Dubbi,paure,ansie,doc
Salve,sono una ragazza di 21 anni e ho una relazione da 4 e mezzo con un ragazzo di 23.
Ho un carattere molto solare e felice,che in questi due mesi per me critici,è andato scomparendo. Premetto che la mia relazione è partita male:nel primo anno insieme ho tradito il mio ragazzo.Me ne sono innamorata solo successivamente,capendo il mio errore e mai perdonandomi fino in fondo.Ho sofferto di una gelosia prepotente che mi faceva dubitare di lui,il quale è estremamente buono,comprensivo e maturo.Non temevo che mi tradisse ma preferivo stesse lontano dalle donne,in generale.Ho sempre saputo di sbagliarmi e solo ora mi rendo conto di che cos'è l'amore,la fiducia,il rispetto.La nostra storia è sempre stata felice,perfetta,mi sentivo in paradiso,mai un dubbio sul mio amore,lui è un tesoro prezioso e lo so.All'improvviso 2mesi fa,iniziano delle ansie che mi disturbano.Me lo trovo davanti e mi chiedo:lo amo o non lo amo?Come se d'improvviso avessi scoperto che può esistere la fine di un amore.Ho sempre fatto progetti con lui,ho sempre creduto,per quanto prematuramente,che fosse il mio uomo.Vivo come un vegetale la prima settimana,lo lascio 2giorni perchè non riesco ad uscirne,i dubbi mi divorano.Lo amo ancora,ecco la crisi dopo anni,è solo affetto,ho paura di stare sola senza di lui,è solo un'ossessione?Mi reco da una psicologa:analizziamo me,lui,NOI,la mia famiglia.Parliamo di Fusione:siamo cresciuti insieme e ora emerge la mia individualità,che si prende i suoi spazi,ma questo non vuol dire non amarlo.Lui è per me un punto di riferimento importante,lo trovo intelligente e maturo,sa ciò che vuole,dà ottimi consigli.Lotto perchè non credo di non amarlo più nonostante ci siano dei giorni in cui sento un senso di estraneità,lo scruto dall'esterno,noto i suoi difetti,le sue espressioni.Ha la bocca grande e sta meglio con la barba,ma quando ride mi si ferma il cuore.Io non mi fido granchè di me,forse perchè l'ho tradito e non lo merito,forse perchè ultimamente mi sono posta tante di quelle domande da sentirmi un disastro. Ho voglia di vederlo e baciarlo,poi al posto che godermi l'istante,passo il tempo ad osservarlo,a badare ai silenzi (se ce ne sono),a scrutarlo per registrare ogni tipo di emozione e catalogarla "se mi piace prendergli la mano è bene,se una battuta non mi fa ridere è male".Che cosa cerco?Era tutto perfetto ed il paragonare questo presente al passato mi scoraggia.A casa non si parla,il sesso è tabù.Gli amici non mi sembrano seri nell'ascolto.Il mio ragazzo mi incoraggia,stiamo migliorando la nostra comunicazione.Internet è una fonte di sfogo ed informazione,ma leggo di DOC e mi spavento.Mi sento insicura e precaria.Temo di mentirmi perchè non mi riconosco,e se fossero tutte cavolate e fosse finito il nostro amore?Poi penso ai suoi occhi magnifici.Lui è ancora un grande brivido.Ho mille paure e nessuna,vorrei capire in che direzione andare.Sto crescendo,certo,mi sento però ad un bivio.Vorrei vivere!!!Grazie anticipatamente,cordiali saluti.
