia?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
da quello che scrive, sarebbe sicuramente meglio che il suo compagno si rivolgesse a uno psichiatra (che è specializzato nel trattare la tipologia di problemi da lei descritta!) per una diagnosi accurata e per l'eventuale prescrizione dei farmaci corretti.
Riguardo al percorso psicologico: è buona prassi affiancare il trattamento farmacologico e quello terapeutico (la psicologa in questione è anche terapeuta?): uno psicoterapeuta non può prescrivere o dosare farmaci, ma dovrebbe essere abituato a lavorare in rete con un medico specializzato che segua la persona dal punto di vista farmacologico. In molti casi è anche meglio che il percorso psicoterapeutico e quello farmacologico vengano seguiti da due professionisti diversi.
Cordialità,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
La dottoressa che lo segue sta facendo un percorso di psicoterapia,purtroppo il mio compagno pero,ogni volta che esce da li è stralunato,irrascibile,e parla poco.è veramente difficile che appena uscito dallo studio sia predisposto al dialogo!
Lui sul percorso che sta seguendo non si esprime,quando gli chiedo come si sente appunto lui mi risponde"un po meglio".
Non lo trovo ne soddisfatto e ne insoddisfatto...
Quello che mi chiedo,ma è stato questo brusco calare e riiniziare la terapia con le gocce questi insicurezze che ha in questi giorni?Ma ci rivorranno 30/40 gg prima che ritorni un po di normalita?
La psicologa è anche psicoterapeuta e non è stata lei a prescrivere gli psicofarmaci ma è stato il medico di base,a insaputa di quale forma di depressione fosse.
E la dott.ssa lavora da sola,non ha mai consigliato al mio compagno di fare un affiancamento.
Ed il mio ruolo qual è?Come bisogna comportarsi quando hanno questi momenti?
Io non so come ringraziarvi davvero!
Lei ci chiede consiglio su come comportoarsi.
Le nostre risposte forse non andranno nel verso che Lei desidera.
Con una persona depressa e' inutile e controproducente incalzarlo di domande e aspettarsi dei risultati nel breve tempo. Certamente i colloqui con la psicologa non sono "piacevoli": le problematiche che hanno generato la depressione sono dolorose e andarle a toccare puo' fare male. Forse Lei farebbe bene a non fare domande sui colloqui.
Riguardo i farmaci sarebbe meglio che a prescriverli sia uno psichiatra perche' sono delicati da dosare e occorre una certa esperienza, anche per una corretta messa a punto della terapia. Una cosa importante e' affidarsi al consiglio dello specialista anche per sospenderli. ,non vanno mai sospesi all'improvviso ma scalati. E comunque tale svezzamento va gestito dallo psichiatra, pena ricadute dolorose della sintomatologia.
La situazione del Suo ragazzo non e' semplice. Quello che puo' fare per lui e' volergli bene, avere fiducia e rispettare questo difficile momento in cui si trova. Con le opportune terapie e il giusto tempo migliorera'.
Ci mandi sue notizie
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
la terapia per la depressione solitamente è quella combinata: farmacoterapia, data dallo psichiatra, talvolta dal neurologo e, psicoterapia.
Il percorso psicoterapico, non da benefici dopo ogni seduta,
ma le sedute talvolta sono dolorose ed investigano nuclei profondi e correlatri alla sofferenza.
Inoltre sarebbe meglio lasciarlo transitare in una dimensione di riservatezza, senza chiedergli come và, come sta, com 'è andata.
Il tempo e le cure gli daranno la serenità smarrita, sicuramente non è semplice stare accanto a chi sta male, perchè evoca impotenza e smarrimento, ma lei oltre all'amore, che non è affatto poco, non credo possa fare.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
avete ragione voi,forse sara meglio non pressarlo troppo,ma non vorrei che dopo pensasse che se non gli chiedo nulla come ho fatto gia in passato ,mettendo le mani avanti e dicendogli che non è per mancanza di interesse che non gli chiedo ma semplicemente per lasciarlo nella sua intimita e se vorrà sarò sempre disposta ad ascoltarlo.Certo è dura,vedere la persona che ami cosi...
Io vi ringrazio davvero per le parole che mi avete rivolto,sono di ottimo aiuto,grazie a tutti voi!
Vi faro mq sapere!
Il consiglio che posso tentare di darLe e' di controllare la Sua ansia, avere fiduciA nel miglioramento della sintomatologia del Suo ragazzo e della situazIone in cui Vi trovate.
