Malumore

Ci sono periodi, in cui inizio a dubitare di tutto quello che ho: del mio studio, del mio futuro, della mia vita sentimentale e spesso perchè noto che il mio umore dipende strettamente dall'esterno e non dall'interno. Allora inizio a pensare e ripensare a tante cose che magari mi fanno stare bene ma in quel momento le vedo negativamente. A volte basta che qualcuno mi racconti la sua esperienza di vita per catapultarmi nella mia e immaginarmi la medesima situazione che ha vissuto quella persona, non trovando una via di fuga. Il fatto, interessante, però, è che basta anche pochissimo per farmi tornare il buon umore e "ridere" di tutti quei pensieri che ho avuto poco prima. Come posso affrontare questi periodi?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La risposta più breve è "rivolgendosi a uno specialista, di persona". Da qui non possiamo dare indicazioni dirette su cosa fare o non fare.

Comunque, finora che tentativi ha fatto di risolvere il suo problema? È mai stata in cura prima d'ora?

Un punto che mi pare interessante è che il suo umore dipenderebbe, sembra, dall'esterno. A seconda di quello che succede al suo esterno il suo umore cambia, come una banderuola. Se è davvero così, si tratterebbe di diventare più centrata, più basata su se stessa e meno sul fuori. Gli psicologi lo chiamano "locus of control", ovvero la disposizione delle persone a basarsi più sul giudizio interno o su quello esterno per dare spessore e qualità all'esperienza.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Ho fatto un ciclo di cinque incontri presso il couseling della mia università, poi non ho più cercato vie alternative perchè per diverso tempo non ne ho più sentito il bisogno. Poi ho cercato di fare affidamento molto su me stessa, autoconvincendomi che tanto questi momenti vengono come se ne vanno. Lei mi consiglia di iniziare una terapia, quindi?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Consigliare una terapia significherebbe aver già fatto una diagnosi, e da qui non si può fare né l'una né l'altra cosa.

Perciò quello che le consiglio è fare un primo colloquio diagnostico con un collega, in base al quale potrete stabilire se c'è bisogno o meno di un aiuto, e di che tipo.

Fra i vari tipi di psicoterapia ci sono delle differenze, può informarsi leggendo quest'articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

e quest'altro per capire cosa aspettarsi da una psicoterapia:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Verifichi che il professionista cui si rivolgerà sia effettivamente uno psicologo, cosa che potrà fare inserendone il nome in questa pagina:

https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi

Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
sembra che il suo "interno" sia talmente fragile e vulnerabile, da diventare permeabile all'esterno.
Valuti i suggerimenti del collega, per prima cosa scegliendo bene il professionista che la seguirà, poi unitamente a lui, a diagnosi avvenuta, stabilire quale percorso è più consono a lei.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio tanto! Io sono di Roma; potete, per caso, consigliarmi qualche buon psicoterapeuta? Ho letto gli articoli e credo che la mia situazione sia consona a una psicoterapia cognitivo comportamentale.
Grazie ancora!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
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Saluti