Ho un carattere molto solare e felice,che in questi due mesi per me critici,è andato scomparendo. Premetto che la mia relazione è partita male:nel primo anno insieme ho tradito il mio ragazzo.Me ne sono innamorata solo successivamente,capendo il mio errore e mai perdonandomi fino in fondo.Ho sofferto di una gelosia prepotente che mi faceva dubitare di lui,il quale è estremamente buono,comprensivo e maturo.Non temevo che mi tradisse ma preferivo stesse lontano dalle donne,in generale.Ho sempre saputo di sbagliarmi e solo ora mi rendo conto di che cos'è l'amore,la fiducia,il rispetto.La nostra storia è sempre stata felice,perfetta,mi sentivo in paradiso,mai un dubbio sul mio amore,lui è un tesoro prezioso e lo so.All'improvviso 2mesi fa,iniziano delle ansie che mi disturbano.Me lo trovo davanti e mi chiedo:lo amo o non lo amo?Come se d'improvviso avessi scoperto che può esistere la fine di un amore.Ho sempre fatto progetti con lui,ho sempre creduto,per quanto prematuramente,che fosse il mio uomo.Vivo come un vegetale la prima settimana,lo lascio 2giorni perchè non riesco ad uscirne,i dubbi mi divorano.Lo amo ancora,ecco la crisi dopo anni,è solo affetto,ho paura di stare sola senza di lui,è solo un'ossessione?Mi reco da una psicologa:analizziamo me,lui,NOI,la mia famiglia.Parliamo di Fusione:siamo cresciuti insieme e ora emerge la mia individualità,che si prende i suoi spazi,ma questo non vuol dire non amarlo.Lui è per me un punto di riferimento importante,lo trovo intelligente e maturo,sa ciò che vuole,dà ottimi consigli.Lotto perchè non credo di non amarlo più nonostante ci siano dei giorni in cui sento un senso di estraneità,lo scruto dall'esterno,noto i suoi difetti,le sue espressioni.Ha la bocca grande e sta meglio con la barba,ma quando ride mi si ferma il cuore.Io non mi fido granchè di me,forse perchè l'ho tradito e non lo merito,forse perchè ultimamente mi sono posta tante di quelle domande da sentirmi un disastro. Ho voglia di vederlo e baciarlo,poi al posto che godermi l'istante,passo il tempo ad osservarlo,a badare ai silenzi (se ce ne sono),a scrutarlo per registrare ogni tipo di emozione e catalogarla "se mi piace prendergli la mano è bene,se una battuta non mi fa ridere è male".Che cosa cerco?Era tutto perfetto ed il paragonare questo presente al passato mi scoraggia.A casa non si parla,il sesso è tabù.Gli amici non mi sembrano seri nell'ascolto.Il mio ragazzo mi incoraggia,stiamo migliorando la nostra comunicazione.Internet è una fonte di sfogo ed informazione,ma leggo di DOC e mi spavento.Mi sento insicura e precaria.Temo di mentirmi perchè non mi riconosco,e se fossero tutte cavolate e fosse finito il nostro amore?Poi penso ai suoi occhi magnifici.Lui è ancora un grande brivido.Ho mille paure e nessuna,vorrei capire in che direzione andare.Sto crescendo,certo,mi sento però ad un bivio.Vorrei vivere!!!Grazie anticipatamente,cordiali saluti.
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(..).Me lo trovo davanti e mi chiedo:lo amo o non lo amo?(..)
gentile ragazza, in genere, il DOC esordisce in questo modo
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
in certe occasioni non è tanto il contenuto del pensiero ad essere problematico ma la sua forma.
ed è su questa che si deve intervenire, indipendentemente dal contenuto.
saluti
gentile ragazza, in genere, il DOC esordisce in questo modo
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
in certe occasioni non è tanto il contenuto del pensiero ad essere problematico ma la sua forma.
ed è su questa che si deve intervenire, indipendentemente dal contenuto.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
La ringrazio,di fatto non è la prima volta che mi ritrovo davanti questo doc,digitando quello che provo,spesso e volentieri compare sul web.
Quest'anno è stato impegnativo,ho perso 15kg seguita da un dietologo,è il III anno universitario,ho traslocato. Ho pensato ad un cambiamento Mio,interiore..che proietto nella coppia e nel mio ragazzo in quanto è una delle cose più importanti che ho.
Ma perchè questa tendenza a farsi del male?Ho vissuto divorata da dubbi,poi mi sono calmata e questo week end è tornata l'ansia.Vorrei solo rientrare nella mia normalità.So che non devo accanirmi,ma è difficile perchè tengo molto alla mia vita,alle piccole cose preziose che c'erano e ci SONO,ma ora sembro non vederle.
Se ho capito bene bisogna agire sul come,non sul perchè appare un determinato dubbio.Come fare?Dove andare in profondità?