Le rinnovo i miei auguri
non "pressarlo" troppo non vuol dire evitare la questione del suo malessere come se fosse un tabù, in questo modo si rischia di peggiorare la situazione. Significa stargli vicino quando sta male e affrontare la questione senza essere insistente ma lasciandogli i suoi tempi. In questo modo lui avrà la percezione che lei c'è e che le importa di come sta lui ma allo stesso tempo gli lascerà una dimensione di intimità nella quale lui si sentirà libero di risolvere il suo malessere senza pressioni.
un caro saluto
Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com
In questi giorni sono cambiate un po di cose,ora lui si è incaponito che niente potrà aiutarlo ne le gocce di Daparox che assume e ne le sedute dalla dottoressa.Io gli ho detto che deve solo avere un po di fiducia e pazienza e tutto si risolverà ma lo sento sempre piu giu.Non so davvero come combattere questa malattia,ho molta paura.
Lui non riesce a prendere una decisione e questa cosa lo distrugge.ma è possibile che la dottoressa gli abbia detto che niente e nesuno lo puo aiutare ma si puo aiutare solo da solo peche la soluzione c è?Ma è possibile davvero?Lasciare un paziente cosi..ed il bello è che lui si fida ciecamente di lei ed ora si è fissato con sta cosa,che niente puo aiutarlo,e nel frattempo logicamente è cosi fragile che non fa nulla.
Io vi ringrazio,non so piu che fare.
La frase utilizzata dalla psicologa non e' negativa come sembra a Lei.
Dare a un paziente la percezione di 'dovere essere aiutato' gli trasmette una sensazione di malattia, debolezza, incapacita, impotenza. Cosa proverebbe Lei se stando male Le dicessero che 'ha bisogno di aiuto'? Proverebbe soddisfazione, gratitudine? Non credo.
La frase detta al suo ragazzo lo sprona a farsi carico della sua guarigione perche' dipende da lui (ed e' vero!). Le medicine e le terapie nulla possono se il paziente non si fa carico della sua guarigione e aspetta che venga dagli altri!
E' bello che gli abbia dato il messaggio che 'la soluzione c'e!"
Si faccia animo signora, ll Suo ragazzo e' in buone mani!
Cordialmente
Se il suo compagno ha una situazione matrimoniale difficile in corso, con la moglie che lo ricatta e lui che si sente fra l'incudine e il martello e non sa che decisioni prendere, focalizzarsi solo sulla depressione potrebbe servire a poco. I farmaci potranno attenuare i sintomi, ma non risolveranno la vostra situazione. "Vostra", perché vi riguarda tutti.
La depressione potrebbe benissimo essere secondaria, cioè causata dallo stress che lui è costretto a sopportare; questo la psicologa da cui sta andando lo avrà certamente capito, sto facendo queste osservazioni solo per cercare di chiarire il quadro.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Mi siete davvero d aiuto.
Ho capito benissimo,la dottoressa sta facendo tipo una terapia d urto?si puo chiamare cosi?Cmq lo sta responsabilizzando,cosa che forse lo smuoverà un po,non volevo screditare il lavoro della dottoressa,non era mia intenzione!
Solo che non riuscivo a capire il perche di quelle parole,invece la risposta era cosi semplice.
Qui di secondo voi è una depressione dovuta a tutta la situazione,che è stata scaturita dal forte stress o pressione che sta vivendo,in questo caso davvero solo lui puo "sbrugare"la faccenda,sempre se lui voglia..
Anche perche le sue ultime parole di ieri(perche oggi stava decisamente meglio)(a giorni alterni)"tanto ne le gocce e ne la dottoressa servono,lo so solo io cosa mi serve" ed era riferito alla situazione infatti...
Grazie grazie mille,siete davvero fantastici tutti...
Cercherò di essere forte,grazie davvero!
La depressione e' probabilmente dovuta a tutta la situazione e allo stress, ma presumibilmente, anche ad una sorta di ripiegamento su se stesso,un denegare e un auto-direzionare ai suoi danni la rabbia, il desiderio di reazione, l'aggressivita' che la situazione gli produce, e che lui non riesce/non vuole/non sa espellere/sfogare/manifestare verso l'esterno.
Questa e' il genere la dinamica delle depressioni e la strada per uscirne non e' facile. Dovra' rendersi conto delle sue dinamiche emozionali e di questo negativo . "ritiro difensivo" in cui si e' arroccaton mostrandogli quanto gli costi.
Uscire dalla depressione non e' una esclusiva questione di volonta' . ma deve pian piano ristrutturare la sua forza e le modalita' per affrontare le diverse problematiche in modo più' assertivo.
Questo per grandissime e ipotetiche linee , perche' non si scoraggi se vede qualche difficolta'
I migliori saluti
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