Apatia, indifferenza, insensibilità

Salve.
Ho deciso di rubarvi un po' di tempo prezioso per chiedervi un parere professionale su alcuni SINTOMI che accuso da un po' di tempo a questa parte. Non pretendo nessuna diagnosi, solo un parere professionale e possibili strade da intraprendere.

Sono uno studente di 20 anni, e non sono stati 20 anni facili, sono debole per natura, fragile e tendente al pessimismo e alla negatività nonostante gli abnormi sforzi fatti per pensare positivo. Cerco di riassumere il mio stato attuale mediante sintomi.

1) Apatia: da qualche tempo (anni, direi, ultimamente peggio) la mia vita non possiede qualsivoglia coloritura emotiva. Non penso più nemmeno di sapere cosa sia un'emozione, immaginatevi un automa, una pianta grassa. Sono paragonabilissimi a me a livello emotivo. Nonostante tutti i miei sforzi la piattezza e la monotonia costituiscono il sostrato della mia esistenza attuale.

2)Disinteresse e fatica nel fare qualsiasi cosa, che sia alzarsi dal letto al mattino oppure mantenere una conversazione.

3)Conseguenza della 2), mancanza di piacere. Questo, ecco questo mi pesa tantissimo... Non riesco a capire che diamine mi stia succedendo. Non riesco a trarre più piacere da nulla, mangio per inerzia quasi sempre gli stessi alimenti senza il minimo gusto, dormo e mi sveglio stanco, le attività ricreative sono pesanti tanto quanto quelle lavorative, faccio fatica persino a uscire di casa il sabato.
E' come se ci fosse un velo che mi tiene separato dalla vita e dai suoi piaceri, è molto difficile da spiegare...

4)Mancanza di attività sessuale e blocchi con l'altro sesso. Più che un sintomo, ho pensato che potesse essere una causa principale del punto 3). Ho il terrore che a causa dei miei blocchi o comunque dell'inseme di circostanze che mi hanno privato del sesso (e di una ragazza) finora, possa avere squilibri energetici, aggressività, tic nervosi e altro, inclusa la mancanza di piacere dovuta alla mancanza di sesso. E' possiible questo, secondo voi?

5) Paure ricorrenti: come già accennato, credo nei sistemi di energie cosmiche, nelle connessioni, nelle influenze. Penso di essere parte di una negatività globale e cosmica dei nostri giorni (si pensi alla crisi economica), vedo rispecchiata la mia paura nella paura collettiva, il mio terrore negli occhi altrui. Mi sembra che tutti in fondo stiano vivendo il mio incubo, e chissà cosa ci aspetta... Percepisco sulla mia pelle la fine di un mondo... Secondo voi esiste qualcuno esente da questo disastro dei nostri tempi?

6) Dipendenze: tabacco (1-2 pacchetti al dì), abuso saltuario di alcool, passato abuso di cannabis e grosso, grossissimo problema col gioco d'azzardo. Ho tentato più volte di smettere senza successo, è un impulso troppo forte.

Ora io vi chiedo gentilmente, sperando di aver scritto cose sensate: è possibile trarre un quadro sensato da questi 6 punti?

Ringraziando anticipatamente, porgo
Cordiali Saluti.
Samuele.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo, la situazione che descriive e' complessa. Non mi e' sembrato dalle Sue parole che Lei non provi emozioni, quanto che vada in cerca di emozioni intense scartando le altre.
Che tipo di studi sta facendo?
La SUa famiglia come interagisce sia con Lei che fra i Suoi membri?
Esperienze affettive? Non intendo escluivamente sessuali.Come si rapporta con le ragazze?
Amicizie? Il disinteresse che prova da cosa puo' derivare? Differenti interessi, mentallita'n gusti?
Cerchiamo di delineare i confini della sua sensazione!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se "quadro" significasse dirle cos'ha, non è ovviamente possibile farlo da qui. E quindi, a maggior ragione, non sarebbe possibile dirle che strade intraprendere per risolverselo da sé.

Se invece con "strade da intraprendere" intende a quale esperto rivolgersi, allora possiamo certamente indirizzarla. La quantità dei sintomi che elenca giustificherebbe in effetti un colloquio di valutazione, con uno psicologo psicoterapeuta e/o uno psichiatra, per poter stabilire quale delle questioni andrebbe risolta con più urgenza.

Finora si è mai rivolto a degli specialisti? Ha preclusioni a farlo?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com