Quest'anno è stato impegnativo,ho perso 15kg seguita da un dietologo,è il III anno universitario,ho traslocato. Ho pensato ad un cambiamento Mio,interiore..che proietto nella coppia e nel mio ragazzo in quanto è una delle cose più importanti che ho.
Ma perchè questa tendenza a farsi del male?Ho vissuto divorata da dubbi,poi mi sono calmata e questo week end è tornata l'ansia.Vorrei solo rientrare nella mia normalità.So che non devo accanirmi,ma è difficile perchè tengo molto alla mia vita,alle piccole cose preziose che c'erano e ci SONO,ma ora sembro non vederle.
Se ho capito bene bisogna agire sul come,non sul perchè appare un determinato dubbio.Come fare?Dove andare in profondità?
[#3]
andare in profondità significherebbe cercarne le cause e questo farebbe scatenare altri dubbi (in pratica si aggraverebbe la situazione)
no non deve andare in profondità deve solo trovare il modo di controllare certi pensieri tuttavia, senza essere diretti da un esperto, la cosa appare difficile.
una terapia di orientamento strategico e/o cognitivo comportamentale è, in questi distrurbi , di maggior elezione.
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
saluti
no non deve andare in profondità deve solo trovare il modo di controllare certi pensieri tuttavia, senza essere diretti da un esperto, la cosa appare difficile.
una terapia di orientamento strategico e/o cognitivo comportamentale è, in questi distrurbi , di maggior elezione.
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
saluti
[#5]
Gentile ragazza,
Secondo l'orientamento a cui faccio riferimento, quello psicodinamico e' necessario proprio capire il perche'. Ci sono diversi spunti nella Sua richiesta di consulto da esaminare. Lo strano rapporto che la lega a questo ragazzo. Cosa significa per Lei? Quali sono le Sue emozioni? Perche' lo ha tradito?
E soprattutto da dove nasce la sua attenzione al DOC? E' emersa una diagnosi in questo senso? O sono solo paure che si materializzano leggendo i sintomi su Internet?
Ci indica che va da una psicologa. Che tipo di orientamento segue? Lei indica la parola "analizzziamo". Sta effettuando una terapia a orientamento analitico? Da quanto tempo? E soprattutto da dove e' sorta l'esigenza di iniziarla?
I migliori saluti
Secondo l'orientamento a cui faccio riferimento, quello psicodinamico e' necessario proprio capire il perche'. Ci sono diversi spunti nella Sua richiesta di consulto da esaminare. Lo strano rapporto che la lega a questo ragazzo. Cosa significa per Lei? Quali sono le Sue emozioni? Perche' lo ha tradito?
E soprattutto da dove nasce la sua attenzione al DOC? E' emersa una diagnosi in questo senso? O sono solo paure che si materializzano leggendo i sintomi su Internet?
Ci indica che va da una psicologa. Che tipo di orientamento segue? Lei indica la parola "analizzziamo". Sta effettuando una terapia a orientamento analitico? Da quanto tempo? E soprattutto da dove e' sorta l'esigenza di iniziarla?
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#6]
Utente
Gentile Dottoressa,
il mio ragazzo per me significa molto.L'ho tradito all'inizio del nostro rapporto,avevo 16 anni,non ero ancora pronta ad "una storia seria".Credo di aver seguito l'esempio di un'amica,piuttosto libera,che spesso si divertiva in giro coi ragazzi.Non mi sentivo in colpa inizialmente,sapevo di non essere innamorata e volevo lasciarlo.
Poi ho iniziato a pensare con la mia testa,ho aperto gli occhi e pian piano ho inteso che tesoro avessi per le mani e tutt'ora siamo qui,dopo 4 anni e mezzo.Lui ha scoperto il tradimento,l'ha perdonato.Io sono sempre stata molto gelosa di lui,che è un ragazzo buono e tranquillo.Non si è mai comportato male,non mi dava alcun motivo per non avere fiducia.Ho sbagliato e mi sono colpevolizzata a lungo e forse,mai sinceramente perdonata.Solo ora mi rendo conto di quanto ho sbagliato!Facciamo progetti insieme,siamo affiatati.Ho sempre pensato ad un futuro e anche ora sto bene quando immagino che cosa faremo un domani!Il presente è però critico.
Lui è un ragazzo maturo,è cresciuto un pò in fretta,in casa i soldi erano pochi.È estremamente leale,infinitamente buono e generoso.
Ho letto del Doc in internet semplicemente,perchè cercando "sintomi" di estraneità,di dubbi o timori era la prima cosa a comparire.La percezione di amare,in fondo,ma di avvertire una sensazione di estraneità quando si sta col partner,pur desiderandolo,baciandolo.E i dubbi che nascono e generano altri dubbi.Stento a capire che mi succede e per questo mi sono rivolta ad una psicologa da 2 mesi,con la quale mi sfogo,ma non stiamo seguendo un preciso percorso,ne uno speciale orientamento.Mi sono rivolta alla psicologa quando sono iniziate le prime ansie.Non capivo più niente,avevo il cuore a mille e mi domandavo ossessivamente "lo amo o non lo amo?"come se le mie certezze fossero crollate,come se esistesse una reale possibilità che il nostro amore potesse finire(mai considerata da me.)
Il tutto stava pian piano scomparendo,con pazienza,ascolto reciproco,grande dialogo e voglia di mettersi in gioco.Poi questo week ancora ansie in occasione della nottata trascorsa insieme.Quando sono con lui tendo ad "autoterrorizzarmi"a controllarmi,a definire emozioni e sensazioni,a registrarle.A capire se questo mi piace o meno.Quando non c'è,mi manca.
Il nostro rapporto era bellissimo,c'era grande complicità.
Quando mi sfinisco di pensieri e sono stanca,la prima cosa che voglio è stare con lui.E lì non ho più paure e dubbi,senza la forza per pensarle.Come uscirne?
Sto lottando per la mia storia,per recuperare la mia spensieratezza e quella della mia relazione.Tentando di capire da dove questo stato d'animo nasca,ho pensato ad i cambiamenti dell'ultimo anno,ma è difficile darsi risposte da soli...
Grazie infinite!!!
il mio ragazzo per me significa molto.L'ho tradito all'inizio del nostro rapporto,avevo 16 anni,non ero ancora pronta ad "una storia seria".Credo di aver seguito l'esempio di un'amica,piuttosto libera,che spesso si divertiva in giro coi ragazzi.Non mi sentivo in colpa inizialmente,sapevo di non essere innamorata e volevo lasciarlo.
Poi ho iniziato a pensare con la mia testa,ho aperto gli occhi e pian piano ho inteso che tesoro avessi per le mani e tutt'ora siamo qui,dopo 4 anni e mezzo.Lui ha scoperto il tradimento,l'ha perdonato.Io sono sempre stata molto gelosa di lui,che è un ragazzo buono e tranquillo.Non si è mai comportato male,non mi dava alcun motivo per non avere fiducia.Ho sbagliato e mi sono colpevolizzata a lungo e forse,mai sinceramente perdonata.Solo ora mi rendo conto di quanto ho sbagliato!Facciamo progetti insieme,siamo affiatati.Ho sempre pensato ad un futuro e anche ora sto bene quando immagino che cosa faremo un domani!Il presente è però critico.
Lui è un ragazzo maturo,è cresciuto un pò in fretta,in casa i soldi erano pochi.È estremamente leale,infinitamente buono e generoso.
Ho letto del Doc in internet semplicemente,perchè cercando "sintomi" di estraneità,di dubbi o timori era la prima cosa a comparire.La percezione di amare,in fondo,ma di avvertire una sensazione di estraneità quando si sta col partner,pur desiderandolo,baciandolo.E i dubbi che nascono e generano altri dubbi.Stento a capire che mi succede e per questo mi sono rivolta ad una psicologa da 2 mesi,con la quale mi sfogo,ma non stiamo seguendo un preciso percorso,ne uno speciale orientamento.Mi sono rivolta alla psicologa quando sono iniziate le prime ansie.Non capivo più niente,avevo il cuore a mille e mi domandavo ossessivamente "lo amo o non lo amo?"come se le mie certezze fossero crollate,come se esistesse una reale possibilità che il nostro amore potesse finire(mai considerata da me.)
Il tutto stava pian piano scomparendo,con pazienza,ascolto reciproco,grande dialogo e voglia di mettersi in gioco.Poi questo week ancora ansie in occasione della nottata trascorsa insieme.Quando sono con lui tendo ad "autoterrorizzarmi"a controllarmi,a definire emozioni e sensazioni,a registrarle.A capire se questo mi piace o meno.Quando non c'è,mi manca.
Il nostro rapporto era bellissimo,c'era grande complicità.
Quando mi sfinisco di pensieri e sono stanca,la prima cosa che voglio è stare con lui.E lì non ho più paure e dubbi,senza la forza per pensarle.Come uscirne?
Sto lottando per la mia storia,per recuperare la mia spensieratezza e quella della mia relazione.Tentando di capire da dove questo stato d'animo nasca,ho pensato ad i cambiamenti dell'ultimo anno,ma è difficile darsi risposte da soli...
Grazie infinite!!!
[#7]
Gentile ragazza,
Internet ha tanti pregi ma anche il difetto di essere troppo dispersivo e indurre un mare di angosce ingiustificate nelle persone che vi si affidano in modo acritico. Una diagnosi di DOC deve essere formulata da uno specialista dopo una attenta valutazione della persona. Se bastasse Internet a che varrebbero tantii studi e tanta esperienza?!
Riguardo invece alle sensazioni che mi riferisce io ipotizzerei la presenza di un disagio generico (forse dovuto a quel tradimento passato che pOtrebbe avere lasciato dgli strascichi come dubbi e sensi di colpa). Ne parli con la Sua psicologa con molta calma e le parli anche di queste fantasie auto-punitive che coltiva. Cercare di farsi del male e' un sintomo che va analizzato!
Mi faccia sapere come va, se vuole!
Internet ha tanti pregi ma anche il difetto di essere troppo dispersivo e indurre un mare di angosce ingiustificate nelle persone che vi si affidano in modo acritico. Una diagnosi di DOC deve essere formulata da uno specialista dopo una attenta valutazione della persona. Se bastasse Internet a che varrebbero tantii studi e tanta esperienza?!
Riguardo invece alle sensazioni che mi riferisce io ipotizzerei la presenza di un disagio generico (forse dovuto a quel tradimento passato che pOtrebbe avere lasciato dgli strascichi come dubbi e sensi di colpa). Ne parli con la Sua psicologa con molta calma e le parli anche di queste fantasie auto-punitive che coltiva. Cercare di farsi del male e' un sintomo che va analizzato!
Mi faccia sapere come va, se vuole!
[#8]
Utente
Gentilissima Dottoressa,
ha ragione!Internet non è un ottima fonte,però è talmente alla portata di mano che i giovani cercano informazioni facili con il rischio di credere a tutto ciò che viene detto.
Un pò come me!
Un disagio generico c'è,si. Non mi sono mai realmente perdonata il tradimento e non mi sono paradossalmente mai fidata di lui(e di me?).Temevo mi ricambiasse,si vendicasse,pur essendo razionalmente consapevole che non l'avrebbe mai fatto. Con la psicologa abbiamo parlato del mio carattere,del suo.È emerso che lui il più delle volte è troppo buono,lascia correre ed è talvolta come uno specchio che non riflette.Io ho sempre avuto bisogno di reazioni,di dimostrazioni. Avrei voluto che fosse un pò geloso,giusto per compensare la mia sproporzionata gelosia.E lui si fidava di me!E forse mi sembrava di non meritarlo.Sono sempre stata la più impulsiva nel rapporto,la meno paziente.Lui invece è tranquillo,riflessivo e ho sempre pensato di essere infantile rispetto a lui.Con la psicologa abbiamo toccato un tasto,quello della crescita.Come se io stessi maturando e mi rendessi conto che non è tutto rose e fiori,che ci sono giornate no,che il mio modo di comportarmi non era il più adatto.Di colpo mi sono resa conto che lui non merita quella gelosia accesa che nutrivo nei suoi confronti e ho capito cos'è la fiducia:non c'è veramente nulla da temere se ci amiamo.Ho pensato che il fatto di aver perso molto peso in quest'ultimo anno abbia inciso.Ora i ragazzi mi guardano e non è tanto la paura di ricadere nella trappola del tradimento,quanto il desiderio che non mi guardino!Da qui sono nati dei dubbi,uno dietro l'altro del tipo "se i ragazzi mi guardano allora piaccio,se piaccio tradirò ancora,se tradisco non amo più.Amo,non amo?"In realtà non temo di tradirlo,sento di amarlo.Ma mi faccio una colpa se mi guardano,dopo il tradimento sono stata molto dura con me stessa(e con lui) nei rapporti con l'altro sesso.Ho sbagliato.
Ora vorrei recuperare. Ma è come se son una gelosia minore ed una fiducia maggiore in lui,venisse meno quell'abitudine di possessione(lui è mio e solo mio).E da qui forse,il mio dubbio sull'amare di meno,e tutte quelle sensazioni dell'ultimo periodo!Forse si tratta di un'amare più bello,più puro,più giusto ma ho paura di viverlo.I dubbi hanno messo in discussione tanto,sono entrati in profondità.Ho rivisto gran parte di me,di lui,di noi eppure non mi arrendo e sento che vale la pena continuare!!!
Nei momenti no,dove credo sia tutto perduto mi vengono in mente i suoi bellissimi lineamenti.
Ne parlerò in maniera sicuramente più approfondita con la psicologa e la terrò aggiornata.La ringrazio moltissimo per la sua disponibilità!
Cordiali Saluti e grazie.
ha ragione!Internet non è un ottima fonte,però è talmente alla portata di mano che i giovani cercano informazioni facili con il rischio di credere a tutto ciò che viene detto.
Un pò come me!
Un disagio generico c'è,si. Non mi sono mai realmente perdonata il tradimento e non mi sono paradossalmente mai fidata di lui(e di me?).Temevo mi ricambiasse,si vendicasse,pur essendo razionalmente consapevole che non l'avrebbe mai fatto. Con la psicologa abbiamo parlato del mio carattere,del suo.È emerso che lui il più delle volte è troppo buono,lascia correre ed è talvolta come uno specchio che non riflette.Io ho sempre avuto bisogno di reazioni,di dimostrazioni. Avrei voluto che fosse un pò geloso,giusto per compensare la mia sproporzionata gelosia.E lui si fidava di me!E forse mi sembrava di non meritarlo.Sono sempre stata la più impulsiva nel rapporto,la meno paziente.Lui invece è tranquillo,riflessivo e ho sempre pensato di essere infantile rispetto a lui.Con la psicologa abbiamo toccato un tasto,quello della crescita.Come se io stessi maturando e mi rendessi conto che non è tutto rose e fiori,che ci sono giornate no,che il mio modo di comportarmi non era il più adatto.Di colpo mi sono resa conto che lui non merita quella gelosia accesa che nutrivo nei suoi confronti e ho capito cos'è la fiducia:non c'è veramente nulla da temere se ci amiamo.Ho pensato che il fatto di aver perso molto peso in quest'ultimo anno abbia inciso.Ora i ragazzi mi guardano e non è tanto la paura di ricadere nella trappola del tradimento,quanto il desiderio che non mi guardino!Da qui sono nati dei dubbi,uno dietro l'altro del tipo "se i ragazzi mi guardano allora piaccio,se piaccio tradirò ancora,se tradisco non amo più.Amo,non amo?"In realtà non temo di tradirlo,sento di amarlo.Ma mi faccio una colpa se mi guardano,dopo il tradimento sono stata molto dura con me stessa(e con lui) nei rapporti con l'altro sesso.Ho sbagliato.
Ora vorrei recuperare. Ma è come se son una gelosia minore ed una fiducia maggiore in lui,venisse meno quell'abitudine di possessione(lui è mio e solo mio).E da qui forse,il mio dubbio sull'amare di meno,e tutte quelle sensazioni dell'ultimo periodo!Forse si tratta di un'amare più bello,più puro,più giusto ma ho paura di viverlo.I dubbi hanno messo in discussione tanto,sono entrati in profondità.Ho rivisto gran parte di me,di lui,di noi eppure non mi arrendo e sento che vale la pena continuare!!!
Nei momenti no,dove credo sia tutto perduto mi vengono in mente i suoi bellissimi lineamenti.
Ne parlerò in maniera sicuramente più approfondita con la psicologa e la terrò aggiornata.La ringrazio moltissimo per la sua disponibilità!
Cordiali Saluti e grazie.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.2k visite dal 14/03/2012.
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